Fanfic su artisti musicali > Union J
Segui la storia  |       
Autore: xDaddario    28/07/2013    2 recensioni
"Tired of being so sad, i'm tired of getting so mad baby" ..
[union j]
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
 
Stavo correndo mentre cercavo di raggiungere il mio "santuario" al parco, era un posto nasosto che avevo scoperto qualche anno fa. Era molto importante per me perchè era lì che io mi sentivo davvero a mio agio, era come se mi sentissi a casa mia ogni volta che stavo male.
Stavo piangendo mentre correvo. A casa, cercando tra le vecchie cose avevo una videocassetta, la misi nella televisione e in essa c'era mia madre da giovane che parlava a mio padre che riprendeva, sorrideva e poi cantava. Mi piaceva trovare cose riguardanti mia madre visto che erano le uniche cose che avevo di lei, ma allo stesso tempo mi mettevano una grandissima tristezza. Lei era morta quando ero più piccola, mio padre scomparve e di lui non si seppe più nulla, io fui cresciuta da mia nonna Marie e mio nonno Gerard che mi accudirono dalla mia infanzia fino ad ora. Correvo per arrivare al mio santuario quando sbattei contro qualcuno e cademmo a terra.
 
"Sta più attenta!" disse il ragazzo tenendo lo sguardo abbassato mentre si alzava da terra.
"sta più attento tu" dissi io restando ancora seduta asciugandomi le lacrime senza fare vedere che piangevo.
"eri tu quella che correva, non io" disse lui. 
Nello stesso tempo alzai lo sguardo incontrando il suo, aveva due grandi occhioni marroni scuri molto intensi e i capelli un po' in disordine, ci fissammo per qualche minuto quando decisi di alzarmi.
"ahi" dissi cercando di alzarmi.
"cos'hai?" mi chiese preoccupandosi.
"solo una storta, niente di che" dissi
"aspetta ti aiuto" disse lui prendendomi
"non ne ho bisogno" dissi con fare un po' antipatico.
mi alzai del tutto. "Stai bene?" mi chiese.
"si" dissi tenendo lo sguardo abbassato.
"la prossima volta non correre, forse è meglio" disse lui accennando una risata "Comunque io sono George" disse lui.
"Io invece sono davvero di fretta, ciao George" dissi andandomene.
 
Mi allontanai da lui. Decisi che per oggi sarei dovuta tornare a casa, se solo fossi restata un'altro po' in giro avrei combinato sicuramente dei danni. Tornai a casa, appena arrivai salutai i miei nonni fingendo un sorriso come se fossi stata felice, come se non fosse successo nulla, non volevo loro soffrissero per me, avevano già fatto tanto per farmi stare bene. 
Quando li salutai andai di corsa nella mia camera buttandomi sul letto, non sapevo se volevo dormire, piangere o non so cos'altro. Sentii improvvisamente il cellulare squillare, quindi alzai la mia testa che era affondata nel cuscino qualche minuto prima, lessi il nome sul display 'Josh', risposi.
"Pronto?" dissi.
"Hayley! ti chiamo da un'ora circa, perchè non mi rispondevi?" mi chiese lui.
"scusami, ero uscita di casa e evidentemente ho lasciato il cellulare a casa, mi dispiace" dissi.
"dai non preoccuparti, volevo dirti che domani inizia la scuola, non vorrei che tu lo dimenticassi e che non ti presentassi" disse lui ridendo.
accennai un sorriso "non preoccuparti, lo ricordavo" dissi. 
"okay, allora ci si vede domani scimmietta" disse lui con tono dolce.
"a domani" dissi, chiusi la chiamata e appoggiai di nuovo la testa nel cuscino.
 
Volevo un bene dell'anima a Josh, ci conoscevamo dalla prima elementare, lui mi era stato sempre accanto, era il mio migliore amico, ma io.. provavo qualcosa per lui. Lo provavo da sempre ma non pensavo di voler stare con lui, in realtà io sarei voluta restare single a vita. Ero una ragazza con molti problemi e odiavo che le persone stessero male anche per me. E poi già Josh sta male per me da migliori amici, figuriamoci come starebbe se io e lui avessimo avuto una relazione, era impensabile. Arrivò ora di cena, scesi a mangiare con i miei nonni e dopo aver finito andai subito a coricarmi presa dalla tristezza della mattina prima e visto anche che la mattina dopo mi sarei dovuta svegliare presto.
 
La mattina dopo mi svegliai presto, andai in bagno a lavarmi e poi andai in stanza in biancheria intima per decidere cosa mettere, era Settembre, fuori non c'era ne freddo ne caldo, quindi optai per un paio di jeans grigi e un maglioncino bianco con la spalla calata. Mi truccai leggermente, misi le mie converse bianche e infine presi lo zaino e scesi.
 
"buongiorno amore" disse mia nonna che preparava la colazione.
"nonna tra poco passa a prendermi Josh, quindi io dovrei andare a momenti" dissi.
"e non fai colazione?" mi chiese.
"casomai mangio qualcosa fuori casa" dissi, non l'avrei fatto.
"almeno prendi un cornetto" disse lei.
"okay, un cornetto solo" lo presi, sentii un clarkson fuori casa mia "ecco Josh, ciao nonna" dissi dandole un bacio nella guancia.
"buon primo giorno di scuola" le sentii dire mentre uscivo di casa, urlai un 'grazie' e uscii di casa. Vidi la bellissima macchina di Josh di fronte casa mia, lo raggiunsi ed entrai in macchina, ci abbracciammo.
 
"da quanto tempo non ci vediamo" disse lui guardandomi negli occhi e sorridendomi
"già" risposi io "sei cresciuto" dissi ridendo.
lui rise "si, sono cresciuto in un mese" disse lui.
era un ragazzo che non sorrideva molto, ma stranamente quando era con me a volte lo faceva, il che mi rendeva felice.
 
Durante il tragitto fino alla scuola parlammo, arrivammo lì, Josh posteggiò e scendemmo dalla macchina. Tutti a scuola erano convinti del fatto che tra me e Josh ci fosse qualcosa, o che sarebbe nata, noi ignoravamo tutti perchè sapevamo di essere amici e niente di più, anche se io provavo qualcosa per lui, non gliel'avrei mai detto. 
Andammo in classe per la prima lezione, dopo le altre ore di lezione andammo a mensa.
 
"Ragazzi sedetevi qui con noi!" urlò Jaymi dal tavolo in fondo, il nostro tavolo. 
Raggiungemmo lui, Jj e Caterina e ci sedemmo con loro.
"Non ci vediamo da tantissimo ragazzi, mi siete mancati" disse Caterina.
"ohh" dicemmo all'unisono abbracciandoci.
"Non mangi Hayley?" mi chiese Jaymi.
"no, non mi va" dissi accennando un sorriso per far capire che tutto andava bene, mi girai incontrando lo sguardo di Josh che mi guardava come se qualcosa non andasse.
"Hayls, devi mangiare qualcosa" disse lui mettendomi davanti il suo vassoio. 
"ma non mi va nulla" dissi allontanando il vassoio.
lui mi mise davanti l'insalata e mi costrinse a mangiarla, la dovetti mangiare per forza, suonò la campanella, dovevo tornare in classe, la lezione che avevo ora non l'avevo ne con Josh, ne con Jaymi e Jj, ma con Caterina. Lei mi disse che mi raggiungeva direttamente in classe visto che era con Jj. Stavo andando in classe, di corsa come sempre e mi scontrai con qualcuno proprio come il giorno prima, che goffa che ero. 
alzai lo sguardo e vidi di nuovo quegli occhi 
 
"tu?" gli chiesi.
"a quanto pare si, ciao anonima" disse lui ridendo.
"anonima?" gli chiesi stranita.
"ieri non mi hai detto come ti chiamavi, almeno che il tuo nome non sia 'di fretta' allora non saprei proprio" disse lui ironico.
risi "sono sicura che non hai dormito stanotte con questo pensiero" dissi sempre ridendo e intanto raccogliendo i libri caduti a terra.
"si, non facevo altro che pensare a quale poteva essere il tuo nome, ho fatto anche una lista" disse ridendo e alzandosi.
mi alzai da terra "tutto questo è davvero molto divertente ma io devo andare in classe" dissi allontanandomi.
"e non vuoi dirmi ancora come ti chiami?" gridò mentre io me ne andavo.
"non penso che ce ne sia bisogno, non vorresti conoscermi fidati" risposi. Entrai in classe.
 
Chiesi scusa al professore per il ritardo e mi andai a sedere accanto a Caterina.
"ma che fine avevi fatto?" mi chiese lei.
"niente, mi ha fermata un imprevisto" dissi.
"va bene" disse lei.
Avevo un bel rapporto con Caterina, era come la mia migliore amica dopo Josh, usavo dire 'dopo Josh' perchè avevo un bellissimo rapporto con lei, ma non mi ero mai confidata con lei, non come facevo con lui. Seguimmo la lezione e quando finì io e lei andammo a cercare quei tre anche perchè io sarei dovuta tornare a casa con Josh. Io e lei andammo verso il posteggio, vedemmo Josh, Jaymi e Jj che parlavano vicino alla macchina del primo, mentre li raggiungevamo, girando lo sguardo notai che c'era il ragazzo degli scontri che stava per salire sul suo motore, si girò anche lui verso di me e mi sorrise.
"Hayley vieni, dobbiamo andare!" urò Josh che era appoggiato sulla sua macchina.
"arrivo!" dissi staccando lo sguardo da quel ragazzo che intanto era salito sul suo motore e aveva lasciato il posteggio. 
Arrivai in macchina, salutai i ragazzi e salii in macchina con Josh.
 
"sto morendo di sonno" dissi appoggiando la testa sul sedile e accovacciandomi su me stessa.
"come mai? non hai dormito stanotte?" mi chiese.
"ho dormito non molto bene in realtà, il motivo però non lo so" dissi mentendo.
"sarà stato per la tensione del primo giorno di scuola" disse lui guardando la strada.
"si sarà stato questo" mentii, quanto odiavo mentire, peccato che lo facevo davvero spesso.
Arrivammo nel vialetto di casa mia "dopo ti chiamo, ciao Hayls" disse Josh dandomi un bacio nella guancia.
"Ciao Joshy" dissi uscendo dalla macchina e entrando a casa.
"Ehi tesoro sei tornata" disse mia nonna salutandomi.
"si" dissi.
Poi andai sul divano dove era seduto mio nonno, lo abbracciai e mi sedetti con loro a guardare la televisione.
"com'è andato il primo giorno di scuola?" mi chiese mio nonno.
"abbastanza bene, i professori sono sempre gli stessi dell'anno scorso" dissi.
"fatte nuove conoscienze?" mi chiese poi mia nonna.
pensai a quel ragazzo "no, non ancora" dissi sorridendole.
Il pomeriggio passò in fretta, arrivò cena, mia nonna cucinò la sfoglia, ci mettemmo a tavola ma io avevo lo stomaco completamente chiuso, non avevo fame.
"Hayley perchè non mangi?" mi chiese mia nonna vedendo che io non avevo nememeno assaggiato ciò che c'era a tavola e avevo allontanato il piatto.
"nonna, non ho fame"dissi.
"si ma dovresti mangiare, ti capita spesso di non avere fame ma devi obbligare il tuo corpo a farlo" disse lei.
"okay" dissi. Presi due, tre forchettate e poi lasciai tutto sul piatto. "io ho sonno, posso salire in camera?" chiesi ai miei nonni.
"e va bene, vai" disse mia nonna non molto convinta.
 
Salii in camera e mi buttai a peso morto sul letto, mi sentivo così piena, eppure non avevo mangiato nulla. Mi coricai e mi addormentai. Era passata una settimana circa, era mattina, mi alzai controvoglia dal letto, mi vestii e scesi giù aspettando Josh come quasi mattina, lui arrivò, io salutai i miei nonni e lo raggiunsi, ci salutammo e dopo lui mi porse qualcosa di incartato, leggevo la scritta del bar nella carta.
"cos'è?" gli chiesi.
"è un cornetto, sono sicuro che non hai fatto colazione e che non hai mangiato niente come fai da un po', mangialo" mi disse.
"ma veramente io.." stavo per dire.
"non mi importa se non hai fame, io ti obbligo a mangiare" disse lui insistendo.
Cedetti e aprii quella carta trovando dentro un cornetto vuoto, ne presi qualche morso, ma dopo circa tre, quattro morsi lo lasciai.
"sono sazia, giuro" dissi.
"io non so cosa fare, davvero" disse lui.
"non devi fare niente, è un mio problema, non tuo" dissi.
"tu sei un mio problema, tu mi riguardi" disse lui addolcendo il tono.
in quel momento arrivammo a scuola, uscimmo dalla macchina e lo abbracciai.
"adoro il fatto che tu voglia prenderti cura di me, ma io sto bene, davvero" gli dissi sorridendogli.
lui mi sorrise "va bene" disse.
mi mise un braccio intorno al collo ed entrammo a scuola.

Io lo adoravo. 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Union J / Vai alla pagina dell'autore: xDaddario