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Autore: Lady Numb    08/02/2008    2 recensioni
[Sequel di Green, Good Angels (No more Simple, always rockin'!!)] Il terzo capitolo delle avventure di Joel, Benji, Julia e Kris... ecco per voi le conseguenze dell'amore (non un solo tipo di amore, attenzione...), della gelosia e dell'orgoglio...
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Good Angels'
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Capitolo terzo

Capitolo terzo:

We’ll carry on

 

It’s ok, let it go,

Get out there and find someone

 

(Good Charlotte, Dance Floor Anthem)

 

Joel rilesse il messaggio per l’ennesima volta.

Ciao. Credo che dovremmo incontrarci...almeno una chiacchierata ce la dobbiamo a vicenda, no?

 

Chiuse il messaggio e mise il cellulare sul tavolo: erano tornati a casa dal tour da quasi una settimana, la stampa stava iniziando a sospettare qualcosa riguardo la fine della sua storia con Julia e c’erano già i primi reporter che lo seguivano come ombre, ciononostante non riusciva ad inviare quel benedetto messaggio a Julia, messaggio che, fra l’altro, era quanto di più squallido potesse esserci.

Sia Benji, sia Kris gli avevano consigliato di parlare con la ragazza e lo voleva anche lui, dopo due anni gli sembrava semplicemente triste finirla con una telefonata, senza contare che era decisamente il caso di fornire una versione comune alla stampa se non volevano diventare la notizia del mese.

Il corso dei suoi pensieri fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.

Ciao...tutto ok? Credo che dovremmo parlare...sia per la stampa, sia per noi...

 

A Joel venne quasi da ridere: tempismo perfetto.

Ciao. Tutto ok, grazie...sono d’accordo con te comunque...domani alle tre al solito posto?

 

Il ragazzo rimase in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.

 

Ok, perfetto. Ci vediamo domani allora.

 

Il cantante rimise il telefono sul tavolo: fantastico, finalmente avrebbe parlato con la ragazza, ora doveva solo elaborare un discorso di senso compiuto, mettere insieme un briciolo di autocontrollo e sperare di non sparare altre idiozie mentre parlava con lei.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘Robert Thomasson!’.

Kris e Julia fecero un passo indietro quando videro entrare Alex: il solo fatto che avesse chiamato Rob per nome, fra l’altro intero, e cognome non prometteva nulla di buono, ma il tono che aveva usato prometteva decisamente bufera.

‘Sì?’ chiese tranquillamente Rob, non mostrando di essere minimamente turbato e continuando a sistemare il suo basso.

‘Tu dove avresti intenzione di portare mia sorella questo weekend?’ chiese Alex, guardandolo decisamente male.

Kris e Julia alzarono gli occhi al cielo, ridacchiando: di nuovo Lily.

‘A Santa Barbara, perché?’ chiese il bassista, senza alzare lo sguardo dalla corda che stava cambiando.

‘E vorresti andarci da solo con lei?’

‘No, certo che no Alex...’

‘Volevo ben dire...’ iniziò Alex.

‘Ci porto anche il suo cagnolino, non esiste che resti a casa con te, lo vorremmo entrambi vivo, sai...’ concluse Rob.

‘...Non sei divertente, Rob...’

‘Alex, certo che ci andiamo da soli!’ disse il bassista, finalmente distogliendo l’attenzione dal basso per rivolgerla all’amico.

Mia sorella ha vent’anni!’

‘Ed io ne ho ventitre...quindi?’

‘Rob, è giovane...’ rispose il chitarrista esasperato.

‘Com’è che il ragionamento vale solo se è tua sorella?’

‘...Questo è irrilevante!’ protestò Alex, poco convinto.

‘No, non lo è...andiamo Alex, lascia vivere quella povera ragazza...preferisci che facciamo le cose di nascosto?’ chiese Rob.

‘No, ma...’

‘E allora basta, su! Allora, si prova?’ chiese il bassista, rivolgendosi anche alle ragazze, che stavano trattenendo a stento una risata vedendo la faccia sconvolta di Alex.

‘...Io non ho parole...non ho parole...’ disse Alex, imbracciando la chitarra senza però distogliere lo sguardo da Rob.

‘Ragazzi, vi dispiace se oggi finiamo alle due e mezzo anziché alle tre?’ chiese Julia.

‘Per me è ok, nessun problema’ rispose Rob.

‘Idem’ gli fece eco Alex.

‘Nessun problema...e che genere di impegno abbiamo, signorina Armstrong?’ chiese Kris, curiosa.

‘Niente di quel che pensi, cara la mia ficcanaso...’ rispose Julia, facendole una linguaccia quando vide l’espressione scettica dell’amica ‘A dire il vero mi incontro con Joel...sai, per parlare un po’...’

‘Ah...’ rispose Kris ‘Beh, lasciati dire che era ora...’

‘Se non altro perché la bomba sta per scoppiare, tempo una settimana e vi trovate reporter di ogni genere e tipo alle calcagna...’ disse Rob.

‘Senza contare gli innumerevoli flirt che attribuiranno sia a te, sia a lui...’ aggiunse Alex.

‘Falsi il 99,9% delle volte...’ concluse Kris.

‘Accidenti ragazzi, se volevate spaventarmi ci siete riusciti...’ rispose Julia.

‘Noi? E quando mai, tesoro? Su, al lavoro!’ ribattè Kris, sedendosi alla tastiera e iniziando a battere il conto alla rovescia con le bacchette.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Julia scese dalla macchina e guardò l’orologio: le tre precise.

Si avviò verso l’entrata del locale e, come ogni volta quando si trovava lì, non poté impedire al flusso dei ricordi di farsi largo nella sua mente: quel locale era quello in cui Joel aveva cercato, con un mezzo successo, di farle cambiare opinione sui Good Charlotte, quello in cui avevano passato ore a parlare la sera della festa dopo il concerto di Los Angeles, il loro primo concerto serio, quel posto, in poche parole, la riportava sempre a due anni prima, quando lei e Kris avevano incontrato per la prima volta i gemelli Madden.

Lei e Joel, quando stavano insieme, lo avevano usato più di una volta come ritrovo per evitare di essere assaliti dai giornalisti dal momento che il proprietario, Ronnie, era un amico dei gemelli e, quando teneva chiuso, prestava volentieri il locale a Joel o Benji e gli garantiva copertura assoluta dalla stampa.

Fu proprio Ronnie ad accoglierla all’ingresso e dopo i saluti di rito, le disse che avrebbe potuto trovare Joel vicino alla pista da ballo.

Julia tirò un respiro profondo, poi si decise e qualche istante dopo arrivò al tavolo dove sedeva il cantante.

‘Ciao’ la salutò lui.

‘Ciao’ rispose lei, sedendosi.

‘Tutto ok?’ le chiese Joel, sentendosi un completo idiota: da quando erano passati a certe formalità così fredde?

‘Non c’è male...il solito,niente di rilevante’ rispose Julia, chiedendosi esattamente la stessa cosa ‘Tu? Il rientro e tutto il resto...’

‘Bene, per il momento tranquillo...’.

Calò un silenzio decisamente imbarazzante, nessuno dei due sapeva cosa dire,ma al tempo stesso entrambi volevano disperatamente trovare un argomento di conversazione che non fosse incredibilmente convenzionale e banale.

‘Credo di doverti delle scuse’ disse finalmente Julia, rompendo il silenzio.

‘Come?’ chiese Joel, sinceramente sorpreso.

‘Quella telefonata...beh, non sono stata propriamente...civile, ecco, diciamo così...’

‘Suppongo che ci abbiamo messo impegno entrambi...tuttavia, se insisti a prenderti la responsabilità, ti lascerò il piacere...’ aggiunse poi lui, accennando un sorriso divertito.

Julia gli lanciò un’occhiataccia di sbieco, ma sorrideva sotto i baffi.

‘Tu e la serietà sempre due cose diverse, eh?’

‘Più o meno...scherzi a parte, diciamo che ci ho messo del mio esattamente quanto ci hai messo del tuo...credi che possiamo provare a mantenere dei rapporti più o meno normali?’ chiese lui.

‘Dimenticando per un attimo il fatto che, causa Benji e Kris, noi siamo obbligati a mantenere dei rapporti più o meno normali, credo che un tentativo si possa fare...e che potrebbe anche andare a buon fine, per quel che mi riguarda...’

‘Idem...dimenticavo che siamo testimoni di nozze di quei due...’

‘Non preoccuparti, Kris non te lo farà più scordare fino a febbraio...’ disse lei, ridendo quando lui fece un’espressione esasperata e pensando che non poteva andare meglio, evidentemente i mesi passati separati avevano contribuito a sciogliere ogni eventuale tensione.

‘Ah, ci sarebbe un dettaglio abbastanza noioso...’ iniziò Joel, ma fu interrotto dalla ragazza.

‘Se intendi cosa dire agli squali della stampa, io punterei su un classico “no comment”...al riparo da equivoci e contraddizioni...certo, nasceranno illazioni di ogni tipo, ma vale la pena di rischiare...’

‘Concordo...mi sembra la soluzione ideale...’ commentò lui.

‘Allora siamo d’accordo’

‘Sì...e adesso temo di dover andare a sperimentare personalmente l’efficacia del piano di battaglia...il tour finisce, le interviste no...’

‘Buona fortuna!’ gli disse lei, alzandosi e iniziando a dirigersi verso l’uscita ‘Beh...ci si vede’

‘Certo...’

‘Ciao!’ lo salutò lei, poi entrambi uscirono dal locale e si diressero alle rispettive auto.

Joel vide la ragazza uscire dal parcheggio e solo quando fu fuori dal suo campo visivo lasciò cadere la testa sul volante: idiota, tanti buoni propositi di parlarci seriamente e invece non aveva combinato proprio un bel niente.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘Buonasera fratellino!’

‘...Che vuoi Benji?’ chiese Joel.

‘Tu sì che sei il mago dell’ospitalità, Joel...’ ribattè ironicamente Benji.

‘Quando fai così vuoi qualcosa, ti conosco mio caro...’ ribattè l’altro.

‘Oh, e va bene...che mi dici di oggi pomeriggio?’ si arrese Benji.

‘Oggi pomeriggio cosa?’ chiese Joel, fingendo di non capire a cosa il gemello si riferisse,mentre si spostava per farlo entrare.

‘Andiamo Joel, non fare il finto tonto con me, sai benissimo di cosa sto parlando!’ rispose l’altro, andandosi a sedere sul divano.

‘Benji, io non so assolutamente di cosa parli...’ ribattè il cantante: ci stava decisamente prendendo gusto.

‘Joel Madden, vuoi farmi uscire dai gangheri?’ rispose Benji.

‘Oh, sì, sarebbe incredibilmente divertente...’ rispose Joel, ridacchiando.

‘Molto spiritoso...ma ora ti do un buon motivo per scucirti: la ragazza che vive qua di fianco, meglio nota come Kris Adams, verrà qui di persona se non le porto informazioni da parte tua...’

‘Ehy, non c’è bisogno di ricorrere alle minacce, collaboro...’ rispose Joel, alzando le mani in segno di resa: voleva bene a Kris, ma un interrogatorio da parte della batterista era l’ultima cosa che chiunque sano di mente avrebbe voluto.

‘Quindi?’ chiese Benji, curioso.

‘L’ho incontrata’

‘Grazie Joel, se non me lo avessi detto tu non ci sarei mai arrivato...’ replicò sarcastico Benji ‘Dettagli fratello, quello che voglio sono i dettagli!’

‘...Sicuro che sia Kris quella che vuole essere informata di quello che è successo?’

‘Io, Kris, che differenza vuoi che faccia?’ rispose il gemello.

‘...Lasciamo perdere...comunque, direi che abbiamo tenuto una conversazione civile che ci ha portato a concludere che possiamo restare per lo meno amici, abbiamo concordato una versione per la stampa, e a proposito, è un no comment, e basta, tutto a posto...’ spiegò il cantante.

‘Joel?’

‘Dimmi’

‘Tutte le buone intenzioni?’ chiese perplesso Benji.

‘Ehm...la domanda di riserva?’ chiese l’altro.

‘Joel!’

‘Cosa vuoi che ti dica Benji, il discorso ha preso una piega diversa da quella che pensavo’ protestò Joel, poco convinto.

‘E tu vorresti farmi credere che non sei in grado di portare il discorso dove vuoi tu?’ rispose Benji scettico.

‘Beh...non con lei’ disse Joel, abbassando lo sguardo: odiava doverlo ammettere, ma quando si trattava di Julia non era mai padrone di se stesso.

‘Mmh...sei molto più grave di quello che pensassi, fratellino...e cosa conti di fare a questo punto?’

‘Posso risponderti con una frase fatta?’ chiese Joel.

‘Vai’

‘Vivi e lascia vivere’

‘Fammi capire...sarebbe come dire rassegnarsi?’ domandò Benji.

‘Più o meno...ma non la metterei così...’

‘E come la metteresti?’ chiese il chitarrista.

‘Ehm...quanto mi giudicheresti pazzo se dicessi che potrebbe essere un segno del destino? Che magari dovremmo andare tutti e due per le nostre strade, che non sono necessariamente le stesse?’

‘...Cielo Joel, tu sei impazzito...o ti sei fatto di qualcosa...’

‘Non mi faccio!’ protestò il cantante.

‘Peggio,allora sei impazzito...’

‘Senti Benji, che vuoi che faccia? Lei mi sembra convinta, non voglio certo mettermi a strisciare!’

‘Ok, manteniamo la calma...è solo che...non lo so, suona strano...’ ammise Benji.

‘Devo ancora farci l’abitudine anch’io...ma è finita, ognuno per la sua strada, nuova vita...’

‘Se ne sei convinto...’

‘Lo sono’ mentì spudoratamente Joel, ma fortunatamente Benji sembrava troppo assorto per accorgersi di questo fatto.

‘Ok...allora torno di là...Kris mi starà aspettando al varco...’

‘Salutala’

‘Senz’altro...io e te ci si vede domani all’intervista, giusto?’

‘Sto seriamente valutando di non presentarmi...dopo il terzo grado della simpatica giornalista di oggi...’ disse Joel, assumendo un’espressione inorridita al ricordo dell’intervista del pomeriggio.

‘Ma è vero che con Julia Armstrong è finita? Cos’è successo? Per favore, almeno un indizio...’ disse Benji, facendo eco all’intervistatrice.

‘Non ricordarmelo...’

‘A domani, dormici sopra e stai pronto!’ gli disse Benji prima di uscire e tornare verso casa sua, di fianco a quella del fratello, per raccontare tutto a Kris: tutte le peggiori previsioni che lui e la ragazza avevano fatto si stavano avverando e le speranze che quelle due zucche vuote decidessero di fare un passo indietro sembravano essere andate in fumo.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Tre settimane più tardi...

 

‘Julia!’.

La cantante, che stava parlando con Benji in salotto, alzò gli occhi al cielo e altrettanto fece il ragazzo: era più o meno la ventesima volta che Kris la chiamava dal piano di sopra e lei sapeva benissimo il perché.

‘Arrivo...’ rispose rassegnata Julia e si diresse verso le scale, mentre Benji le esprimeva la sua partecipazione morale.

‘Guarda che ti sento, Benji!’ urlò Kris dal piano di sopra, facendo scoppiare Julia e il ragazzo in una sonora risata.

‘Che c’è Kris?’chiese la cantante, una volta che ebbe raggiunto l’amica in camera.

‘Ho un dubbio...’

‘Un altro?’ chiese Julia sarcastica.

‘Non scherzare...gonna nera o azzurra?’

‘Ma non avevamo deciso per i pinocchietti verdi?’ chiese la cantante, ormai sull’orlo della disperazione.

‘No, non vanno...ci vuole qualcosa di più elegante, ma ribelle al tempo stesso...’ rispose la batterista, osservando le due gonne che teneva in mano.

‘Kris, è un party di MTV, non dobbiamo incontrare il presidente!’

‘Io non esco mai di casa vestita a caso, mia cara’

‘...Io ci rinuncio...quella nera, comunque...’

‘Grazie tesoro!’

‘E muoviti, Rob ed Alex passano fra venti minuti’ le disse Julia.

‘Sarò pronta!’.

La cantante guardò Kris scettica, dubitava fortemente delle parole dell’amica, ma preferì evitare di farglielo notare e decise che era decisamente meglio tornare in salotto e riprendere la conversazione con Benji che aveva interrotto poco prima.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘Ragazzi, non so voi, ma io mi sto annoiando a morte’ disse Rob, mentre l’ennesimo pezzo grosso della serata iniziava il suo discorso, interrompendo quello che era il party vero e proprio, la cui vitalità era paragonabile a quella di un monastero di clausura.

‘Concordo...ma non possiamo andarcene...’ rispose Alex, facendo una smorfia disperata.

‘Per favore Alex, ricordami il perché, ho bisogno di un buon motivo per non correre verso l’uscita’ disse Kris.

‘Perché il produttore ha detto che se non ci facciamo vedere da tutta questa gente, fra l’altro mai vista, non ci pubblica più nemmeno una ninna nanna’ le rispose il chitarrista.

‘Ricattatore...’ commentò Julia ‘Ehy, ha finito,musica!’ disse poi, sollevata: per lo meno la musica la teneva sveglia.

‘Sai che sollievo...’ commentò Rob sarcastico.

‘Già...voglio andare a casa!’ si lamentò Kris, lasciando cadere la testa sul tavolo, mentre Alex tentava di confortarla.

‘Quanto dobbiamo restare ancora?’ chiese poi la batterista, alzando appena la testa.

‘Per non essere giustiziati? Almeno un’ora’ le rispose Julia.

La batterista la guardò sconsolata, sperando che l’amica stesse scherzando, ma quando capì che Julia era serissima nascose il viso fra le mani, sempre più disperata.

‘Ok, cerchiamo di non pensarci, altrimenti è peggio...Kris, come vanno i preparativi per il matrimonio?’ chiese Rob, che per tutta risposta ricevette un’occhiata omicida da parte di Julia ed Alex: quando la batterista iniziava a parlare di quell’argomento era la fine.

‘Oh, procedono...alla grande, direi...ho trovato un posto davvero molto carino per le foto, poi sto dando un’occhiata agli addobbi, non è facile, sai? Ah, ho trovato un vestitino per Kory, sarà la damigella più bella che si sia mai vista...a proposito, a tua sorella piace il violetto, vero?’ chiese Kris, rivolgendosi alla cantante.

‘July?’ la chiamò di nuovo, visto che la ragazza non rispondeva.

‘Ma che sta guardando?’ chiese la batterista ai due ragazzi, non riuscendo a capire cosa stesse guardando Julia, che sembrava essersi trasferita su di un altro pianeta.

I due alzarono le spalle, ma dopo qualche istante Alex sfoderò un sorrisetto divertito.

‘Mai sentito parlare dei Black Line?‘ chiese il chitarrista, riuscendo in questo modo a riportare l’attenzione della cantante su di loro.

‘Eh?’ chiese Julia su di giri.

‘Bentornata sulla terra! Comunque, sì, sono quel nuovo gruppo che sta spopolando, sbaglio?’ chiese Kris.

‘No, non sbagli...lo vedi quello?’ disse Alex, indicando un punto dall’altra parte della sala.

‘Quello chi?’ chiese Rob.

‘Quel ragazzo con i capelli biondi seduto al tavolo vicino al palchetto...’ disse il chitarrista.

‘Piantala Alex!’ gli intimò Julia, arrossendo violentemente.

‘Tesoro mio, sei la nostra cantante, sono anche affari nostri!’ le disse Kris, sporgendosi leggermente dal suo posto per vedere il ragazzo in questione ‘Ah, sì, lo vedo...mmh...lo vedo...’

‘Guarda che lo dico a Benji!’ la minacciò Julia scherzosa, sentendo il tono di apprezzamento che aveva usato Kris.

‘Cara, sono ancora una ragazza...fidanzata, ma pur sempre dotata di un ottimo senso critico...’ rispose la batterista, facendo ridacchiare tutti gli altri ‘Alex, che ci sai dire su quell’ometto?’

‘David Bradford, ventiquattro anni, batterista della band e, credo possa interessarti Julia, single’ disse il chitarrista.

‘Certo che le interessa...’ disse Rob, facendo avvampare Julia.

‘Perché dovrebbe interessarmi?’ chiese la cantante, decisamente in imbarazzo.

‘Mmh, vediamo...il fatto che te lo stai mangiando con gli occhi non ti sembra un buon motivo?’ rispose Alex.

‘Senza contare che lui sta facendo lo stesso con te...’ osservò Kris.

‘Piantatela!’ ribattè Julia.

‘Oh, sì, ti sta decisamente guardando, cara la mia July...’ commentò Rob, ignorando la cantante e le sue proteste.

‘Ehy, si sta alzando, si sta alzando! Viene qui!’ disse Kris, beccandosi una gomitata da Julia.

In effetti il soggetto dei loro discorsi si era alzato e stava dirigendosi proprio verso il loro tavolo.

‘Scusate, voi siete i Damned Angels, giusto?’ chiese il ragazzo, arrivando alle spalle di Julia e facendola spaventare, infatti dopo che si era accorta che lui stava puntando il loro tavolo aveva riportato lo sguardo fisso davanti a sé.

‘Sì, siamo noi...tu invece sei dei Black Line, sbaglio?’ rispose Alex, dal momento che Kris e Rob erano troppo impegnati a cercare di non scoppiare a ridere.

‘Sì, proprio così...sono sempre stato un vostro fan...è un piacere conoscervi, io sono Dave’.

‘Piacere, io sono Alex, loro sono Rob, Kris e Julia’ disse, indicando gli altri man mano che li presentava ‘Ti va di unirti a noi? Questa serata è un mortorio, un po’ di novità ci vuole...’

‘Concordo...beh,se per voi non è un problema...’

‘Certo che no...Rob, July?’ chiese Kris.

‘No problem!’ rispose il bassista.

‘...No,nessun problema’ rispose infine Julia, sempre in preda all’imbarazzo.

Il ragazzo ringraziò e si sedette, poi iniziarono a parlare del più e del meno e dopo l’iniziale silenzio, anche Julia si unì alla conversazione e la serata proseguì in maniera decisamente più divertente di quello che prometteva all’inizio.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Due settimane più tardi...

 

Ottobre 2007:

 

Joel riuscì miracolosamente a sgattaiolare sul retro prima che il gruppo di giornalisti che da una settimana circa viveva accampato davanti a casa sua lo notasse.

Spinse la porta della lavanderia e ringraziò tutti i santi del cielo per il fatto che fosse aperta.

Aveva appena messo un piede all’interno che partì un urlo assordante.

‘Accidenti, Joel! Ma ti pare il modo? Mi hai fatto prendere un colpo!’ urlò Kris.

‘Scusa...casa mia è inaccessibile, sono ovunque...’ si scusò Joel.

‘Lo so, caro mio, lo so...’ gli rispose Kris, comprensiva: ultimamente la stampa non lo stava facendo vivere.

‘Non so cosa si aspettino poi, che mi tagli le vene perché Julia esce con un altro?’ chiese Joel, esasperato.

‘Probabile...forse dovresti buttarti in giardino e iniziare a strapparti i capelli...i casi sono due: o si spaventano a tal punto da lasciarti in pace, oppure chiamano il manicomio, ovviamente dopo aver documentato il tutto...’

‘...Ok, preferisco decisamente che mi tormentino allora...ma stasera no, ho la testa che scoppia e non mi va di farmi strada a gomitate...’

‘Che ne dici di fermarti a cena? Magari più tardi sono più facili da aggirare...’

‘Mmh...considerando che il mio frigorifero langue, accetto più che volentieri...anche se non ci spererei così tanto, riguardo al fatto che sarà più facile...’

‘Mai perdere la speranza...’ rispose Kris, mentre si dirigevano al piano superiore.

‘E tu da dove sbuchi?!’ chiese Benji, che si trovava in cucina, rivolto al fratello.

‘Dalla porta sul retro’ rispose tranquillamente l’altro.

‘...E tutto questo ti pare perfettamente normale...’ ribattè perplesso l’altro.

‘Abbi pietà di lui, tesoro...hai visto che razza di campeggio c’è davanti a casa sua?’ disse Kris.

‘In effetti ho notato...ma è legale una cosa del genere?’

‘Non credo,ma non penso gliene importi qualcosa...’ rispose Joel.

‘Comunque, l’ho invitato a cena, quindi apparecchia per tre!’ spiegò Kris.

‘Non ci credo...vederti apparecchiare mi mancava!’ disse Joel ridacchiando, sedendosi su di una sedia pronto a godersi lo show.

‘Spiritoso...’ rispose il fratello, iniziando ad apparecchiare, con gran divertimento di Joel.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Più tardi quella stessa sera, quando Joel fu riuscito a rientrare in casa sua più o meno indenne, Kris decise che era arrivato il momento di impicciarsi degli affari del cantante dei Good Charlotte, cosa che non aveva fatto fino a quel momento, ma che a seguito di alcuni atteggiamenti del ragazzo nel corso della serata gli pareva necessario sapere e non c’era modo migliore se non carpire ciò che voleva direttamente da Benji.

Andò a sedersi sul divano, dove il ragazzo stava seduto a guardare la televisione, e si sdraiò appoggiando la testa sul petto di lui.

‘Qualcosa di interessante?’ chiese lei, facendo cenno alla televisione.

‘No...’ rispose lui ‘Le solite cose...telegiornali, video...’

‘Ah ah...’

‘Che vuoi, Kris?’ chiese il ragazzo, non potendo trattenere un sorrisetto divertito: quel giochetto funzionava fino a poco tempo prima, ma ormai Benji aveva imparato a riconoscere le tattiche della ragazza.

‘Perché devi sempre pensare che ho dei doppi fini?’ chiese Kris, fingendosi offesa.

‘Perché ti conosco, piccola’ rispose lui, stampandole un bacio sulla fronte, sempre sorridendo ‘Quindi?’

‘Posso farti una domanda?’ si arrese Kris, prendendo una mano del ragazzo fra le sue e cominciando a giocherellare con le dita di lui.

‘Ok, a patto che alla fine le mie dita non abbiano bisogno dell’ingessatura...’ rispose lui, ricordando che l’ultima volta che Kris aveva iniziato a tormentare la sua mano mentre parlavano si era leggermente arrabbiata, se l’era presa con le sue dita e come risultato lui non aveva potuto suonare la chitarra per un paio di giorni.

‘Promesso...’ rispose Kris, sorridendo mentre anche lei ripensava allo stesso episodio ‘Vado? Pronto?’

‘Credo di essere pronto’ rispose il chitarrista.

‘Ok... quando Joel ha saputo di Julia e Dave...come l’ha presa?’.

Benji rifletté per un attimo: aveva pensato diverse volte a quello che avrebbe potuto dire in una circostanza come quella, perché era certo che fosse solo questione di tempo prima che Kris gli chiedesse qualcosa al riguardo, ma la verità era che nemmeno lui era certo di come l’avesse presa suo fratello.

‘Vuoi la verità? Non ne ho la più pallida idea...apparentemente bene, ma...ecco,diciamo che la so lunga...e non farmi dire di più,se scopre che ho parlato troppo sono morto...’ rispose infine lui.

‘Quindi tu non sei convinto?’

‘Affatto...è che...oh, e va bene...ma bada Kris, questa deve restare fra me e te, tu non sai niente, ok?’

‘Parola mia’ rispose lei.

‘Allora...la verità è che Joel non ha mai voluto lasciare Julia’

‘...Premettendo che il dubbio l’ho sempre avuto...allora perché sta lasciando che le cose vadano così?!’ chiese la ragazza confusa.

‘Perché è Joel Madden ed è una zucca vuota, eccezion fatta per quel maledetto orgoglio che si ritrova...e questo lo porta ad evitare di introdurre l’argomento con Julia perché la prospettiva di dover sostanzialmente strisciare non gli piace,anche perché è convinto che la colpa sia anche di lei...ed effettivamente tutti i torti non li ha...’ spiegò Benji.

‘Oh sì,ci hanno messo impegno entrambi a creare questo casino...quindi, riassumendo, Joel non la sta prendendo così bene come sembra?’

‘Non credo...posso chiederti cosa ha scatenato questa curiosità?’

‘Alcune espressioni che ha fatto stasera quando per caso si nominavano Julia o Dave...’

‘Capito...a proposito, Julia e Dave?’

‘Procede...per adesso escono e basta, ma lei mi sembra contenta...è anche per questo che ti ho chiesto come la sta prendendo Joel, perché credo che dovrà abituarcisi in fretta...mettiamo le cose in chiaro, io farei follie per vederli tornare insieme, peccherò di superbia, ma sono convinta che siano perfetti come coppia, però Julia adesso è felice, il che dopo aver visto come stava dopo che ha rotto con Joel è come la manna dal cielo per me, quindi non le metterò i bastoni fra le ruote a meno che Joel non dia segni di una reale volontà di impegnarsi... e dal momento che anche a tuo fratello voglio bene, non voglio vederlo rodersi ogni volta che vede Julia e Dave assieme...ho reso il concetto?’

‘Un po’ intricato, ma lo hai reso...e concordo con te, voglio bene a Julia e se lei è contenta, io non posso che esserne soddisfatto...e se Joel non si sveglia, io non posso farci nulla di più di quello che già faccio...’

‘Vedo che io e te ci capiamo perfettamente...’ osservò Kris, sorridendo.

‘Già...dovremmo proprio sposarci,io e te...’ rispose lui.

‘Credo che sia già nella mia agenda...’ lo informò lei.

‘Fantastico...’ commentò lui, chinandosi per baciarla.

‘Mi spieghi come siamo passati da un discorso estremamente serio a questo?’ chiese Kris, spostando le braccia dietro il collo del ragazzo.

‘Signorina Adams, questa è una questione estremamente seria...’ ribattè Benji contrariato.

‘Se lo dici tu...’

‘Sarà certamente vero’ rispose lui, baciandola di nuovo prima che avesse tempo di ribattere.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Perdono, perdono, perdono!

Avevo promesso di aggiornare presto e non l’ho fatto, ma vi giuro, vi giuro che non ho avuto nemmeno tempo di respirare, se fate il conto delle ore in cui ho messo il naso fuori di casa dall’ultimo aggiornamento non arriverete a conteggiarne 24…ma adesso gli esami sono finiti e lezioni permettendo manterrò un ritmo regolare…

Comunque…spero che la storia stia piacendo…come ho già detto, io ci tengo…

Bacioni!

 

THANX!

 

OO_glo_OO: scusa, scusa, non so che altro dire se non scusa, sono imperdonabile, ma sono stata davvero tanto impegnata…purtroppo l’essere accademicamente ambiziosa è terribile, mi porterà alla neuro prima di laurearmi…

Spero che almeno il capitolo sia buono, comunque, gli sviluppi interessanti arrivano dal prossimo, garantisco…la vita si farà molto più movimentata di adesso, parola mia…

Baci e ancora perdono!

   
 
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