Aggiornamento rapido! Tanto per
farmi perdonare dell’assenza di inizio anno! Partiamo con
le recensioni!
La prima è stata Bea, una nuova lettrice! È stato
davvero un piacere, e ti ringrazio di avermi lasciato un pensiero! Sei stata
davvero gentilissima, ma soprattutto paziente a leggertela tutta in una sera! In
questo capitolo la tua curiosità dovrebbe essere soddisfatta almeno un po’… spero che mi lascerai un commento anche stavolta per farmi
sapere che ne pensi ^^ grazie mille ancora, un bacio! Poi c’è l’angel maschio, Alan, che non manca mai! Effettivamente quello di Goku
potrebbe essere quasi definito accanimento terapeutico ^^’ … ma infatti Mirai è un bel po’ stufa, e in questo capitolo è
anche evidente! Forse in questo capitolo l’avvenimento proprio chiave non c’è,
però è vero che è un po’ un capitolino conclusivo della situazione, e il vero e
proprio cambiamento lo avremmo nel prossimo… ci sentiamo alan,
bye bye! E ritorna anche la mia nuova angel (eh, sì, ormai sei ufficiale xD a tutti gli effetti x3) Ainim! Beh, quella di Kaioshin poteva essere
una buona idea xD ma se la
caveranno ugualmente senza xD grazie ancora per i
complimenti, sei gentilissima, ci sentiamo alla prossima! Bacioni!
E infine, è arrivata anche
Il
capitolo, come ho già accennato, è breve… ma volevo
concludere questa situazione per poi cominciare con un nuovo capitolo nel passo
successivo della vicenda… e poi, dopo il papiro del capitolo precedente,
qualcosa di più breve e lento ci vuole! Un bacio dalla vostra scimmia!
Cap.16 -Tra Cielo e Terra-
“Mirai!”
sentii la voce di Trunks, nitida, farsi sempre più vicina
“Mirai! Mi senti?”
Gli
occhi mi frizzavano, ma il richiamo mi spinse a non curarmene, e li aprii. La
vista era appannata, ma vidi ugualmente la sua sagoma
avvicinarsi, a passo spedito, e in pochi istanti mi fu vicino; le sue mani
forti mi aiutarono a sollevarmi.
“Mirai,
stai bene?” mi chiedeva in continuazione. Lo sentivo, ma il fastidio della
sabbia che mi offuscava la vista, insieme alla polvere che mi aveva inaridito
la gola, non mi faceva rispondere. Ottenendo così una
preoccupazione sempre crescente del ragazzo che continuava a sorreggermi.
“Sto
bene, Trunks… sto bene, è solo che la polvere…” gli
risposi, dopo qualche colpo di tosse, per liberare un po’ la gola dal fastidio.
“Hei, tutto ok?” arrivò anche
Goku, rapidamente, raggiungendoci nel polverone che si stava ormai diradando.
“Io
sto bene… lei…”
“Sì,
sì… sto bene.” Li rassicurai, e per avvalorare ancora di più le mie parole alzai lo sguardo sorridendo. Ma quando i miei occhi si posarono
sul ragazzo che mi stringeva, rimasi con le labbra schiuse senza aver alcuna
parola da proferire: i suoi capelli erano biondi, raggruppati in grossi ciuffi
che spiccavano verso l’alto, e i suoi occhi erano diventati di un verde estremamente acceso. Era identico a Goku. Tanto
che per un attimo pensai che nella confusione e nello stordimento mi forse mi
ero sbagliata, che era stato Goku a sollevarmi da terra e Trunks quello che era
arrivato dopo. Spostai lo sguardo sull’uomo davanti a
noi, riconobbi Goku. Mi guardai di nuovo a lato, in maniera un po’ più attenta, e solo allora ritrovai nei lineamenti di quel volto
giovane il viso di Trunks. Senza che dicessi una sola
parola, sembrarono entrambi capire cosa mi tratteneva in uno strano stato di ammutolimento. Si guardarono per qualche istante, poi
Trunks sembrò concentrarsi; ma dopo poco tirò un sospiro rassegnato, mentre il
volto era un po’ stupito.
“Trunks…
forse è meglio se torni allo stato normale…” intervenne Goku, che non capiva cosa stesse aspettando a farlo.
“Ci
sto provando… ma… non sono capace…”
“Come?
Che significa?” tra lo stupito e l’interessato, il
volto di Goku si fissò sul giovane che aveva di fronte.
“Non
lo so… la mia energia sembra… non so… sembra non
volersi esaurire…”
“Trunks…
come mai… sei… sei biondo! Tu e Goku siete uguali!”
finalmente, in un istante di silenzio, riuscii a mettere in parole i miei
dubbi. La mia voce spostò lo sguardo del guerriero più anziano su di me. Senza
rispondermi mi fissò un attimo in silenzio, poi mi prese
per un braccio e delicatamente mi staccò da Trunks, tirandomi a sé.
“Come
va l’energia?” gli chiese poi, con occhi concentrati tanto da sembrare scrutare
la sua anima. “Mi sembra che la tua aura sia meno confusa…”
“Sì…
va meglio…” gli rispose il ragazzo, fissando il terreno ai suoi piedi. Lo
sguardo era serio anche se non turbato, però i pugni erano serrati e tenuti
all’altezza dei fianchi, con le braccia leggermente piegate, e questa posizione
tenuta involontariamente faceva trasparire una certa agitazione.
Sembravano
entrambi talmente concentrati che preferii non dire niente, anche se le domande
erano molte, e rimasi in silenzio e immobile al fianco di Goku che ancora mi
teneva per un braccio.
Lentamente,
quell’alone giallo che circondava Trunks si affievolì
fino a scomparire, i capelli tornarono morbidi e lisci, di quel colore chiaro
tendente al lilla. Gli occhi erano di nuovo celesti,
un celeste non brillante ma profondo, quel bel colore che mette in imbarazzo.
Tirò un sospiro, poi alzò il volto verso di noi, sorrise rapidamente a Goku e
si soffermò su di me, porgendomi una mano.
Non
curandomi della mano che mi reggeva il braccio mossi qualche
passo in avanti liberandomi dalla presa ormai involontaria e andando a prendere
la mano che il ragazzo mi porgeva.
“Ti
sei spaventata?” mi chiese allungandosi e prendendomi anche l’altra mano.
“No…
solo lì per lì non ti ho riconosciuto…” un forte calore mi salì dal collo per
tutto il viso. Quel modo che aveva avuto di prendermi le mani
mi aveva imbarazzata, e il cuore martellava tanto come se avessi corso un’ora. Mi
accorsi presto, però, che la stretta era intensa, e la sua espressione
leggermente concentrata.
“Strano…
non mi fa l’effetto di prima…”
Mi
sentii una stupida, per un attimo, io che in quella stretta avevo percepito
chissà cosa, mentre lui ancora cercava una spiegazione a quello strano fenomeno
di poco prima.
“Io
non capisco perché ti sei trasformato in super saiyan!
Poteva essere pericoloso, Trunks, e tu dovresti
saperlo” lo redarguì Goku.
“Non
l’ho fatto apposta” si difese il giovane “mi sono sentito invadere da una
strana sensazione… la sfera d’energia mi è partita dalle mani senza che me ne accorgessi… non ho sentito nemmeno l’energia scorrermi il
corpo e attraversarmi le mani… non so se per la velocità o… non lo so, ma mi
sono reso conto solo dopo della trasformazione.”
Entrambi
portarono gli occhi su di me, in silenzio.
“Ah,
io non ne so niente, eh! Non chiedetemi cos’è successo perché io non ho fatto nulla!”
plagiai il tono rendendolo volutamente lagnoso, alzai
le mani in segno di resa e portai gli occhi al cielo. Assunsi un tono giocoso,
ma cominciavo ad essere davvero un po’ stanca di quella situazione. Forse lo
capirono, così fu Goku a porre fine a quello che stava diventando un debole
calvario.
“Beh,
penso che per oggi sia sufficiente…” sembrava che la frase terminasse in altro
modo nella sua mente, ma in quel momento ci tacque i suoi propositi, e dopo un
po’ concluse “… torniamo all’isola? Siamo
via da troppo tempo… Chichi mi ammazza!”
Annuendo
col capo, Trunks mi tornò vicino, mi sorrise, poi mi strinse le braccia attorno la vita e si sollevò in volo, aspettando che Goku
facesse altrettanto per poi farlo andare avanti. Aveva molto rispetto nei
confronti di quell’uomo.
Nel
ritorno all’isola di Genio, Trunks mi spiegò di quella strana trasformazione
che subivano loro saiyan quando si potenziavano. Era una trasformazione che sapevano
richiamare a comando, ma mi disse che quel che era
successo poco prima era strano, perché si era trasformato senza volere, senza
nemmeno accorgersene, e soprattutto senza riuscire a perdere la trasformazione.
Cosa che non gli era mai accaduta.
“Quindi
anche Goku ha i capelli lilla come i tuoi?” gli chiesi
di riflesso dopo averci ragionato su. Lo vidi sorridere.
“No…
lui ha capelli e occhi neri, come quelli di mio padre.”
Stando com’ero così stretta a lui, sentii il suo cuore battere un po’ più forte
nominando Vegeta “Loro sono saiyan, e i saiyan purosangue hanno occhi e capelli neri.”
“Bulma è una terrestre…”
“Già…
mia madre, come la moglie del signor Goku, sono umane.
Io e Gohan siamo
mezzosangue, anche se lui ha ugualmente le caratteristiche fisiche tipiche dei saiyan…”
“Perché anche Chichi ha occhi e
capelli scuri…”
Vidi
la sua testa muoversi in un cenno di assenso.
“Mentre
Bulma è chiara…” più che altro pensavo
ad alta voce “… e ha creato il primo saiyan dagli
occhi celesti.”
Proprio quegli occhi che avevo nominato, a quelle parole
arrivarono su di me. Sorridevano, teneramente. E il
suo cuore tornò a battere forte. In quel momento, col vento che ci scompigliava
i capelli, con la terra lontana metri sotto i nostri piedi, con il cielo così
vicino che sembrava potessi toccarlo, mi sembrava che
non esistesse molto altro oltre le onde e le nuvole. In quel limbo tra cielo e
terra, l’unica cosa che sentivo era quel piccolo martello battere nel suo
petto, e rimbombare dando nuova vita nel mio.