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Autore: lenu88    09/02/2008    2 recensioni
Il professor Lumacorno affida un incarico a Blaise, ma questi non ne sembra molto felice. Ma, chissà,forse non tutte le scocciature vengono per nuocere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le disgrazie di Draco.



La dom
enica mattina Draco si svegliò di soprassalto. Un incubo? L'improvvisa consapevolezza di aver dimenticato qualcosa da fare? O forse il fatto che Blaise Zabini stesse saltando sul suo letto con addosso i soli boxer?
Con un calcio ben assestato alla gamba del disturbatore della quiete pubblica, il biondo riusci a farlo cadere e, orgoglioso del risultato ottenuto si rimise sotto le coperte.
Ma, come tutti ben sapevano, Blaise non è tipo che demorde, perciò si buttò addosso all'amico "Draco?"
Per tutta risposta Draco, con uno spintone, lo buttò giù dal letto e si mise il cuscino sopra la testa.
A questo punto chiunque, per non scatenare l'ira funesta del Principe delle Serpi, si sarebbe dato per vinto e avrebbe gettato la spugna. Questo almeno era quello che si augurava il giovane Malfoy, ma...
"Blaise accidenti a te! Ridammi immediatamente le coperte." saltando giù dal letto, Draco iniziò a rincorrere Blaise per tutto il dormitorio, svegliando, così, anche gli altri.
Raggiunto e acciuffato Blaise, dopo avergli regalato un bel pugno in testa, si riprese le coperte e se ne tornò a letto.
Nonostante tutto questo Zabini stava per tornare all'attacco, ma fu provvidenzialmente bloccato da un oggetto non meglio identificato dritto in testa, lanciato da Theodore che si rimise subito a dormire.
Fu così che Blaise giunse alla saggia decisione di aspettare la colazione per parlare all'amico. Aveva incassato abbastanza colpi per il momento.

"Draco?"
"..."
"Ehi, Dra!"
"..." 
"Sei ancora arrabbiato con me per stamattina?"
"Nooo. Cosa te lo fa pensare?" Blaise notò le nocche delle mani di Draco farsi bianche mentre stringeva il cucchiaio del porridge "Solo perchè mi hai svegliato all'alba dopo che ho passato tutta la notte a fare la ronda, non vuol dire che io sia arrabbiato."
"Oh! Meno male. Stavo già iniziando a preoccuparmi."
Draco si schiaffò una mano in fronte per la disperazione, poi si dedicò di nuovo alla sua colazione.
"Non mi hai ancora chiesto dove sono stato la notte scorsa."
"Forse perché non mi importa?"
"Sono stato con una ragazza" continuò Blaise senza dare segno di aver sentito l'amico "Con quella ragazza che, ti avevo detto, mi piace."
Draco ormai rassegnato lo guardò aspettando che continuasse.
"Ecco... questa ragazza mi ha detto che uscirà con me solo ad una condizione, e cioè se io riuscirò a far colpo su di lei in qualche modo"
"Beh, allora buona fortuna." disse Draco alzandosi per allontanarsi, intuendo dove l'altro volesse andare a parare.
Purtroppo per lui, fu prontamente seguito da Blaise che, una volta in corridoio, gli pose la fatidica domanda che avrebbe cambiato la vita dell'unico erede Malfoy per sempre "Mi aiuterai, vero?" E come si può dire di no all'insistenza fatta persona, che pur di ottenere ciò che vuole potrebbe farti considerare il suicidio cosa gradita?

Nei giorni successivi il povero, sfortunato Draco Malfoy si ritrovò una nuova ombra al seguito, un ombra piuttosto fastidiosa.
"Potrei addestrare i gufi della scuola perché si riuniscano in una formazione aerea a formare un cuore. No, io non so ammaestrare i gufi..."
"Ma non mi puoi lasciare in pace neanche mentre mi lavo i denti?"
"Magari con delle farfalle"
Nel frattempo Draco si chiedeva cosa mai avesse fatto di così crudele nella vita per meritare tutto ciò. Sapeva di non essere uno stinco di santo, ma questo era davvero troppo.

Il venerdì arrivò sin troppo velocemente e i grandi progetti di Blaise si erano risolti in... un pugno di mosche e un quasi esaurimento mentale di Draco.
Per quanto si sforzasse non riusciva a combinare niente. Non aveva funzionato l'armatura  che decantava poesie d'amore, ne lo gnomo ballerino col cartello 'Sono disposto a tutto. B.Z.'. E nonostante Draco gli avesse detto che con quelle pagliacciate non avrebbe concluso niente, Blaise non riusciva a farsi venire in mente niente di buono. Sempre abituato ad ottenere favori dalle ragazze con un semplice sorriso accattivante o, se proprio andava male, con rose e cioccocalderoni ripieni (aveva provato anche con quelli), non sapeva da che parte cominciare con Juliet.
"Draco, ti prego fatti venire un'idea." Blaise era piuttosto agitato quella mattina a colazione "Mancano meno di ventiquattro ore all'uscita a Hogsmeade. Non mi hai aiutato per niente in tutta la settimana."
"Se almeno mi dicessi di chi si tratta... "
Il moro lo fissò per qualche istante. Poi decise che ormai, tanto valeva dirglielo.
"Juliet McDavis di Corvonero"
"Quella a cui dai ripetizioni di pozioni?"
"Lei"
"Ma perchè non me l'hai detto prima?" chiese il biondo come se la questione fosse della massima importanza.
"Perchè? Sai come potrei fare per conquistarla?"
"No. So che stai sprecando tempo, e che l'hai fatto sprecare anche a me. Non hai sentito Pansy quando ti ha detto che non è interessata ai ragazzi?"
"Io sono sicuro di riuscire a farle cambiare idea." disse convinto Blaise.
Draco lo guardò attentamente e gli chiese "Ma con tutte le ragazze che ti corrono dietro, perché proprio lei?"
"Perché lei è speciale" rispose semplicemente Blaise spostando lo sguardo sul tavolo di Corvonero dove vide Juliet chiacchierare con quella che Blaise aveva intuito essere la cugina a cui era tanto legata. Si sentivo un po' geloso per il fatto che lei potesse godere della compagnia della rossa così liberamente, mentre lui si stava struggendo per non riuscire ad avere un appuntamento.
"Io non ti capisco" le parole di Draco lo riscossero.
"Non devi capire, devi solo aiutarmi. Ti prego, Dra."
"Secondo me stai sbagliando approccio"
Blaise guardò riconoscente il biondo. Nonostante si ostinasse a fare i duro, sapeva essere un ottimo amico e sopratutto dispensava buoni consigli.
"Ma come dovrei fare?"
"Prova a parlarle."
"Credi che funzionerà?"
"Beh, tentar non nuoce, no?"

L'idea poteva anche essere buona, se non fosse stato che Blaise non sapeva proprio cosa dire alla ragazza. Draco gli aveva detto di provare con qualcosa di romantico, "alle ragazze piacciono tutte quelle smancerie" aveva detto il biondo. Purtroppo neanche lui era un esperto in corteggiamenti dal momento che le ragazze gli si gettavano letteralmente ai piedi, e potevano fare solo congetture su come si dovesse agire. 
A niente erano servite tutte le ore di lezione della giornata passate a riflettere su come parlare a Juliet, anzichè seguire le spiegazioni dei professori. Così il pomeriggio, mentre in Sala Grande si avvicinava al tavolo di Corvonero dove la rossa stava leggendo un libro, non aveva la minima idea di come comportarsi.
Essere troppo diretti avrebbe potuto nuocere tanto quanto girarci troppo intorno. Che fare?
"Juliet...? Posso parlarti?" si, come inizio non era male.
"Certo!" disse lei chiudendo il libro e alzandosi dalla panca "Meglio uscire. Qui potremmo disturbare chi sta studiando"
Una volta fuori, Juliet aspettò che Blaise parlasse, facendogli capire con lo sguardo che fosse pronta ad ascoltarlo.
Era infine giunto il momento. Un respiro profondo e...
"Oh! Ecco i miei ragazzi!" il professor Lumacorno si avvicinò e diede una pacca sulla spalla al serpeverde.
"Salve professore!" Juliet salutò cordiale il professore, mentre il povero Zabini era momentaneamente impegnato a riflettere su quanto crudele fosse la sorte.

"Vedo che siete molto affiatati. Bene, bene. Ho visto dei notevoli progressi in classe, ma come stanno procedendo le lezioni? " chiese il professore portando le mani dietro la schiena.
"Molto bene. Blaise è stata un'ottima scelta, professore." la Corvonero sorrise e Blaise lasciò per un attimo i suoi tristi pensieri per ammirare come il viso le si illuminasse, quando sorrideva.
"Bene! E per natale tornerete a casa?" a quanto pareva il professore non aveva intenzione di congedarsi troppo presto.
"Beh, starò con i miei genitori, ma non staremo a casa. Stiamo organizzando un viaggio in giro per l'Irlanda"
"Ottimo. E tu ragazzo?"
"A casa." si limitò a rispondere il moro, continuando a guardare Juliet.
"Che ne dite di una tazza di the?" propose Lumacorno.
"Veramente, Blaise voleva parlarmi di una cosa."
"Beh, allora sarà per un'altra volta! Buon pomeriggio!" e dando un altro colpetto a Blaise, il professore se ne andò.
"Uh. Credo tu mi abbia appena salvata dal mio rito di ingresso al Lumaclub. Allora, cosa volevi dirmi?" Juliet piegò la testa leggermente di lato, in un modo che Blaise trovò assolutamente adorabile. Era palese ormai: quella ragazza l'aveva stregato.

"Ecco... io... Sei libera domani?" 
"Io sono sempre libera!"
"Allora ti andrebbe di passare la giornata con me?"
decisione e sicurezza. Questo è il segreto del successo.
"Credevo avessimo risolto questo punto"
"Ma io non so più dove sbattere la testa. Ho provato di tutto e oggi è l'ultimo giorno" 
"L'ultimo giorno per cosa?" la corvonero era sinceramente sorpresa.
"Ma... come per cosa? Mi avevi detto che se fossi riuscito a convincerti saremmo potuti uscire insieme." come poteva essersi dimenticata della promessa?
"Beh, sarà per un'altra volta, no?". Poi vedendo lo sguardo stranito di Blaise aggiunse "Non ho detto che sarebbe stato solo per questo sabato. Ci saranno altre uscite, dopotutto. Se ti va ancora."
"Certo che mi và!" Blaise si sentì sollevato "Perciò, ho ancora tempo." Juliet annuì "E domani non usciremo insieme" questa volta la rossa scosse il capo in segno di dissenso "Ne sei sicurissima?"
"Blaise per favore, non rendermi le cose più difficili. Ti prego" Juliet aveva abbassato lo sguardo.
"Ok. Non insisto." era dispiaciuto di aver insistito troppo. Dopotutto poteva ancora provarci, no?


"Allora? Com'è andata?" chiese Draco, più per sapere se l'incubo Blaise-perseguitatore-innamorato si potesse dire finalmente concluso che per reale interesse.
"Non è andata. Ma abbiamo ancora tempo. La scadenza non era per domani. Posso ancora farcela."
Draco era visibilmente distrutto. Come avrebbe fatto a sopportare il suo amico se si fosse comportato ancora come quella settimana? Serviva un piano.
"Peccato però. Questo sabato sarebbe stato perfetto" mormorò dispiaciuto Blaise.
"Io avrei un idea"

To be continued...



Questo è stato un capitolo molto sofferto devo dire. E non solo perchè in questi giorni sono vittima del raffreddore, ma anche perchè l'ispirazione ha pensato bene di farsi vedere poco e niente (magari per non farsi contagiare...). Spero non sia troppo misero.
Cosa avrà in mente il nostro Draco? Spero non si voglia vendicare per quello che gli sto facendo capitare. Voglio ricordare che io adoro Draco e se gli sto facendo questo è solo per il bene della ff. Perciò chiedo umilmente perdono a lui e a tutte le sue ammiratrici (tra e quali ci sono anch'io... dovrò chiedere scusa anche a me stessa?).
Ringrazio tantissimo SakiJune (come vedi mi sto ingegnando per inserire anche Horace. Purtroppo non ho molta dimestichezza con questo personaggio, quindi dovrò studiarlo un po'. Per la lezione... vedrò di inventarmi qualcosa) e criandola (sono contenta ti piaccia anche Juliet. Mi sembrava il tipo di ragazza più giusto per la storia... a quanto pare, però, Blaise avrà un po' di problemi nel riuscire a conquistarla. Ma altrimenti, dove starebbe il divertimento?) per le loro recensioni che mi invogliano a continuare.
E ora devo andare perchè c'è una casa che sta aspettando solo me per essere tirata a lucido.
Un kiss!

Lenù

   
 
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