29/07/2013
1 recensioniScappai lontano,correvo. Le lacrime scendevano ancora sul mio viso.
Mi fermai ,caddi sulle mie ginocchia.
Non volevo tornare nella realtà,la realtà faceva schifo.
Passai molto tempo in quel sentiero vicino l’ospedale,sentivo Alex in quel luogo.
Quel pomeriggio si sarebbe tenuto il suo funerale.
La chiesa era gremita di gente,molte persone volevano bene ad Alex.
Era iniziato,tutte quelle facce pietose mi infastidivano ,Alex non voleva suscitare pietà.
Attraversai la navata sotto lo sguardo di molte persone che non si aspettavano la mia presenza.
Raggiunsi il microfono mi guardai intorno,Niall ed Harry erano lì.
‘Be’ molti di voi non si aspettavano di vedermi,ma eccomi qui’ Il suono della mia risata amara rimbombò in tutta la chiesa.
Mi sedetti al pianoforte.
‘Questo era il pezzo preferito di Alex’
Dopo guardai dentro la bara quel viso spento,senza vita, che prima aveva un sorriso luminoso,crollai.
Corsi fuori,Harry e Niall mi seguirono.
‘Chiara ferma’ Urlò Harry.
‘Non dovevo piangere…’
‘Ma è normale’
Niall osservava tutto ciò.
Andai via.
***
‘Ei bambola.’ Era John
‘Ho saputo della morte di quel bastardo’
Lo guardai abbastanza irritata.
‘Scusa mi ero dimenticato che eri la sua fidanzatina’
‘Vai via.’
‘Ti volevo offrire un drink’
‘Non voglio niente da te.’
Fece un occhiolino al barista.
‘Offre la casa’
Stupidamente bevvi quel bicchiere. Nel giro di dieci minuti cominciò a girare tutto intorno a me e cominciai a sudare. John si avvicinò.
‘Cosa hai messo nel mio bicchiere?’
Mi prese da un braccio e mi portò in quell’angolo buio,dove ci incontrammo per la prima volta.
‘Aspettami qui,sto arrivando.’ Fece una smorfia con la bocca,come se volesse mandarmi un bacio.
Con la poca lucidità che mi era rimasta,composi il numero di Harry.
‘Harry…aiuto.’
‘Chiara cosa succede?’
‘John…sono in quel locale.’
‘Quale? Chiara…chiara’
Arrivò John.
Mi presso verso il muro con il suo corpo,palpò la mia coscia,portò la mia mano sul suo bottone dei jeans ma riuscì ad allontanarla.
‘Adesso ti farò provare tutto quello che quel cretino non è riuscito a fare.’
‘Mi fai schifo.’
‘Ancora resistenza eh?’
Alzò la mia maglia e palpò il mio seno.
Non potevo urlare,tutto ciò che aveva messo in quella bibita,aveva funzionato.
Un uomo lo tolse dal mio corpo,era Harry,svennì nelle sue braccia.
Al mio risveglio mi trovai in una stanza dell’ospedale con una siringa immersa nel mio braccio e la mano stretta in quella di Harry.Lui mi osservava, era preoccupato.
‘Ti sei svegliata piccola’ Vide i miei occhi aprirsi.
‘Mi hai fatto spaventare sai?’
Il mio sguardo passò dai suoi occhi alla finestra.
Mi accarezzò la testa.
‘Adesso torniamo a casa.’