Capitolo
terzo:
We’ll
carry on
It’s
ok, let it go,
Get
out there and find someone
(Good
Charlotte, Dance Floor Anthem)
Joel rilesse il messaggio per l’ennesima volta.
Ciao. Credo che dovremmo incontrarci...almeno una chiacchierata ce la dobbiamo a vicenda, no?
Chiuse
il messaggio e mise il cellulare sul tavolo: erano tornati a casa dal tour da
quasi una settimana, la stampa stava iniziando a sospettare qualcosa riguardo la
fine della sua storia con Julia e c’erano già i primi reporter che lo
seguivano come ombre, ciononostante non riusciva ad inviare quel benedetto
messaggio a Julia, messaggio che, fra l’altro, era quanto di più squallido
potesse esserci.
Sia
Benji, sia Kris gli avevano consigliato di parlare con la ragazza e lo voleva
anche lui, dopo due anni gli sembrava semplicemente triste finirla con una
telefonata, senza contare che era decisamente il caso di fornire una versione
comune alla stampa se non volevano diventare la notizia del mese.
Il
corso dei suoi pensieri fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.
Ciao...tutto
ok? Credo che dovremmo parlare...sia per la stampa, sia per noi...
A
Joel venne quasi da ridere: tempismo perfetto.
Ciao. Tutto ok, grazie...sono d’accordo con te comunque...domani alle tre al solito posto?
Il
ragazzo rimase in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.
Ok,
perfetto. Ci vediamo domani allora.
Il
cantante rimise il telefono sul tavolo: fantastico, finalmente avrebbe parlato
con la ragazza, ora doveva solo elaborare un discorso di senso compiuto, mettere
insieme un briciolo di autocontrollo e sperare di non sparare altre idiozie
mentre parlava con lei.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Robert
Thomasson!’.
Kris
e Julia fecero un passo indietro quando videro entrare Alex: il solo fatto che
avesse chiamato Rob per nome, fra l’altro intero, e cognome non prometteva
nulla di buono, ma il tono che aveva usato prometteva decisamente bufera.
‘Sì?’
chiese tranquillamente Rob, non mostrando di essere minimamente turbato e
continuando a sistemare il suo basso.
‘Tu
dove avresti intenzione di portare mia sorella questo weekend?’ chiese Alex,
guardandolo decisamente male.
Kris
e Julia alzarono gli occhi al cielo, ridacchiando: di nuovo Lily.
‘A
Santa Barbara, perché?’ chiese il bassista, senza alzare lo sguardo dalla
corda che stava cambiando.
‘E
vorresti andarci da solo con lei?’
‘No,
certo che no Alex...’
‘Volevo
ben dire...’ iniziò Alex.
‘Ci
porto anche il suo cagnolino, non esiste che resti a casa con te, lo vorremmo
entrambi vivo, sai...’ concluse Rob.
‘...Non
sei divertente, Rob...’
‘Alex,
certo che ci andiamo da soli!’ disse il bassista, finalmente distogliendo
l’attenzione dal basso per rivolgerla all’amico.
‘Mia
sorella ha vent’anni!’
‘Ed
io ne ho ventitre...quindi?’
‘Rob,
è giovane...’ rispose il chitarrista esasperato.
‘Com’è
che il ragionamento vale solo se è tua sorella?’
‘...Questo
è irrilevante!’ protestò Alex, poco convinto.
‘No,
non lo è...andiamo Alex, lascia vivere quella povera ragazza...preferisci che
facciamo le cose di nascosto?’ chiese Rob.
‘No,
ma...’
‘E
allora basta, su! Allora, si prova?’ chiese il bassista, rivolgendosi anche
alle ragazze, che stavano trattenendo a stento una risata vedendo la faccia
sconvolta di Alex.
‘...Io
non ho parole...non ho parole...’ disse Alex, imbracciando la chitarra senza
però distogliere lo sguardo da Rob.
‘Ragazzi,
vi dispiace se oggi finiamo alle due e mezzo anziché alle tre?’ chiese Julia.
‘Per
me è ok, nessun problema’ rispose Rob.
‘Idem’
gli fece eco Alex.
‘Nessun
problema...e che genere di impegno abbiamo, signorina Armstrong?’ chiese Kris,
curiosa.
‘Niente
di quel che pensi, cara la mia ficcanaso...’ rispose Julia, facendole una
linguaccia quando vide l’espressione scettica dell’amica ‘A dire il vero
mi incontro con Joel...sai, per parlare un po’...’
‘Ah...’
rispose Kris ‘Beh, lasciati dire che era ora...’
‘Se
non altro perché la bomba sta per scoppiare, tempo una settimana e vi trovate
reporter di ogni genere e tipo alle calcagna...’ disse Rob.
‘Senza
contare gli innumerevoli flirt che attribuiranno sia a te, sia a lui...’
aggiunse Alex.
‘Falsi
il 99,9% delle volte...’ concluse Kris.
‘Accidenti
ragazzi, se volevate spaventarmi ci siete riusciti...’ rispose Julia.
‘Noi?
E quando mai, tesoro? Su, al lavoro!’ ribattè Kris, sedendosi alla tastiera e
iniziando a battere il conto alla rovescia con le bacchette.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia
scese dalla macchina e guardò l’orologio: le tre precise.
Si
avviò verso l’entrata del locale e, come ogni volta quando si trovava lì,
non poté impedire al flusso dei ricordi di farsi largo nella sua mente: quel
locale era quello in cui Joel aveva cercato, con un mezzo successo, di farle
cambiare opinione sui Good Charlotte, quello in cui avevano passato ore a
parlare la sera della festa dopo il concerto di Los Angeles, il loro primo
concerto serio, quel posto, in poche parole, la riportava sempre a due anni
prima, quando lei e Kris avevano incontrato per la prima volta i gemelli Madden.
Lei
e Joel, quando stavano insieme, lo avevano usato più di una volta come ritrovo
per evitare di essere assaliti dai giornalisti dal momento che il proprietario,
Ronnie, era un amico dei gemelli e, quando teneva chiuso, prestava volentieri il
locale a Joel o Benji e gli garantiva copertura assoluta dalla stampa.
Fu
proprio Ronnie ad accoglierla all’ingresso e dopo i saluti di rito, le disse
che avrebbe potuto trovare Joel vicino alla pista da ballo.
Julia
tirò un respiro profondo, poi si decise e qualche istante dopo arrivò al
tavolo dove sedeva il cantante.
‘Ciao’
la salutò lui.
‘Ciao’
rispose lei, sedendosi.
‘Tutto
ok?’ le chiese Joel, sentendosi un completo idiota: da quando erano passati a
certe formalità così fredde?
‘Non
c’è male...il solito,niente di rilevante’ rispose Julia, chiedendosi
esattamente la stessa cosa ‘Tu? Il rientro e tutto il resto...’
‘Bene,
per il momento tranquillo...’.
Calò
un silenzio decisamente imbarazzante, nessuno dei due sapeva cosa dire,ma al
tempo stesso entrambi volevano disperatamente trovare un argomento di
conversazione che non fosse incredibilmente convenzionale e banale.
‘Credo
di doverti delle scuse’ disse finalmente Julia, rompendo il silenzio.
‘Come?’
chiese Joel, sinceramente sorpreso.
‘Quella
telefonata...beh, non sono stata propriamente...civile, ecco, diciamo così...’
‘Suppongo
che ci abbiamo messo impegno entrambi...tuttavia, se insisti a prenderti la
responsabilità, ti lascerò il piacere...’ aggiunse poi lui, accennando un
sorriso divertito.
Julia
gli lanciò un’occhiataccia di sbieco, ma sorrideva sotto i baffi.
‘Tu
e la serietà sempre due cose diverse, eh?’
‘Più
o meno...scherzi a parte, diciamo che ci ho messo del mio esattamente quanto ci
hai messo del tuo...credi che possiamo provare a mantenere dei rapporti più o
meno normali?’ chiese lui.
‘Dimenticando
per un attimo il fatto che, causa Benji e Kris, noi siamo obbligati a mantenere
dei rapporti più o meno normali, credo che un tentativo si possa fare...e che
potrebbe anche andare a buon fine, per quel che mi riguarda...’
‘Idem...dimenticavo
che siamo testimoni di nozze di quei due...’
‘Non
preoccuparti, Kris non te lo farà più scordare fino a febbraio...’ disse
lei, ridendo quando lui fece un’espressione esasperata e pensando che non
poteva andare meglio, evidentemente i mesi passati separati avevano contribuito
a sciogliere ogni eventuale tensione.
‘Ah,
ci sarebbe un dettaglio abbastanza noioso...’ iniziò Joel, ma fu interrotto
dalla ragazza.
‘Se
intendi cosa dire agli squali della stampa, io punterei su un classico “no
comment”...al riparo da equivoci e contraddizioni...certo, nasceranno
illazioni di ogni tipo, ma vale la pena di rischiare...’
‘Concordo...mi
sembra la soluzione ideale...’ commentò lui.
‘Allora
siamo d’accordo’
‘Sì...e
adesso temo di dover andare a sperimentare personalmente l’efficacia del piano
di battaglia...il tour finisce, le interviste no...’
‘Buona
fortuna!’ gli disse lei, alzandosi e iniziando a dirigersi verso l’uscita
‘Beh...ci si vede’
‘Certo...’
‘Ciao!’
lo salutò lei, poi entrambi uscirono dal locale e si diressero alle rispettive
auto.
Joel
vide la ragazza uscire dal parcheggio e solo quando fu fuori dal suo campo
visivo lasciò cadere la testa sul volante: idiota, tanti buoni propositi di
parlarci seriamente e invece non aveva combinato proprio un bel niente.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Buonasera
fratellino!’
‘...Che
vuoi Benji?’ chiese Joel.
‘Tu
sì che sei il mago dell’ospitalità, Joel...’ ribattè ironicamente Benji.
‘Quando
fai così vuoi qualcosa, ti conosco mio caro...’ ribattè l’altro.
‘Oh,
e va bene...che mi dici di oggi pomeriggio?’ si arrese Benji.
‘Oggi
pomeriggio cosa?’ chiese Joel, fingendo di non capire a cosa il gemello si
riferisse,mentre si spostava per farlo entrare.
‘Andiamo
Joel, non fare il finto tonto con me, sai benissimo di cosa sto parlando!’
rispose l’altro, andandosi a sedere sul divano.
‘Benji,
io non so assolutamente di cosa parli...’ ribattè il cantante: ci stava
decisamente prendendo gusto.
‘Joel
Madden, vuoi farmi uscire dai gangheri?’ rispose Benji.
‘Oh,
sì, sarebbe incredibilmente divertente...’ rispose Joel, ridacchiando.
‘Molto
spiritoso...ma ora ti do un buon motivo per scucirti: la ragazza che vive qua di
fianco, meglio nota come Kris Adams, verrà qui di persona se non le porto
informazioni da parte tua...’
‘Ehy,
non c’è bisogno di ricorrere alle minacce, collaboro...’ rispose Joel,
alzando le mani in segno di resa: voleva bene a Kris, ma un interrogatorio da
parte della batterista era l’ultima cosa che chiunque sano di mente avrebbe
voluto.
‘Quindi?’
chiese Benji, curioso.
‘L’ho
incontrata’
‘Grazie
Joel, se non me lo avessi detto tu non ci sarei mai arrivato...’ replicò
sarcastico Benji ‘Dettagli fratello, quello che voglio sono i dettagli!’
‘...Sicuro
che sia Kris quella che vuole essere informata di quello che è successo?’
‘Io,
Kris, che differenza vuoi che faccia?’ rispose il gemello.
‘...Lasciamo
perdere...comunque, direi che abbiamo tenuto una conversazione civile che ci ha
portato a concludere che possiamo restare per lo meno amici, abbiamo concordato
una versione per la stampa, e a proposito, è un no comment, e basta, tutto a
posto...’ spiegò il cantante.
‘Joel?’
‘Dimmi’
‘Tutte
le buone intenzioni?’ chiese perplesso Benji.
‘Ehm...la
domanda di riserva?’ chiese l’altro.
‘Joel!’
‘Cosa
vuoi che ti dica Benji, il discorso ha preso una piega diversa da quella che
pensavo’ protestò Joel, poco convinto.
‘E
tu vorresti farmi credere che non sei in grado di portare il discorso dove vuoi
tu?’ rispose Benji scettico.
‘Beh...non
con lei’ disse Joel, abbassando lo sguardo: odiava doverlo ammettere, ma
quando si trattava di Julia non era mai padrone di se stesso.
‘Mmh...sei
molto più grave di quello che pensassi, fratellino...e cosa conti di fare a
questo punto?’
‘Posso
risponderti con una frase fatta?’ chiese Joel.
‘Vai’
‘Vivi
e lascia vivere’
‘Fammi
capire...sarebbe come dire rassegnarsi?’ domandò Benji.
‘Più
o meno...ma non la metterei così...’
‘E
come la metteresti?’ chiese il chitarrista.
‘Ehm...quanto
mi giudicheresti pazzo se dicessi che potrebbe essere un segno del destino? Che
magari dovremmo andare tutti e due per le nostre strade, che non sono
necessariamente le stesse?’
‘...Cielo
Joel, tu sei impazzito...o ti sei fatto di qualcosa...’
‘Non
mi faccio!’ protestò il cantante.
‘Peggio,allora
sei impazzito...’
‘Senti
Benji, che vuoi che faccia? Lei mi sembra convinta, non voglio certo mettermi a
strisciare!’
‘Ok,
manteniamo la calma...è solo che...non lo so, suona strano...’ ammise Benji.
‘Devo
ancora farci l’abitudine anch’io...ma è finita, ognuno per la sua strada,
nuova vita...’
‘Se
ne sei convinto...’
‘Lo
sono’ mentì spudoratamente Joel, ma fortunatamente Benji sembrava troppo
assorto per accorgersi di questo fatto.
‘Ok...allora
torno di là...Kris mi starà aspettando al varco...’
‘Salutala’
‘Senz’altro...io
e te ci si vede domani all’intervista, giusto?’
‘Sto
seriamente valutando di non presentarmi...dopo il terzo grado della simpatica
giornalista di oggi...’ disse Joel, assumendo un’espressione inorridita al
ricordo dell’intervista del pomeriggio.
‘Ma
è vero che con Julia Armstrong è finita? Cos’è successo? Per favore, almeno
un indizio...’ disse Benji, facendo eco all’intervistatrice.
‘Non
ricordarmelo...’
‘A
domani, dormici sopra e stai pronto!’ gli disse Benji prima di uscire e
tornare verso casa sua, di fianco a quella del fratello, per raccontare tutto a
Kris: tutte le peggiori previsioni che lui e la ragazza avevano fatto si stavano
avverando e le speranze che quelle due zucche vuote decidessero di fare un passo
indietro sembravano essere andate in fumo.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Tre
settimane più tardi...
‘Julia!’.
La
cantante, che stava parlando con Benji in salotto, alzò gli occhi al cielo e
altrettanto fece il ragazzo: era più o meno la ventesima volta che Kris la
chiamava dal piano di sopra e lei sapeva benissimo il perché.
‘Arrivo...’
rispose rassegnata Julia e si diresse verso le scale, mentre Benji le esprimeva
la sua partecipazione morale.
‘Guarda
che ti sento, Benji!’ urlò Kris dal piano di sopra, facendo scoppiare Julia e
il ragazzo in una sonora risata.
‘Che
c’è Kris?’chiese la cantante, una volta che ebbe raggiunto l’amica in
camera.
‘Ho
un dubbio...’
‘Un
altro?’ chiese Julia sarcastica.
‘Non
scherzare...gonna nera o azzurra?’
‘Ma
non avevamo deciso per i pinocchietti verdi?’ chiese la cantante, ormai
sull’orlo della disperazione.
‘No,
non vanno...ci vuole qualcosa di più elegante, ma ribelle al tempo stesso...’
rispose la batterista, osservando le due gonne che teneva in mano.
‘Kris,
è un party di MTV, non dobbiamo incontrare il presidente!’
‘Io
non esco mai di casa vestita a caso, mia cara’
‘...Io
ci rinuncio...quella nera, comunque...’
‘Grazie
tesoro!’
‘E
muoviti, Rob ed Alex passano fra venti minuti’ le disse Julia.
‘Sarò
pronta!’.
La
cantante guardò Kris scettica, dubitava fortemente delle parole dell’amica,
ma preferì evitare di farglielo notare e decise che era decisamente meglio
tornare in salotto e riprendere la conversazione con Benji che aveva interrotto
poco prima.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Ragazzi,
non so voi, ma io mi sto annoiando a morte’ disse Rob, mentre l’ennesimo
pezzo grosso della serata iniziava il suo discorso, interrompendo quello che era
il party vero e proprio, la cui vitalità era paragonabile a quella di un
monastero di clausura.
‘Concordo...ma
non possiamo andarcene...’ rispose Alex, facendo una smorfia disperata.
‘Per
favore Alex, ricordami il perché, ho bisogno di un buon motivo per non correre
verso l’uscita’ disse Kris.
‘Perché
il produttore ha detto che se non ci facciamo vedere da tutta questa gente, fra
l’altro mai vista, non ci pubblica più nemmeno una ninna nanna’ le rispose
il chitarrista.
‘Ricattatore...’
commentò Julia ‘Ehy, ha finito,musica!’ disse poi, sollevata: per lo meno
la musica la teneva sveglia.
‘Sai
che sollievo...’ commentò Rob sarcastico.
‘Già...voglio
andare a casa!’ si lamentò Kris, lasciando cadere la testa sul tavolo, mentre
Alex tentava di confortarla.
‘Quanto
dobbiamo restare ancora?’ chiese poi la batterista, alzando appena la testa.
‘Per
non essere giustiziati? Almeno un’ora’ le rispose Julia.
La
batterista la guardò sconsolata, sperando che l’amica stesse scherzando, ma
quando capì che Julia era serissima nascose il viso fra le mani, sempre più
disperata.
‘Ok,
cerchiamo di non pensarci, altrimenti è peggio...Kris, come vanno i preparativi
per il matrimonio?’ chiese Rob, che per tutta risposta ricevette un’occhiata
omicida da parte di Julia ed Alex: quando la batterista iniziava a parlare di
quell’argomento era la fine.
‘Oh,
procedono...alla grande, direi...ho trovato un posto davvero molto carino per le
foto, poi sto dando un’occhiata agli addobbi, non è facile, sai? Ah, ho
trovato un vestitino per Kory, sarà la damigella più bella che si sia mai
vista...a proposito, a tua sorella piace il violetto, vero?’ chiese Kris,
rivolgendosi alla cantante.
‘July?’
la chiamò di nuovo, visto che la ragazza non rispondeva.
‘Ma
che sta guardando?’ chiese la batterista ai due ragazzi, non riuscendo a
capire cosa stesse guardando Julia, che sembrava essersi trasferita su di un
altro pianeta.
I
due alzarono le spalle, ma dopo qualche istante Alex sfoderò un sorrisetto
divertito.
‘Mai
sentito parlare dei Black Line?‘ chiese il chitarrista, riuscendo in questo
modo a riportare l’attenzione della cantante su di loro.
‘Eh?’
chiese Julia su di giri.
‘Bentornata
sulla terra! Comunque, sì, sono quel nuovo gruppo che sta spopolando,
sbaglio?’ chiese Kris.
‘No,
non sbagli...lo vedi quello?’ disse Alex, indicando un punto dall’altra
parte della sala.
‘Quello
chi?’ chiese Rob.
‘Quel
ragazzo con i capelli biondi seduto al tavolo vicino al palchetto...’ disse il
chitarrista.
‘Piantala
Alex!’ gli intimò Julia, arrossendo violentemente.
‘Tesoro
mio, sei la nostra cantante, sono anche affari nostri!’ le disse Kris,
sporgendosi leggermente dal suo posto per vedere il ragazzo in questione ‘Ah,
sì, lo vedo...mmh...lo vedo...’
‘Guarda
che lo dico a Benji!’ la minacciò Julia scherzosa, sentendo il tono di
apprezzamento che aveva usato Kris.
‘Cara,
sono ancora una ragazza...fidanzata, ma pur sempre dotata di un ottimo senso
critico...’ rispose la batterista, facendo ridacchiare tutti gli altri
‘Alex, che ci sai dire su quell’ometto?’
‘David
Bradford, ventiquattro anni, batterista della band e, credo possa interessarti
Julia, single’ disse il chitarrista.
‘Certo
che le interessa...’ disse Rob, facendo avvampare Julia.
‘Perché
dovrebbe interessarmi?’ chiese la cantante, decisamente in imbarazzo.
‘Mmh,
vediamo...il fatto che te lo stai mangiando con gli occhi non ti sembra un buon
motivo?’ rispose Alex.
‘Senza
contare che lui sta facendo lo stesso con te...’ osservò Kris.
‘Piantatela!’
ribattè Julia.
‘Oh,
sì, ti sta decisamente guardando, cara la mia July...’ commentò Rob,
ignorando la cantante e le sue proteste.
‘Ehy,
si sta alzando, si sta alzando! Viene qui!’ disse Kris, beccandosi una
gomitata da Julia.
In
effetti il soggetto dei loro discorsi si era alzato e stava dirigendosi proprio
verso il loro tavolo.
‘Scusate,
voi siete i Damned Angels, giusto?’ chiese il ragazzo, arrivando alle spalle
di Julia e facendola spaventare, infatti dopo che si era accorta che lui stava
puntando il loro tavolo aveva riportato lo sguardo fisso davanti a sé.
‘Sì,
siamo noi...tu invece sei dei Black Line, sbaglio?’ rispose Alex, dal momento
che Kris e Rob erano troppo impegnati a cercare di non scoppiare a ridere.
‘Sì,
proprio così...sono sempre stato un vostro fan...è un piacere conoscervi, io
sono Dave’.
‘Piacere,
io sono Alex, loro sono Rob, Kris e Julia’ disse, indicando gli altri man mano
che li presentava ‘Ti va di unirti a noi? Questa serata è un mortorio, un
po’ di novità ci vuole...’
‘Concordo...beh,se
per voi non è un problema...’
‘Certo
che no...Rob, July?’ chiese Kris.
‘No
problem!’ rispose il bassista.
‘...No,nessun
problema’ rispose infine Julia, sempre in preda all’imbarazzo.
Il
ragazzo ringraziò e si sedette, poi iniziarono a parlare del più e del meno e
dopo l’iniziale silenzio, anche Julia si unì alla conversazione e la serata
proseguì in maniera decisamente più divertente di quello che prometteva
all’inizio.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Due
settimane più tardi...
Ottobre
2007:
Joel
riuscì miracolosamente a sgattaiolare sul retro prima che il gruppo di
giornalisti che da una settimana circa viveva accampato davanti a casa sua lo
notasse.
Spinse
la porta della lavanderia e ringraziò tutti i santi del cielo per il fatto che
fosse aperta.
Aveva
appena messo un piede all’interno che partì un urlo assordante.
‘Accidenti,
Joel! Ma ti pare il modo? Mi hai fatto prendere un colpo!’ urlò Kris.
‘Scusa...casa
mia è inaccessibile, sono ovunque...’ si scusò Joel.
‘Lo
so, caro mio, lo so...’ gli rispose Kris, comprensiva: ultimamente la stampa
non lo stava facendo vivere.
‘Non
so cosa si aspettino poi, che mi tagli le vene perché Julia esce con un
altro?’ chiese Joel, esasperato.
‘Probabile...forse
dovresti buttarti in giardino e iniziare a strapparti i capelli...i casi sono
due: o si spaventano a tal punto da lasciarti in pace, oppure chiamano il
manicomio, ovviamente dopo aver documentato il tutto...’
‘...Ok,
preferisco decisamente che mi tormentino allora...ma stasera no, ho la testa che
scoppia e non mi va di farmi strada a gomitate...’
‘Che
ne dici di fermarti a cena? Magari più tardi sono più facili da aggirare...’
‘Mmh...considerando
che il mio frigorifero langue, accetto più che volentieri...anche se non ci
spererei così tanto, riguardo al fatto che sarà più facile...’
‘Mai
perdere la speranza...’ rispose Kris, mentre si dirigevano al piano superiore.
‘E
tu da dove sbuchi?!’ chiese Benji, che si trovava in cucina, rivolto al
fratello.
‘Dalla
porta sul retro’ rispose tranquillamente l’altro.
‘...E
tutto questo ti pare perfettamente normale...’ ribattè perplesso l’altro.
‘Abbi
pietà di lui, tesoro...hai visto che razza di campeggio c’è davanti a casa
sua?’ disse Kris.
‘In
effetti ho notato...ma è legale una cosa del genere?’
‘Non
credo,ma non penso gliene importi qualcosa...’ rispose Joel.
‘Comunque,
l’ho invitato a cena, quindi apparecchia per tre!’ spiegò Kris.
‘Non
ci credo...vederti apparecchiare mi mancava!’ disse Joel ridacchiando,
sedendosi su di una sedia pronto a godersi lo show.
‘Spiritoso...’
rispose il fratello, iniziando ad apparecchiare, con gran divertimento di Joel.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Più
tardi quella stessa sera, quando Joel fu riuscito a rientrare in casa sua più o
meno indenne, Kris decise che era arrivato il momento di impicciarsi degli
affari del cantante dei Good Charlotte, cosa che non aveva fatto fino a quel
momento, ma che a seguito di alcuni atteggiamenti del ragazzo nel corso della
serata gli pareva necessario sapere e non c’era modo migliore se non carpire
ciò che voleva direttamente da Benji.
Andò
a sedersi sul divano, dove il ragazzo stava seduto a guardare la televisione, e
si sdraiò appoggiando la testa sul petto di lui.
‘Qualcosa
di interessante?’ chiese lei, facendo cenno alla televisione.
‘No...’
rispose lui ‘Le solite cose...telegiornali, video...’
‘Ah
ah...’
‘Che
vuoi, Kris?’ chiese il ragazzo, non potendo trattenere un sorrisetto
divertito: quel giochetto funzionava fino a poco tempo prima, ma ormai Benji
aveva imparato a riconoscere le tattiche della ragazza.
‘Perché
devi sempre pensare che ho dei doppi fini?’ chiese Kris, fingendosi offesa.
‘Perché
ti conosco, piccola’ rispose lui, stampandole un bacio sulla fronte, sempre
sorridendo ‘Quindi?’
‘Posso
farti una domanda?’ si arrese Kris, prendendo una mano del ragazzo fra le sue
e cominciando a giocherellare con le dita di lui.
‘Ok,
a patto che alla fine le mie dita non abbiano bisogno dell’ingessatura...’
rispose lui, ricordando che l’ultima volta che Kris aveva iniziato a
tormentare la sua mano mentre parlavano si era leggermente arrabbiata, se
l’era presa con le sue dita e come risultato lui non aveva potuto suonare la
chitarra per un paio di giorni.
‘Promesso...’
rispose Kris, sorridendo mentre anche lei ripensava allo stesso episodio
‘Vado? Pronto?’
‘Credo
di essere pronto’ rispose il chitarrista.
‘Ok...
quando Joel ha saputo di Julia e Dave...come l’ha presa?’.
Benji
rifletté per un attimo: aveva pensato diverse volte a quello che avrebbe potuto
dire in una circostanza come quella, perché era certo che fosse solo questione
di tempo prima che Kris gli chiedesse qualcosa al riguardo, ma la verità era
che nemmeno lui era certo di come l’avesse presa suo fratello.
‘Vuoi
la verità? Non ne ho la più pallida idea...apparentemente bene,
ma...ecco,diciamo che la so lunga...e non farmi dire di più,se scopre che ho
parlato troppo sono morto...’ rispose infine lui.
‘Quindi
tu non sei convinto?’
‘Affatto...è
che...oh, e va bene...ma bada Kris, questa deve restare fra me e te, tu non sai
niente, ok?’
‘Parola
mia’ rispose lei.
‘Allora...la
verità è che Joel non ha mai voluto lasciare Julia’
‘...Premettendo
che il dubbio l’ho sempre avuto...allora perché sta lasciando che le cose
vadano così?!’ chiese la ragazza confusa.
‘Perché
è Joel Madden ed è una zucca vuota, eccezion fatta per quel maledetto orgoglio
che si ritrova...e questo lo porta ad evitare di introdurre l’argomento con
Julia perché la prospettiva di dover sostanzialmente strisciare non gli
piace,anche perché è convinto che la colpa sia anche di lei...ed
effettivamente tutti i torti non li ha...’ spiegò Benji.
‘Oh
sì,ci hanno messo impegno entrambi a creare questo casino...quindi,
riassumendo, Joel non la sta prendendo così bene come sembra?’
‘Non
credo...posso chiederti cosa ha scatenato questa curiosità?’
‘Alcune
espressioni che ha fatto stasera quando per caso si nominavano Julia o
Dave...’
‘Capito...a
proposito, Julia e Dave?’
‘Procede...per
adesso escono e basta, ma lei mi sembra contenta...è anche per questo che ti ho
chiesto come la sta prendendo Joel, perché credo che dovrà abituarcisi in
fretta...mettiamo le cose in chiaro, io farei follie per vederli tornare
insieme, peccherò di superbia, ma sono convinta che siano perfetti come coppia,
però Julia adesso è felice, il che dopo aver visto come stava dopo che ha
rotto con Joel è come la manna dal cielo per me, quindi non le metterò i
bastoni fra le ruote a meno che Joel non dia segni di una reale volontà di
impegnarsi... e dal momento che anche a tuo fratello voglio bene, non voglio
vederlo rodersi ogni volta che vede Julia e Dave assieme...ho reso il
concetto?’
‘Un
po’ intricato, ma lo hai reso...e concordo con te, voglio bene a Julia e se
lei è contenta, io non posso che esserne soddisfatto...e se Joel non si
sveglia, io non posso farci nulla di più di quello che già faccio...’
‘Vedo
che io e te ci capiamo perfettamente...’ osservò Kris, sorridendo.
‘Già...dovremmo
proprio sposarci,io e te...’ rispose lui.
‘Credo
che sia già nella mia agenda...’ lo informò lei.
‘Fantastico...’
commentò lui, chinandosi per baciarla.
‘Mi
spieghi come siamo passati da un discorso estremamente serio a questo?’ chiese
Kris, spostando le braccia dietro il collo del ragazzo.
‘Signorina
Adams, questa è una questione estremamente seria...’ ribattè Benji
contrariato.
‘Se
lo dici tu...’
‘Sarà
certamente vero’ rispose lui, baciandola di nuovo prima che avesse tempo di
ribattere.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Perdono,
perdono, perdono!
Avevo
promesso di aggiornare presto e non l’ho fatto, ma vi giuro, vi giuro che non
ho avuto nemmeno tempo di respirare, se fate il conto delle ore in cui ho messo
il naso fuori di casa dall’ultimo aggiornamento non arriverete a conteggiarne
24…ma adesso gli esami sono finiti e lezioni permettendo manterrò un ritmo
regolare…
Comunque…spero
che la storia stia piacendo…come ho già detto, io ci tengo…
Bacioni!
THANX!
OO_glo_OO: scusa, scusa, non so che altro dire se non scusa, sono imperdonabile, ma sono stata davvero tanto impegnata…purtroppo l’essere accademicamente ambiziosa è terribile, mi porterà alla neuro prima di laurearmi…
Spero che almeno il capitolo sia buono, comunque, gli sviluppi interessanti arrivano dal prossimo, garantisco…la vita si farà molto più movimentata di adesso, parola mia…
Baci e ancora perdono!