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Autore: walewalx    27/07/2013    1 recensioni
Astoria e Draco, com'è nata la loro storia? dobbiamo immaginarli come due innamorati o come due ragazzi obbligati dai propri genitori al matrimonio? ma cosa sappiamo davvero di Astoria? Avrei voluto che la cara zia Jane scrivesse un finale più carino per Draco, così ho pensato di immaginare come sia nata la loro storia. Catapultatevi nella mia fantasia, in un mondo magico ambientato negli anni successivi alla grande guerra per poi riprendere con divertenti e coinvolgenti -si spera ;)- flashback...Draco Malfoy è un auror e ha ormai affievolito le sue ostilità contro Harry, Ron, Hermione e Ginny. Draco è cambiato ma ha un vuoto dentro e quel vuoto si chiama amore. Un amore che ha perso due anni prima, un amore che portava il nome di Astoria Greengrass, che intanto è diventata una stilista dopo aver trascorso i due anni successivi alla guerra in Italia.Ma prima o poi si fanno i conti col passato, con le questioni in sospeso...Astoria decide di tornare ma non per amore, quello crede di non averlo più. torna per vendicarsi, per far sentire la propria voce...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Dopo la II guerra magica/Pace
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              “…dicono che le persone importanti lasciano il segno, tu l’hai lasciato, ma ti sei portato via me…”
 
                                                                                                                                                                                           A mia cugina Giulia
                                                                                                                                                                                  che ,semplicemente, adoro .
 
Astoria fu scortata da alcuni maghi:auror in borghese. C’era troppa gente a Diagon Alley ed il ministro oltre che temere un sovraffollamento nei locali, nei negozi, nelle strade, temeva piu di tutto il ritorno di qualche fanatico mangiamorte. Greengrass era stato ucciso perché ritenuto un traditore:aveva nascosto in casa sua, sei famiglie tra maghinò e mezzosangue. Sua moglie non era ancora stata ritrovata.” Bisogna proteggere quella sconsiderata che cerca soltanto fama e popolarità “ pensò il ministro, ignorando completamente i  programmi della donna che sicura ed elegante, avanzava tra la folla che la acclamava e lei con un gesto secco ed elegante aveva mosso la mano destra per salutarli. Mentre avanzava scortata nell’enorme gazebo rosa-antico, la sua segretaria bloccava ogni giornalista che volesse intervistare la stilista urlando a gran voce “dopo signori!ho detto dopo! Al termine della sfilata, vi prego!”. Le modelle erano nel gazebo, venivano da ogni parte del mondo, ognuna di loro era stata scelta personalmente dalla stilista.
 
Erano le sei e mezza, ed era ora di cominciare.
Una luce sottile bianca assieme ad una rosa illuminavano il palco e la passerella. Una voce maschile, suadente, calma,vellutata, aveva accolto i presenti, li aveva invitati a godersi l’evento dell’anno.
“…ed ora è tempo di cambiare. La collezione “rebell” di Astoria Greengras” applausi ed urla accompagnarono le ultime parole dello speaker. Tenacia, romanticismo, vintage,eleganza, sicurezza, gioia:questo trasmettevano le modelle. La collezione fu sorprendentemente unica. La stessa Astoria, da dietro le quinte, si emozionò ad ogni applauso ed in cuor suo ringraziò ogni battito di mani.
 Ora toccava a lei.
La musica si fece più grave, ricordava un requiem di mozart,  il requiem for the dream. Improvviamente calò una strana atmosfera misteriosa a Diagon Alley. E mentre il secondo violino inebriava l’atmosfera, finalmente apparve:mano nella mano con le sue modelle. Nessuno si sarebbe mai aspettato che al termine della sfilata avrebbero visto modelle e stilista con una semplice maglietta bianca ed un jeans chiaro.Ma quella non era una semplice maglietta, aveva il il marchio:un papavero rosso. Quando furono completamente illuminate dalle luci colorate, la scritta rosa  apparve sulle loro magliette “il purosangue non esiste”e cascate di papaveri rossi caddero dal cielo.Ogni papavero riportava il messaggio delle magliette e leiniziali della stilista.Gli applausi si moltiplicarono, molti si emozionarono per il gesto coraggioso della ragazza,altri si sentirono rassicurati, pochi si sentirono offesi, solo uno bestemmiò Merlino ed i suoi avi per quel gesto:il ministro. La Greengrass aveva automaticamente dichiarato guerra aperta  ai fanatici mangiamorte ma ne era consapevole?
 
La donna mora fu scortata nuovamente verso un gazebo viola,entrò e si sedette su una poltrona davanti una scrivania rossa. I giornalisti erano pronti a dissanguarla. Si schiarì la voce e cominciò il suo discorso…
-colgo l’occasione della stampa per ringraziare ufficialmente tutti coloro che sono venuti sino qui per vedere la mia collezione e sono immensamente e consapevolmente felice che il mio messaggio sia stato ben visibile a buona parte di questo mondo. Il purosangue non esiste è uno slogan racchiuso nel nome della mia collezione “rebell” ribellione, di conseguenza tutta la mia creatività non è stato che un omaggio a tutti coloro che, in ogni modo, hanno combattuto contro Tom Riddle, nome d’arte voldemort, ed i suoi amichetti di gioco(lo disse con un tono sfacciato, ironico, di sfida)-fece una pausa di qualche minuto, poi prosegui nel silenzio piu’ totale-...Perciò non dimentichiamo quello che è accaduto, non dimentichiamo chi ha dato la sua vita per noi…e…prima che me lo chiediate…ovvio che intendo rendere omaggio anche a mio padre.
Applausi dei giornalisti ma la sua battaglia era appena cominciata.
-gli avvenimenti che vedono all’opera i fanatici mangiamorte sono leggermente aumentati, uno ogni mese, lei non ha paura? Le chiese uno di quelli piuttosto spavaldo.
-no, per nulla.
-cosa ci dice riguardo le sue modelle?
-che sono delle donne meravigliose, le ho scelte personalmente.
 
Il ministro sentiva il sangue pulsargli forte al cervello: doveva interrompere assolutamente quell’intervista.aveva fatto bene ad andarci. Chiamò a se Potter, il capo del dipartimento auror.
-Potter,devi convincere la segretaria a chiudere l’intervista.
Harry annuì un po’ perplesso.sapeva bene che se astoria aveva agito in quel modo era perché lo aveva calcolato e…aveva calcolato l’interruzione dell’intervista? Fortunatamente, senza il bisogno del suo intervento, la Greengrass congedò tutti. “siamo salvì” penso dopo una lunga occhiata al ministro.
 
Intano a casa Potter…
-coosa?
-hai capito perfettamente Ginny! Ero lì sino poco fa e appena è finito tutto son corsa da te.
-mmmh..qualcosa mi dice che questo anno non sarà proprio un anno di pace… comunque,che ti piaccia o no Herm, io stimo moltissimo quella donna! Ma dimmi…la devo ricordare come a scuola o è cambiata?
-sai credo di iniziare ad ammirarla…comunque, se si può, è ancora più bella! Ha i capelli corti,ondulati, un po’ più lunghi del solito caschetto Parkinson…ma…beh non è piu la ragazzina bellissima, ora è una donna attraente!
-wow..e il suo accompagnatore?
-oh…beh…non saprei…è arrivata sola…
-ah… mio fratello è tornato dalla missione?
-dovrebbero arrivare tra poche ore…
-ah quindi Malfoy…
-no, non sa niente…li ricordi come sembravano fati l’uno per l’altra?
 
Flashback----
Era pieno inverno ed era l’anno del torneo tre maghi. Malfoy quell’anno preferì limitarsi a sfottere Potter quando era proprio inevitabile, o almeno così sembrava. Ginny aveva notato il cambiamento del serpeverde e volle tenerlo sottocontrollo, non ci sarà forse lui dietro la strana nomina di Harry al torneo?il biondo si dirgeva verso il lago nero.Lo segui stringendosi nel cappotto di renna. Vide la figura alta, slanciata di Malfoy far apparire dalla sua bacchetta una copertina rosa ed un cestino. Aveva organizzato un picnick? Cos’è non gli andava più bene la cucina degli elfi della scuola?Poco dopo il ragazzo fu raggiunto da una ragazza con un cappellino azzurro ed un cappottino nero. Ginny non era così vicina da poter scorgere lo sguardo di quello ma potè scommettere di averlo visto felice, per la prima volta,da quando lo conosceva.Draco corse incontro alla ragazza, l’abbracciò forte, dandole un bacio sul cappellino celeste. Le fece cenno di sedersi, la bendò e le fece assaggiare quella che, secondo la visuale della rossa, avrebbe dovuto essere una torta.Sentiva quasi di invadere la privacy del biondo,ma era qualcosa di così inusuale che doveva assolutamente capire chi fosse quella santa che se lo sopportava. I due avevano finito di mangiare e Draco parlava, parlava e…parlava. “oh per merlino Malfoy! Se continui così tornerai ad essere il solito rompipalle. Ti prego impegnati un po’ per questa poverina”pensò intensamente Ginny. Chiunque fosse quella ragazza era di certo riuscita a far cadere quella miserabile serpe ai suoi piedi…ma..che fosse la Parkinson?...no,la  mora in questione aveva i capelli troppo lunghi perciò non si trattava ne di Dafne, ne della Parkinson.e se non fosse una serpeverde? E se fosse sotto imperio? si era persa nei suoi pensieri, e quando tornò alla realtà vide con stupore che il suo nemico faceva il solletico alla ragazza, che si contorceva, si rivoltava nella copertina da lui scelta, e ridevano. Ridevano insieme, complici di un ballo unico, insanziabile,eterno:l’amore. Finalmente il cappellino celeste le cadde. Avrebbe riconosciuto quel volto a chilometri di distanza, ora sapeva. Ginevra Weasley sapeva che Draco Malfoy era innamorato perso di Astoria Greengrass.
----
 
Erano passate poche ore dalla sfilata. Era  mezzanotte.Due uomini entrarono a casa Potter, smaterializzandosi nel salotto.
-siete arrivati, finalmente! Fu Hermione ad accoglierli. Non vedeva l’ora di abbracciare il suo futuro marito:Ron. Il ragazzo appena la vide corse ad abbracciarla forte a se, perdendosi in uno di quei baci che sono pieni di passioni,pieni di aspettative davanti ad una imbarazzatissima Hermione che, oltre a diventare di un rosso peperone accennò un lieve “mi sei mancato”. I Potter si scambiarono una lunga occhiata, quella scena l’avevano vissuta anche loro, quando non erano ancora sposati, quando non avevano ancora James.
- Dracoooo. Un piccolo Harry Potter si affacciò dalle scale e le scese rapidamente raggiungendo l’uomo davanti al camino.
-è bello vedere che a qualcuno sono mancato, perché ti sono mancato, vero?gli rispose quello con tono ironico ma in cuor suo amava sempre di piu quel bambino.Poteva anche sembrare Potter ma c’era lo spirito divertente e gaiardo dei vispi gemelli Weasley.
-oh si! Mamma ha scoperto tutti i nascondigli delle mie cioccorane segrete! Urlò il bambino un pò dispiaciuto.
Malfoy rise al ricordo di quando, poco prima di partire per la missione, dovette confessare a Ginny dove il figlio avesse nascosto quelle caramelle.Finse.
-com’è possibile mago?
-non so, capo mago, dev’esserci stata una spia!-risero entrambi mentre si stringevano in un abbraccio- È bello rivederti. La zia Herm era così preoccupata che alla fine ha fatto preoccupare anche me.
 Anche lui gli era mancato tanto. Gli unici abbracci che riceveva erano i suoi-
-oh lascia stare..lei è una donna….
-Malfoy non mettere strane idee nella testa di mio figlio!-tuonò la signora Potter.
-tua madre fa paura quando si arrabbia,James. Forse è il caso che tu vada a letto.Ti racconterò le mie avventure domani.
Draco si sciolse dall’abbraccio del bambino, gli prese la manina goffa e lo portò nella sua cameretta.
 
-malfuretto, che fai, dormi? La voce di Potter lo fece svegliare. Si era addormentato sulla poltroncina davanti al letto di James. Merlino se era stanco! Quella missione lo aveva annientato, e le dure e lunghe ore di allenamento non erano servite a nulla,che rabbia! Si alzò stando attento a non fare rumore.
-..sfregiato, io vado a casa…
-no aspetta…mia moglie deve parlarti. -Harry sembrava piuttosto preoccupato. Merlino! Era spaventato da sua moglie? Lui, sopravvissuto al più forte e crudele dei maghi, temeva sua moglie? Malfoy cominciò ad agitarsi mentre scendeva le scale per raggiungere la signora in cucina. Quando quella si accorse del suo arrivo, si alzò dalla sedia e gli mise entrambe le mani sulle spalle.Era…dispiaciuta.Ma perché?sembrava in preda ad un conflitto interiore. Poi , finalmente, si decise.Respirò a fondo.
-Draco..-gli parlo’ come stesse parlando ad un bambino, come se ci tenesse a lui, come se fosse preoccupata per lui, ma perché?-…devo dirti una cosa…bella…
-cavolo Weasley se è davvero bella perché hai quella faccia cadaverica? Disse sarcastico. Harry lo guardò torvo e capì di aver “esagerato” nel paragonare la donna ad un cadavere.va beh, ormai era andata!
La rossa non si mosse. Sembrava cercare le parole giuste.
-voglio che tu sappia da noi cosa è successo oggi…Astoria è tornata.
I Potter iniziarono a credere che il biondo dovesse svenire da un momento all’altro ma non avvenne. Semplicemente rimase immobile, in piedi,ma quegli occhi di ghiaccio, grigi come nuvole in tempesta,si erano appena persi, erano caduti nell’abisso dei suoi ricordi, che iniziarono a riaffiorargli. C’era qualcosa che lo aveva appena afferrato per la pancia sino a salire per il cuore ed infine, ma in modo fulmineo, gli attaccò il cervello. Non era in grado di ragionare, figuriamoci di pensare!
Cosa c’è Malfoy? Non sai se essere felice?gridava una vocina dalla sua pancia.
  Ginny non poteva non parlargli del resto. Si fece coraggio e gli raccontò tutto quello che le aveva riferito Hermione, consapevole che il ragazzo in quel momento non aveva forze ma aveva il diritto di sapere.
L’unica cosa che Draco Malfoy fu in grado di pensare , al termine del discorso della rossa fu:
 “LEI MI ODIA.NON MI PERDONERà MAI.”
 
 
Ecco il nuovo capitolo :)
Spero che vi sia piaciuto. E per chi se lo stesse chiedendo…flashback riguardo Astoria e Malfoy arriveranno presto, come arriverà presto anche il loro incontro.
Mi piacerebbe leggere cosa pensate della ff, che sia un commento negativo o positivo poco importa! Vorrei proprio sapere se sono sulla giusta strada, se riesco a trasmettere ciò che ho in testa, insomma…
Baci e abbracci
Walewalx
  
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