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Autore: HopeInYou    30/07/2013    2 recensioni
#tratto dal primo capitolo...
-Eh, scusate… posso sedermi qui con voi?!- dissi con tono schietto ma un po’ incerto. Insomma quell’irresponsabile della mia migliore amica mi aveva appena mollata con quattro pervertiti, avrebbero potuto trascinarmi nei bagni o negli spogliatoi della palestra ,oppure nello sgabuzzino del bidello e violentarmi… Alex questa me l’avrebbe pagata!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 7

Incompresioni

 

 

 

 

Grazie infinitamente a fakesmile_ per la recensione e speriamo che i capitolo possa piacervi.

Scusate il ritardo ma abbiamo avuto degli imprevisti.

-AGGIORNIAMO AD ALMENO 1 RECENSIONE-

 

Pov Alex

 

Stavo dormendo beatamente con la faccia spiaccicata contro il cuscino quando  il rumore incessante del campanello mi fece svegliare.

Aprii gli occhi augurandomi che l’artefice di tutto quel casino avesse un motivo abbastanza valido per disturbare il mio sonno.

Mi voltai notando che la sveglia segnava soltanto le 10 e 30.

Ed era sabato.

Tutto questo era davvero oltraggioso. Quando avrei avuto la possibilità di rifarmi del mio sonno perduto?

Il campanello intanto aveva smesso di suonare ,finalmente.

Mi alzai lentamente notando che Mya si era già alzata e aveva pure già sistemato il suo letto, probabilmente era stata lei ad aprire la porta o a mandare a fanculo gli ospiti indesiderati.

Andai a farmi una doccia, indossai un paio di leggins neri e una maglietta larghissima prima di scendere in cucina per mangiare qualcosa.

Scendendo le scale sentii che Mya stava parlando con qualcuno.

Probabilmente era impazzita durante la notte e ora si metteva a parlare con il mio cane.

Corsi in salotto e notai che era davanti la porta e discuteva animatamente con una coppia di trentenni dall’aria schizzata.

-Signora, le ho detto che non  mi serve sapere la verità sulla Bibbia… immagini che la mia professoressa di religione mi odia!- disse Mya alzando le braccia al cielo esasperata.

-Si si ma lei deve sapere che…- Mya si mise ad urlare facendo zittire i due tizi e facendo sobbalzare me.

-Dovete smetterla di rompere i coglioni alla gente, ma fatevi una vita! Geova ne sarebbe falice!- disse poi spingendoli fuori dalla porta e chiudendogliela in faccia.

Sbuffò voltandosi verso di me che ora mi stavo scompisciando di risate.

-Ma chi erano?- chiesi poi asciugandomi le lacrime.

-I testimoni di Geova- disse scocciata facendo il dito medio verso la porta.

-Si si ora calmati… ti va di andare un po’ al centro commerciale?- dissi poi cambiando discorso sperando che si calmasse.

Lei sbuffò prima di annuire e sorridermi.

 

 

Il centro commerciale di Londra era davvero immenso e io e Mya ci passavamo tutti i weekend da due anni.

-Cosa hai intenzione di comprare?- chiesi a Mya che sembrava impegnata a mangiarsi le unghie.

-Non lo so, un vestito credo. Non so proprio cosa mettere alla festa.- disse passando la sua attenzione verso di me.

-Beh, anche io quindi andiamo!-

La presi per un braccio e la trascinai nel primo negozio di abbigliamento, poi nel secondo, nel terzo e via dicendo.

Avevamo girato una decina di negozi e provato tantissimi vestiti ma non avevamo trovato niente.

Esauste, decidemmo di andare a sederci su una panchina per riprendere un po’ fiato prima di ricominciare a cercare il vestito perfetto.

Sentii qualcuno sedermi al mio fianco e sobbalzai.

Rimasi spiacevolmente sorpresa quando capii che si trattava di Harry Styles.

-Che fai, mi pedini?- chiesi acidamente al riccio che mi guardava sorridente.

-Sei così irresistibile che non riesco a starti lontana- disse lui poggiandomi il braccio sulle spalle. Gli scoccai un’occhiata omicida prima che Louis sbucasse da un ammasso di buste stracolme di cibo e alcolici.

-Harold, potresti aiutarmi con le buste invece di molestare questa signorina?- disse poggiando a terra le buste e fissando il riccio seriamente.

-Ecco perché ti adoro Louis!- dissi io facendogli un occhiolino.

Lui rise prima di avvicinarsi a Mya e lasciarle un bacio nei capelli e uno sulla guancia a me. Poi si voltò verso Harry e gli prese un orecchio costringendolo ad alzarsi.

Io e Mya iniziammo a ridere vedendo Harry che implorava pietà.

-La festa comincerà alle 10 stasera ma Niall e Zayn passeranno a prendere Liam alle 9 e mezza. Volete un passaggio?- disse poi Louis con ancora l’orecchio di Harry tra le mani.

-Si si ora smammate!- disse Mya alzandosi e trascinandosi dietro pure me.

-Mi dici dove mi stai portando?- chiesi poi preoccupata.

Lei mi sorrise e io capii subito dove voleva andare a parare.

-Harrods?- chiesi.

-Harrods!- disse lei entusiasta.

 

 

Harrods era in assoluto uno dei miei negozi preferiti.

Arrivate lì ci fiondammo subito dentro con la speranza di trovare qualcosa di decente.

Dopo una decina di minuti passati a provare vestiti decisi di prendere un vestito di pizzo arancio forse un po’ troppo corto mentre Mya decise di comprare un vestitino  panna mono spalla con corpetto in pizzo e gonna velata che le arrivata sopra il ginocchio.

-Alex, io quelle  non  le metto!- disse Mya guardando schifata le bellissime  decollete blu notte che avevo scelto per lei.

-Perché? Sono bellissime!- dissi poi cercando di farle cambiare idea.

-Alex, sono alte 15 centimetri, ma ti rendi conto?- disse poi avvicinandosi a me e cercando di togliermi le scarpe dalle mani. Inutilmente.

-Uuu, guarda quelle Loboutin! Sono perfette!- mi avvicinai alle scarpe arancioni in cerca del mio numero.

-Posso aiutarla?- uno di quei commessi cinesi vestiti perfettamente da capo a piedi  mi offrì il suo aiuto. Anche i cinesi erano belli lì.

-Si, prendo queste…- dissi dandogli le scarpe di Mya per poi prendere le mie. –E queste!-

Il commesso annuì per poi dirigersi verso la cassa con le due paia di scarpe in mano.

Mi voltai e notai che Mya mi stava fissando con sguardo omicida.

-Che c’è?- chiesi ingenuamente. Lei si limitò ad alzare il  medio e uscire dal negozio.

 

 

Uscite dal negozio decidemmo di tornare direttamente a casa mia per mangiare qualcosa.

Svoltammo l’angolo e notammo Zayn intento a scambiarsi effusioni con la solita troietta della scuola.

D’istinto mi voltai verso Mya che sembrava sull’orlo di una crisi di pianto.

La spintonai –Non piangere davanti a lui intesi?- ricacciò indietro le lacrime assumendo ora un’ aria di superiorità.

Iniziò ad accelerare il passo e si fermò proprio di fronte ai due con un sorrisetto falsissimo.

-Ciao…- disse soltanto per far capire a quei due che lei era lì.

Eh si, ora Zayn era proprio nei guai.

-Ehm… ciao Mya- rispose Zayn grattandosi la nuca imbarazzato.

-Ma la conosci?- chiese la ragazza bionda che stava ancora tutta avvinghiata a Zayn.

-Si mi conosce… ora spostati che con il tuo culo rifatto mi blocchi il passaggio!-

Mya spinse la bionda fino a quasi farla cadere a terra e poi cominciò a camminare a passo spedito verso la porta di casa.

Io decisi di ignorare i piccioncini e la raggiunsi sperando che non cominciasse a sclerare.

Decisi di non parlarne, avrei solo peggiorato le cose. Decidemmo infatti di prepararci per la festa.

 

 

 

Eravamo vestite, truccate e pettinate da una decina di minuti e stavamo aspettando che Niall e Zayn passassero a prenderci.

Mya continuava a torturarsi le mani. Forse quello che era successo con Zayn la stava ancora tormentando.

-E’ per Zayn?- chiesi poi sedendomi accanto a lei.

Sobbalzò, forse perché era immersa nei suoi pensieri, e mi sorrise nervosamente.

Qualcosa mi diceva che Zayn non centrava del tutto.

-Non è solo quello, ma non preoccuparti, è solo una sciocchezza!- cercò di rassicurarmi tentando di sorridermi sinceramente.

Ma sul suo viso riuscii a scorgere soltanto una smorfia.

-Vabbè, quando ti andrà di parlarmene  io sono qui!- dissi per poi abbracciarla forte.

Volevo che lei sapesse che io ci sarei sempre stata per lei.

Improvvisamente mi ricordai del bacio con Niall e del nostro accordo di rimanere solo amici fino a quando non ci saremmo conosciuti un po’ meglio e sorrisi.

Mi piaceva quel ragazzo, mi era sembrato diverso da subito.

I miei pensieri furono interrotti dal campanello di casa.

Io e Mya ci sorridemmo di rimando prima di dirigerci verso la porta e aprire.

Liam Payne, nonché mio cugino, stava proprio davanti alla porta di casa mia stretto nei suoi jeans attillati e una maglietta colorata.

-Che figo che sei cugino!- dissi io lasciandogli un bacio sulla guancia. Lui alzò gli occhi al cielo prima di dirigersi verso la macchina che doveva essere di Zayn.

Era una macchina enorme e ci entravano almeno sei persone. Zayn infatti era abbastanza ricco.

Liam aprì lo sportello e sorrise a Niall mettendosi affianco a lui.

Entrai anche io notando poi che l’unico posto libero sarebbe stato quello affianco a Zayn e alla bambola con cui slinguazzava pomeriggio.

Mi voltai verso Mya che mi implorava con lo sguardo di cederle il posto di dietro. Le sorrisi prima di aprire la portiera anteriore e sedermi vicino la bionda.

Le sorrisi molto falsamente stringendole a malavoglia la mano quando lei decise di presentarsi.

-Io sono Veronica, piacere!- disse con quella vocetta stridula.

-Alex.- dissi solo per poi lanciare un’ occhiataccia a Zayn.

Il viaggio in macchina procedette silenziosamente.

 

La casa della famiglia Styles era una perfetta villa stile inglese.

Muri bianchi, fiori sulle finestre e portone in legno. Un immenso giardino perfettamente curato e un ciottolato di sassolini rotondi.

Micidiali per i tacchi.

Mya alla fine era riuscita a convincermi a mettere un paio di sandali che io avevo messo una sola volta. Le stavano magnificamente quindi avevo deciso di concederglielo.

 

Un Louis in pantaloni neri con il risvolto e giacchetto di jeans corse ad aprirci per poi permetterci di entrare in casa.

Naturalmente non c’era ancora  nessuno ma nel giro di un’oretta la casa si sarebbe riempita fino all’orlo.

 

 

Pov Mya

 

Come diamine aveva potuto farmi questo. Mi ero solo illusa che potessi piacergli sul serio e invece per lui era solo un modo per divertirsi.

Era inutile mentire a me stessa e dire che non ci ero rimasta male, perché ci ero rimasta proprio di merda.

La casa di Harry era davvero enorme ma ero troppo giù di morale per fare apprezzamenti sulla tappezzeria.

Che poi ci mancava solo quella stupida idea di quel riccio rimbambito di Styles.

Lo sapevo io che questa festa sarebbe stata una pessima idea ma lui doveva continuare a insistere e fare di testa sua.

-Mya, tutto bene?- Luois si avvicinò a me facendomi sobbalzare.

-Ero solo pensierosa, scusa…- il mio tono era basso e roco. Tra qualche minuto sarei scoppiata a piangere.

Cercai di ricacciare indietro le lacrime e tentai un sorriso.

-Sicura? Mi sembri un po’ giù!-

Evidentemente non ero stata convincente neanche un po’ e avrei dovuto mettere in atto quella sceneggiata. Perfetto!

-E’ successo una cosa con Zayn. Abbiamo… tagliato i ponti, ecco!- vidi Louis spalancare gli occhi per poi guardarmi sospettoso.

-Cosa ti ha fatto?- chiese poi con gli occhi socchiusi e le braccia al petto.

-Si è messo con Veronica, tutto qua!- cercai di essere naturale e sorridente ma dentro stavo morendo.

-Che idiota…-

Fu quasi un sussurro ma io lo sentii perfettamente. Decisi di non indagare. Dovevo cercare Harry e organizzare il piano per bene.

-Dov’è Harry?- chiesi improvvisamente a Lou che sembrava stare architettando qualcosa nella sua testa.

-In cucina…- mi tolsi in fretta la giacca poggiandola sull’attaccapanni lì vicino e iniziai a camminare verso la cucina.

-Aspetta!- la voce di Louis mi vece bloccare di scatto.

-Il piano di stasera potrebbe giocare anche a tuo favore, potresti far ingelosire Zayn!- disse Louis con gli occhi che gli brillavano.

Inarcai un sopracciglio indecisa se quella fosse o meno una soluzione accettabile.

-Non lo so, vedremo…-

 

 

 

Entrai e mi sedetti su uno sgabello dell’enorme isola che Harry aveva in cucina.

Per fortuna eravamo soli dato che gli altri stavano preparando tutto il resto in salotto.

-Ehi bambola!- disse improvvisamente il riccio facendomi sobbalzare. Gli lanciai un’occhiataccia per poi iniziare a ridere.

-Ma la smetti di chiamarmi in questi modi assurdi?- chiesi continuando a ridere.

Lui improvvisamente mollò tutte le bottiglie di alcolici che teneva nelle mani per avvicinarsi a me cautamente. Mi poggiò una mano sulla fronte come per misurarmi la febbre.

-Si può sapere che stai facendo Harry?- chiesi poi un po’ stranita. Che fosse stato già ubriaco?

-Non mi hai insultato… t-tu hai riso!- alzò le mani al cielo e iniziò a improvvisare un balletto buffissimo. Risi ancora più forte.

-Sei completamente folle Harry!- dissi poi facendolo fermare. Mi fissò a lungo negli occhi, sorridendomi come non aveva mai fatto. Sembrava imbambolato.

-Harry, ci sei?- gli schioccai le dita avanti la faccia sperando si riprendesse dal suo stato di trance.

-Si si ci sono… dobbiamo parlare del piano e spero davvero che Zayn non mi picchi!-

Alle sue parole feci una smorfia. A lui che importava? Stava con quella ora!

-Oh, Zayn non è un problema… io mi preoccuperei di Alex piuttosto!- dissi con un’acidità che non avevo mai usato.

-E’ successo qualcosa che io non so?- chiese poi sedendosi sullo sgabello di fronte al mio. Sospirai per poi sorridere.

-Nulla di importante, piuttosto… parlami del piano!-

Lui rise malvagio per poi passarsi una mano nei capelli ricci.

Avevo deciso , l’idea di Louis non era poi tanto malvagia. Mi sarei lasciata andare e si sarebbe pentito di avermi illusa.

 

 

Pov Alex

 

 

Stavo cercando Styles da qualche minuto. Ormai la gente stava arrivando ma lui e Mya sembravano scomparsi.

-Prima dice che sono la sua partner e poi sparisce. Che coglione!- sbottai scuotendo la testa energicamente.

-Oh, Alex… che meraviglia!- mi voltai di scatto e notai che Harry e Mya erano a braccetto e stavano venendo verso di me.

Aggrottai la fronte. Perché erano a braccetto?

-Cosa state combinando?- chiesi poi un po’ sospettosa.

-Nulla, io vado a cercare…- Mya si voltò verso di Harry chiedendogli aiuto con lo sguardo.

-Louis, dovevi chiedergli quella cosa!-Mya sorrise improvvisamente per poi voltarsi e iniziare a correre verso il piano superiore.

Ripresi a guardare il riccio che mi sorrideva sornione. Poteva sembrare anche un angelo ma sapevo che stava architettando qualcosa…

-Non me la raccontante giusta voi due!- dissi improvvisamente additandolo.

Si portò teatralmente le mani al petto con espressione innocente.

-Nulla glielo giuro signorina!- mi lasciai scappare una risatina per poi prenderlo a braccetto e dirigermi verso il salotto che ormai era pieno di gente.

 

 

Pov Mya

 

Ero chiusa nella camera di Harry da quindici minuti e stavo rimuginando sul fatto che con questa minchiata rischiavo di perdere anche la mia migliore amica.

Mi passai una mano nei capelli, quella sera liscissimi, aspettando che Louis venisse a chiamarmi.

Improvvisamente la porta venne spalancata e un Liam abbastanza affaticato fece capolino nella stanza.

-Non doveva venire Lou?- chiesi poi alzandomi e aggiustandomi il vestito.

-Si ma ha iniziato a bere e non ha capito più nulla!- disse con tono divertito. Mi sedetti di nuovo sul letto ancora indecisa sul da fare.

Liam si avvicinò sedendosi poi al mio fianco.

-Qualcosa non va?- chiese poggiando una mano sul mio ginocchio.

-A parte il fatto che i sensi di colpa mi stanno divorando, Zayn sarà in qualche stanza a trombarsi quella puttanella e io sono schifata all’idea di provarci per finta con Niall, tutto a meraviglia!- dissi sarcasticamente sbuffando.

-Quindi sei gelosa di Zayn?- chiese improvvisamente dopo secondi di silenzio.

-Già. Ci siamo baciati ieri e mi sono illusa che potessi interessargli almeno un po’. – abbassai lo sguardo cominciando a torturarmi le mani. Il mio tono era triste.

-Ehi, vedrai che ritornerà. Sono più che convinto che tu gli piaccia. Ma Zayn è così, non è mai stato legato a qualcuno tanto tempo e credo abbia paura, tutto qua!- disse dolcemente.

Sospirai per poi alzarmi dal letto e porgendogli una mano, che lui prese prontamente mettendosi in piedi.

-Bene, che il piano abbia inizio!- alzai una mano in aria sentendomi molto una Power Ranger per poi uscire furtivamente dalla stanza e andare a cercare Niall.

 

 

La casa di Harry era irriconoscibile ora. C’erano coppiette appiccicate dappertutto, bicchieri rossi su ogni mobile e cosparsi sul pavimento e tantissima gente a scatenarsi in pista. Feci una smorfia quando da lontano notai che Zayn e Veronica ridacchiavano amorevolmente attaccati come due cozze.

Non potevo farcela. Non da sobria.

Mi avvicinai all’angolo bar e mi sedetti su una delle sedie che Harry aveva messo a disposizione.

-Cosa le offro?- mi chiese gentilmente un ragazzo alto e muscoloso con i capelli biondicci e gli occhi chiari.

-Qualcosa di molto forte!- risposi scocciata girandomi dall’altra parte per non guardare Zayn.

Notai che Niall stava  ballando con una ragazza che non avevo mai visto e Alex ballava con Harry, che sembrava già ubriaco, ma nel frattempo parlavano a gesti sperando di non farsi scoprire dai corrispettivi partner. Risi guardando quella scena. Che scemi che erano.

Immersa nei miei pensieri non mi accorsi che il drink era pronto così un Louis completamente andato me lo soffiò sotto il naso.

-Ehi, non pensi di aver bevuto già abbastanza amico?- chiese il ragazzo dietro al bar.

-Fatti gli affari tuoi Josh!- rispose Louis terminando il tutto con una risatina isterica. Era completamente andato.

-Datti una calmata Tommo!- gli dissi poi togliendogli il mio bicchiere dalle mani e bevendolo tutto in un sorso.

-Ok, ma tu dovresti essere con Niall… su dai, vaiiiii!- mi prese per un braccio costringendomi ad alzarmi e cominciò a trascinarmi fino a dove si trovava Niall .

Prese la ragazza con la quale il biondo stava parlando e la trascinò con se verso il piano di sopra.

Un po’ shockata mi guardai in torno furtivamente notando che Alex era scomparsa e ora c’eravamo solo io e Niall.

-Ma cosa gli è preso?- chiese poi avvicinandosi a me.

-Non lo so, è ubriaco fradicio!- dissi fingendo al meglio e scrollando le spalle.

-Ah… ti va di ballare?- mi chiese poi sorridendomi dolcemente e porgendomi la mano. Annuii e la afferrai non molto convinta.

Fu questione di un secondo. Prese la mia mano, mi attirò a se facendomi fare una giravolta su me stessa per poi farmi andare giù e afferrarmi giusto in tempo per non lasciarmi cadere.

-Mi hai appena fatto fare un casqué?- chiesi abbastanza divertita. Lui annuì ridacchiando.

Mi aiutò a rialzarmi e mi aggiustai il vestito un pochino imbarazzata.

Iniziammo a ballare sempre più vicini mentre Niall tentava di farmi ridere raccontandomi cose stupide all’orecchio.

Era incredibile quel ragazzo, perfetto per Alex.

Improvvisamente mi accorsi che se Alex non ci avesse visto il piano non sarebbe mai potuto funzionare così mi guardai un po’ intorno e notai che a pochi metri di distanza lei e Zayn stavano bevendo una birra e chiacchierando amorevolmente.

Mi bloccai di scatto. Dopo quello che Zayn mi aveva fatto, la mia migliore amica aveva davvero avuto il coraggio di chiacchierare con lui? Perché mi stava dando tanto fastidio tutto questo e perché a miei occhi quei due sembravano dannatamente intimi?

-Ma cosa?- fu Niall a parlare facendomi voltare verso di lui.

Sembrava deluso e amareggiato. Evidentemente il piano era destinato a fallire.

 

 

Mi ero chiusa in cucina da un paio di ore e stavo per andare in overdose di coca-cola.

La musica sembrava ormai solo un sussulto e le voci della gente si erano placate. Evidentemente la festa era finita.

Mi staracchiai un po’ per poi riprendere a contare le piastrelle del pavimento.

Improvvisamente delle voci conosciute fecero capolino nella stanza e decisi di sedermi composta ripromettendomi di non sembrare molto depressa.

Feci una smorfia disgustata quando notai i volti dei miei amici.

Louis e Harry sembravano aver appena rimesso anche l’anima , Alex sembrava incazzata e Niall e Zayn tristi. Liam era l’unico che sembrava in forma.

-Si può sapere che vi è successo?- chiesi poi con voce bassa e roca. Mi soffermai un po’ di più sullo sguardo i Alex guardandola con rancore.

-Non lo so, dimmelo tu Mya!- urlò poi la mora avvicinandosi a me pericolosamente. Mi alzai dalla sedia cercando di restare in piedi ben dritta.

-A quanto pare hai scoperto del piano…- dissi con tono duro guardandola negli occhi. Annuì incrociando le braccia al petto.

-Non hai motivo di arrabbiarti, non l’ho nemmeno messo in atto. Ho semplicemente ballato un po’ con Niall che ha cercato di tirarmi un po’ su il morale mentre tu eri troppo impegnata a fare altro…- sputai fuori acidamente lanciando un’occhiata omicida prima a Zayn e poi a lei.

-Beh, quando sono tornata per chiedere a Niall di ballare tu eri già appiccicata a lui!- disse Alex mettendosi sulla difensiva. Risi amaramente.

-Ho lasciato che i sensi di colpa mi divorassero perché mi faceva male pensare soltanto di farti un torto Alex, ma perché prima mi dici che ci sarai sempre e poi sparisci?- chiesi con quasi le lacrime agli occhi. Lei spalancò gli occhi presa in contropiede. Mi sentivo delusa e ferita.

-Pensavo che…- non le permisi di finire la frase.

-Mi dispiace per tutto ok? Harry mi ha praticamente costretta e mi sembrava dannatamente bello che tu potessi trovare qualcuno di dolce e meravigliosa come Niall… volevo che tu fossi felice e mi sono lasciata trasportare. Poi Zayn mi ha fatta incazzare e vi ho visti insieme e…- il mio tono era tremante e sapevo che stavo per scoppiare, l’avrei fatto da un momento all’altro. Alex non parlò, si limitò solo ad abbracciarmi.

-Mi dispiace di non esserci stata ma pensavo che visto che Zayn ti aveva fatto soffrire stavi usando Niall e non ci ho visto più. Scusa..- la abbracciai ancora più forte per farle capire che ora andava tutto bene.

-A proposito, mi spieghi che cazzo hai combinato?- chiese improvvisamente Liam a Zayn tirandogli uno schiaffetto dietro la nuca.

-Penso che sia stata solo una grossa incomprensione, in realtà.- disse lui un po’ imbarazzato grattandosi il punto dove Liam l’aveva colpito.

-Ah si, vuoi dire che quindi non è vero che mi hai solo presa per il culo e che quella troietta bionda me la sono immaginata io!- dissi non vedendoci più e urlando in preda a una crisi di nervi.

-E’ la cugina di Harry e mi è stata praticamente attaccata tutta la giornata. Io non la sopporto ma lui ha insistito così tanto che le facessi fare un giro della città!- urlò Zayn esasperato per poi lanciare un’occhiataccia a Harry che ridacchiava compiaciuto.

Io ero immobile, certa di essere arrossita fino alla punta dei piedi.

-Harry, puoi spiegare un po’ a tutti per favore?- chiese Niall sedendosi a terra.

Lo seguimmo tutti a ruota curiosi del come il riccio si sarebbe giustificato.

-Niall e Alex si piacciono questo ormai l’avevamo capito tutti, ma non l’avrebbero mai ammesso senza una spintarella. Così ho convinto Mya a provarci per finta con Niall stasera in modo che Alex sarebbe andata su tutte le furie, io poi le avrei raccontato tutti e lei avrebbe finalmente ammesso che Niall l’attizza. Ma Mya è una ragazza troppo giusta e sapevo che non avrebbe mai fatto nulla così ho convinto mia cugina Veronica a provarci con Zayn in modo di convincerla ad accettare il piano.- Harry raccontò tutto con estrema lentezza e le nostre bocche andavano via via spalancando ad ogni passaggio aggiuntivo.

Praticamente aveva organizzato tutto nei minimi particolari facendoci fare il suo gioco.

-Sei un pezzo di merda amico.- disse Louis ridacchiando e battendogli il cinque. Liam sembrava divertito mentre io, Alex, Zayn e Niall eravamo un misto fra l’incazzato e lo scandalizzato.

-Sei malato!- sbottò Alex alzando le  mani al cielo.

-Ma quindi tu e Niall…- iniziai io guardando i due seduti vicini.

-Abbiamo deciso di conoscerci meglio, ma per ora siamo solo amici.- disse il biondo prendendo una mano della mia amica e baciandola. Lei arrossì annuendo.

-E voi due?- chiese poi Liam riferendosi a me e Zayn.

-Mi piacerebbe conoscerti meglio Mya e mi dispiace che tu abbia frinteso.- mi disse poi Zayn accarezzandomi una guancia dolcemente.

-Ok, ma prova solo una volta a mettermi le corna e giuro che ti castro!- lo minaccio puntandogli un dito contro.

Tutti ridemmo, lui compreso.

Almeno le cose erano state sistemate.

  
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