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Autore: SonoDiversaDagliAltri    31/07/2013    6 recensioni
Voldemort era stato uno dei più grandi maghi della storia moderna. Aveva fatto cose orribili, ma le aveva fatte tutte secondo un ideale. E non avrebbe mai permesso che quell’ideale andasse perduto. Era esaltato dalla prospettiva di vita eterna, ma non tanto sprovveduto da non considerare la probabilità della sua morte. Aveva designato un erede. E l’erede si sarebbe trovato ad Hogwarts esattamente 25 anni dopo di lui. Lasciò la sua profezia ai Mangiamorte che sapeva gli sarebbero rimasti fedeli. E loro hanno eseguito gli ordini.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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NON SONO IO.
 
 
Voldemort era stato uno dei più grandi maghi della storia moderna. Aveva fatto cose orribili, ma le aveva fatte tutte secondo un ideale. E non avrebbe mai permesso che quell’ideale andasse perduto. Era esaltato dalla prospettiva di vita eterna, ma non tanto sprovveduto da non considerare la probabilità della sua morte. Aveva designato un erede. E l’erede si sarebbe trovato ad Hogwarts esattamente 25 anni dopo di lui. Lasciò la sua profezia ai Mangiamorte che sapeva gli sarebbero rimasti fedeli. E loro hanno eseguito gli ordini.
 
 
 
 
Albus era nella sala comune di Serpeverde, bloccato, chiuso lì insieme agli altri compagni dai professori che speravano di proteggere i ragazzi dall’attacco dei Mangiamorte. Ma restare lì era l’ultima cosa che sognava di fare. Batteva i pugni contro il muro d’ingresso, cercando il modo di andarsene. Solo un’altra persona, Scorpius Malfoy, era insieme a lui. Entrambi dovevano assolutamente uscire per lo stesso motivo: Rose. I professori avevano portato in un luogo sicuro e nascosto tutte le persone che in qualche modo potevano essere collegate a Voldemort, compresi i suoi cugini. Ma non Rose, non lei. Era una vera Grifondoro e pur di rimanere a difendere i suoi compagni, si era nascosta dalla McGranitt stessa, trascinando nella vicenda, come sempre accadeva, anche lui e Scorpius.
Improvvisamente gli venne in mente un’idea: l’incantesimo che non aveva funzionato scagliato singolarmente poteva funzionare in coppia quel tanto che bastava da rompere le difese. Così lui e Scorpius alzarono le bacchette:- 1, 2, 3… Reducto!- gridarono all’unisono. Furono scagliati indietro e caddero violentemente a terra. L’incantesimo però funzionò: nel buco si era aperto un varco abbastanza grande da poterci passare. Scorpius corse fuori disperato, mentre Albus gettava un incantesimo per riparare il muro e proteggere gli altri. Volarono su per centinaia di scalini, senza voltarsi indietro. Dopo quella che parve un’eternità giunsero alla torre Grifondoro. Il ritratto della Signora Grassa era letteralmente volato via dalla sua postazione, scardinato e gettato in mezzo al corridoio. Quando entrarono ciò che si trovarono davanti fu devastante: dieci corpi di ragazzi erano riversi a terra e solo tre persone erano ancora vivi per piangerli. Albus tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che Rose era tra questi. Era china sul corpo di Edward Franklin, un suo caro amico, sconvolta. Non riusciva nemmeno a piangere. Scorpius le si gettò al collo e la baciò. Albus si guardò intorno: le altre due persone vive erano Alice Paciock che stava singhiozzando ininterrottamente vicino al corpo di sua sorella Augusta e un ragazzo dai capelli castagna, troppo intontito per capire cosa stesse succedendo.
Rose si fece forza e raccontò cosa era successo:- Ci hanno attaccati…erano in cinque… a… abbiamo difeso gli altri…-. – Ci siete riusciti?- chiese Albus. Rose annuì debolmente:- Albus, devi sapere una cosa- continuò Rose – cercavano te, credono che sia tu l’erede di Voldemort!-. Quello fu un duro colpo per Albus, come una coltellata allo stomaco. – NON SONO IO!- esclamò in un tono tra il confuso e l’indignato. – Lo so! È per questo che dobbiamo trovare la McGranitt, per metterti al sicuro con gli altri!- replicò Rose. Albus non avrebbe voluto lasciare Rose da sola, ma cosa avrebbe potuto fare? E se poi fosse stato veramente lui l’erede? Non poteva finire in mano ai Mangiamorte. La cosa migliore da fare era essere portato al sicuro, anche se questo non gli piaceva.
– Vieni con me?- chiese a Rose. – Mi dispiace, ma non posso lasciarli!- disse guardandosi intorno. – Resto io con loro- disse improvvisamente Scorpius – tu va a cercare la McGranitt-.
- Tornerò- disse lei, e lo baciò.
 Corsero, Rose e Albus corsero senza fermarsi, senza voltarsi indietro. Cercando un qualsiasi professore, qualcuno che li potesse aiutare. Arrivarono nella Sala d’Ingresso stremati e con il fiatone, ma non ebbero il tempo di fermarsi a riprendere fiato. Delle voci provenivano dal fondo di un corridoio: voci estranee, voci cattive. – E’ lui!- gridarono, -Prendiamolo!- e si gettarono di corsa verso di loro.
- Tu va, li sistemo io!- disse Rose con voce tremante e sicura allo stesso tempo. E mentre lei si metteva in posizione, levando la bacchetta, Albus attraversò di volata la Sala, con la mezza idea di raggiungere la sua scopa nella rimessa. Ma non fece in tempo a percorrere metà del percorso verso il campo da Quidditch che una figura esile e snella gli si parò davanti, bacchetta in pugno, tagliandoli la ritirata. Era Lily, sua sorella. –Lily! Devo andarmene! I Mangiamorte mi vogliono catturare! Dove sono gli altri? Dove sono stati portati?- chiese disperato. Lily rispose impassibile – Non aiuterò l’erede di Voldemort a fuggire!-.
 - Ma Lily! Non sono io! Credimi…-. Sua sorella aveva il volto stranamente impassibile e una strana luce negli occhi. Una luce maligna. Albus capì, non seppe come ma capì. Era lei l’Erede. – S…sei tu…- disse paralizzato. – Ma che perspicacia fratello-.
– Lily, no…-. Ma era già troppo tardi. Non era più sua sorella: aveva la bacchetta in posizione e un ghigno malefico sul volto.
-Avada Kedavra!- il lampo verde si levò dalla bacchetta di faggio di Lily. Albus chiuse gli occhi, preparandosi alla fine. Ma un attimo prima che l’anatema lo colpisse sentì un grido e l’impatto di un altro corpo contro il suo, che lo spinse violentemente di lato. Salvandolo dalla morte.
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eccoci qui! ringrazio Clary F per il bellissimo banner. da sinistra verso destra sono: Rose, Albus, Scorpius e Lily!
  
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