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Autore: 1D_arms    30/07/2013    5 recensioni
ti annoi?
vuoi leggere qualcosa di divertente?
vuoi ridere?
vuoi passare il tempo?
bene, allora entra e leggi. io non dico niente, solamente che è una storia assolutamentissimamente insensata.
p.s: linguaggio altamente scurrile, quindi se non ti piacciono le parolacce smamma, babbano.
p.p.s: contiene un tasso di coglionaggine molto elevato. se sei sensibile a queste cose, allora non leggere (:
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Bev, svegliati.» sbraita una voce fuori dalla porta. Con la coda dell'occhio vedo la maniglia andare su e giù freneticamente «Ma che cazz...? Bev apri la porta.» urla ancora Harry. Cazzo vuole questo mo'?
«Beverly Sofia Cox.» strilla.
«Cosa vuoi?» la voce impastata dal sonno. Chissà se mi ha sentita. Ah, poco importa. Avevo chiuso la porta a chiave proprio per non far entrare quell'imbecille in camera mia anche se, tecnicamente, la casa era la sua, anzi no, di sua madre ma... questi sono solo dettagli.
«Merda.» lo sento imprecare. La finezza in persona, gente. D’altronde è mio cugino, si vede no?
«Non so se ti ricordi, ma dovremmo partire. Entro oggi, se possibile. Signorina.» che fa, sfotte? Tanto non gli apro e rimango a dormire.
La sola idea che anche quest'anno trascorrerò l'ennesima estate con il mio "caro" cuginetto e i suoi quattro amici colgioni mi da la nausea, ma l'ho promesso a zia Anne e.. io amo tanto quella donna, la considero come una seconda madre e non ho potuto dirle di no. Di nuovo. Anche se ormai era diventata un'abitudine stare con loro.
«Beverly.» sbraita con la sua voce roca il riccio, per l'ennesima volta. «Apri.»
«Fanculo, tanto mi ha già svegliata.» biascico alzandomi dal letto e raggiungendo la porta.
«Che hai detto, scusa? Non ho sentito, sai con la voce da trans che hai a prima mattina...» dice appena mi vede.
Lo fulmino con lo sguardo «Stai zitto e fottiti.» raggiungo il letto e mi ci butto sopra.
La realtà è che odio parlare di prima mattina, mi da i nervi e inoltre, le mie corde vocali non sono allenate per parlare, dopo otto ore buone di riposo. Perchè si deve parlare quando puoi limitarti a fare mugoli e ad annuire? Non dico tutto il giorno, ma almeno alla mattina. Minchia.
«Va bene. Ora muovi il culo e vestiti.» dice appoggiandosi allo stipite della porta.
«Non ci voglio andare al mare con te e i tuoi amici coglioni.» protesto.
«Oddio e adesso come faremo? Penso che mi metterò in un angolino a piangere.»
«La voce in falsetto non ti dona, quindi piantala. Mentecatto.» Non riesco neanche ad offendere decentemente di prima mattina. Fanculo.
«Dai Bev, muoviti.» la solita irritante voce roca. Grr...
«No. Io. Non. Ci. Vengo.» Magari se scandisco ogni parola, capisce!
«Certo che ci vieni.» risponde tranquillamente, osservandosi le unghie mezze mangiucchiate.
«Certo che no. E ora, se non ti dispiace, ritornerei al mio ben meritato riposino che qualcuno ha brutalmente interrotto.»

Chiudo gli occhi e sento Harry avvicinarsi al letto, saltandoci sopra.

«È molto molloso questo letto.» dice entusiasta. “Molloso”? da dove gli è uscita questa poi…?

Si mette in piedi sul materasso. Cosa vuole fare adesso? Se cerca di imparare a volare, buttandosi dal letto con il conseguente spiattellamento al suolo e la corsa all’ospedale, come l’ultimo episodio avvenuto circa una decina di anni fa, beh spero che sia diventato un pochino più intelligente e non voglia riprovarci.

Comincia a saltare, e io insieme a lui. L’unica differenza era che lui mi guardava dall’alto, sorridendo senza fermarsi e io ero rannicchiata sul letto con la testa sul cuscino, che lo guardavo e balzavo insieme a lui.

Cercai di girarmi dall’altra parte e, seppur goffamente, ci riuscii. Serrai gli occhi.
Dopo aver invocato tutti i santi esistenti, Harry smette di saltare, scende dal letto ed esce dalla stanza, socchiudendo la porta. Già, non la poteva chiudere. Troppa fatica…
Comunque: sia lodato il cielo!
Per un attimo ho pensato che pensasse (o.o) che fossi morta. Dai, chi avrebbe sopportato un bestione che ti salta sul letto per mezz'ora senza prendere una forchetta e infilzarlo?
Io, ce l'avevo fatta! In realtà non ci facevo caso e cercavo di ritornare al sonno che mi era stato strappato.
In ogni caso, sento il letto lentamente alleggerirsi e poi silenzio. Evvai, si è arreso! E intanto nella mia mente, c'è una piccola me che balla la samba con Michel Telò. Scioccante ma vero. Minchia.
Dai che Harry è andato a fanculizzarsi!
Riprendo a dormire poi sento un brusio di voci proveniente da dietro la porta seguito da una risata e un "ouch!". "Si Bev, starai sognando." Mi ripeto nella mente.
Sento  la porta scricchiolare ma nessun rumore di passi. Sarà stato il vento o è il fantasma di nonna Beth che vuole rimpinzarmi ancora di qualsiasi cosa commestibile. Speriamo di n... Neanche il tempo di finire un mio pensiero, che mi ritrovo inzuppata da capo a piedi, e con cinque visini che ridono e sghignazzano. Chi si da il cinque, chi rotola dalle risate e chi improvvisa un balletto... Un casino, insomma.
Mi alzo lentamente, sempre circondata da quei cinque babbei che se la ridono, mettendo la schiena contro la parete, guardandoli male e aspettando che si calmino. Niente da fare, non hanno nessunissima intenzione di fermarsi. Forse se incrocio le braccia riescono a capire che sono incazzata a morte e magari mi chiedono scusa, così posso magari pensare se ucciderli con una falce o prenderli a calci in culo uno ad uno. Sbuffo, forse mi sentono meglio.
Niente da fare. Sono troppo coglioni. Troppo.
Mi alzo dal letto diretta verso il bagno. Mi chiudo dentro e comincio a farmi una luuuuuunga doccia.
________________________________________________________________________


«Eddai Bev, sbrigati.» mi supplica quello che doveva essere Zayn.
Non sentendosi arrivare nessuna risposta, qualcuno continua imperterrito a bussare. Oh, ma sono proprio cocciuti quei bambocci. Sospiro ed esco dalla doccia, avvolgendomi in un accappatoio e andando verso lo specchio. Mi asciugo i capelli e metto solo un po' di mascara, giusto per fare qualcosa mentre aspetto che se ne vadano.
Dopo tanto taaaaanto tempo, mi accorgo che tutto il trambusto è finito.
Sono morti o se ne sono semplicemente andati?
La prima opzione mi alletta tanto ma penso che sia più probabile la seconda. Concludo sospirando malinconica.
Vado verso la porta, sblocco la serratura.
Esco.
Silenzio.
Ommamma non è che adesso arriva un serial killer e mi uccide?
Cerco di mantenere la calma e ridacchio pensando all'idiozia partorita dalla mia mente stramba.
Tutto questo silenzio, però, è inquietante. Con una scrollata di spalle mi dirigo verso la cassettiera e apro il primo cassetto, prendendo a caso il primo paio di mutande.
Sento un rumore simile ad una risata. Mi si accappona la pelle.
Infilo le mutande senza però togliermi l'asciugamano di dosso. La stessa cosa faccio con il reggiseno, anch'esso pescato dal cassetto. Impresa difficile, ma per ogni evenienza, preferivo questo invece che lottare contro il mio aggressore nuda o che mi aveva vista nuda. Sarebbe stato imbarazzante oltre che strano e... Quasi impossibile, mi auguro.
Frugo nell'armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere. Afferro un paio di pantaloncini grigi poi ritorno in bagno a sistemare e ad asciugare le goccioline d'acqua sparse per il pavimento.
Mi stavo dirigendo nuovamente verso l'armadio per indossare una maglia e scendere al piano di sotto per vedere che fine avessero fatto i cinque pazzoidi, quando sento delle urla e qualcuno che mi sollevava da dietro.
Urlo con tutto il fiato che ho in corpo, riesco a liberarmi dalla sua presa, mi volto e do un calcio al mio aggressore.
Mi giro spaventata e vedo una smorfia di dolore dipinta sul suo volto.

Vedo dove tiene le mani.
«Per tutti gli animali della fattoria di zio Tobia.» urlo con il cuore che mi martella nel petto. «Ti ho fatto molto male?» chiedo poi avvicinandomi verso il povero malcapitato.
Nessuna risposta. Ma certo che si è fatto male, gli ho dato un calcio nei coglioni… domanda stupida. Già…

Mi guarda, cercando di tirar fuori l’espressione più ovvia che riusciva a fere in quel momento.
«Occazzo, l'ho castrato.» ridono. «Cazzo ridete? Io penso al fatto che chissà se ci saranno dei piccoli Payne in giro per casa e voi ridete?» li sento ridere ancora più forte.
«Tsk.»
«Cazzo Bev, che mira!» esulta Malik.

«Cazzo, Zayn, che simpatico!» sbotto.
Perchè quel coglione mi sta fissando?
«Che problemi hai, Styles?»
 «Sai com'è, non mi capita molto spesso di vedere ragazze in reggiseno che tirano calci nelle palle agli amici del cugino.» gli altri beoti ridono e io, lentamente, abbasso lo sguardo pregando che Harry abbia sparato un’altra delle sue minchiate.
«Cazzo.» borbotto per poi girarmi e percorrere il piccolo tratto che mi separa dall'armadio. Prendo la prima maglia che riesco ad afferrare, infilandomela velocemente.
«Lo spettacolo è finito, la piantate di fissarmi?»
«Probabile...» i miei occhi si posano su quello scemo di Zayn. Ahhh Zayn. Ho una cotta per lui da quando quel barbone di Harry l'ha trascinato dentro casa Styles, una primavera in cui ero in vacanza con i miei genitori a casa di zia Anne. Era coglione anche da piccolo e non è cambiato affatto.
«Jawi...» cerco di fare gli occhi dolci come il gatto di Shrek. Anzi no, io sono meglio, scusate. Ovviamente se per “meglio” intendiamo un incrocio tra un procione strabico e una foca incinta, allora si.
«Dimmi Bev.»
«Fottiti.» ridono.
Ancora.
Ma questi sanno solo ridere?
Tsk.

«FEEERMI TUTTI.» urlo. Mi guardarono allibiti. «Quindi v-voi siete rimasti tutto il tempo qui?» chiedo, avendo paura della risposta che avrei sentito.
«Si cara.» mi risponde pacato Louis.
«Anche da quando sono uscita dal bagno?» mi allarmai vedendo i cinque sorridere. Non è un buon segno, vero?
«Si.» sbuffa Harry.
«Ma quindi anche quando mi stavo vesten...»
«Si Bev, ti abbiamo vista tutti quanti. E no Bev, non abbiamo visto niente che non si vede anche quando ti metti il costume.» sbraita sempre lui.
«Cazzo, Harry ma prenditi uno shweppes con la Tourman.» sento che ormai Niall sta per morire dalle troppe risate.
«Ehi biondino, ti va un po' di shweppes solo io e te?» ammicco. Diventa serio e, rosso in faccia, scoppia a ridere.
«Io c'ho provato, eh.»

 

YEAH

Aaaaaaaaallora vorrei solo avvisarvi che questa è la prima ff che scrivo (anche se ne avevo pubblicata un’altra, che ho momentaneamente sospeso per colpa dell’ispirazione che è andata a farsi un giro, ma ho intenzione di riprendere) beh, non c’è molto da dire, in realtà.

Il prossimo sarà mooooolto lungo. Uomo avvisato, mezzo salvato quindi che nessuno si suicidi prima (?)

Spero che la storia vi piaccia, se no non so che dire u.u

Ho anche quasi finito una song fic su nialler che spero di pubblicare presto.

Nulla, vi lascio il link dell’altra ff http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1718597&i=1 passate, se vi va (:

Ci sentiamo nel prossimo capitolo (?)

xx

  
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