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Autore: WeLoveJorgeBlanco    27/07/2013    2 recensioni
Cosa sarebbe successo dopo il bacio “sbagliato” che Diego avrebbe dato a Violetta alla canzone finale “Yo soy asi”?
Su Disney Channel le puntate riprenderanno a settembre, ma io immagino che la storia si svolga in questo modo. E mi auguro, che la storia sia così anche a settembre! C:
Dalla storia :
“Leon”
“Si?” chiesi appoggiando la mia fronte alla sua.
“Io ho bisogno di te” limitò a dirsi.
Quelle poche parole riuscirono a farmi capire quanto il nostro amore era forte ed entrambi avevamo bisogno dell’altro come l’aria.
“Anche io ho bisogno di te. Ti amo” dissi.
Inevitabilmente una lacrima sgorgò silenziosamente dai miei occhi e lei sorrise.-
Coppia : ViluxLeon e altre :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Violetta P.O.V
 
Fu questione di un attimo che Leon si staccò da me e si sedette sul divano prendendo un giornale.
Lui aveva i riflessi pronti, io no.
Presa dall’eccitazione non avevo proprio sentito la serratura aprirsi.
Entrò Olga con la spesa mentre Roberto ci squadrava.
“Buongiorno” disse Leon cambiando pagina del quotidiano.
Loro annuirono e andarono in cucina a posare la spesa.
Io mi alzai e gli diedi un pugno sulla spalla.
“Ma come hai fatto?” chiesi sconcertata.
“Ho i riflessi pronti” ammise.
Io lo abbracciai e in quel momento Olga si schiarì la voce.
Se per lei era osceno un abbraccio figuriamoci prima.
“Mia cara, potresti aiutarmi con la spesa?” chiese guardando Leon.
“S-si” dissi dubbiosa.
“Vengo anche io” affermò Leon.
Olga lo spinse sul divano
“No, non preoccuparti. Continua a leggere il giornale, sei un ospite” disse ridendo imbarazzata.
Leon si accigliò ma poi riprese il giornale in mano facendo finta di leggere.
Aspettai che Olga andasse nuovamente in cucina per dargli un bacio.
Andai in cucina e lei mi guardò da capo a piedi.
Poi incominciò a singhiozzare.
“Olga, stai bene?” chiesi.
Lei si appoggiò una mano sulla fronte.
“La mia bambina” gridò
“Cosa Olga?” dissi.
“Ti sei innamorata” disse singhiozzando più forte.
“Come sei sensibile, credo che sarà capitato anche a te una volta!” dissi.
“S-si” disse mentre si asciugava le lacrime.
Appoggiò le sue mani sulle mie spalle.
“Se ti farà soffrire, se la vedrà con me”
Ripensai al bacio con Lara, a quanto odio avessi provato nei suoi confronti.
“Non ti preoccupare, non succederà” le sorrisi.
Le diedi una pacca sulla spalla e mi affrettai a mettere le cose in frigorifero mentre Roberto era intento a capire come funziona la macchina del caffè.
“Perfetto” disse.
Si avvicinò a me e mi porse una tazzina con del caffè dentro.
“Sicuramente questa volta è venuto buonissimo!” disse.
“Grazie ma non ne ho voglia, lo porto a Leon!” dissi mentre sfrecciavo nel salotto.
Leon era intento a scrivere sms quando gli porsi il caffè.
“Per me?” disse con gli occhi lucidi.
Annuii e lui prese con cautela la tazzina.
“Sei splendida, grazie” disse mentre stava per sorseggiare.
Il suo sorriso si trasformò in una smorfia di disgusto.
“Che cos’è ,veleno?” disse pulendosi la lingua.
“Scusami, è stato Roberto!” ammisi.
“Aha” disse incominciando a baciarmi.
Lo respinsi e sgranai gli occhi.
Come poteva baciarmi con quel tanfo nella bocca?.
“Ho capito” disse coprendosi la bocca.
Iniziai a ridere.
“Si è fatto tardi, posso darti almeno un abbraccio?” chiese con una faccia da cucciolo.
“Si, certo!” dissi
Mi tuffai tra le sue braccia mentre mi incantai nei suoi occhi che brillavano al chiarore della luna.
Nonostante il suo problemino, riuscì a strapparmi un bacio.
Mi salutò e mi appoggiai alla porta.
“Leon!” lo chiamai.
“Si?” disse mentre si stava mettendo il casco.
“Dove vai ora?” chiesi.
“Non lo so” rispose sorridendo.
“Abbiamo avuto la stessa idea?” chiesi sorridendo.
“Mi pare di si” ammise.
“Ok, fra cinque minuti torno!” mi imposi.
Iniziai a correre verso il bagno per truccarmi e mettere il rossetto rosso che lo faceva tanto impazzire.
Cercai di essere il più accurata possibile, così dopo una linea di eyeliner e un po’ di lucidalabbra. Mi diressi verso l’armadio per prendere la borsa.
Dopo dieci minuti uscii dalla porta e lui mi guardò con stupore.
“Sei bellissima, non smetterò mai di dirlo” disse sorridendo.
Mi porse il casco e salii sulla moto diretti verso il nostro angolo segreto.
 
Ludmilla P.O.V
 
“Allora, devi suonare la sol si la, capito?” dissi.
Andres iniziò a strimpellare la chitarra.
“Stupido!Ho detto la sol si la, non fa sol si fa!” dissi scoraggiata.
Poggiai le mani al viso.
“Sono senza speranza?” chiese.
“Come se tu non sapessi la risposta!” urlai.
Feci un respiro profondo.
Ultimamente ero stressata per colpa di Diego.
Incominciai a cantare una canzone mentre lui mi seguiva con la chitarra.
Dopo aver cantato lui applaudì.
“Ci siamo riusciti!” disse con stupore.
Io gli lanciai uno sguardo omicida e gli puntai il dito contro.
“Ti avverto, se non farai così anche fra una settimana te la farò pagare!” dissi con tono minaccioso.
Lui indietreggiò e cadde tra le percussioni.
“Ludmilla se ne va!” dissi schioccando le dita.
Uscii sbattendo la porta e lui sobbalzò.
Stavo uscendo quando qualcuno mi tirò un braccio e tirai un urlo.
“Shhh!” disse Diego.
“Cosa vuoi?Lasciami!” urlai.
“Voglio parlarti” disse mollando la presa.
Io iniziai a camminare ma lui mi fermò nuovamente.
“So come far lasciare i due piccioncini”
In un battibaleno i miei occhi si illuminarono di gioia.
Il mio obbiettivo poteva essere realizzato.
Violetta si autodistrugge con Leon.
Prendo due piccioni con una fava.
“Ci stai?” chiese.
Annuii e lui mi spiegò tutto.
Dovevo solo avere il momento giusto per colpire.
 
Leon P.O.V
 
Sfrecciai con la moto sulla strada mentre Violetta mi cingeva i fianchi con una stretta forte.
Intuii la sua paura e le presi le mani.
Dopo un dieci minuti arrivammo al nostro parco.
Era deserto e la gelateria era ancora aperta.
Dopo aver tolto il casco la tirai per un braccio nella gelateria.
Come sempre io presi il cono più grande e lei quello più piccolo.
Mentre andavamo verso la nostra panchina ci scambiavamo i coni a vicenda per vedere il sapore dei gusti.
Mi venne in mente una idea, non so se le faceva schifo.
Mi buttai in bocca una buona manciata di gelato e lei fece lo stesso.
Approfittai di quel momento e la baciai.
Lei non si ritrasse.
“Buono il tuo gelato!” disse sorridendomi e leccandosi le labbra tinte di rosso.
“Anche il tuo” ammisi.
Mi abbracciò forte.
Sentivo che quello era il momento migliore per darle un bacio ultramegapassionale.
Mi avvicinai e all’improvviso squillò il cellulare.
Vidi il display e sobbalzai.
“Chi è?” chiese lei.
“Andres, scusami vado a rispondere” dissi mentendo.
Era Lara.
Aprii la telefonata.
“Cosa vuoi?” urlai.
Lei esitò.
“Scusami, forse ho sbagliato a chiamare” disse.
“No, scusami. Io stavo ba...battendo mio padre alla TV”
“Ah, che gioco?”
“Tennis” mi affrettai.
“Ok, volevo darti solo la buonanotte amore!” disse.
“Ciao” e chiusi la telefonata.
 
Ritornai da Violetta, stava guardando l’orologio.
“E’ tardi!” urlò.
“Calmati amore!” dissi massaggiandole le spalle.
“Devo andare Leon. Mio padre sarà già tornato!”
Io annuii e sfrecciammo sulla moto.
Mi diede un bacio sulla guancia e varcò la porta di casa sua salutandomi con la mano.
Mi avviai a casa con un peso sul cuore.
Lei mi amava così tanto e io la stavo soltanto mentendo.
 
Violetta P.O.V
 
Entrai senza fare rumore ma Olga mi si parò davanti con la mani sui fianchi.
“Dove sei stata signorina?”
Non potevo mentirle.
“Ho fatto una passeggiata con Leon”
Lei aveva gli occhi lucidi.
“Ti prego non piangere Olga!” la fermai.
“Si, si scusami. Sono le cipolle” disse andando in cucina.
Andai di sopra a cambiarmi e cinque minuti dopo papà bussò alla porta.
Questa volta l’avevo passata liscia.
Mi passai una mano sulla fronte.
Era imperlata di sudore.
Mi diressi verso la doccia e preparai un bagno caldo aspettandomi una lunga giornata piena di Shopping con Francesca.
Dopo essermi asciugata presi il diario fra le mie mani.
 
“Mamma, finalmente mi sono riconciliata con Leon. Sono la persona più felice di questo mondo!”
Disegnai il volto di Leon e tanti cuori sulla pagina.
Stavo socchiudendo gli occhi quando il mio telefonino vibrò.
Il messaggio era da uno sconosciuto.
 
“Mi raccomando. Controlla il tuo fidanzato” lessi.
 
Cosa voleva dire?
Provai a chiamare ma c’era la segreteria così spensi il telefono e non chiusi occhio.
 
Ludmilla P.O.V

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Presi il cellulare nell’oscurità più totale della mia stanza.
Volevo inviarle un messaggio che incutesse paura.
Le inviai il messaggio e chiusi il cellulare.
Sogghignai nel buio.
 
 
  
Nota autore : Eccoci con questo nuovo capitolo . Violetta capirà che è stata incantata da Leon e Diego... dirà tutto? Abbiamo capito che è stata Ludmilla a mandarle il messaggio u.u Fatemi sapere :)
   
 
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