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Autore: Misuzu    31/07/2013    0 recensioni
"Sai... se metti dello zucchero in un contenitore dove c'è scritto sale, non diventa sale."
Ayame, normalissima studentessa della Day Class, si ritrova a convivere con il segreto dei vampiri. Tuttavia, ben presto, diventerà l'oggetto principale di un grandissimo cambiamento.
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Takuma Ichijo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando tornarono al dormitorio era praticamente l’alba.
“Non ho molto tempo per ripetere, allora...” si disse la ragazza
“Cosa? Non vai a dormire, Ayame?” le chiese Yuki
“No, oggi ho un test importante, solo che non ho studiato molto, quindi è meglio che vada a ripassare” disse sorridendo, allontanandosi dai due.
Non volendo stare nella sua stanza, prese i due libri che le servivano e corse in biblioteca. La mattina era un luogo tranquilla, ma all’alba lo era ancora di più. Inoltre l’odore di vecchio dei libri era la cosa giusta per rimanere in piedi. Quando giunse lì, però, vide una persona che stava leggendo attentamente un libro, poggiato sulla finestra aperta che faceva entrare la fresca brezza mattutina.
Questo si voltò appena e non parve minimamente stupito nel vedere la ragazza
“Buon giorno” disse, per ritornare a leggere il suo libro
“Buon giorno a te, Ichiru. Come mai così mattutino?” chiese la ragazza.
“Si sta bene a quest’ora... ed è rilassante leggere” rispose il ragazzo, senza staccare gli occhi dal suo tomo
“Ti da fastidio se rimango qui a ripassare?” chiese la ragazza. Lui la guardò e scosse la testa, allora Ayame si sedette al banco e iniziò a ripassare.
“Sai... Zero non è come sembra. Lui ti sostiene e non ti tradirebbe, specialmente ora. E la stessa cosa vale sia per me che per i miei genitori” disse Ichiru, un paio di minuti dopo un imbarazzante silenzio.
Ayame lo guardò “Sì, lo so, tranquillo! L’ho capito perfettamente che quella domanda di quel giorno era solo per far vedere all’hunter fuori dalla finestra che era contro di me, e lo ha fatto proprio perché l’associazione teme che voi possiate essere dei miei pupazzi o, peggio ancora, che voi vi sentiate in debito con me, quindi mi coprirete qualsiasi atto commetta, anche uccidere degli hunter... e, purtroppo, non posso dare loro torto. Anche io avrei pensato così...” disse Ayame, tornando a studiare.
“Sono sicuro che presto lo capiranno anche gli hunter... che tu non sei un vampiro come gli altri! E sono sicuro che se venissero a sapere come hai reagito all’assemblea di questa notte, nessuno avrà più dubbi nei tuoi riguardi!” disse il ragazzo.
“Ehi... come fai a sapere della riunione? Non l’ho detto a nessuno!” disse la ragazza
“Tu no, ma qualcun altro ha informato l’organizzazione e io ero di guardia” rispose lui, giulivo
“Cosa? Adesso fai parte dell’associazione? Sei diventato un Hunter?”chiese Ayame e, vedendolo annuire, disse
“Congratulazioni! Allora bisogna fare una festa! E con un sacco di dolci... ma a te piacciono i dolci?” chiese la ragazza, iniziando a fantasticare. Il ragazzo la guardò e le sorrise
“Sì... lo sai, vorrei tanto che fossi mia sorella” le disse. Ayame lo guardò stranita
“Davvero? E perché mai?” chiese la ragazza
“Sono sempre stato il fratello minore debole e indifeso, e tu mi assomigli tanto” disse.
“Allora sembro debole e indifesa...” disse la ragazza, iniziando a fare cerchietti sul tavolo, con un aria depressa
“Un po’... ma è un bene così, credimi! Il fatto che, anche se sei una purosangue, rimani tanto umana, sono sicura che verrà apprezzato moltissimo da tutti gli hunter... vedrai che riuscirai ad eliminare tutti i livelli E” le disse il ragazzo, avvicinandosi e scompigliandole  i capelli
“Senti Ichiru... hai qualcosa da fare?” gli chiese
“No... perché?” rispose il ragazzo
“Mi aiuteresti a fare questi esercizi di matematica? Proprio non li sto capendo e fra un paio d’ore abbiamo il test!” gli chiese la ragazza con le lacrime agli occhi
“Sì, va bene!” disse lui sorridendo
“Grazie... sei il mio angelo!” rispose lei.
Passarono così le ore e, al test, Ayame almeno non consegnò il foglio in bianco.



Al tramonto, come sempre, lei e Zero eseguirono il loro diligente compito di Guardian e la sera fu una delle tante, classiche sere: calma, tranquilla, senza un’anima viva in giro.
“Puoi andare dal tuo fidanzato... se proprio vuoi” le disse Zero, ad un certo punto
“Eh?! Ma che stai dicendo?! Guarda che io non ho un fidanzato!” rispose la ragazza, arrossendo
“Ah davvero? E io che pensavo ne avessi due...” rispose il ragazzo
“Ma possibile che voi hunter mi spiate persino nei miei momenti di intimità! Sappi perfettamente che ti sbagli!” rispose la ragazza
“Però... i tuoi genitori come stanno? E’ da un po’ che non li vedo...” chiese  la ragazza, cambiando discorso
“Bene... l’associazione li ha riammessi senza problemi e hanno ricominciato a dare la caccia agli altri vampiri di Livello E come facevano prima... inoltre non si trasferiscono più tanto spesso. Sia io che Ichiru siamo studenti in questa accademia e sarebbe nostra intenzione terminare gli anni di studio senza problemi.” Rispose
“Tu che vuoi studiare... cavolo potrebbe nevicare da un momento all’altro” disse Ayame
“Ehi! Che vuoi dire con questo?!” le chiese Zero
“Tu non hai mai pensato a studiare e hai pure perso un anno, e ora, improvvisamente, qualcuno ti illumina e vuoi terminare gli studi... e io che pensavo che il pauroso Zero sarebbe scappato dall’accademia, un giorno, senza dire nulla a nessuno...” disse la ragazza, prima di ricevere un fortissimo cazzotto dal ragazzo
“Ahi! Fa male!” lo rimproverò la ragazza
“Prima di parlare a vanvera sugli altri, pensa a te! La tua media non è di certo bellissima, vero?” chiese, ricordandole le numerose insufficienze
“Sì, ma io sono una persona normale e non un genio superdotato di intelligenza a cui basta leggere una volta per aver già imparato a memoria la pagina!” si difese la ragazza
“E pensare che quelli della tua razza sono dei geni più superdotati di me... stai infangando il loro nome!” disse Zero con faccia fintamente seria
“E tu non me lo ricordare! Se solo pensassi che mi è stato chiesto di trasferirmi in mezzo a loro... farei solo una figuraccia colossale!” disse la ragazza, prima che i suoi capelli venissero scompigliati da Zero
“Forza... su con il morale! Non sei così male come persona... se ti mordessi quella lingua lunga che ti ritrovi potrebbe anche essere piacevole stare con te” le disse, abbozzando un sorriso
“Perché hai usato il condizionale?” chiese la ragazza, indispettita
“Era quello che si addiceva di più alla situazione!” rispose il ragazzo.
Sapendo che quella discussione sarebbe potuta continuare a lungo, la ragazza decise di fare il suo dovere “Vado a fare un altro giro di ronda... tu non oziare!” gli disse, andandosene.
Le piaceva stare con Zero, così come le piaceva stare con Ichiru: entrambi spigliati, che non dicevano mai cose a vanvera solo per farle piacere, ma le dicevano subito quello che pensavano. Un po’ come Aidoh. E questo era una delle poche cose che mancava a Takuma: lui avrebbe fatto di tutto per proteggerla, anche mentire se fosse stato necessario.
Nello stesso tempo, però, solo pensare a quel nome le faceva male. Isaya avrebbe anche potuto avere ragione riguardo quel potere e lei avrebbe anche potuto non riceverlo. E, in effetti, ne aveva parecchi per essere una normale purosangue, anzi, per essere l’ultima discendente di una famiglia di purosangue.
Se lei non fosse riuscita a trasformare Takuma? Probabilmente sarebbe accaduto quello che le aveva detto il nobile, ovvero l’avrebbe visto invecchiare e morire, anche se a distanza di qualche migliaio di anni. Tuttavia, questo periodo interminabile per un vampiro di sangue puro altro non era che un battito di ciglia. Con un pisolino di cinquecento anni passava gran parte di quel tempo. Inoltre, in quel momento, la ragazza si stava domandando: Takuma era davvero la persona giusta per lei?
Sì, era dolce, generoso, sempre sorridente e con un grande cuore; tuttavia, quei sentimenti sarebbero potuti sbiadire con il passare del tempo. Non l’aveva vista per oltre dieci anni, non si era nemmeno fatto sentire nonostante sapesse che era diventata un umana e non aveva nemmeno riconosciuto la sua presenza in quei due anni passati al collegio. Renderlo immortale (se così si può dire) era una cosa che forse non desiderava: se i sentimenti erano fasulli, cinquecento anni sarebbero davvero stati più che sufficienti per rendersene conto. Eppure, dopo quel periodo, lui sarebbe invecchiato...
“Forse dovrei prendere in considerazione la proposta del nobile Isaya...” si disse la ragazza, calciando distrattamente una pietra. Era la soluzione più vile, forse, ma anche la più facile: vivere un’eternità con una persona che avrebbe vissuto altrettanto tempo sarebbe stato un bel modo di passarlo, tuttavia, anche quando l’aveva baciata, quando l’aveva sfiorata, non aveva provato niente. Era diventata rossa, ma solo per la sorpresa. Persino con Hanabusa era stato diverso! Lì aveva voluto, anche se per poco, ricambiare il ragazzo e i suoi sentimenti.
“Avrò un’eternità per pensare a queste cose! Non c’è proprio bisogno che mi crucci ora!” si disse la ragazza, andando verso la fontana e sedendosi
“Già... io avrò un’eternità, ma loro no... e trasformarli in purosangue, sempre se potessi, vorrebbe dire farli soffrire. Dovrebbero dire addio alle loro famiglie, a molti dei loro amici...” pensò la ragazza.
La gestione della sua vita da purosangue era diventata tutt’altro che semplice.



“Aya-chan!” disse Takuma, abbracciando, improvvisamente, la ragazza da dietro
“T- Takuma!” disse la ragazza, spaventata
“Che c’è? Non volevi vedermi?” chiese il ragazzo, lasciandola
“No... non è questo. Solo che... mi hai un po’ spaventata” disse la ragazza, sorridendo
“Mi perdoni, Aya-chan?” chiese il ragazzo, mettendo le braccia attorno alla vita della ragazza e avvicinandola a sé, prima di iniziare a baciarla appassionatamente. La ragazza si lasciò andare.
No, non ce la faceva proprio a dire di no a Takuma. Per lui avrebbe fatto di tutto, e si sentì un po’ come Shizuka: anche lei stava facendo pazzie per l’uomo che amava, e ne aveva fatte anche dopo la sua morte.
Improvvisamente, però, le tornarono in mente le parole di Isaya “Non è detto che le riesca a trasformarlo in purosangue”. Al solo ricordo di quelle parole, lei lo allontanò immediatamente
“S... scusami. N- non so che mi sia preso. C- credo di dover andare a lavorare, ora” disse la ragazza, indietreggiando di qualche passo
“Ho fatto qualcosa di male?” chiese il ragazzo
“No... ecco... io...” disse la ragazza, prima che una terza persona complicasse ulteriormente le cose.
“Allora hai scelto lui?” chiese Hanabusa, arrivando sulla scena e con un filo di rabbia
“Aidoh... io...” disse la ragazza, provando una strana agitazione.
“Vi faccio i miei auguri. Ora ti conviene rientrare... abbiamo lezione fra qualche minuto” disse il ragazzo, rientrando
“No, Hanabusa, aspetta!” disse la ragazza, avvicinandosi al biondo e prendendolo per il polso
“Lasciami andare! Non voglio avere niente a che fare con un mostro come te!” rispose il ragazzo, scostando immediatamente il polso. A quelle parole il cuore della ragazza ebbe un sobbalzo. Lo sentì quasi andare in frantumi, dopo che l’uomo pronunciato quella parola che più di ogni altra cosa la identificava.
Mostro. Non era altro.
“M- mi dispiace. Non volevo farti soffrire” disse la ragazza, rimanendo lì, mentre il suo cuore stava perdendo qualche battito. Aidoh era una delle poche persone alle quali mai, nella sua vita, avrebbe  voluto rinunciare, eppure l’aveva appena ferito in un modo indescrivibile.



Un improvviso fischio costrinse la ragazza a mettersi le mani alle orecchie
“Hana... ne siete sicuri? Se volete, potremmo darvi una mano. Persino un purosangue da solo non può molto contro quattro dei suoi consanguinei. Inoltre tu...” iniziò a dire la voce di Juri, mentre quella di Hana la fermò
“Avete una famiglia.. non possiamo permettere che voi rischiate così tanto per noi. Sono sicura che voi avrete una vita molto più felice della nostra” disse Hana. Improvvisamente, la scena si fece chiara: i quattro purosangue erano in un lussuoso salotto, entrambe le coppie su un divano differente, una di fronte all’altra.
“Allora... siete davvero sicuri di volerlo fare? La vostra bambina...”
“Sarà una brava bambina, ci fidiamo di lei. Inoltre... potrebbe anche essere colei che...” iniziò a dire il padre della ragazza, prima che la scena si dissolvesse.
Quando riaprì gli occhi, Takuma le stava porgendo la mano
“Stai bene?” chiese gentilmente. Per un riflesso condizionato, lei l’allontanò immediatamente, accorgendosi solo dopo di cosa aveva fatto.
“S- scusami. Devo andare” disse, correndo via.


Iniziò a correre a più non posso, mentre le lacrime le rigavano il volto. Non riusciva a capacitarsi di quel suo assurdo atteggiamento, che aveva, in un solo attimo, allontanato due delle persone alle quali più teneva nella sua vita, le persone che erano le candidate per passare un’eternità.
Eppure, ora quelle parole tanto strane del padre le avevano fatto venire un grosso dubbio: sarebbe potuta essere colei... cosa? Aveva centomila ipotesi sulle quali aveva iniziato a fantasticare, e una peggiore dell’altra.
Quando si fermò, si asciugò le lacrime e, molto tristemente, s’incamminò nuovamente per la ronda.
“Ehi, Ayame! Vieni, presto! C’è stato dato l’immediato ordine di una caccia!” disse Ichiru, correndo verso di lei
“Eh? Anche io?!” chiese la ragazza, stupita “Sì! Presto, vieni!” disse, afferrandola per il polso e conducendola via.
Ben presto sarebbe andata alla sua prima caccia.


Angolo dell'autrice: Buon pomeriggio a tutti e scusatemi infinitamente per il ritardo nella pubblicazione! Purtroppo fra la scuola e la mia voglia di rilassarmi proprio non mi andava di continuare a scrivere! Ma ora che ho visto la fine del manga e che mi sono ripresa, spero di riuscire a finirlo per la fine dell'estate (se mi metto d'impegno un altro paio di settimane e sono a posto!).
Allora, come sempre ringrazui usuk_fan e Heart per la loro recensione nel precedente capitolo e spero che questo capitolo (un pochetto deprimente u.u") vi sia piaciuto.
Come sempre, dato che ho dei capitoli già pronti, spero di pubblicarli il prima possibile! :D
A presto!

  
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