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Autore: Giulsl93    28/07/2013    1 recensioni
Nessuno dei due voleva amare, entrambi non si sentivano pronti.. Ma l'amore accade, non puoi decidere tu quando
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentii bussare alla porta della mia camera ma l'ignorai rigirandomi nel letto e coprendomi totalmente con il piumone. Avevo il volto sconvolto dal pianto e delle fitte tremende mi avevano preso allo stomaco per il nervoso. Più cercavo di dimenticare la scena di prima, più le parole di Zayn mi rimbombavano nella testa. Sinceramente me ne fregavo se a spingerlo a dire quelle cose fosse stata la rabbia del momento, se tutte quelle cattiverie erano uscite dalla sua bocca era perché le pensava. Portai le ginocchia al petto cercando di bloccare il dolore e per sentirmi più protetta e sentii la porta aprirsi e richiudersi lentamente, poi qualcuno si sedette accanto a me sul letto. Il cuore accelerò i battiti e sentii la rabbia impossessarsi di nuovo di me. Non poteva essere entrato, la mia amica non poteva essere stata tanto stupida da lasciarlo venire nella mia camera. Non dopo aver visto in che stato ero. Una mano si posò sul mio fianco coperto. << Ehi >> la voce dolce di Sarah mi sorprese e mi fece tirare un sospiro di sollievo. Avrei preferito rimanere da sola, ma la consapevolezza che non fosse lui mi bastava già. << Come ti senti? >> domandò poi scostando la coperta e liberando la mia testa. Il gesto non mi diede fastidio, ma non mi voltai a guardarla. Non mi piaceva piangere e nemmeno essere vista in quello stato. Mi faceva sentire così vulnerabile e io odiavo esserlo. Non era pensabile che un cretino qualunque mi riducesse in quel modo. << So che vuoi rimanere sola, ora me ne vado, però se dovessi aver bisogno di sfogarti sai che io ci sono ok? >> spiegò la mia amica accarezzandomi con fare materno la testa. Annuii non riuscendo nemmeno a parlare. Sentii poi Sarah alzarsi dal letto. << Sappi che ci sta male anche lui! >> disse ancora prima di chiudere la porta e lasciarmi sola. Non mi importava un accidenti di come si sentiva lui. La verità era che mi aveva ferita e l'unica ad essere a pezzi ero io. Stavo male e avevo bisogno di calmarmi e riposare. I pensieri inondavano rumorosi la mia testa. Mi sentivo così stupida ad essermi fidata tanto di una persona che si era poi dimostrata una merda. Di una sola cosa ero sicura in quel momento, Zayn per me era morto! 
 
Due giorni più tardi..
Richiusi il libro e il macbook sbuffando. La lezione del professor Blaner era stata pià noiosa del solito, forse per la cantilena che prendeva la sua voce quando spiegava argomenti particolarmente lunghi e poco interessanti. Ero esausta e guardando l'orologio potei facilmente intuire il perché. Erano le 18. Quel giorno il professore aveva ben pensato di non presentarsi al mattino e spostare la lezione al pomeriggio, così dopo una mattinata passata in biblioteca a studiare mi era anche toccato un pomeriggio ben pesante. In quei giorni passavo molto tempo fuori casa. Avevo dormito due notti di fila da Simon per evitare incontri spiacevoli, anche se ero consapevole del fatto che non avrei potuto evitare Zayn per il resto della mia vita. Quella sera sarei tornata a casa. Simon aveva degli impegni che non poteva rimandare, quindi non avrei potuto fare altrimenti. Finii di raccogliere tutte le mie cose e mi affrettai a raggiungere Liam che mi aspettava all'uscita. << Ho sempre odiato le sue ore di mattina, ora posso dire che le detesto a qualsiasi ora del giorno! >> esordì lui passandosi una mano sulla faccia. Quella frase mi fece sorridere e lo presi sotto braccio mentre ci avviavamo verso casa. << Sono esausta! Filosofia del diritto ha la capacità di risucchiarmi tutte le energie! Non vedo l'ora di arrivare a casa, farmi una bella doccia bollente e andarmene a letto! >> gli feci eco. Lui annuii concordando sul mio programma << Diventeremo dei nonnetti associali prima di laurearci se continuano con questi ritmi! >> continuò. << Danielle si lamenta perché non ho più molto tempo da dedicarle, i ragazzi escono e si divertono mentre io mi riduco a passare le serate sui libri! Che vita! >>. In effetti aveva ragione. Nelle ultime settimane i professori ci stavano massacrando. Avevamo un sacco di roba da studiare, esami da preparare e compiti da svolgere. A me la cosa pesava relativamente. Non ero in vena di uscite negli ultimi giorni e se non le rare volte che Simon riusciva a convincermi, me ne stavo chiusa in casa. Il cielo di Londra era ormai quasi buio e si era anche alzata un'arietta fresca. Non mancava molto a casa, eppure la strada mi sembrava non finire più quella sera. Quando finalmente arrivammo mi appoggiai poco finemente alla parete dell'ascensore sbuffando. Liam ridacchiò vedendomi barboneggiare e fingendomi offesa gli feci la linguaccia. Il dlin ci annunciò l'arrivo al nostro piano, così fui obbligata a tirarmi su e trovare le ultime forze rimaste per raggiungere il mio appartamento. << Juliet! >> una voce mi fece sussultare. Vidi Zayn appoggiato al muro, gli diedi un'occhiata di sufficienza e distolgendo in fretta lo sguardo continuai a camminare verso la porta. << Aspetta.. per favore - la sua voce era supplichevole e pregai che non mi toccasse. Mi era già difficile riuscire a tollerare la sua voce, non avrei resistito ad un contatto fisico. - possiamo parlare un attimo? >> Liam si voltò a guardare l'amico in faccia per poi posare gli occhi su di me con uno sguardo che sembrava voler dire " dagli modo di spiegare". Sbuffai << Ci vediamo domani Juliet! Vi lascio soli.. >> e se ne andò. In quel momento lo maledissi mentalmente. Avrei preferito si fosse schierato dalla mia parte e avesse allontanato il moro. Oltrepassai Zayn e mi diressi sul terrazzo. Non gli diedi il tempo di formulare la domanda << Ho bisogno di fumare >> spiegai freddamente e fui seguita silenziosamente verso l'esterno. L'aria fredda mi fece raggelare e fui ancora più tentata di sbattermene degli occhioni dolci e dello sguardo da cucciolo ferito che mi aveva fatto il moro. Ero incazzata come una bestia con lui. Non potevo permettergli di prendere e fare ciò che voleva. Mi sporsi a guardare la strada sperando di non sentirlo parlare. Il silenzio sarebbe stato molto gradito da parte mia. Non avevo nulla da dire e per quanto mi riguardava era inutile trovarci li. << Sono stato uno stupido! - iniziò avvicinandosi - ho detto delle cose che non pensavo! Non ragionavo mentre parlavo, ero arrabbiato. Tu mi mandi in pappa il cervello Juliet! >> quelle parole avrebbero dovuto scivolarmi addosso e invece mi fecero uno strano effetto, quasi come se l'ultima frase mi avesse fatta, in un certo senso, felice. << Sai che non penso seriamente quelle cose! - ribadì il concetto - tu puoi andare a letto con chi vuoi! >> le sensazioni di poco prima svanirono improvvisamente, sostituite da rabbia. Come poteva tornare su quell'argomento?! Certo che potevo andare a letto con chi volevo, faceva lo stesso lui. Cosa avrei dovuto fare? Starmene li a guardare il via e vai dal suo letto? La cosa mi infastidiva, avevo già accettato la cosa, quindi non poteva rimproverare me! << Oh se intendevi parlare di nuovo di questo me ne vado! Lasciatelo dire le tue scuse fanno schifo! - Lo guardai finalmente dritto negli occhi - non devi dirmi che ho la tua approvazione! Non me ne frega nulla ok? Tu non sei nessuno non devo render conto a te ok? Non ci sono andata a letto brutto pezzo di idiota. Che poi anche fosse stato non sono affari tuoi. Sei un idiota e io lo sono ancora di più per averti dato retta ed essere qui a darti spiegazioni! >> sputai tutta la mia rabbia per poi prendere un profondo respiro guardandolo in segno di sfida e la sua reazione mi colse del tutto alla sprovvista. Si avvicinò pericolosamente senza fiatare e prese il mio viso tra le mani attirandolo a se. Poi le nostre labbra si incontrarono. Non fu un bacio dolce ma rabbioso. La nostra saliva si mischiò in fretta alle lacrime da nervoso che iniziarono a scendere sulle mie guancie. Non potevo lasciargli fare il suo gioco. Lo spinsi via con rabbia. << Cosa credevi di fare? - domandai furiosa - Credi che baciandomi cambi qualcosa? Non è così Zayn. Non me ne frega nulla non puoi far nulla per riparare all'errore. Puoi dire e fare quello che vuoi ma per me tu sei morto! >> conclusi avviandomi con passo svelto verso la porta asciugandomi con il dorso della mano le lacrime dalle guancie. Zayn mi corse dietro e mi fece fermare e voltare verso di lui. << Ti amo Juliet! >> disse tutto d'un fiato. Mi colse di sorpresa. Lo guardai tremante. Non capivo, non lo capivo sul serio. Litigavamo spesso, eravamo stati amici di letto e non e ora volevo solo allontanarlo. Ok il nostro rapporto era iniziato in una maniera, come dire, un pò particolare. Sapevo anche che se avessi messo da parte l'orgoglio e la rabbia, magari, un giorno saremo tornati ad essere amici. Perché voleva peggiorare la situazione? La mia mente si affollò di pensieri. << E ti dirò di più - continuò puntandomi il dito contro a marcare le sue parole - domani mattina non verrò a cercarti, a chiederti di nuovo scusa a supplicare un tuo perdono, non questa volta! So che anche tu provi qualcosa per me ed è estremamente stupido da parte tua il continuare a negare, a fingere che non ti importi nulla di me. Io ti amo! Si è così! - fece una brevissima pausa distogliendo per un secondo lo sguardo e abbassando le braccia lungo il corpo - Ti desidero! Desidero il tuo corpo, passerei con te tutte le notti - la sua voce si fece più dolce - ma amo anche tenerti stretta e sentire il tuo respiro farsi regolare quando ti addormenti. Amo la tua fottuta sfacciataggine, mi manda fuori di testa litigare con te ma so che non possiamo evitarlo. Ti amo così come sei, orgogliosa, testarda, fragile e meravigliosa. - prese nuovamente fiato - Io mi sono messo in gioco, non posso e non voglio fingermi tuo amico, perché muoio ogni volta che parli del Lucas o del Simon della situazione. Odio quando ti vorrei baciare e non me lo permetti. Odio quando mi ignori. Ma la cosa che odio di più  è dover nascondere i miei sentimenti perché tu non vuoi sentirti dire che ti amo e mi riduco a portarmi a letto la prima ragazza facile che trovo. Dici di non credere nell'amore e poi dai una possibilità a tutti, a tutti quanti tranne a me! Odiami pure ora, tanto è uguale! So qual'è la verità ma non ce la faccio più! Questo gioco non fa più per me. Hai vinto tu, io lascio! >> Cercò qualche segno sul mio viso. Mi aveva spiazzata. Non era ciò che volevo. Sentii una voragine aprirsi nel mio petto. Non riuscivo a dire o fare nulla. Vidi solo la delusione dipingersi sul suo volto e poi si allontanò lasciandomi li sola. Mi accasciai a terra, non riuscivo a sopportare tutto questo. Una lacrima rigò il mio viso e iniziai a piangere a dirotto. Odiavo sentirmi così fragile, e non era la prima volta che la causa era Zayn. Mi resi conto di non aver la più pallida idea di cosa volevo e la cosa mi fece sentire ancora più persa. 

 
SPAZIO AUTRICE
Buonasera carissime!!! Eccovi, appena sfornato, il nuovissimo capitolo! Diciamo che anche questo è bello importante! Il nostro Zayn si è finalmente svelato! Beh si forse non è esattamente lo scenario che ci si aspettava, ma posso assicurarvi che non finisce qui la storia, anzi! Cosa ve ne pare? Vi è piaciuto? Io mi auguro di si :) Torno a ringraziare tutte quelle che leggono i miei capitoli e un pò di più chi recensisce :) Il numero di letture cresce di giorno in giorno e la cosa mi fa molto piacere!!! Non ho molto tempo quindi vi saluto! Spero di postare in fretta il prossimo capitolo, se così non fosse abbiate un pò di pazienza :) Un bacione G.
  
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