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Autore: MoonLilith    02/10/2004    5 recensioni
Una Grifondoro e un Serpeverde legati dal destino, ma divisi da una proibizione che non si spezzerà mai nelle loro famiglie... La figlia di Hermione Granger e Ron Weasley e il figlio di Draco Malfoy si ritrovano molto vicini... cosa accadrà? Un pizzico Lime ma moooolto romantico.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Annika Weasley

 

 

Era mattina, e il nuovo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era ricominciato. Per i corridoi dell'antico castello, si avvertiva leggermente un'aria di felicità tra gli studenti. I ragazzi, felici di rincontrarsi, si avviavano in un gran vociare generale per l'inizio delle lezioni. Tutt'un tratto, la maggior parte dei ragazzi, si fermò ad ammirare lei . Chi era lei? Il suo nome era Annika Weasley. Corpo aggraziato, capelli di un castano chiaro lucente, un giorno lisci come seta, un altro con i boccoli, come un angelo. I suoi occhi di ghiaccio squadravano gli altri che le stanno intorno, diffidenti per chi non conosce, caldi e dolci per i suoi amici di vecchia data. Simpatica, allegra, ma anche molto sexy. Per Annika, si era appena aperto il sesto anno di studi nella scuola di Magia e Stregoneria. E di certo, non sarebbe stato come quello di due anni prima. Perché due anni prima, non aveva un tatuaggio a forma di Ankh (simbolo della vita egiziano) sulla parte superiore del braccio, e neanche una croce celtica vicino all'ombelico. Due anni prima, non vestiva con la camicia sotto il gilet abbastanza sbottonata e con delle calze che le arrivavano a metà coscia. Aveva due buchi all'orecchio destro, e tre a quello sinistro. Le sue unghie erano lunghe, affilate, nere. Era una ragazza un po' fuori dal comune, con strane idee sulla magia nera e con una strana passione per la musica metal e hard rock, che i suoi amici, tranne alcuni con le sue stesse passioni, definivano musica rubbish . Ma, malgrado ciò, Annika era una delle più belle ragazze della scuola. Non solo, era anche la più intelligente del suo anno! Ma non era stata nominata Prefetto a causa di una sua brutta abitudine: violare le regole. Una sera, era stata ritrovata fuori dalla scuola, mezza ubriaca, a mezzanotte. Un'altra volta, è stata sorpresa a rubare nelle cucine… dell'idromele ad alto contenuto alcolico. Le sue compagne di stanza si sono spesso lamentate con la professoressa McGranitt a causa di quel suo modo di ascoltare la musica, ovvero ad un volume altissimo. Ma, dopotutto, Annika era anche una delle persone più buone della sua Casata, non che ce ne fossero di persone veramente cattive, a Grifondoro. Infatti, per uno strano caso, a giudicare dalle sue abitudini, Annika, al primo anno ad Hogwarts, era stata smistata a Grifondoro. Certo, c'è anche da aggiungere che, sei anni prima, lei non era certo la ragazza sexy e corteggiata che era in quel momento. Anzi, era solo una bambina orgogliosa, con degli occhialoni enormi, da cui dietro facevano capolino due occhi grandi, teneri e azzurri, che aveva conservato nel tempo.

Annika era l'ultima figlia di Hermione Granger e Ron Weasley. Estremamente diversa, sia dalla madre che dal padre, aveva tre fratelli maggiori: Elene, segretaria all'Ufficio Postale di Diagon Alley; Michael, in addestramento per diventare auror e John, che lavorava al Ministero della Magia da qualche mese. Lei era la più strana dei quattro fratelli: gli altri tre avevano una vita calma e senza inconvenienti, come ubriacate al pub con gli amici.

Ma, per Annika, quello era godersi la vita: prenderne il succo, le cose migliori, e assaporarle finché il sapore non si fosse dileguato totalmente dalla sua bocca. Malgrado tutto, come già ho accennato il precedenza, Annika studiava, s'impegnava quanto e spesso più dei suoi compagni di corso. Era brillante in tutte le materie, specialmente in Incantesimi, materia di cui conosceva alcuni sortilegi da maghi esperti, o da studenti del settimo anno. Insomma, Annika era una ragazza perfetta. O almeno, così tutti credevano.

« Annika! Buongiorno! » Julie le si avvicinò allegra « Passate bene le vacanze estive? »

« Benissimo! » esclamò Annika, sorridendo vivacemente.

« E con Jack, com'è andata a finire poi? » chiese Julie avvicinandosi per non farsi sentire dalla gente in corridoio. Annika sbuffò.

« Ma l'ho mollato, naturalmente! Diciamo che non ero io che gl'interessavo… o meglio, non io come persona che sa ragionare, ma io come ragazza da portarsi a… »

« Annika ti prego niente volgarità di prima mattina! » esclamò Julie, interrompendola.

« Sei troppo puritana per me, Julie. » le rispose Annika mentre entravano nella Sala Grande.

Annika cercò di ignorare gli sguardi indagatori dei ragazzi di Hogwarts, che la fissavano ammutoliti. La ragazza si diresse con non-chalance verso il suo tavolo, e seduta, iniziò a mangiare il suo porridge in silenzio. Si avvicinò a lei un ragazzo, si sedette alla sua sinistra e le mise il braccio intorno al collo.

« Ma chi si rivede! La mia metal-girl preferita! » esclamò il ragazzo. Era altissimo, magro, con i capelli neri e lunghi fin sotto le spalle, legati in una coda. Aveva gli occhi neri quasi quanto i capelli, e un sorriso formidabile. Dalla camicia sbottonata, si intravedeva il tatuaggio di un teschio.

« Potter, togli quella lurida manaccia dalla mia spalla destra. » disse Annika con un finto tono infastidito.

« Ah, la mia piccola true metal head si sta facendo sempre più spinosa! » esclamò il ragazzo, spostando il braccio e guardandola negli occhi col suo sorriso che toglieva il fiato.

« I vampiri attaccati cacciano gli artigli, non lo sai, Potter? » disse lei voltandosi verso di lui e sorridendogli.

« Mia cara vampira, diventi ogni anno più sexy. » le sussurrò lui nell'orecchio.

« Se tuo padre ti sentisse, sai cosa ti farebbe? » sibilò lei.

« Certo! Inizierebbe a rompere il … »

« Mamma mia, ragazzi! Ma possibile che il vostro linguaggio deve essere sempre così… così… sporco ? » esclamò Julie verso i due.

« Vuoi che ti faccia vedere quanto il mio linguaggio sporco possa essere appropriato in certe situazioni? » chiese il ragazzo a Julie, sorridendole maliziosamente. Le guance di lei diventarono rosse come due peperoni, i suoi occhi ramati si spostarono immediatamente a terra, da dove non intendeva muovere lo sguardo. I capelli biondo scuro le ricaddero sul viso nascondendo, in parte, il rossore acuto.

Annika tirò una gomitata nello stomaco del ragazzo.

« Matt, mi vergogno di essere tua cugina! » esclamò lei balzando in piedi. « Andiamo Julie! » esclamò poi, prendendo la ragazza e trascinandola via dalla Sala Grande.

Poco dopo, mentre si dirigevano verso la classe di Pozioni (prima ora con i Serpeverde) Annika si avvicinò a Julie, chiedendole come stava.

« Tutto bene Annika, stai tranquilla. » sussurrò lei.

« Dovresti reagire quando ti dice quelle cose. Altrimenti non la smetterà più di infastidirti con quelle frasi a quadruplo senso! » esclamò Annika.

« …Infastidirmi? » sussurrò più tra sé e sé Julie. Annika non sentì, mentre guardava dritto davanti a sé per il corridoio.

D'un tratto, sentì il suo braccio sinistro più freddo del resto del solito, e… umido . Rivolse lo sguardo verso il polso, poco prima che emettesse un urlo che fece raggelare tutto il corridoio dei sotterranei.

« Il mio braccio… la mia camicia bianca nuova inchiostro nero ! » gridò la ragazza, osservando la macchia che si espandeva lentamente sulla manica sinistra della sua camicia. « Chi diavolo e' stato?! » esclamò la ragazza in preda ad una probabile crisi isterica. Gli occhi azzurri che lanciavano scintille.

Mentre osservava sconcertata la sua macchia, vide un'ombra avvicinarsi e mettersi davanti a lei. Alzò la testa e, per qualche secondo, non riuscì a respirare.

« Sono stato io. » disse il ragazzo che la fissava con una freddezza senza pari.

Annika rimase ad osservarlo cinque secondi. Il ragazzo era circa venti centimetri più alto di lei, aveva dei capelli biondo cenere, tutti arruffati, che ricadevano dolcemente sul suo viso pallido e dai lineamenti delicati, quasi principeschi. Aveva gli occhi grigi, grigio chiaro, che squadravano Annika senza trasmettere alcuna emozione. Aveva delle mani grandi, dalle lunghe dita affusolate, e dalla maglietta aderente verde scuro, si potevano notare gli addominali quasi come scolpiti. Sulle prime, Annika si chiese se fosse uno studente: dopotutto vestiva in maglietta e jeans! Però aveva la borsa e, molto chiaramente, aveva una boccetta di inchiostro in mano, forse non chiusa proprio benissimo.

Annika, dopo essersi ripresa dallo shock di ritrovarsi davanti una bellezza simile, ritornò la solita ragazza dall'atteggiamento violento.

« Non hai intenzione di chiedermi almeno scusa?! » esclamò lei, fissandolo.

« È stato un incidente. Non l'ho fatto mica di proposito. Ora vado di fretta, ti saluto. » il ragazzo si voltò e, senza degnare di uno sguardo Annika, si allontanò per l'ingresso del castello. La ragazza lo fissò allontanarsi, confusa. Il suono della campanella, destò Annika da quel piccolo assopimento, che lanciò un piccolo urlo e si mise a correre insieme a Julie verso la classe di Pozioni. In ritardo il primo giorno… Piton avrebbe tolto a Grifondoro venti punti!

Annika entrò dopo Julie, cercando di fare qualcosa per la macchia d'inchiostro ancora fresca e per la sua mano destra, ormai diventata nera. Si sedette all'ultimo banco della classe, insieme a Julie e a Charlotte, un'altra sua amica di Grifondoro.

« Signorina Weasley… combiniamo guai già dal primo giorno di scuola? » sibilò Piton, notando la macchia sulla camicia.

« Non è stata colpa mia, prof. Un tipo mezzo addormentato che non ho mai visto prima mi è arrivato addosso con una boccetta d'inchiostro e… »

« Lei è sospesa da quest'ora di Pozioni. Vada a mettersi qualcosa di decente. E dieci punti in meno a Grifondoro per aver parlato in questo modo di un ragazzo sconosciuto. » disse Piton, con lo sguardo infuocato come se sapesse benissimo chi fosse quel ragazzo.

Annika si alzò senza dire una parola. Uscì dalla classe e tirò un calcio al muro di pietra.

“ Professore del cazzo! Anche quest'anno ha intenzione di perseguitarmi?!” pensò Annika mentre si allontanava per il corridoio verso l'Ingresso, incrociando ogni tanto qualche studente ritardatario che, mentre le passava accanto, la mangiava con gli occhi. Intanto lei si chiedeva una cosa. Chi accidenti era quel ragazzo biondo?!

 

***

 

Fine primo capitolo! Grazie mille per averlo letto… Spero vi sia piaciuto! A prestissimo il prossimo ;) Byez, Lilith

   
 
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