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Autore: Chiamatemi Signora Horan    27/07/2013    5 recensioni
-E’.. Zayn caro, la vita è dura dalle tue parti è!- Dissi prendendolo in girlo.. -Certo tu oggi non sei indeciso sul comprare questi pannolini, o quest’altri.. - Dissi mostrandogli due pacchi diversi. -Tu devi scegliere se scoparti lei, o un’altra.. o entrambe. Ardua scelta!- Continuai.. -Oh andiamo, è inutile che te la prendi con me, sei tu che ti sei fatta mettere incinta da lui.-
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Two
.


<< Che cazzo ci fai qui a quest'ora Niall?>> Domandai incazzata..
<< Punto uno l'aereo dall'America è atterrato all'una, punto due se fossi venuto qui in pieno giorno sarei stato in compagnia di paparazzi, punto tre te lo avevo detto che sarei venuto! >> Disse scavalcandomi e entrando in casa senza avere il mio permesso, entrò poggiando la sacca all'ingresso per terra e poi si andò a posizionare sul divano nel salone.. << Fa come fossi a casa tua davvero.. >> Dissi retorica seguendolo. << Niall non puoi.. per favore, te ne devi andare!>>
<< Perchè me lo vuoi impedire? Ok, ho sbagliato ti ho lasciato quando lo hai scoperto, sono tornato dopo un anno, tu mi hai detto di andarmene e io come un coglione me ne sono andato, invece di rimanere.. ma posso riprendermi! Voglio che le cose cambino.>> Si sistemò dritto e diventò fin troppo serio.  << Ora? Non credi sia troppo tardi Niall? Sul serio dopo domani compie 6 anni.. Sai perchè te l'ho impedito? >> Dissi sedendomi nella poltrona davanti a lui, scosse il capo. << Perchè credevi di farti perdonare con regali costosi.. due telefonate l'anno e tutto liscio! Ma io per mio figlio non voglio questo.. non voglio un padre assente, tu hai scelto il tuo sogno e va bene.. dovevi prendere una scelta, non ti critico forse avrei fatto anche io quella, ma dal momento che di vita hai scelto quella. Basta. Non ti ho obbligato a sceglierei noi, anzi le decisioni le ho prese solo io, volevo abortire, ma tu sei scappato e non ne ho avuto il coraggio.. da sola.>> Cercai di fargli capire le mie ragioni pregando tutti i santi che le comprendesse. << Mi pento di tutto. Davvero, non ti volevo mollare.. ho avuto troppa paura. >>
<< Anche io, ma le cose sono andate così.. >>
<< Lasciamelo vedere.. ti prego! >> Mi supplicò ancora.. << Adesso che dorme, ma poi vai via ok? >> Il suo sguardo mi implorava ed io continuavo a prendere anni di vita. << Non posso farlo soffrire, capiscimi Niall, tu non ci sei mai.. >>
<< Posso essere un padre presente lo stesso! >> Protestò. << Non è vero, non sei ancora maturo.. e anche quando lo sarai sarà troppo tardi. Hai 23 anni e ancora una carriera davanti, pensa anche hai Mass-Media se vengono a scoprire di questo figlio ora. Così! >> Lo stavo allontanando è vero.. ma da leonessa quale ero avrei difeso il mio territorio e il mio piccolo. Abbassò lo sguardo sul pavimento e sospirò pesantemente.. << Forse hai ragione! >>
<< Andiamo a vederlo! >> Dissi alzandomi in piedi e allungandogli la mano che lui non esitò ad afferrare, lo guidai nella stanza blu del piccolo accesi la piccola lampada che illuminò di poco la stanza e quella creatura dentro il letto, dormiva nella stessa posizione di Niall, gli occhioni chiusi nascondevano il suo stesso azzurro, mi dispiaceva solo non poterglielo far vedere.. i capelli morbidi e chiari gli ricadevano sul viso. Niall si accostò al letto e delicatamente gli accarezzò il viso, poi si girò verso di me con gli occhi lucidi. << Christopher! >> Esclamò.. << Cosa? >> Sussurrai.. << Lo hai chiamato Christopher vero? >> Mi domandò, annuii. << Hai sempre amato quel nome! >> Disse sorridendo debolmente.. << E' bellissimo! >> Continuò senza staccargli gli occhi di dosso. << Ti assomiglia da morire! Ecco perchè.. >> Dissi io continuando a fissare quel piccolo essere che continuava a darmi la voglia di vivere, Niall si girò verso di me, e io feci lo stesso incrociando il suo sguardo dopo tanto.. troppo tempo! << Sei la mamma migliore del mondo! >> Commentò senza ricevere mia risposta. << Glielo hai detto che è un'Irlandese? >> A quella domanda mi scappò una risata, che dovetti soffocare per non svegliarlo.. << Si! >> Dissi sincera e ricordai ancora la sua espressione di gioia.. Senza rendermene conto il biondino era fin troppo vicino a me, sentivo il suo respiro sul mio naso.. << Niall, forse è ora che tu vada.. >> Mormorai appena. I suoi occhi non lasciavano mai i miei. << Non ho mai amato nessun'altra.. >> Disse d'improvviso facendo sussultare il mio cuore, un flashback mi tornò in mente..

*FlashBack.

<< Ti amo.. >> Sussurrai sul suo collo prima di lasciarci un bacio.. << Tu smetterai mai di amarmi? >> Gli domandai poi cercando il suo azzurro sguardo che non tardò ad arrivare, mi guardò a lungo prima di sorridere e rispondere.. << Mai.. >> Annunciò proprio come una promessa, ed io lì in quell’istante l’unica cosa che potevo fare era crederci, e lo feci sul serio. << Sicuro che non ti innamorerai mai di un’altra? >> Domandai ancora perplessa, una quindicenne alle prese con l’amore.. ma cosa mai ne sa, credevo ancora nel vissero felici e contenti. << Si che amerò un’altra.. >> Rispose schietto e sincero ricevendo una mia occhiataccia.. ma poi quella risata fu seguita da una sorriso, il suo sorriso che amo tanto, quello in cui i suoi occhi ridono insieme alle labbra e al cuore, quel sorriso sicuro e sincero. <> Annunciò prima di lasciarmi una bacio sulle labbra, il mio cuore fece una capriola.. << Sarà un maschietto! >> Dissi io ridendo a mia volta.. << Chiunque esso sia, lo amerò. >> Affermò convinto. E l’unica cosa che potevo fare, era credergli, ma credergli sul serio.

*FlashBack.


Bugiardo, pensai mentre cercavo di tenere quello sguardo.. quello sguardo che un tempo non facevo fatica a incrociare. Mi voltai con qualche esitazione con un sorriso debole e uscii fuori dalla stanza, non gli risposi, cosa mai dovevo rispondergli? Ma chi gli credeva più? Scesi le scale seguita da lui e andai sulla porta attendendo che se ne andasse.. lui si avvicinò, aveva atro da dire, stava davvero sfidando la mia pazienza e lo sapeva benissimo. Non avrebbe mai ceduto, e anche io questo lo sapevo benissimo. << Dillo Niall.. >> Sbuffai esausta, avrebbe vinto comunque. << E’ vero quello che ti ho detto in camera del piccolo.. perché non mi credi?>>
<< Spero tu stia scherzando Niall.. senti non ho tempo da perdere, è notte e voglio dormire. Se non ti dispiace.. >> Dissi aprendo la porta e incitandolo ad uscire. << Sarò qui per un giorni prima di ripartire, non scomparirò così facilmente Camille. >> Quando diceva il mio nome per intero era davvero serio, o almeno un tempo era così. << Ti ho detto che te lo avrei fatto vedere, hai ottenuto ciò che volevi.. ora smettila. >> Risposi più seria e con tono incazzato io. << Mamma.. >> Il mio cuore si gelò per un istante e tutto il mondo attorno a me crollò.. quella vocina assonnata risuonò nella stanza, quando girai lo sguardo c’era lui, il mio piccolo Christopher alla fine della scale che portavano al piano di sopra, con il suo pigiamino di spider man e l’orsetto tra le mani.. << Perché mandi via papà.. e non mi hai chiamato? >> Domandò con tutta l’ingenuità del mondo facendomi pompare il cuore ancora più del dovuto, Niall era rimasto sulla porta completamente paralizzato, ed io proprio non avevo parole.. << Perché non rispondete?>> Continuò stropicciandosi l’occhio, aveva un calma alquanto assurda, non si preoccupava del fatto che erano 5 anni che quell’uomo non si faceva vivo, non si preoccupava di non conoscerlo, non si preoccupava di nulla.. sembrava normale! << Tesoro che ne dici di tornare a letto, domani ne parliamo ora è tardi.. >> Misi un finto sorriso, come per rassicurarlo, e forse volevo rassicurare più me che lui.. che sembrava già calmo. << Niall, sei venuto per il mio compleanno? >> Deviò il discorso completamente ignorando le mie parole e voltando lo sguardo verso il biondo vicino a me.. << Ehm.. si! >> Rispose dopo qualche esitazione, guardò prima me che gli mandavo fulmini e saette poi il bimbo. << Sono qui per il tuo compleanno.. >> Annunciò poi come vittorioso, bastardo. << Mamma, visto che è tardi può fermarsi a dormire qui?>> Christopher sembrava farmelo a posta.. << Sai Amore, credo proprio che Niall domani si dovrà alzare presto, ha da fare sai.. >> Purtroppo la mia frase venne interrotta prima del dovuto. << Veramente, no. Mi fermo e come.. >> Disse mettendo su un sorriso soddisfatto. << Ewai, vieni con me allora, ti faccio vedere la mia camera.. sai è tutta blu e ho molti giochi! >> Disse con un sorriso a trentadue denti Chris iniziando a correre verso su, seguito da Niall che non se lo fece ripetere due volte.

[...]
 

<< Chiudi la lampada.. >> Sussurrai a Niall che eseguì.. e poi uscimmo dalla stanza del piccolo che finalmente dopo aver riempito la testa di Niall si era addormentato. Non avevo ascoltato cosa si erano detti, gli avevo lasciato il loro momento nonostante non ne fossi poi così contenta. Mi volevo rimettere a dormire, ma era stato tutto inutile. Non sapevo se la mia era rabbia.. o peggio, gelosia! Chris nonostante non avesse mai visto il padre, lo amava.. non si era mai arrabbiato del fatto che non fosse presente, e non aveva mai perso le speranze credeva che un giorno sarebbe venuto. Me ne ero accorta, quando lo ha guardato i suoi occhi avevano uno scintillio diverso, non come quando guarda me.. << Mi metto sul divano? >> Niall mi riportò alla realtà, interrompendo i miei pensieri. << Fa come vuoi, hai fatto come ti padre fino ad ora.. se vuoi anche la vasca da bagno è libera! >> Risposi acida incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio, Niall sorrise e scosse la testa. << Sei vendicativa al massimo. Lo sei sempre stata, sapevo che venendo qui avrei dovuto tirar fuori le unghie.. >> <> Stava davvero sfidando la mia pazienza? Insomma mi conosceva bene.. << No, fingere no.. ma riprovarci >> Fece spallucce.. << Non costa niente!>> Concluse poi. << Non capisco più se parli del bambino, o di noi sai.. >> Mi guardò a lungo con quello sguardo.. ha sempre avuto quel maledetto sguardo, ti gela, ti fulmina, ti prende le ossa e te le mangia.. rimane impresso poi e ti fa sognare. Dio, perché mi ero innamorata di quello sguardo. << Buonanotte Camille! >> Disse poco dopo lasciandomi con il dubbio. Ora aveva voglia di fare il misterioso? Spense la luce del salone e tutto si fece buio. Rimasi impalata nel centro della sala aspettandomi cosa? Ma cosa mi aspettavo da lui? << Buonanotte! >> Mormorai avviandomi alle scale che davano al piano superiore, ma quando poggiai un piede sullo scalino quella voce mi fermò.. << Cami.. >>
<>
<< Mi dispiace davvero, te lo dimostrerò! >> Disse senza ricevere mia risposta, ma se avesse potuto vedere il mio sguardo, bhè quello di certo non mentiva.. e ne tanto meno gli credeva.

Avevo dormito ben poco quella notte, diciamo che mi ero fatta dai 10 minuti ai 15 nell’arco di 3 ore di sonno, così stanca di starmi a girare e rigirare nel letto decisi di alzarmi, voltai lo sguardo verso l’orologio digitale che segnava le 9.00 del mattino. Tirai giù le coperte e a malavoglia mi avviai verso la finestra che aprii, un’insolita domenica Londinese, primavera inoltrata ma il freddo ancora copriva la città.. cosa ci si può aspettare da Londra? La grande e nebbiosa città. Il sole era alto in cielo, stranamente ma la gente indossava comunque cappottini.. Insomma una domenica qualunque, tutto scorreva tranquillo fuori.. dalla mia testa ovviamente. Scesi le scale cercando di non fare minimamente rumore, non volevo svegliare Chris, tanto meno Niall.. che dormiva beatamente sul mio divano, con solo i boxer bianchi addosso. Mi avviai in cucina per preparare l’impasto dei pancakes, io e Chris li facevamo solo la domenica, giorno di “festa” perché avevamo più tempo e perché era il giorno delle schifezze.. cercavo di farlo mangiare il più sano possibile, ma era comunque un bambino. Preparai l’impasto in 15 minuti e poi accesi la piastra per farla scaldare mentre preparavo la tavola. Due mani fredde mi cinsero i fianchi mentre stavo per versare l’impasto, sussultai facendolo cadere male e dando una forma insolita al pancake. << Ahahaha! >> La sua fragorosa risata riempì le mie orecchie, quella maledetta risata di cui mi ero innamorata.. inconfondibile. << Ma sei cretino? >> Sbraitai voltandomi e dandogli una leggera spinta, per quanto potessi scansarlo e fargli male era sempre più forte di me. << Buongiorno anche a te, principessa! >> Rise ancora prendendomi in gio. << Che buon profumo! >> Disse immergendo un dito nell’impasto per poi portarselo in bocca. << Sei sempre stata un Dio a fare i Pancakes! >> Mormorò prendendone altro dalla ciotola.. << Si, ma non lo finire! >> Brontolai girando la colazione sulla piastra bollente. Mi squadrò un secondo e poi riportò lo sguardo fino ai miei occhi e sorrise.. << Che c’è? >> Domandai alquanto indispettita. << Non sei cambiata di una virgola, piedi scalzi, maglietta lunga, capelli disordinati, tanti bracciali ai polsi, gambe magre e fammi vedere.. >> Ruotò intorno al mio corpo cercando non so cosa, appena posò lo sguardo sulla mia caviglia sinistra capii.. cercai di coprire immediatamente quello che stava vedendo con l’altro piede. << E’ inutile che lo copri, cell’ho anche io! Lo vedo tutti i giorni.. >>
<> Mugugniai levando i pancakes ormai cotti e posizionandoli su un piatto. << Ti rimarrebbe comunque la cicatrice, e mi penserai comunque! >> Rispose sedendosi al tavolo.. << Stupidaggini adolescenziali, ecco cosa ricorderei! >> Dissi senza guardarlo, ma potei percepire perfettamente il suo sorriso maledetto.. mi cimentai nel guarnire e farcire la colazione. Poi presi del succo dal frigo, e infine preparai il caffè. Lo sguardo di Niall non mi abbandonò neanche un secondo in tutto quello che stavo facendo, credo che non si fosse perso neanche una mossa.. per tutta risposta lo ignorai, ero presa a pensare a quello stupido tatuaggio che c’eravamo fatti insieme, un pezzo di puzzle io e uno lui.. segno che ci completavamo, li avevamo perfino fatti fare a incastro il mio si attaccava al suo e il suo al mio.. e mi ero beccata anche dei schiaffi da mio padre per quel coso. << Tuo padre mi avrebbe uccise so avesse potuto! >> Disse improvvisamente come a leggere i miei pensieri. << Lo farebbe anche adesso! >> Dissi io per tutta risposta. Portai il caffè a tavola e mi sedetti.. << Cosa hanno detto i tuoi? >> Domandò alludendo a cinque anni fa.. bene me lo ha chiesto presto! Improvvisamente si fece serio. << Me ne sono andata di casa, altrimenti penso che mi avrebbero cacciato loro.. mio padre ancora oggi non è che mi parli molto, mia madre finge che tutto vada bene.. non mi importa di me, l’importante è che amino Chris! Con lui hanno un ottimo rapporto. >> Dissi tagliando un pezzo del pancake per poi portarlo in bocca. << Con te? >> Domandò, come mai questo improvviso interesse? Ora? << Con me? Bhè già prima non era dei migliori e lo sai benissimo, ora peggio.. nonostante sia cresciuta, mi odiano lo so.. per loro sono una delusione! >> Dissi facendo spallucce, ormai ero rassegnata al fatto.. era andata così, ero sempre stata il guaio di casa, quella ribelle che fumava, beveva, aveva un ragazzo peggio di lei, rientrava tardi la sera, ha iniziato a ribellarsi facendosi piercing e tatuaggi di nascosto.. poi scoperti. Ero la pecora nera di casa, con i brutti voti e i ragazzi dietro.. i miei credo che pensavano che ero una puttana.. ma che ne sanno invece che l’amore io l’ho fatto solo con lui. Si avevo avuto tanti ragazzi, ma li avevo presi tutti in giro.. mi piaceva divertirmi con loro. Solo Niall mi aveva rubato il cuore, per me gli altri erano solo un gioco. Io ero l’errore, mia sorella maggiore era la perfezione. Ottimi voti, niente fumo, alcool, droga, piercing, tatuaggi, brutti voti, guai.. un ragazzo per la vita, e adesso un ottimo medico con tanto di bella famiglia e due bambini. Mia madre me lo diceva sempre.. ‘Fari una finaccia, sei una fallita, sei un disastro.. dove vuoi arrivare?!’ e infatti, grazia mà. << I tuoi non lo hanno mai capito.. >> Disse Niall scuotendo il capo e mangiando. << Cosa? >>
<< Che tu eri perfetta.. tu sei perfetta Camille. Non sei quella sciocca di tua sorella, tu sei vera.. sei così, ognuno nasce a modo suo, è a modo suo.. e ogni donna è un’arte. Non rimuginare sul passato.. non serve a nulla! La vita è il più grande dono, e ognuno la vive come meglio crede.. i sbagli si fanno. Tutti li facciamo, ma si va a avanti.. e tu lo hai fatto! Ti sei presa le tue responsabilità, e hai fatto quello che credevi giusto, non dare retta agli altri.. si te stessa sempre. Non devi fare un favore a nessuno, non puoi essere quello che loro vogliono.. tu sei bella così!>> Niall mi sputò in faccia quel monologo serio, mai visto più serio di così.. i suoi occhi erano fissi nei miei ed io ad ogni frase mi sentii riempire di energia, mi dava quasi sicurezza. Non risposi perché non avevo nulla da dire, non sapevo cosa dire.. sorrisi debolmente prima di riabbassare lo sguardo sui pancake e prenderne un morso.. << Come ti mantieni? >> Mi domandò improvvisamente, sapevo che saremo arrivati a quella domanda, che gentilmente volevo evitare.. non avevo voglia di fargli compassione, io non volevo nulla da lui. << La fotografia! >> mormorai senza guardarlo.. << Fai ancora quelle meraviglie di foto?! >> Magari.. pensai, amavo la fotografia più di me stessa, era sempre stata la mia passione.. lo scatto dolce di quell’aggeggio, il flesh, i ricordi imprigionati.. la fotografia mantiene tutto intatto e vivido, quando la riguardi anche a distanza di anni sembra sempre tutto uguale e ti suscita un milione di ricordi. << Lavoro per un agenzia, matrimoni, comunioni, feste importanti.. >> No, non sono soddisfatta di questo, ma qualcosa dovrò pur guadagnare. << Sei sprecata! Perché non hai fatto qualche concorso? Tu hai un talento naturale Camille, è arte quella.. >> Mi girai di scatto e lo fulminai con lo sguardo.. << Credi davvero che ne ho avuto tempo? Un concorso dici? >> Niall abbassò lo sguardo, capii di aver detto una stronzata. << Scusami.. ma ho un brav.. >> Non lasciai che continuò, questa conversazione stava diventando pesante, stavamo toccando argomenti di cui io non volevo parlare, tanto meno con lui. << No! >> Lo bloccai subito e mi misi in piedi. << Niall mettiti bene in testa che io da te. Non voglio niente. Non mi interessa, non mi serve il tuo aiuto.. ok? Ce l’ho fatta bene anche senza di fino ad adesso, smettila. >> Non finii la colazione, mi era passata la fame.. <> Quando mi girai a guardare Chris era entrato in cucina, probabilmente come la notte precedente aveva sentito.. stavo odiando questa situazione. << Buongiorno amore! >> Mormorai il più dolce possibile e gli stampai un bacio sulla fronte, prima che lui si andasse a sedere vicino a Niall.. << Buongiorno Campione! >> Esordì il biondino battendo il cinque con Crish, sorridente come non mai.. gli porsi il piatto con la colazione davanti e mi allontanai.. li sentii ridere da lontano, parlare e scherzare.. Decisi di salire in camera e farmi una doccia.


[…]
 


Lascia che l’acqua cadesse sul mio corpo come un getto di una cascata, per poi scaraventarsi e distruggersi al suolo, sul piatto doccia. Lascia che le gocce bagnassero il mio viso e le mie lacrime. Perché era tornato? Perché ora? Che cosa voleva? Più ci pensavo, più non avevo risposte.. Solo ricordi, di me e di lui, di noi. Ed io proprio non volevo ricordare, non ne avevo la più malsana voglia di riviverlo, di rivivere quei momenti, di rivivere noi. Perché ogni volta che ricordavo mi veniva in mente tutto, dal primo giorno che l’ho conosciuto all’ultimo che ha chiuso la porta e se ne andato portandosi via un pezzo di me. E più ci pensavo e più mi rendevo conto che per me non era mai stato difficile amarlo.. il difficile era stato non amarlo. E più ci pensavo e più mi rendevo conto che io forse, in fondo.. non lo avevo mai accettato, non volevo accettarlo il fatto che se ne fosse andato. Ma ancora di più non volevo accettare il fatto che adesso voleva tornare. Perché non avrei sopportato ancora il suo abbandono. Io che dell’amore non sapevo niente, lui che con le ragazze ci sapeva fare. Io che di esperienza poi, in fondo ancora non ne avevo, lui che già sapeva come andava. Io che credevo di fotterlo, e invece era stato lui a fottere me. Mi aveva fatta innamorare, come nessuno c’era riuscito mai.. mi aveva amata, io lo avevo amato. Non so definire questo strano e contorto sentimento, eppure sapevo che preferivo litigare con lui.. piuttosto che ridere con un altro. L’amore per me era questo, era lui. Chi l’ha mai più sentito quel vuoto allo stomaco, quella morsa fastidiosa, chi l’hai mai più visti due occhi che ti levano il fiato.. chi l’hai mai più sentite le gambe tremare in quel modo, chi l’hai mai più sentito il cuore in tachicardia per un sorriso, chi l’hai mai più sentite quelle sensazioni che si provano quando si fa l’amore con la persona che colora le tue giornate. Io no. Lui c’era riuscito sul serio, lo aveva detto.. e io che non gli credevo. E che alla fine di quell’amore mi son ritrovata anche il frutto.

*FleshBack

<< Non ci credi che ti faccio innamorare? >> Mi disse malizioso, aveva già un piano in mente.. essere la rovina della mia vita. << James, nessuno ne è mai stato capace! >> Risposi a tono, convinta che mai ci sarei caduta. Io di lui? MAI. << Ma io amo le sfide! E questa sta diventando una sfida! >> Disse avvicinandosi ancora un di più a me, sovrastandomi quasi.. << L’amore non è per me, ed io non sono per te! Sparisci Niall! >> Risposi.. << Esci con me stasera?! >>
<< Quale parte della frase IO NON SONO PER TE! Non ti è chiara? >>
<< Non lo decidi tu se sei per me. Lascialo scegliere a me, non ti sto chiedendo il matrimonio, solo una scommessa! Giochiamo, ci baciamo, usciamo.. >>
<< Eee ? >>
<< Se ti innamori, vinco! >>
<< E se ti innamori tu? >>
<< Non accadrà mai fidati! >> Rispose sghignazzando voltandosi verso i suoi amici, che per tutta risposta lo assecondarono.

*FlashBack

 
Ero una preda, quello ero.. accettai promettendomi che non mi sarei dovuta innamorare, era un patto con me stessa.
Tre mesi dopo finii nel suo letto, dopo due mesi e mezzo volai fino in Irlanda per dirgli che lo amavo, un anno e mezzo dopo ero incinta.
Non ho mai avuto dubbi sul fatto che anche lui mi amasse, aveva fatto follie per me.. era nata come un gioco, eppure l’amore ci aveva accecati. I sconfitti eravamo entrambi, ma mai mi pentii di avergli detto di si. Avevamo fatto cose noi due, l’uno per l’altra che solo l’amore fa fare. Lui mi rendeva piena, sicura, felice. Perché aveva distrutto le cose? Perché la paura vince? Ma nei film non è l’amore a vincere su tutto? Ma di che mi lamentavo.. non potevo ancora credere nell’amore quello dei libri di cui mi cibavo, e del quale non ero mai sazia. 




*SPAZIO AUTRICE*
Salve gente! :)
Si, sono Trasgry e aggiorno di notte.

Allora, che dire, si lo so sono scontata scriveno l'ennesima storia su Niall, ma è quello
con cui le storie mi vengono meglio, forse perchè è il mio preferito. Sugli altri crivo One Shot ahaha.
Detto ciò ho poco da dirvi, visto che ancora fondamentalmente le cose sono piatte.. ma vi dico che ci sono ancora 
cose che dovrete scoprire muahah.. ho dimenticato di dire che nella storia potrebbero essere presenti accenni omosessuali. U.U
Non scene di sesso però.. vabbè poi scoprirete, ora non vi posso dire altrimenti svelerei qualche cosa.

Ora me ne vado ì, ma prima vi lascio una minaccina..
SE NON RECENSITE, NON SO SE CONTINUARE.. VI PREGO FATEMELO SAPERE, UN PICCOLO COMMENTINO ANCHE BREVE.
Ringrazio comunque chi lo ha fatto nell'altro capitolo. E tutte le visite che erano tante, grazie. <3-

#MuchoLove.
  
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