NdLorelei95: Questo capitolo è fondamentale, è vero che tratta temi espliciti ma l'autrice descrive la cosa con molta umanità, fidatevi di me e leggete. Appena dutchxfan risponderà alle mie mail io riporterò le risposte alle vostre recensioni, ma intanto vi ringrazio con tutto il cuore.
Parte 9
Tre ore dopo e siamo in viaggio ancora una volta. Logan non ha perso il suo buon umore finora e abbiamo parlato quasi tutto il tempo. Bè ovviamente, io ho parlato per la maggior parte del tempo, ma lui è sicuramente con me oggi. Così è come immaginavo il nostro viaggio in primo luogo. Mi sto divertendo.
“Ehi
dolcezza, saresti andato a
letto con Katie se io non ci fossi stata?”
“Chi?”
Rotolo gli occhi. “La Katie sbavosa. Sai, quella della
pizzeria-bettola?”
Arricciando il naso, domanda, “La *sbavosa* Katie?”
“Sì, ha pressochè sbavato su tutta la
mia pizza, senza menzionare che
probabilmente ha infradiciato le sue mutandine allo stesso tempo. Spero
che ne
avesse un paio di riserva e che non abbia sofferto di disidratazione
dopo.
Gesù, è grave come tutte quelle donne si gettino
ai tuoi piedi.”
Lui sorride con aria di sufficienza. “Sei l’unica
che amo, ragazzina.”
Amare? Lui ha proprio detto che mi ama? Cazzo, davvero *è*
di buon umore oggi. Cerco
di ignorare le farfalle che stanno
infuriando nel mio stomaco.
“Sì sì, risparmiami questo discorso
stantio. Sono totalmente immune al tuo
fascino.” Agito la mano in aria, essendo la donna di mondo
che sono. “Ora,
rispondi alla mia domanda. Avresti voluto andarci a letto?”
“No.”
“Perchè no?”
“Io non vado a letto con tutte le donne che sono disposte a
farlo.
Dovresti saperlo.”
Per un momento penso che stia facendo riferimento alla mia di
disponibilità
–shock!- ma poi capisco che sta parlando dei suoi ricordi in
me. Ha ragione su
questo. Non è un santo, ma comunque non fa sesso a caso. Per
un ragazzo che è
voluto da un mucchio di donne desiderose, lui è stato
abbastanza decoroso. Lui
si prende la sua giusta dose nell’infilarlo qua e
là, ma soltanto con alcune
donne nel circuito dei combattimenti.
“Sì, lo so, ma non capisco
perchè.”
Sono seriamente
curiosa. Anche se
non so perchè io voglia sapere tutto questo. Forse
perché voglio essere certa
che lui non pensi a me come ad un peso. Intendo, se era tentato di
andare a
letto con Katie, la mia presenza non avrebbe dovuto fare la differenza.
Sarebbe
doloroso vederlo uscire con un’altra donna, ovviamente, ma
non ho alcun diritto
di dirgli che non dovrebbe. Lo so perfettamente e voglio che lui sappia
che
sono a posto con questo. Bè, okay come posso esserlo con un
cuore frantumato in
mille pezzi. Ehi, sto cercando di essere generosa.
“Che cos’è questa?
Un’intervista sulla mia vita sessuale?” chiede
facendo una
smorfia.
“Qualcosa del genere, sì. Coraggio, puoi dirmelo.
Non essere timido,” lo
canzono.
“Avrò la possibilità di chiedere della
tua?”
Aprendo un sacchetto di M&M, sbuffo. “Io non ho una
vita sessuale.”
“Perché no?”
“Non lo so. Soltanto non ce l’ho. Dopo
Remy—ehi aspetta un minuto. Stavamo
parlando di te."
Lui sogghigna. “Okay. Quindi, perchè non mi scopo
tutte? Lasciamici pensare un
attimo.”
“Prenditi il tuo tempo. Io non vado da nessuna
parte,” dico e mi metto più
comoda nel sedile.
Diet coca- ce l’ho. M&M – ce
l’ho. Uomo sexy – ce l’ho. Sì,
la vita è
bella.
Non posso dire ci stia realmente pensando. Dopo qualche minuto,
comincia a
spiegare mentre raggiunge la mia caramella preferita e cerca di
guardare la
strada allo stesso tempo.
“Prima cosa, le donne che vengono a letto con me sanno che
non voglio legami. E
loro lo rispettano. Ci sono sempre donne che sembrano pensare che il
sesso equivalga
ad una relazione e questo lo rende… teso quando ci si lascia
dopo. La maggior
parte delle scopate casuali non valgono la pena.”
Non posso immaginare il fare sesso senza l’aspetto
dell’amore, ma per una volta
riesco a tenere la mia boccaccia chiusa.
“Seconda cosa,” continua, “è
sicuro.”
Mi rianimo. Sicuro? Il sesso a caso può essere pure una
minaccia per un
ragazzo?
“Che cosa intendi?”
“So chi
sono. So i loro nomi,
dove abitano. Il sesso è un ottimo modo per farmi abbassare
la guardia e non
posso permettermelo. Non so chi mi cerca, ma posso esserne drogato
quando la
dose è troppo alta.”
Wow. Suona abbastanza faticoso essere sempre allerta.
“E’ il mio turno.” Velocemente ribalta i
nostri ruoli prima che possa
chiedergli di più. “Sei carina, sei
sana. Perché non puoi divertirti un po’?”
Sì, bella
domanda. Forse perchè
l’uomo vuole divertirsi fottendo la sua ‘normale
donna’.
Merda, non lascerò che questa conversazione rovini il mio
umore.
“La pelle, per lo più. Non ci sono molti uomini
volenterosi,” gli dico la
questione in modo pratico, sperando che se la beva.
“Stronzate. Ci sono modi e ci sono ragazzi.”
Ha ragione ancora una volta. Posso dirgli i miei sentimenti a proposito
di
questo argomento? Ne parla così tranquillamente. Io davvero
non parlo di queste
cose. Nemmeno con Jubes o Kitty. E di alcune cose non ho mai nemmeno
discusso
con me stessa. Non so se lui capirebbe.
Improvvisamente sentendomi un poco riluttante, dico, “Non
sono abituata a
parlarne.”
Lui mi guarda molto intensamente per un momento prima di riportare la
sua
attenzione sulla strada e rispondere con calma, “Non devi
parlarne se ti
mettono a disagio.”
“Lo so. Ma forse… Ho soltanto bisogno di tirarle
fuori. E ho fiducia in te.
Molto più che di altri miei amici.”
“Okay.”
“Okay,” ripeto.
Nervosamente mi schiarisco la gola, mettendo da parte le caramelle. Ho
inaspettatamente
perso l’appetito.
“Tecnicamente sono ancora vergine, ma non sono
così innocente quando si tratta
di sesso. Ho fatto delle cose con Remy, e ho te e Erik qui.”
Mi tocco la
fronte. “Ma sfortunatamente non è tutto quel che
c’è.” Deglutisco forte.
Lui non dice nulla. Va bene. Sapevo che avrei dovuto parlarne un
giorno. Ma non
avevo pensato fosse così presto. Ho bisogno
di sapere una cosa prima di
iniziare però.
“Pensi che tu possa ignorare qualcosa in modo tale che, un
giorno, ti chiederai
se sia mai accaduta davvero?”
Lui aggrotta le sopracciglia, chiaramente confuso dal cambio di
argomento. “Suona
come la storia della mia vita.”
Ovviamente. Avrei dovuto saperlo.
“E ti ricordi che ho detto che avrei voluto poter sotterrare
il mio schifo? Sai,
quel giorno nella Jacuzzi?”
“Sì.”
Guardo in basso verso i miei guanti. “Penso di aver trovato
un modo.”
Dopo quello che
interpreto come
un imbarazzante silenzio, Logan chiede con tranquillità,
“Stai per rivangarlo
di nuovo?”
“So che dovrei, ma non so come.” Scuoto le spalle,
ancora guardando le mie mani
muoversi nervosamente.
Dannazione. So che
è un comportamento infantile, ma non ho
mai pensato che
sarebbe stato così difficile parlare di tutto questo.
“Forse
dicendolo ad alta voce,” suggerisce.
“Forse.”
Ancora una volta, lascio che il silenzio riempia il mio smarrimento,
sperando che
lascerà cadere questa conversazione. Non voglio parlarne
più. Quando dici le
cose ad alta voce, quelle diventano reali. Ho vissuto nella negazione
così a
lungo, che avevo quasi convinto me stessa che non fosse mai accaduto.
Guardando fuori dal finestrino, noto che Logan ha lasciato cadere
tutto.
Sorpresa, guardo verso l’alto e incontro i suoi occhi
insondabili.
“Tiralo
fuori, Marie.”
Sento un fiume di lacrime in aumento e guardo lontano di nuovo. Non
voglio che
mi veda piangere. Non questa volta. Odio essere vulnerabile.
Dopo aver cercato di riprendere il controllo delle mie emozioni, prendo
un
profondo respiro e tengo gli occhi lontani dai suoi. Qui non sta
accadendo
nulla.
“Quando ero sulla strada, questo ragazzo mi diede un
passaggio. Erano meno di
due mesi che ero sulla strada e avevo finito i soldi. Lui voleva..
delle cose
da me. Eravamo nel mezzo di Dio solo sa dove e mi
accarezzò
la coscia, dicendo
che ero una ‘cosina così graziosa’.
Andai nel panico, è ovvio. Non solo per
quello che voleva, ma anche per la mia pelle. Così abbiamo..
abbiamo preso un
accordo.”
Deglutisco. Dannzaione, è ancora più difficile di
quel che pensavo.
“Quale tipo di accordo?”
La sua voce è calma. Rassicurante anche. Mi faccio forza, ma
per cosa? Shock?
Pietà? Rabbia? Posso farcela. So che posso.
Con cautela, lo guardo. “Gli avrei fatto un favore sessuale
se lui mi avesse
portato alla prossima città e tenuto le sue mani lontano da
me.”
Non so quale sia la reazione che mi aspettavo ma sono sicura come la
morte che non
avrei mai pensato che non avrebbe reagito. In qualche modo mi fa
incazzare.
Sono quasi sopraffatta e lui gioca di nuovo la sua faccia da poker. Non
posso
sopportarlo.
“Un pompino,” gli dico rivoltosa.
“Capisco,” è tutto ciò che
dice, i suoi occhi ancora fissi nei miei.
Cosa? Pensa che sia normale o simili?
Improvvisamente
incazzata, da
stronza
dico, “Mi stai dando un passaggio fino a Anchorage. Credo di
dovertene uno
anche a te alla fine.”
Non so perchè lo sto facendo. Non è giusto, ma in
qualche modo mi soddisfa. Ho
avuto ciò che volevo – una reazione.
Guardandomi in malo modo, cerca qualcosa nella sua giacca. Il suo
portafoglio. Sta
per darmi dei soldi? Oh, aspetta. Un preservativo? Che cazzo?
Getta il
piccolo pacchetto
in grembo e si appoggia allo
schienale della sedia.
"Tu, ovviamente, conosci la
normale procedura. Serviti
pure ", ordina.
Non è questo che intendevo. Un brivido freddo striscia sulla
mia spina dorsale
e mi sento stringere il petto.
“No!”
Scatto, improvvisamente
scioccata per l’idea di farlo. Piccolo
brividi corrono su tutto il mio
corpo e scommetto che lui veda l’incredulità
scritta sul mio viso.
“Perchè
no?” Spara indietro. “Non
sono buono abbastanza? Non lo fai con i mutanti?”
I suoi occhi sono
freddi.
Dov’è quel suo luccichio dorato? Che
cosa è successo? Come siamo potuti
arrivare a questo?
“Tu sei mio amico,” dico, come se spiegasse ogni
cosa. Dio, sono
così confusa.
“Davvero? Credo di essermi guadagnato una
*scopata* gratis anche,
allora.”
Oh! Che coraggio! Come
osa!
Sento le lacrime agli occhi per la rabbia. Questa volta non trattengo
le
lacrime. E’ inutile. E’ così pieno di
sè, io..io..dannazione! Lo odio!
“Perchè stai facendo questo?” Sibilo,
cercando di ritrovare il mio amico
in quei freddi, estranei occhi.
Ad un tratto con
preoccupazione di
nuovo, replica, “Perché *tu* stai facendo
questo?”
Ci fissiamo in silenzio.
Non lo so. Davvero non so perchè ho cercato di ferirlo. Lui non se lo merita e so che non si è mai aspettato nulla da me. Nemmeno quando mi ha dato un passaggio il giorno in cui ci incontrammo. Ho i suoi ricordi, per l’amor di Dio.
Ma forse semplicemente non ci credo.
Forse semplicemente non
credo più nell’amicizia o nell’amore
incondizionato. Proprio come lui dubita
del mio amore per lui. Lui è stato troppo ferito per credere
nella mia onestà. Lo
capisco ora, ma io non voglio
essere così. Io voglio continuare a credere
che l’umanità sia
generalmente buona.
“Perché non conosco altri modo in cui gestire
tutto ciò,” gli dico alla fine
mentre la mia voce si rompe.
“Allora lascia che ti aiuti, ragazzina.”
Raggiunge quasi il mio braccio, ma mi allontano da lui. Io non volevo.
Però è
solo… successo.
Ritira la mano e non
posso
sopportarlo. Non posso affrontare il suo disappunto. Il
suo dolore è
causato dal mio rifiuto. È
così chiaro ora. Così faccio
ciò che faccio sempre quando non so come
aver a che fare con il mio schifo. Apro la porta e comincio a correre.
Avrei dovuto saperlo
che non
sarei andata lontana, ovviamente. Due forti braccia mi
afferrano da
dietro e inciampiamo, quasi sui nostri stessi piedi.
“Lasciami andare!” Urlo, accecata dalle lacrime, e
cerco di farmi strada nel
suo abbraccio. Lo colpisco anche nello stomaco, ma non lascia la presa.
“Lasciami,
dannazione!”
Lotto, combatto e scalcio, ma senza dire nulla comincia
trascinarmi
indietro al camion di nuovo. Una
macchina passa e non si ferma. Con amarezza mi auguro si
schianti mentre
tiro una gomitata a Logan nelle costole. Non che ciò lo
turbi. Sono così
incazzata che considero anche l’idea di morderlo.
Un’altra
macchina si avvicina.
Rallenta e accosta proprio dietro di noi. Anche noi ci fermiamo. Ho
avuto quell
che volevo, ma cazzo, e ora? Urlare per chiedere aiuto?
Gesù, sta cominciando
ad essere complicato.
Due uomini di mezza età in giacca e cravatta
dall’aspetto carino escono
dall’auto. “Ha
bisogno di una mano,
signorina?”
Come se fosse normale essere trascinati verso una macchina, scalciando
e
piangendo. Per non parlare dell’uomo pericoloso e veramente
incavolato che mi
trattiene. Tutto ciò è così strano. Se
non fossi furiosa, mi sarei distrutta di risate.
“Fottiti,”
Logan ringhia,
suonando molto più che incazzato.
Oh Dio. Questo è un problema con la ‘P’
maiuscola.
“No, grazie!” grido, ancora
contorcendomi per trovare scampo dalla presa
di Logan. Scommetto che nemmeno Houdini non sarebbe riuscito a scappare
da qui.
Oh, come odio la sua
forza
ora.
“E’ sicura, signorina?”
chiede l’altro ragazzo, non convinto del tutto
dalla mia affermazione di prima. Il
primo uomo sta già prendendo il suo cellulare.
“Sì. E’ mio
fratello,” urlo mentre Logan comincia a tirarmi con lui
ancora
e lotto come un bambo isterico al supermercato. “Grazie, comunque!”
Gli uomini si guardano, alzano le spalle e salgono in
macchina di nuovo.
Bene. Non
voglio si
svolga una festa sul ‘fare a fettine’ qui.
“Logan, tu stronzo, lasciami andare, cazzo!” Chiedo a
denti stretti e
provo
a calciare la sua
caviglia,
ma alla
fine finisco solo
per danneggiare il mio piede e
quasi inciampare
di nuovo. "Ow! Fanculo!
" grugnisco.
Prima di saperlo, mi appoggia contro al camion, ma mi tiene stretta
trattenendo il mio mantello. Il modo in cui mi guarda dovrebbe farmi
una paura
fottuta, ma improvvisamente non posso fare a meno di ridere. Tutto ciò
è totalmente ridicolo. Guardateci. Gesù,
cosa stiamo facendo in nome del cielo?
“Cosa c’è di così
divertente?” Logan ringhia, ancora estremamente irritato.
“Tu,” soffoco mentre mi stringe come una bambola di
pezza nel mio mantello. “Io.
Noi. Questo.” Non riesco a
trattenere la risata che segue.
Logan è confuso, ma il modo in cui aggrotta le
ciglia mi fa ridere
ancora di più. Oh Dio, è tutto così
ilare! Aspetta che lo dica a Jubes!
La tensione che sentivo lascia il mio corpo, le lacrime corrono
liberamente sul
mio viso e rido come se non avessi ma riso prima.
Finchè non realizzo che sto piangendo.
Non so nemmeno come e quando la mia risata è diventata
dolore, ma in qualche
modo è successo e non posso smettere.
Logan lascia la sua presa e mi culla tra le sue braccia contro al
camion. Piango
rumorosamente contro la sua maglia , aggrappandomi a lui come se fosse
la mia
sola salvezza tra l’isteria totale e la pure miseria.
“Va tutto
bene. Sono qui,
Marie. Tiralo fuori,” sussurra tra i miei capelli.
Sapevo che avrei dovuto piangerci su di esso un giorno, ma farlo rende
le cose
così dannatamente reali. Come ho potuto ignorare questo
atroce sentimento per
tutti questi mesi?
Logan continua nel suo sforzo di confortarmi, accarezzandomi
la schiena, “Voglio che tu mi
dica tutto. Dettagli, tutti. Dimmelo solo una volta e non lo
menzionerò mai di
nuovo se tu non lo vorrai, ma per favore, tesoro, hai bisogno di
tirarlo fuori. Abbi fiducia in me su questo.”
“Okay,” dico e piango come non ci fosse un domani.
Tra i singhiozzi e il tirare
su col naso ho farfugliato l’intera storia.
“Ho avuto dei dubbi su quel ragazzo nel momento in cui ho
accettato il passaggio,
ma ho ignorato i miei istinti. Sono stata stupida, lo so. Dopo che
realizzai
ciò che voleva , gli ho proposto una sega, ma lui insisteva
che doveva
soddisfarlo..uh..diciamo per via orale. Io avevo una paura fottuta che
mi
avrebbe ucciso o che io avrei ucciso lui e l’avrei avuto
nella mia testa per il
resto della mia vita, e questa sensazione opprimente di rimanere in
vita a
tutti i costi mi lasciò insensibile. Non avevo mangiato in
tre giorni, proprio
come quando mi trovasti nel tuo rimorchio. Dovevo fare qualcosa,
così…
accettai.”
Ho disperatamente bisogno di soffiarmi il naso. Il moccio gocciolante
è
disgustoso, ma mi sento così incasinato in questo momento
che è meglio dire
tutto in una volta sola e farla finita.
“Voleva che glielo facessi subito e ho cercato di ritardare
finchè fossimo in
città, ma ha minacciato di buttarmi fuori. Ho pensato che
sarei morta lì tutta
sola e così mi sono piegata, ho preso il
suo…suo… ugh, devo dirlo?” Piagnucolo pateticamente.
Girando intorno così che lui è
appoggiato contro il camion, Logan dice, “Dettagli,
ragazzina.”
“Merda,” farfuglio nella sua maglia e prendo un
profondo respire, asciugandomi
il naso con i guanti. Eew.
“Bene. Così, ho preso il
suo…cazzo… nella mano e comincio a masturbarlo
finchè lui è abbastanza duro per usare un
preservativo che mi dà. Tuttavia davvero non ricordo molto
di quel momento. Io nemmeno so come fosse il
suo…cazzo. O da cosa
sapesse. Devo aver
bloccato
qualcosa, qualsiasi cosa fosse. So che ci è
voluto un pò di tempo prima
che fosse eccitato abbastanza. Forse è stata la mia mancanza
di esperienza, o
forse era soltanto sessualmente frustrato. Non mi importava allora e
certo non
mi importa ora. Tutto ciò che volevo era che finisse tutto
il più presto
possibile.”
Ci penso un momento per raccogliere i pensieri, poi continuo,
“Sai quale penso
sia la cosa peggiore di tutte? E’ stata la mia prima vera
esperienza sessuale e
il mio primo effettivo sguardo e tocco del… del sesso
maschile, e anche se non ricordo davvero tutti i dettagli,
so che ho
pensato che fosse rivoltante
e che quella
parte del sesso
sarebbe rimasta
rovinata per sempre con
quei
ricordi disgustosi.”
Di nuovo ho bisogno di tempo per prendere fiato.
Logan ancora non dice nulla, ma non ho il coraggio di alzare lo
sguardo. Sono sicura
inizierei a piangere ancora una volta. Ho più o meno ottenuto il controllo
ora. Continuerò soltanto e la farò finita.
“Quando finalmente
ho fatto quel che
voleva, lui continuava a spingere verso il basso. Se avessi avuto
qualcosa
nello stomaco, di certo avrei rigettato tutto su di lui, ma come ho
detto: non
mangiavo da tre giorni.”
Oh Dio, la parte
successiva è
stata così umiliante. Davvero non voglio dirlo. Sto
tremando tutta. Stringo
la presa attorno alla vita di Logan.
“Ricordo che ad un certo punto, ha detto, ‘Prendimi
più a fondo, puttana. Succhiami
con tutto quello che hai,’” singhiozzo, attutendo
il suono nella camicia di
Logan.
Può esserci
cosa più
imbarazzante?
Lui risponde accarezzandomi la nuca con una mano, davvero
gentilmente, per
niente come quel ripugnante ragazzo ha fatto, e lentamente tocca il mio
cuore. L’altra
mano mi tira un pò più vicino. Vale quasi la pena
raccontare tutto ciò.
“Sai,” mormoro, “ se non fosse stato
così disgustoso, avrei potuto morderlo. Da
qualche parte nel retro della mia testa una voce mi diceva bisbigliando
‘almeno
hai qualcosa da mangiare mentre muore dissanguato.’ Era
così malato e contorto che
ho pensato di aver perso la mia mente.”
Ma devo essere onesta, suona ancora come una buona idea secondo me. Se lo sarebbe meritato, quel
verme. Anche
se non lo dico a Logan. Sembra veramente… basso, credo.
“Non so davvero quanto tempo abbia impiegato prima di..
venire. Grazie a Dio c’era
il preservativo. Mi sono seduta dritta, sorprendentemente
calma e per
qualche motivo, lui non
era così scontroso dopo di quello comunque. Ho quasi pensato
fosse imbarazzato,
cosa che
me lo ha fatto disprezzare ancora di più. E 'stato un momento
così strano.
Ma
mi ha portato fino alla
prossima città, senza
cercare di ottenere nient’altro,
come
promesso. Sembrava quasi
una
tregua ostile,
avvolta nel
silenzio. Solo quando
abbiamo raggiunto un
parcheggio, ha
cominciato a parlare di
nuovo. 'Questo
è quanto', ha detto. 'Hai
bisogno di qualcosa?'
“Mi chiesi se fosse una sorta di scuse, ma se lo era, se le
poteva infilare su
per il culo. Gli ho dato il mio miglior sguardo ‘Spero che
marcirai all’inferno’
e me ne sono andata. Non ho nemmeno
guardato
indietro quando è partito. Mi è sembrato
così surreale, che ho iniziato a
chiedermi se non fosse successo niente".
Ripenso alle mie parole per un momento. Non ho mai pianto.
L’ho solo spinto nella
parte posteriore della mia testa e si è trasferito
lì. Come diavolo sono
riuscita a fare questo? Come ho
potuto
dimenticare tutto ciò? Cazzo, mi sento improvvisamente male.
Oh, no!
Prima che io possa davvero registrare quello che sto facendo, mi sono
spinto fuori
dell'abbraccio di Logan e con le mani sulle ginocchia, vomito il mio
ultimo
pasto, che deve essere stato ciambelle e M & M. Ugh.
In pochi secondi, Logan sta accovacciato accanto a me, con in mano una
bottiglia d'acqua e in silenzio accarezza la schiena. Mi sciacquo la
bocca prima
di appoggiarmi pesantemente contro di lui. Sono così stanca.
Voglio solo strisciare
a letto e nascondermi. Mi sento come se potessi dormire per una
settimana. Non
avevo mai pensato che parlare di tutto questo sarebbe stato
così estenuante.
Si tiene dietro di me fino a quando non si appoggia contro il pick-up e
mi
trascina con sé. Non ho la forza di protestare, ma mi rendo
conto che ho schizzato
contro le sue maniche. Disgustoso. Devo avere un odore terribile.
Dormire. Voglio solo dormire.
Il battito del cuore di Logan è così costante e
così rilassante. Così sicuro. Non
dice nulla, solo mi tiene stretto. Voglio sapere cosa sta pensando
però.
"Dì qualcosa?" Chiedo.
"Mi dispiace," è tutto ciò che risponde, ma
è abbastanza per farmi
piangere di nuovo.