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Autore: s483    29/07/2013    1 recensioni
"Abbiamo passato tante avventure assieme io e lui, si può dire che siamo cresciuti assieme, nuove esperienze e nuove conoscenze hanno caratterizzato la nostra storia, la nostra vita. Ridevamo, che era la cosa più bella, facevamo l’amore come se fosse sempre la prima volta, ci baciavamo come se non esistesse nient’altro che noi.
Nient’altro che noi.
Che io.
Che lui.
Che nessuno.
Ora nessuno. "
Jane ed Harry stanno assieme da ormai due anni, si sono amati al primo tocco, al primo sguardo. Tuttavia qualcosa va storto nelle loro vite, una parola non detta, la troppa distanza o le bugie di un'altro. Troppo giovani e troppo immaturi, riservava questo il destino? Se era amore vero....perchè non è durato? Finta illusione o gioco di luci d'amore, Harry Styles, in un modo o nell'altro, era ancora totalmente innamorato di lei. Nonostante tutto, lo era anche lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter sixteen



 
Jane
 

 
Scesi in cucina e trovai un Harry assonnato che si versava caffè nella sua tazzona preferita del Manchester, con pantaloni della tuta grigi ed a torso nudo. Non potei non nascondere l’orgasmo simultaneo nel vederlo in quel modo, così assonnato e perso in tutti i suoi pensieri.
J: buon giorno… - salutai, constatando che eravamo solo io e lui.
Mi sorrise senza dire niente e non capì.
J: tuuutto bene? – indagai.
H: alla grande…tu? –
J: insomma…..ho litigato con Liam… -
H: immaginavo… comunque fai senza, oggi chiamo mia mamma e gli dico tutto – annunciò freddo.
J: ehi no! Perché?? Avevamo detto che era fattibile, che ci saremmo andati da amici, tranquillamente….perché hai cambiato idea?? –
H: perché guardati, stai già litigando con Liam…e poi non sono un motivo valido per questa tua scelta… -
J: continuo a non capire…. –
H: lascia stare….lascia perdere.. – continuò apprestandosi alla porta. Lo fermai per un braccio.
J: che cazzo hai Harry? –
H: ho sentito tutto ieri…ho sentito che lo fai solo per Anne, che non ti interessa neanche di come l’abbia presa io in quanto mia mamma si risposa con un altro uomo. –
Anche se voleva avere un tono duro, con me non ci riusciva.
J: Harry non è vero niente….ti avrei chiesto cosa ne pensavi, come stai e come ti senti quando saremmo saliti su quella macchina in viaggio per Holmes Chapel….qua c’è sempre gente che va e che viene, Liam, i ragazzi…a volte perfino Josh e quelli della band! –
Annuì anche se sapevo che lo faceva solo per non continuare il discorso.
J: Harry….davvero –
H: sei sicura che vuoi venire? –
J: si – risposi decisa.
H: ok…allora rispondo a mia mamma –
J: e fagli tanti auguri –
H: ti manda un sacco di baci – sorrise, evidentemente ripensando al messaggio ricevuto da lei.
Controbattei il sorriso, mostrandone uno più grande.
J: so di quanto possa essere dolce tua mamma –
H: hehe eh si! – abbassò lo sguardo.
H: ora vado….a prepararmi….scusami –
J: ci si vede! – ammiccai per poi aprire il frigo.
 

Erano due giorni che non parlavo con Liam e lui non mi rivolgeva la parola…stavo male a percepire questa distanza tra di noi…era un supplizio.
Usciva senza dirmi niente, quando cenavamo tutti assieme neanche mi guardava. Sembrava quasi l’avessi tradito, ma lo sapeva quanto bene gli volevo.
J: posso? – bussai alla sua porta, che poco tempo fa era anche mia.
L: vieni entra.. –
J: ehi… - mi sedetti sul letto accanto a lui – cosa ci è successo? –
L: cosa ti è successo vorrai dire… -
J: la distanza che stai seminando mi fa impazzire….perché fai così Liam?? Perché non ne possiamo parlare?? –
L: parlare??? Di cosa??? Del fatto che sei ancora innamorata di lui?!?- urlò.
Deglutì. Lo sapevo, si stava inventando una marea di cazzate, si era imbottito solamente di bugie.
J: ma quale innamorata! Sei scemo?! Lo accompagno solo ad un matrimonio, di una mia cara amica per giunta! Io ed Anne ci conosciamo da tanto tempo, quando io ed Harry stavamo assieme mi ha aiutato in momenti difficili, è come una seconda mamma per me! E poi Harry ha espresso le sue scuse, lo vedi anche tu che sembra sempre un cane bastonato! E soprattutto…. Mi sembra cambiato –
L: ah beh, carina la scusa del “è cambiato solo per me” –
J: ma cosa ti sei messo in testa Liam? – domandai scoraggiata.
L: non lo so….so solo che non ti vedo più come una volta… -
J: scusa? – mi pizzicarono gli occhi leggermente.
L: non lo so.. – sbuffò – sei diversa da quando lui è uscito dalla clinica….  –
J: stai insinuando qualcosa?? –
L: non…..boh, non lo so! –
J: dovrai pur saperlo cavolo! – mi agitai.
L: senti… - mi accarezzò il braccio e mi provocò dei brividi che non sentivo da tempo – guardami negli occhi e dimmi che tu non provi niente per lui –
Presi un respiro e lo guardai negli occhi, quasi con fare da sfida.
J: io non provo più niente per Harry Styles –
Sorrise. Mi sembrava di essere tornata adolescente rincoglionita, quando si dovevano fare ancora queste cazzatine. Pensavo Liam fosse cresciuto, fosse adulto, ma probabilmente tutti i maschi erano allo stesso livello.
Mi abbracciò di sua spontanea volontà e tra i miei capelli mi chiese scusa.
Sicuramente trovò un modo per farsi perdonare dato che affittammo un cottage a Brighton per una settimana solo io e lui. Tutte le mattine mi lasciava un biglietto sul candido letto che profumava di noi con scritto il buongiorno ed in parte ad esso una marea di cibo per colazione. Partiva tutte le mattine per andare a Londra a registrare i pezzi e tornava nel pomeriggio per stare con me.
Era una sensazione magnifica, credevo quasi di amarlo. Seriamente.
Anche l’idea di affittare un cottage tutto nostro mi piacque, volevamo intimità, cosa che di certo a Londra con gli altri ragazzi non avevamo.
Non con Harry che girovagava per casa. Chissà cosa pensavano i ragazzi là a Londra, chissà se chiedevano di me. Eleonor aveva le sessioni di esami e quindi era tornata nel suo college per studiare…..cosa che tra poco avrei dovuto fare anche io. Anche se Londra mi piaceva, mi piaceva da morire.
 
Mi svegliai la mattina e feci colazione nel letto, nel mio morbido piumino che profumava ancora di Liam. Andai in salotto e guardai attraverso la vetrata il mare e le sue onde scagliarsi sulla spiaggia senza ritegno.
Mi sentì un po’ un uccellino in gabbia, rinchiusa in casa quella mattina, circondata da nuvoloni neri che non promettevano niente di buono.
Liam aveva detto che dopo questa settimana avrebbe comprato definitivamente la casa e ci saremmo potuti venire ogni volta che volevamo.
Sorseggiai il the caldo che avevo appena fatto e accendendo il computer, iniziai a studiare. Sola.



 

Harry

 

Vedevo Liam scendere dal solito taxi nero e raggiungerci in sala registrazione. Oggi era in un palese ritardo, chissà perché. Chissà se il motivo fosse stato che gli aveva fatto troppe coccole, o si erano fermati sulla soglia a fare l’amore un’altra volta. So solo che pagherei oro per essere in Liam ora, per riaverla anche solo per un attimo. Sorseggiai il mio the caldo dalla tazza e deglutì. Chissà se ha Brighton piove come qua…chissà cosa farà in quella casa, sicuramente troppo grande per lei, sola. Se io fossi Liam, non so se ce l’avrei fatta ad alzarmi tutte le mattine ed abbandonarla lì.
Soffiai sul the ancora caldo e portai i miei occhi verdi all’entrata, dove Payne l’aveva appena varcata, sorridente e bagnato fradicio.
Ero cresciuto, ero un uomo. Ero l’uomo a cui mancava la cosa principale, l’amore. O lei, come preferite.
 
L: c’è un acquazzone qua in città! Anche se a Brighton sta per arrivare….c’erano dei nuvoloni stamane! –
Mi girai.
N: come sta Jane?? –
L:sta bene….dormiva come un ghiro stamattina! –
Sorrisi inconsciamente. Mi ricordo di quando le mattine gli dovevo mordere collo e spalle, prima che aprisse gli occhi.
N: sei estremamente cattivo a portarcela via in quel modo! – scherzò l’irlandese. Io invece no, non scherzavo.
Louis mi guardò, sembrò quasi capirmi e mi sorrise flebilmente. Ricambiai il sorriso e mi sedetti.
L: dai, tra poco ritorniamo a Londra…anche se lei poi dovrà dare degli esami al Trinity, a Dublino… -
N: vedi! Non ce la fai mai vedere! Ahaha quando stava con H…. – si bloccò, capendo la gran cazzata che stava per dire.
Louis credo lo fulminò e Liam voltò le spalle, andando a prendere da bere.
Niall mimò un “scusa” rivolto a me e scossi la testa.
Dopotutto era vero, non avevo mai privato ai ragazzi di vederla, ed i nostri momenti di intimità li trovavamo sempre.
Sbuffando, iniziammo le prove anche se io avevo la testa da tutt’altra parte, probabilmente nell’East Sussex, a Brighton precisamente. 
  
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