Titolo settima  Puntata: Killer in pugno.


Una nuova giornata ricomincia al Ris, non ci sono casi esterni e quindi tutta la squadra si dedica al caso del killer.
Due morti, e due aggrediti tra i quali il nostro Capitano Ghirelli.
Lucia non si da pace, vuole mettere la parola fine a una storia andata avanti per troppo tempo ormai.
Tutto riparte dal’abitazione di Rosanna l’ultima vittima del seriale.
Viene ribaltato ogni singolo millimetro della casa, e in camera da letto, luogo dell’aggressione viene ritrovata della saliva. Ghiro con Bart invece stanno ancora ricontrollando l’esterno della casa dove viene trovato tra le spine del sangue, è sangue umano.
Tornano tutti al RIS, dove ad attenderli c’è il rettore dell’università che è stato convocato per l’intervista rilasciata. Lucia crede che quest’ultimo sappia qualcosa e si fa disporre un mandato per l’estrazione del DNA. Guglielmo molto sicuro di se consegna la prova del DNA a Lucia. Quest’ultima si reca in laboratorio e inizia l’analisi, viene fatto il confronto con i reperti di casa De Paoli. Il DNA coincide, il nostro killer è il rettore che ancora si trova al Ris. Viene accusato di essere il killer, lui inizia ad agitarsi quando si sente male e viene trasportato in ospedale.

Lucia:”Avevamo il killer sotto gli occhi e ci è scappato per così tanto tempo”

Bart:”Bianca che ti avevo detto dovevi stare tranquilla”

Una notizia dall’ospedale il rettore Guglielmo Mancini è morto. I nostri Ris si aspettavano una morte naturale ma arrivati in
Ospedale nella stanza di quest’ultimo devono ricredersi, qualcuno gli ha inserito nella flebo del veleno per topi.

Ghiro:”Non voglio pensare quello che sto pensando”

Lucia:”Abbiamo accusato un innocente ed è morto, la critica giornalistica ci ricamerà sopra”

Bianca:”Ci ha fregati di nuovo”

Lucia furiosa al Ris convoca una riunione.

Lucia:”Non è possibile abbiamo un accusato che viene lasciato solo in ospedale incredibile”

Abrami:”Lucia non accusi gli uomini della territoriale che qui quelli sotto accusa sono i suoi uomini che hanno giocato prima a caccia nel bosco,
poi a accusiamo un innocente, mentre quel folle miete vittime sotto gi occhi di tutti”.

Lucia:”Non sopporto un’altra sua parola, generale le chiedo di abbandonare il mio ufficio”.

Abrami con Venturi abbandonano l’ufficio di Lucia.

Ghirelli:”Roba da non credere in un momento difficile il Generale si mette a fare la lezioncina, abbiamo sgominato la Banda del Lupo,
Edoardo e l’Angelo della Morte e questi sono i ringraziamenti”.

Mentre i ragazzi stanno parlando uno strano suono arriva dal PC, il telefono del seriale sembra essersi acceso,
Ghirelli e Emiliano questa volta hanno trovato il numero giusto grazie anche al telefono ritrovato. Sta contattando una nuova vittima,
ma questa volta il killer fa qualcosa di insolito, non usa precauzioni per camuffare la voce, e mentre sta parlando
con la vittima dice:”So che mi sta ascoltando Capitano Brancato, mi avete invitato al Ris come testimone bel luogo”
Orlando e Ghiro si guardano ed esclamano:”Cazzo è la voce di Manuel”

Lucia sussurrando a Ghiro:”Cerca di rintracciare la chiamata”

Manuel:”E’ inutile che cercate di rintracciarmi se pure capite dove sono sapete che posso agire e scappare di nuovo a meno che
lei Capitano non venga qui da sola e mi si offra come ostaggio per salvare la prossima vittima”

Lucia:”Accetto ma voglio parlare con la persona che hai catturato”

Manuel:”OK”

L’ostaggio parla e dice di essere in pericolo, Lucia lo invita a stare calmo e si prepara allo scambio.
Non andrà di certo da sola, verrà seguita da Orlando e Ghirelli che nel frattempo ha rintracciato il luogo da dove chiama il seriale, è una villetta isolata di Guidonia.