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Autore: The_Storm    27/07/2013    4 recensioni
Noi pensiamo a New York come la Grande Mela e subito ci vengono in mente tutte le cose meravigliose che questa città ha. Ma c'è un lato oscuro di New York che pochi conoscono e Victoria Dowson è una di queste. Fa parte dell'FBI da quando ha finito il liceo e, anche se ha solo diciannove anni, si è guadagnata il rispetto di tutti lì.
Jason Carter è il capo della banda più temuta di tutta New York. È un assassino senza cuore che uccide chiunque ostacoli il suo cammino. È il classico bello e dannato. Cosa succederebbe se questi due mondi apparentemente così diversi venissero in contatto? Scopritelo leggendo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La debole luce del sole mi fa aprire gli occhi. Provo a mettermi seduta, ma un dolore incredibile alla testa mi costringe a rimettermi sdraiata. Guardandomi intorno, mi accorgo che questa non è la mia camera da letto e che non sono sdraiata sul mio bellissimo materasso a due piazze, ma su un lurido pavimento e le mie mani sono legate così come anche i miei piedi. Forse è una delle simulazioni dell'FBI, ma scaccio subito l'idea: mi sarei immediatamente svegliata se avessi sentito anche solo uno scricchiolio sul pavimento. D'un tratto, mi ricordo di ieri sera, di quando stavo andando a comprare il latte e poi del rapimento. Maledizione, come diavolo ho fatto ad essere così distratta da non accorgermi di quello scimmione alle mie spalle? Cos'è? Sono diventata sorda? Per quanto la mia condizione me lo permetta, mi guardo intorno cercando qualsiasi cosa che possa aiutarmi ad uscire da questa situazione di merda, ma, oltre ad una scrivania con una sedia, non c'è niente. La finestra, ovviamente, è troppo in alto e, anche se riuscissi a raggiungerla, è troppo piccola perché io ci possa passare e in più ha anche le sbarre. Sbuffo e decido di arrendermi davanti all'evidenza: se resto rinchiusa qui, non potrò scappare in nessun modo. L'unica cosa che posso fare è osservare come si comportano questi tizi e cercare un modo per fregarli. Magari, potrei rompere un pezzo della finestra con cui tagliarmi le corde che mi legano, poi potrei urlare e qualcuno si precipiterà qui ad aprire per vedere cosa succede o per farmi stare zitta e, infine, lo manderei al tappeto con qualche pugno e un paio di calci e poi potrei scappare. Si, il piano non è male. Vorrei poterlo attuare subito, ma non posso perché devo sapere se c'è qualche altro scimmione che fa la guardia. Mentre penso a come posso fare per scoprire se ci sono altri coglioni di guardia, la porta si spalanca ed entra il tizio che mi ha messo il fazzoletto davanti alla bocca. Come faccio a saperlo? Semplice, ha un enorme cerotto sul naso. Trattengo a fatica un ghigno soddisfatto
- ti sei svegliata, finalmente. Su, alzati, il capo vuole vederti- dice con tono brusco. 
- e, di grazia, come cazzo faccio ad alzarmi e camminare se ho i piedi legati- rispondo acida. Lui si avvicina ed estrae un coltello dalla cintura, tagliandomi la corda. Mi alzo e lo seguo senza fare storie, potrebbe essere l'occasione per studiare quanti uomini ci sono e dove posso andare per incontrarne il meno possibile. Attraversiamo un lungo corridoio fino ad arrivare ad una porta in legno bianco. L'uomo bussa e si sente un "avanti". Rimango un po' sorpresa dalla voce: sembra giovane. Lo scimmione apre la porta e mi spinge con non molta delicatezza dentro. Gli lancio un'occhiataccia, ma lui fa finta di niente. Non mi ero sbagliata, dietro la scrivania c'è un ragazzo che non può avere più di ventidue anni. Appena ci bede, alza gli occhi dal foglio che è appoggiato sulla scrivania e ci guarda confuso. Devo ammettere che è un bel ragazzo: pelle chiara, occhi verdi e profondi, capelli neri fissati col gel in una cresta. Dalla maglietta a mezze maniche bianca che indossa, si può intravedere il fisico scolpito, ma non esagerato e braccia abbastanza muscolose e sembra anche alto, più di me sicuramente. So che può sembrare strano che io faccia commenti del genere, ma sonore sempre una ragazza di quasi venti anni, posso impedire che questo tipo di cose non mi impedisca di ragionare lucidamente, ma non posso imporre alla mia testa di non fare questo tipo di commenti. 
- la puttanella si è svegliata e te l'ho portata come mi avevi chiesto- dice. Ringhio per come mi ha chiamata. Ha esagerato. 
- ti fa tanto male il naso?- domando sta volta senza impedire alle mie labbra di allargarsi in un sorriso soddisfatto. Lo scimmione mi guarda storto, mentre il ragazzo seduto alla scrivania e una ragazza (che ho notato solo ora) ridacchiano. Le risate dei due, fanno incazzare ancora di più l'energumeno che mi tira un pugno nello stomaco. La ragazza smette di sorridere e mi guarda preoccupata. Mi piego leggermente in due, ma dura solo un attimo, poi mi rimetto diritta e, avendo le mani legate, gli tiro un calcio lì dove non batte il sole e lui si mette le mani sul suo...ehm...coso. 
- attento a quello che fai e a come parli, coglione- sputo con tono freddo e distaccato. Se credono di aver trovato una ragazza che piange per ogni cosa e si arrende al volere degli altri, beh, hanno decisamente sbagliato persona. Non sono e non sarò mai il tipo che si arrende senza combattere, preferisco morire piuttosto che subire in silenzio. Lo scimmione si rialza e sta per tirarmi un altro pugno, quando il ragazzo senza nome seduto alla scrivania interviene
- basta così, Jack- la sua voce è fredda, ma allo stesso tempo calda e profonda. Il tizio blocca la mano chiusa in un pugno a mezz'aria e si ricompone in fretta. Wow, deve farsi rispettare molto questo tizio se provoca questa reazione. Mi fa quasi paura. Quasi. 
- ragazzi, uscite. Devo parlare da solo con lei- dice e immediatamente i due ragazzi se ne vanno. 
- allora, come prima cosa, voglio chiarirti che questo non è un rapimento per ricevere dei soldi. C'è un motivo preciso se sei qui- inizia. 
- che sarebbe?- domando alzando un sopracciglio, scettica.
- voglio che ti unisca a noi. I Titans con te sarebbero decisamente migliori. È da un po' che ti osserviamo e, anche se hai solo diciannove anni, sei più in gamba di molti degli uomini migliori che ho. Allora, accetti con le buone, o devo passare alle maniere forti?- dice facendosi minaccioso sull'ultima frase. Non ci posso credere, i Titans? Proprio quelli che io odio di più? La banda più pericolosa di New York? Merda. 
- i tuoi complimenti mi disgustano e, anche se dovessi essere torturata e poi uccisa dolorosamente, non mi unirò mai a voi, cascasse il mondo non lo farò- dico con una determinazione che non ho mai avuto in vita mia. Tutto quello che ho detto rispecchia perfettamente quello che penso e giuro sulla mia stessa vita che non cambierò idea. Lo sguardo del ragazzo si indurisce e i suoi occhi mi provocano un brivido dietro la schiena, ma faccio finta di niente e sostengo il suo sguardo con la stessa ostilità. 
- bene, ma sappi che non ti conviene avermi come nemico, Victoria- dice. Io mi giro verso la porta pronta ad andarmene, ma la sua voce mi blocca
- Victoria, io ottengo sempre ciò che voglio- dice. Giro leggermente la testa verso di lui
- non sta volta. Puoi anche uccidermi, non mi importa, ma non entrerò mai in questa banda di pazzi- dico fredda come il ghiaccio. L'ultima cosa che vedo è il suo sguardo che mette i brividi, poi apro la porta ed esco. Una volta fuori da quella stanza, un solo pensiero mi attraversa la mente:" sono nella merda"
ANGOLO AUTRICE
Allora, ecco il secondo capitolo. Bene, innanzitutto, volevo scusarmi per non aver messo un angolo autrice nell'altro capitolo e per non aver utilizzato l'html, ma questo coso fa di testa sua quindi.... Ho visto che in molti hanno visualizzato la storia, ma quasi nessuno mi ha lasciato una recensione o ha messo la storia tra le seguite. Vorrei chiedervi di dirmi cosa c'è che non va. Comunque, ho scelto i due protagonisti: Victoria sarà interpretata da Indiana Evans, mentre il nostro bad boy sarà interpretato da Luke Mitchell. Non so se domani potrò aggiornare perchè devo andare in montagna e tornerò la sera, ma ci proverò lo stesso ;). Detto ciò, vi invito a lasciarmi un vostro commento. Alla prossimaaaaaa

 

 

  
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