Cammina cammina si ritrovò in una casetta vicino al mare, riconobbe il portone rosso descritto dalla vecchia e bussò.
Ad aprirle fu un ragazzo dai lunghi capelli biondi, e il vestito lievemente bruciacchiato.

<< Sii? >>
<< Mi chiamo Matsuri, è lei il vento di Ponente? >>
<< Fuochino, io sono Deidara, ma questa è la casa del debosciato >>
<< Avrei bisogno di un favore... >>
<< Se Sasori scopre che c'è qualcun altro in casa, ti squarta viva e ti trasforma in bambola >>

Che ragazzo simpatico!

<< Ti prego, ne va del mio futuro... >>

La ragazza gli raccontò la sua storia, e sorprendentemente riuscì a convincere quello strano ragazzo.

<< Aiutami a preparare il pranzo, muoviti! >>

La scena fu molto simile a quella precedente, il vento, che somigliava ad un pinocchio dai capelli rossi, si mise in tavola, litigò col suo fidanzato, alla fine lei uscì dal suo nascondiglio e raccontò la sua storia.
Ma a differenza della prima volta:

<< Si l'ho visto >>
<< Davvero? >> chiese speranzosa lei.
<< Si, si è risposato, e ora governa un nuovo regno >>

Matsuri poté sentire fisicamente il suo cuore spezzarsi, si irrigidì come una bambola e gli occhi avevano preso a tremare.
Quella scena fece cambiare umore ai due ragazzi.

<< Dai calma su... >>
<< Si è risposato... >> disse lei con un fil di voce.

Chiuse gli occhi e si alzò: dopo cinque anni di umiliazioni e di lacrime, di sofferenza, lui si era trovato una nuova sposa.

Ma che stava facendo?
Sola, con quei pochi stracci, a inseguire un ragazzo che di giorno si trasformava in un animale.
Aveva una vita tranquilla prima di conoscerlo, un padre che le voleva un bene dell'anima, una madre dolce e due sorelle, un po' pazze ma simpatiche.
Cosa diamine stava facendo?

Si diresse verso la porta con l'intento di tornare a casa.

<< Ehi ehi >>

Sasori la bloccò.

<< Hai detto che ti mancano due anni no? Ne hai superati cinque che hai da perdere? >>
<< Sono stanca >>

Sasori le mise in mano una piccola marionetta.

<< Fa come vuoi, questa marionetta ti tirerà fuori dai guai quando ne avrai bisogno, basta solo che le sfili la testa >>

Che dolce, un po' macabri ma in fondo non erano poi così male questi venti.

Lui continuò:<< Il Vento di Levante, saprà certamente dove si trova perché me ne parlò tempo addietro. Se lo ami ancora devi continuare a cercarlo >>

I due ragazzi la ospitarono per quella notte, nella quale lei non riuscì a prendere sonno.

L'indomani la principessa partì con rinnovata speranza, in fondo amava moltissimo il suo sposo e ormai era troppo vicina alla meta.
Passarono altri due anni, e le lacrime versate erano state molte, e le paia di scarpe e le verghe di ferro erano consumate e logore.
Anche il cammino e la ricerca della casa del Vento furono lunghi e difficili e quando finalmente la trovò, un mulino su una montagna, era stanca e sfinita, tanto che il fratello del vento la raccolse per pietà.

<< Kanku chi è? >>
<< Una fanciulla appena ho aperto la porta è svenuta >>
<< Poveretta, falla sdraiare >>

Il ragazzo la poggiò su una morbida amaca poco distante dalla casetta.
Quando la principessa aprì gli occhi si ritrovò a pochi centimetri gli sguardo preoccupati di un ragazzo truccato di viola e una ragazza con dei buffi codini.

<< Sei tu il vento di levante? >> chiese al ragazzo ancora un po' frastornata.
<< Io? Oh no io sono lo scirocco è lei il vento che cerchi >> disse indicando la sorella.
<< Ciao, puoi chiamarmi Temari >>

Al contrario delle altre volte furono i due ragazzi a cucinare per lei, e quando la ragazza si riprese del tutto raccontò per l'ennesima volta la sua storia.

<< Così il vento di ponente mi ha consigliato di venire qui … >>
<< Poveretta... io conosco il regno del tuo racconto ed anche il tuo sposo... vive molto lontano da qui ma sei fortunata, perché proprio domani devo andare da quelle parti ad asciugare un bucato. Se ti alzerai presto domattina puoi venire con me! >>
<< Grazie grazie! >> disse Matsuri felicissima.
<< Intanto prendete questa: è un piccolo ventaglio, quando ti troverai in difficoltà sventolalo, ti aiuterà >>
<< Non so davvero che dire... >>
<< Non preoccuparti, intanto vuoi venire con me? Devo soffiare su una spiaggia qui vicino e non puoi immaginare quanto sia divertente quando le ragazzine viziate credono che sia un vento fresco e si arrabbiano con i fidanzati >> disse tutto contento Kankuro.

Lei accettò, dopo tanto dolore un minimo di svago non poteva che giovarla.

<< Non far volare i vestiti come l'ultima volta! >> lo ammonì Temari, ma i due erano già partiti.

L'indomani la ragazza si alzò di buon'ora, poco prima di Temari.
Entrambe salirono sul suo enorme ventaglio e partirono, durante il viaggio la ragazza le diede alcune informazioni.

<< Queste che fanno oggi il bucato sono le domestiche della regina: mettiti con loro e quando si raduneranno a stendere la biancheria gira la chiave della marionetta che ti ha dato il Vento Tramontano >>
<< D'accordo >>

Arrivarono nel regno, un bellissimo paradiso pieno di fontane e di fiori.
Temari si avvicinò al fiume dove le lavandaie per svolgere in modo più leggero e allegro il loro lavoro cantavano, e lasciò lì la ragazza.

<< Addio e grazie >>

Lei sorrise.

<< Arrivederci >>