Matt è venuto a trovarmi, si è deciso a disfarsi della roba che gli avevi lasciato in casa, si è deciso a restituirti le tue maglie, quelle dimenticate da lui e mai riprese, si è deciso a liberarsi dei bigliettini che gli scrivevi durante le lezioni.
Indovina da chi ha portato tutta quella cazzo di roba.
Si è presentato davanti a casa mia con Brian, che non si è tolto gli occhiali da sole neanche una volta che è entrato, sorridendo amareggiato, carezzandosi i capelli lunghi e tenendo stretto uno scatolone con un braccio.
Il mio cuore è ruzzolato giù per la cassa toracica, te lo giuro, perché sapevo che c’ entravi tu, con tutto quello. Sono entranti, hanno rifiutato le birre che gli ho offerto, mi hanno lasciato da solo con quello scatolone dopo dei timidi come stai?
Non potevo dir loro che stavo bene, così ho solo accennato al meglio. Matt si è messo a giocare con Rev e Brian mi ha tenuto stretto per un po’, mentre cercavo di mandare via le lacrime. Le bestemmie di Matt perché Rev gli beccava i capelli mi facevano sorridere.
Mi sono messo a frugare nello scatolone non appena hanno solcato la soglia di casa; ho trovato di tutto, non solo maglie o bigliettini, ma cartelloni per i concerti, monete vecchio stampo, qualche foto di te alla prima sbronza, delle mutande con sopra dei disegni poco virili, dei plettri, bacchette rotte, e poi una cosa che mi ha fatto piangere tutto quello che avevo in corpo: un pezzo di carta.
Mi piace Johnathan.
Era la tua orrida calligrafia premuta contro la carta, sconsolata e scritta di fretta, eri tu riflesso su un foglietto.
Ho pianto per ore, forse tutto il giorno, quindi scusa se ti annoierò con i miei torna qui, scusa se mi abbatterò e urlerò, scusa se mi chiuderò nelle spalle fino a farmi male, scusa se mi metterò le mani nei capelli e mi consumerò le guance, ma mi piace Johnathan.
Non avresti dovuto farmi questo. Tu e Matt.
Era un tuo piano anche questo, vero? Farmi sapere che c’ era tutto prima che tutto iniziasse? E proprio oggi, che ero riuscito a ridere? È colpa tua, vero?
Scusami se anche stanotte rimarrò a parlarti, tra i singhiozzi.
E se senti rumori strani, stai tranquillo: è il mio cuore che cade.