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Autore: Cherry_Ampethamine    29/07/2013    1 recensioni
Una storia soprannaturale, una strana attrazione che unirà due persone molto diverse tra loro.
E' la mia prima storia e spero che vi piaccia.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*POV JAY*
Era passata una settimana da quando avevo litigato con Kris. Mi meravigliavo di me stesso. Perché l'avevo trattata cosi? Non aveva fatto niente di male, eppure l'avevo trattata come uno schifo. 
Mentre qua, l'unica persona a far schifo, ero io. "Grazie" al mio orgoglio stavo per perdere anche lei, lei che era la persona più importante per me nella mia insignificante vita. 
-Kris ti prego, perdonami.- dicevo a me stesso piangendo. Ma arrivò un giorno che finalmente capii che dovevo muovere il culo, uscire dal mio abitacolo e andare..anzi correre, da lei. 
L'unica cosa di cui avevo bisogno era sentire le sue labbra soffici e calde premere contro le mie, gelide. Avevo bisogno di prenderla per i fianchi e sussurrarle all'orecchio "Ti amo". Avevo bisogno di fare l'amore con lei tutta la notte per poi stringere il suo corpo nudo contro il mio. 
Si, Kris ormai per me era una droga. E io ero in astinenza di lei. 
Quando vidi che ormai era buio incominciai a correre verso casa sua, che non distava molto da me. 
Intravidi il tetto grigio e le pareti bianco puro in mezzo alle piante. Ero arrivato. Iniziai a fremere al solo pensiero che tra qualche minuto avrei riavuto le braccia di Kris cinte intorno al mio collo intenta a baciarmi con passione. 
Se non fosse che il mio cuore aveva smesso di battere molti anni fa, a quest'ora avrei avuto un attacco cardiaco per la felicità.
 
Finalmente intravidi la sua finestra e feci un agile salto per salire su di essa. Assaporavo quel momento proprio come un bambino assapora una caramella. 
-Kris...- sussurai io.  Niente, nessuno rispondeva. C'era un silenzio troppo surreale per i miei gusti, scrutai la camera con occhi attenti. 
Era molto in disordine: c'erano vestiti buttati alla rinfusa sul letto, una bottiglia di vodka vuota per terra e vicino ad essa una lettera. 
Si, una lettera che mi fece sobbalzare. Scattai a terra per raccoglierla e leggerne il contenuto. 
 
Ciao Jay, 
So che vedrai questa lettera, che magari sei infiltrato in camera mia preoccupato di non vedermi più in giro. 
Beh, devi sapere che durante questi sette giorni che non ci sei stato mi sono data all'alcol. No, non arrabbiarti, ti prego. 
So di aver sbagliato..purtroppo l'alcol non riusciva a farmi stare meglio. Perciò ho smesso dopo tre giorni. 
Sai Jay, sei un pensiero che non riuscirei a cacciare dalla mia mente manco se mi drogassi.
Non sono arrabbiata, ma semplicemente delusa per come mi hai trattata. 
Se volevi lasciarmi potevi dirmelo in modo più "gradevole" e gentile. Ma tranquillo, rispetto la tua scelta..mi pareva troppo bello per essere vero in effetti. 
Sapevo che era troppo strano che un ragazzo bello come te, si mettesse con uno sgorbio come me. 
Ma purtroppo non sono riuscita a prenderla bene questa tua scelta e ho deciso di andarmene via da tutto e da tutti. 
Perdonami se non sono mai stata abbastanza per te. 
Addio Jay. Ti amo (ancora). 
                                                         Kris
 
 
"Ti amo". Si Kris mi amava ancora nonostante l'avessi trattata male. Dio, sono uno stupido. 
Non avevo tempo per pensare ora, dovevo trovarla. Scattai in piedi e cercai prima in sala e in tutte le altre stanze della casa. 
Poi mi balenò in mente una cosa.. perché non avevo ancora visto nel bagno di camera sua? 
-No! No Kris. Cazzo.- 
Non poteva essere cosi, speravo con tutto il cuore che le mie aspettative dello spettacolo che avrei trovato in bagno fossero solo delle cazzate. 
Abbassai la maniglia della porta, ma con orrore notai che era chiusa a chiave. 
-KRIS! KRIS!- urlavo io. Nella speranza che lei rispondesse. Ma purtroppo non fu così, in quella stanza regnava solo il silenzio interrotto dal rumore dei miei pugni che battevano instancabili sulla porta. 
Dopo 2 minuti che bussavo, mi ritrovai a prendere una decisione: sfondare la porta. 
Presi la rincorsa e mi buttai su di essa, che cedette subito lasciando spazio all'ansia e alla paura. 
 
Trovai Kris inerme sul pavimento, i frammenti di una lametta ormai rotta faceva da scenario a quell'incubo. 
Mi avvicinai velocemente a lei e incominciai a piangere. Nonostante i miei occhi fossero appannati dalle lacrime vidi la sua pelle più bianca di un lenzuolo, dei tagli profondi sul braccio e tanto..tantissimo sangue che contrastava sul bianco accecante del pavimento. 
-No Kris, ti prego. Non puoi lasciarmi.- presi il suo polso, sentii delle leggere pulsazioni. Era ancora viva. 
Un briciolo di speranza si riaccese in me. 
La presi in braccio e le rubai le chiavi della macchina che le aveva regalato la madre al compleanno. 
-Kris, non lasciarmi. Stai qui con me. Vedrai che tra poco starai meglio amore.- quelle parole le dicevo più per me stesso che a lei. Me le dicevo per tranquilizzarmi. 
Arrivammo in ospedale dopo 5 minuti di macchina e in men che non si dica spalancai la porta dell'ospedale supplicando aiuto. 
Un giovane infermiere si avvicinò a me, e vedendo le gravi condizioni di Kris mi ordinò di metterla su una delle barelle presenti in sala. 
-Resisti Kris. Ti prego, fallo per me.-


#SpazioAutrice
Ciao bellezzee! :) 
Scusate se mi sono fatta desiderare, oggi anche se si muore di caldo ho fatto un capitolo. Contente? HAHA u.u 
Spero che vi piaccia e mi raccomando recensite. E' molto importante per me dato che i vostri commenti mi aiutano a migliorare:) 
Baci x
-Cherry 
  
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