CAPITOLO TRE
quel giorno io, niall, harry e liam andiamo a fare un giro in un bosco, zayn, louis e jade invece restano a casa a fare le talpe.
-niall finiscila di guardarmi in quel modo.- dissi, continuava a guardare me e poi harry, lo sapevo che avrebbe fatto il cretino, spero solo che non dica niente.
-perchè? Come dovrei guardarti scusa?- mi disse ridendo.
-guardate, la c'è la fiera, andiamo?- bene, ciao ciao gita nel bosco.
-siii!- disse niall guardando lo zucchero filato da lontano.
-andiamo!-
sembriamo quattro bambini che corrono per andare a giocare prima che possano arrivare altri bambini prima di noi.
-andiamo sulle montagne russe, dai.-
-nono, io mi cago addosso lo sapete, andate voi io vi aspetto qui-
-ma dai mi dispiace lasciarti qui da sola, metti che ti rapiscono gli alieni- mi disse liam ridendo.
-liam!?-
-no seriamente mi dispiace lasciarti qui da sola, ma io non sto con te voglio salire.-
-che stronzo- dissi ridendo -dai andate-
-sto qui io con lei.- ma no harry vai! Mi veniva da dire ma niall mi fermò.
-grazie hazza, ci vediamo tra quindici minuti ciaao.- mi disse niall sorridendomi, allora quel ragazzo non ha capito proprio niente.
Eccoci, io e harry da soli, silenzio imbarazzante.
Non ho neanche il coraggio di guardarlo in faccia infatti continuo a guardare le mie converse bianche che oggi sono piuttosto interessanti.
-ronnie possiamo parlare?-
-sono qui.-
-mi guardi?- tra tutte le domande che mi può fare perchè proprio ''mi guardi''? Cosa che mi risulta molto difficile.
Alzai lo sguardo e incontrai subito quei occhi così profondi.
-mi puoi dire cosa succede?-
-niente!-
-non sono scemo, vedo come ti comporti con gli altri ragazzi e come ti comporti con me, cosa ti ho fatto?-
-ma niente tranquillo, sono io..-non sapevo più cosa dire, non potevo digli di certo ''e si mi comporto così perchè mi piaci'' nono.
-guarda che non è che mi devi trattare come una merda solo perchè a scuola ero il ''puttaniere'' e mettiamolo tra virgolette perchè anche io provo dei sentimenti e te lo posso assicurare.-
-ma io non ti tratto come una merda harry.-
-si, sai ronnie non riusciamo mai a fare un discorso senza insultarci, tu hai paura ad affezionarti a me perchè pensi che io voglia scoparti giusto?-
-ma cosa stai dicendo harry?-
-ecco è così smettila di negare. Ma non preoccuparti non provo alcun interesse per te, puoi tranquillamente trattarmi come tratti gli altri, non ti voglio portare a letto.-
''non provo alcun interesse per te'' quelle parole erano come delle pugnalate allo stomaco per me.
Mi diventarono gli occhi lucidi ma non dovevo piangere.
-ok, ho capito harry.- dissi abbassando la testa.
-sono contento, possiamo provare a essere amici? Il mio genere non sei tu, tu sei troppo difficile, dolce, acida, stronza, permalosa..-
-hai finito?- dissi alzando lo sguardo con gli occhi lucidi.
Ho capito, sono permalosa ma quelle cose, dette da lui mi facevano male il doppio.
-s-scusa non volevo..-
-mi fai un favore styles? Non parlarmi, grazie.- dissi allontanandomi.
Altro che chiarire o amici, qua abbiamo peggiorato tutto.
Se prima dimenticarlo era un ''forse'' adesso è diventato un obbligo, io gli faccio schifo in tutti i sensi e io come una cretina mi illudevo di interessagli almeno un po' ma che scema!
Iniziai a camminare in mezzo a quelle persone che mi spingevano da tutte le parti, era un ora ormai che camminavo ma non me ne ero resa conto perchè continuavo a pensare a quelle parole che mi avevano praticamente distrutta.
Iniziò a piovere e fu una cosa positiva così non si vedeva che avevo pianto e le lacrime si mescolavano con la pioggia diventando invisibili.
Arrivai a casa per le sei, loro erano già arrivati.
-ronnie, dove cazzo eri?- mi chiese louis venendomi incontro.
-ero..a fare un giro.-
-non avvisarci eh!- mi disse liam.
-scusa.- lasciai la borsa sul tavolo e andai in camera mia.
In quel momento non volevo parlare con nessuno, preferivo starmene da sola ripensando a quando mi illudevo, a quando l'ho conosciuto, alla prima volta che ho visto il suo sorriso fino a quando tutti quei pensieri finirono perchè qualcuno bussò alla mia porta.
-voglio stare da sola.-
-sono niall, fammi entrare-
-vieni.-
-hei patata cosa succede?- mi disse abbracciandomi
-succede che sono una stupida, una cretina che si è innamorata di un bastardo che non la caga.- dissi piangendo.
-non capisco..-
-harry. Mi ha detto in poche parole che non gli interesso, che gli faccio schifo, che sono permalosa, stronza, acida e altre cose molto carine...fa male.-
-dette da lui il doppio immagino.- annui, per poi abbracciarlo di nuovo.
-dai, ci sono io. Ora lo devi dimenticare seriamente però- mi disse asciugandomi le lacrime
-si, non lo voglio più vedere.-
-non fare l'esagerata! Viviamo insieme, lo devi vedere!- mi disse abbassando la testa di lato.
-ok, ma non ci parlo, è un bastardo mancava appena che mi dava delle troia poi ha completato tutti gli insulti possibili da fare a una ragazza.- dissi
-sai com'è fatto harry, magari non lo pensava realmente.-
-si invece.-
andiamo avanti per un po' a parlare, la sera non scendo a cena preferisco restare in camera.
Da domani si ricomincia, si ricomincia una vita senza harry, non devo più pensare a lui ma questa volta è sicuro.