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Autore: LilyShakarian    09/02/2008    7 recensioni
La vita tranquilla di Yugi viene sconvolta dalla comparsa di Yami, un vampiro seducente che ha deciso di fare di lui la sua "sposa". Come farà Yugi a resistergli? E vorrà realmente farlo? Di sicuro gli aprirà le porte di un nuovo mondo a lui sconosciuto e di tutti i pericoli che si nascondono nelle ombre...
Avvertenza: Yami è liberamente ispirato al Jean-Claude della serie di Anita Blake della Hamilton.
REVISIONATA 26/02/2018
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Yuugi Mouto
Note: AU, Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Yami Serie'
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Allora Yugi, è stato così traumatico andare in infermeria con il prof?” Gli chiese Joey, impensierito. Il ragazzo si voltò verso l'amico, indeciso se confessare o meno quanto il nuovo sexy professore di storia, fosse in realtà un vampiro maniaco. “ No, tutto ok, sono solo un po' nervoso.” “ Avete parlato?” Chiese Tea, incuriosita. “ Si, mi ha chiesto se c'era qualcosa che non andava, ma siccome non c'era nulla, tranne la stanchezza... E' stato abbastanza comprensivo.” Si sentiva male a mentire così spudoratamente ai suoi amici, ma se avesse detto loro la verità, l'avrebbero preso nuovamente per pazzo. “ Che fortuna Yugi.” Continuò la ragazza, con aria sognante. “ In che senso Tea?” “ Beh... è il nuovo prof è un figo da paura! Mi sarebbe piaciuto andare in infermeria con lui al tuo posto.” Ammise, con una luce negli occhi. ' Mi dispiace amica mia, ma a quanto pare non rientri nei suoi gusti.' Si ritrovò a pensare Yugi, sconsolato. Tristan si rivolse all'amica. “ Ma dai Tea, non pensavo avessi certi gusti.”

O hai paura di non passare storia?” Incalzò Joey, gongolante. “ Non è per quello, idiota! E' che... mi piace.” Una fitta di dolore attraversò il cuore di Yugi. ' Cos'è questa sensazione...?' “ E' così attraente, affascinante e ben educato... mi immagino a passeggiare con lui mano nella mano, al chiaro di luna, mentre ci scambiamo un bacio e poi...” Alle parole della ragazza, Tristan fece una faccia disgustata, mentre Joey scosse la testa rassegnato. “ L'abbiamo persa...” ' Stasera sarò io a fare tutte quelle cose che ti stai immaginando, Tea...' Disse Yugi tra sé e sé, ma quei pensieri lo freddarono all'istante. ' Oddio, ma cosa sto pensando?! Io non sono geloso! Non posso essere geloso! Non mi frega nulla di quel vampiro sexy... AHHH!!! L'ho fatto di nuovo! Ma che diavolo mi sta succedendo?!?' “ Aiuto...” Riuscì solo a dire, mantenendosi la testa, prima di cadere a terra. L' ultima cosa che vide furono le facce preoccupate dei suoi amici, poi più nulla. Rimase svenuto fino alla fine delle lezioni pomeridiane e si risvegliò in infermeria, accerchiato da Tea, Tristan, e Joey. Quest'ultimo parlò. “ Finalmente amico! Cominciavamo a preoccuparci. E' tutto il giorno che sei strano a dire il vero...” “ Dove sono? Che è successo?” “Sei in infermeria, sei svenuto alla prima ora, ma sei sicuro di stare bene..?” “ Si, si, si! Che ore sono adesso?” Chiese Yugi ansioso. “ Sono quasi le sei... se non ti fossi svegliato, ti avremmo lasciato qui tutta la notte.” Scherzò Tristan, ricevendo un colpetto alla nuca da Tea. “ E'...è già buio?” Domandò ancora, titubante. “ Mh... no, ma quasi. Dovrebbe esserci ancora mezz'oretta di luce. “ Lo tranquillizzò la ragazza, prima di incalzare. “ Yugi...vuoi dirci cosa c'è che ti preoccupa?” “ N-nulla...nulla, tranquilli, ma non riesco a riposare bene e quindi di giorno sto male...” Ancora bugie, si faceva schifo da solo.

Allora ti converrebbe rimanere a casa un paio di giorni.” “ Il nonno non c'è, quindi si, penso che farò così. Grazie ragazzi per avermi sopportato e per avermi aspettato.” Fece il primo sorriso sincero della giornata e Joey gli scompigliò i capelli. “ Yugi! Siamo amici, no? E' il minimo!” “ Coraggio, ora alzati. Altrimenti ti lasciamo qui davvero!” Continuò Tristan, con la stessa espressione dell'amico biondo. “ Dai Yugi, ti accompagniamo a casa.” Gli sorrise Tea, cordiale e lui non poté fare altro che ringraziare internamente per avere vicino delle persone così meravigliose.

§§§

Arrivati davanti alla porta di casa Mouto i ragazzi salutarono l'amico, raccomandandogli di riguardarsi. Il ragazzo entrò in casa e sospirò, dopo aver chiuso la porta alle proprie spalle. Proprio in quello stesso istante, la punta del sole stava oltrepassando l'orizzonte, lasciando spazio a buio e freddo. Un brivido percorse l'esile corpo di Yugi. “ Mi sa che mi sto ammalando davvero...” Decise di fare un bagno bollente, pensando che sicuramente gli avrebbe fatto bene. Aprì il rubinetto dell'acqua calda, poi scese in cucina a cercare qualcosa da mangiare velocemente. Il biglietto del nonno che lo avvertiva della sua partenza improvvisa era ancora attaccato al frigo. Salì in camera, tenendo in mano una polpetta di riso alla quale ogni tanto dava un morso. Appoggiò le sue cose, finì di mangiare e prese il pigiama pulito dal suo armadio di legno scuro accanto al letto. Tornò in bagno, tranquillo, pensando che si sarebbe rilassato, ma per poco non morì d'infarto quando, nella vasca colma d'acqua calda, non vide la causa principale del suo stress. Il vampiro stava bello accoccolato nell'ampia vasca, col viso rivolto verso l'alto e gli occhi chiusi. Poi lì aprì e fissò lo sbalordito Yugi davanti a sé. “ Ti aspettavo cherie...” Lo salutò, con estrema nonchalance, mentre un sorriso provocatorio compariva sul suo viso. “ T-tu...nudo...tu cosa diavolo ci fai nudo nella mia vasca?! NUDO!!!” “ Pensavo di fare il bagno con te, petit bijou.” “ Ma non se ne parla proprio!” Rispose Yugi, categorico. “ Ma come? Dopo tutti quei bei pensieri di questa mattina... e la tua inaspettata gelosia...” “Cosa?! Stai scherzando spero!” “ Posso leggere i tuoi pensieri quando voglio... e inoltre, posso fare anche dei giochetti molto divertenti...” “In che senso?” “ Prova a immaginarlo...” Yugi ci pensò un poco, poi un'idea fulminea gli balzò in testa. “ ...no... non me lo dire... eri tu... Eri tu che mi facevi pensare quelle cose?!” “ Oui.” “ Sei un maledetto!” “ Su, calmati sposa... non era nulla che in realtà non volessi veramente anche tu.” “ Su questo avrei da ridire.” Yami fece per alzarsi, ma Yugi lo bloccò. “ No grazie. Non mi interessalo spettacolo.” Yami sorrise, senza far vedere le zanne.

D'accordo. Se non vuoi che esca io, perché non entri tu?” Yugi non poté fare a meno di arrossire. Il potere del vampiro era nell'aria, stava cercando di manipolarlo. “ N-no...non voglio...” Yami abbassò la testa, in segno di sconfitta. “ Ah, è inutile... il mio potere non ha effetto sulla mia sposa...” “ Davvero? Ma se hai appena detto...”

Spogliati e te lo spiego...” “ Tu sei pazzo.” “ Forse, ma facciamo così: ad ogni informazione ti togli qualcosa ok?” Yugi, convinto che non gli sarebbe interessato sapere altro, accettò. Appoggiò la roba sul mobiletto vicino al lavandino e si levò imbarazzato la maglietta, visto che la giacca della divisa se l'aveva tolta in precedenza in camera sua. Il vampiro lo fissò attentamente, senza staccargli da dosso gli occhi bramosi neanche un secondo. “ Perfetto...” “ Ora rispondi. Perché la 'sposa' non può subire il potere del suo vampiro?” “ Ah, ora sono il tuo vampiro?” Gongolò Yami, con un ghigno. “ Piantala!” Gli rispose Yugi, estremamente in imbarazzo. “ Va bene, va bene.” Ridacchiò il vampiro, prima di proseguire. “ La sposa è legata al vampiro che l'ha scelta, ma lui non può costringerla a fare sesso, o almeno non la prima volta. E comunque il rapporto serve per donare potere puro. Per il resto i poteri non hanno effetto.” “ Ma allora come hai fatto a modificare i miei pensieri?” “Se vuoi saperlo levati i pantaloni...” Yugi sgranò li occhi. Si era completamente dimenticato del patto. Suo malgrado, dovette toglierseli e rimanere in slip. “ Molto bene...” Yami gli rivolse uno sguardo famelico, leccandosi il labbro superiore. “ Non...non guardarmi così... Rispondi piuttosto!” “...come stavo dicendo, i miei poteri su di te sono limitati, ma la telepatia e il farti dire o fare quello che voglio rientra nelle mie competenze.” Yugi fece per chiedere il perché, ma poi si tappò la bocca: era rimasto in mutande, non era così stupido da farsi spogliare del tutto! Il bastardo gli stava dando delle mezze risposte apposta. “ Non mi chiedi il motivo?” “ No.” “ Come preferisci.” ' Accidenti, vorrei entrare nella vasca... vorrei fare il bagno con lui...' “ Se lo pensi, perché non entri?” “ Perché non sono io a pensarlo.” “ Ne sei sicuro...?” Yugi lo fissò, allibito.

Certo che ne...” No. Non ne era più tanto sicuro. E' vero, quel vampiro era arrogante, e anche alquanto maniaco, ma lo attraeva. Stava cominciando a piacergli senza che se ne rendesse nemmeno conto. E questo Yami lo sapeva. “ Guarda dentro di te, petite bijou e dimmi...sono stato io a farti pensare quelle cose... o sei stato tu da solo?” Yugi ci pensò attentamente. Chiuse gli occhi e attese qualche secondo prima di rispondere. “ No. Sei stato tu.” “ Come fai a dirlo?” “ Io non penserei mai a cose così sconce.” “ Sicuro?” “ Sicurissimo! Anche se... ammetto che un po', solo un po', inspiegabilmente... potresti piacermi, ecco.” In un attimo Yami gli fu davanti.

Cos...?” “ Sei adorabile...” Lo baciò, finché non sentì che a Yugi mancava il respiro.

Anf...anf... che vuol dire? In che senso 'adorabile'?” “ Sono due domande, Yugi...”

Con una mossa rapida ed abile, eliminò l'impedimento 'mutande' e lo gettò nella grande vasca. Il ragazzo riemerse poco dopo. “ Cof...cof cof... ma sei impazzito ulteriormente?!? Volevi uccidermi?!” Yami rientrò nella vasca, lo baciò lievemente e poi sussurrò. “ Non potrei mai farti del male.” Ed ecco che nuovamente il potere si espanse nel bagno, fuso con l'eccitazione. I capelli di Yugi erano bagnati, gocciolanti, gli aderivano al viso. Le gote erano arrossate per il calore e anche per l'imbarazzo. Yami stinse gli occhi. “ Mi fai uno strano effetto...Non...non riesco a trattenermi con te...” Baciò l'umano, affondando violentemente la lingua nella sua bocca. Yugi non lo respinse, ma corrispose al bacio, travolto dalla nota passione che in quei due giorni aveva scoperto e apprezzato. Si staccarono sonoramente. Yugi, ansimante, fissava negli occhi il vampiro, attendendo con timore e con trepidazione la prossima mossa. E lui non tardò ad accontentarlo: gli baciò il collo, scese piano, leccandogli accuratamente ogni gocciolina dei piccoli pettorali. Si divertì a passare la lingua sul ventre, giocando con l'ombelico. Yugi era immerso nel piacere, perciò quando Yami giunse, infine, alla sua intimità, non si oppose. Il vampiro cominciò a leccarlo, poi lo prese in bocca, stando attento a non ferirlo con le zanne e cominciò a succhiarlo, prima piano, per lasciarlo abituare, aumentando lentamente il ritmo e godendo di ogni respiro affannoso e di ogni gemito di piacere del compagno. L'eccitazione di Yugi raggiunse velocemente il suo culmine, inondando la bocca del vampiro. “Yami...” Sussurrò Yugi con voce roca. “ Vuoi che vada avanti?” Chiese il vampiro cercando gli occhi dell'umano coni suoi, mentre con la lingua raccoglieva le ultime gocce di piacere pulsante dell'altro. Yugi finalmente lo fissò. In quel momento, come un fulmine, nella sua testa riaffiorarono imbarazzo e timore. Non poteva credere di essersi lasciato fare 'quello'. “ N-no...no, meglio di no...” Farfugliò con voce tremolante. Fece per alzarsi, ma Yami era ancora sopra di lui. Il vampiro raggiunse nuovamente il suo viso. Non era arrabbiato, né deluso, solo un sorriso apprensivo era presente sul suo volto. Lo baciò, teneramente stavolta. “ Va bene, per oggi può anche andar bene così, insomma, abbiamo fatto progressi, almeno ora hai ammesso che ti piaccio.” Fece l'occhiolino, mentre Yugi diventava un peperone. Uscirono entrambi dalla vasca, si asciugarono perfettamente, poi Yugi mise il suo adorato pigiama turchese, mentre Yami indossò, oltre ai boxer severamente imposti da Yugi, una vestaglia rosso scarlatto. Nella stanza da letto il ragazzo fece storie, ma alla fine il vampiro riuscì a conquistarsi il posto affianco a lui nel letto. In cambio dovette rivelargli il perché potesse manipolare i suoi pensieri. “ E' per il sigillo. Più cresce, più saremo legati.” Si fissarono per pochi, lunghi attimi, poi però, a luci spente, Yugi resistette ben poco, nonostante la tensione e l'imbarazzo. Yami invece rimase sveglio ad osservarlo. “ Proprio una bella conquista. Forse un pò difficile, ma io adoro le sfide. Non tarderà a concedersi a me...” Gli accarezzò dolcemente i capelli, scostandogli un ciuffo ribelle dal viso. “ Sbrigati a superare le prove per diventare presto la mia sposa, petit Yugi. Non ci resta molto tempo..."

CONTINUA...

   
 
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