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Autore: pepichan84    31/07/2013    3 recensioni
"Forse ora mi puoi spiegare cosa ti è preso"
"Ho passato 48 ore di inferno per colpa tua!"
Primo esperimento Steve/Tony pubblicato
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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stevextony Tony era grato al piano d'appoggio dietro di lui.
Le sue gambe non avrebbero retto. Aveva intuito che avrebbero ceduto non appena aveva sentito la voce che arrivava da dietro la porta. Lui era in cucina a prepararsi un caffè: ne aveva proprio bisogno dopo i due giorni di isolamento nel laboratorio.Certo, se ne era fatti recapitare parecchi in quelle interminabili 48 ore, ma come sempre, se voleva qualcosa di fatto bene doveva provvedere da solo.
Quindi si era deciso  a uscire dal rifugio ed era andato in cucina, senza pensare che una doccia potesse avere effetti terapeutici quasi quanto il caffè.
E in cucina Steve l'aveva trovato. Era sporco di grasso, spettinato, con due occhiaie da far paura. Steve l'aveva guardato con aria interrogativa, soprattrutto vedendo l'espressione di Tony che passava dall'incredulità alla felicità allo stato puro. "Steve..." balbettò Tony e Steve, prontamente gli si parò davanti, trovando ancora più strano che fosse prorpio Tony Stark ad aver apparentemente perso l'uso della parola. Ma sapeva anche che non aveva bisogno di parole in quel momento. Erano solo 2 giorni che non si vedevano, ma Steve aveva sentito la sua mancanza, e sperava che anche per Tony fosse stato lo stesso.
Gli si era avvicinato e aveva posato le sue labbra con dolcezza su quelle di Tony. Qando aveva sentito che all'altro stavano cedendo le ginocchia lo aveva spinto con dolcezza contro il piano della cucina, facendo aderire perfettamante i loro corpi. Il bacio continuava. Ancora casto, ancora come se non sentissero entrambi una voglia di qualcosa di più. Steve si staccò dolcemente: aveva bisogno di ossigeno, ma potè solo fare un rapido rifornimento che Tony gli si arpionò alla maglietta e si strinse ancora di più a lui. Steve vide come Tony tenesse gli occhi chiusi, stretti, con tante piccole rughe che si formavano intorno, sotto le lunghe ciglia scure. Non c'era più traccia del bacio casto e puro di prima, ma sentiva tutta l'urgenza che Tony gli stava trasmettendo, così senza ulteriori parole lo trascinò con sè fino alla sua stanza dove si persero l'uno tra le braccia dell'altro.
*************
"Forse ora mi puoi spiegare cosa ti è preso" il tono di Steve era dolce, e Tony, che stava per addormantarsi sfinito, si riprese all'istante, con  una forza che credeva di non avere più.
"Ho passato 48 ore di inferno per colpa tua!" rispose Tony acido, tirandosi a sedere a gambe incrociare e incrociando anche le braccia al petto. L'espressione di Steve era più che eloquante: il vuoto totale. Si accigliò, e gli si disegnò fra le sopracciglia la solita ruga che gli veniva quando si perdeva nelle sue riflessioni.
"Dacci un taglio Cap, non è divertente!" "Tony....non capisco...." e fu in quel momento che Tony realizzò tutto.
E come sempre quando realizzava qualcosa assunse quell'aria sorniona che mandava Steve su tutte le furie.
"E di grazia, potresti rendermi partecipe? sono arrivato, mi sei saltato letteralmente addosso, per poco non perdevi i sensi fra le mie braccia, abbiamo fatto l'amore come se fossimo in astinenza da settimane, mi voli agli occhi.....che mi sono perso?"
Il sorriso di Tony si allargò ancora di più. Steve era seduto con la schiena appoggiata alla testiare del letto, e si vide gattonare vicino l'altro, che prese posto seduto sulla sua pancia, a cavlcioni. "Ora, caro il mio Capitan Brocco" e gli posò subito un altro dolce bacio sulle labbra per eliminare ogni traccia di protesta che stava per fare Steve "lascia che io ti racconti una bella storia."
*******
"Quando l'altra mattina te ne sei andato mi avevi detto di essere stato convocato da Fury" "Ed è vero..." Tony alzò una mano per fermare Steve: non aveva voglia di perdere il filo del discorso e magari dovergli ripetere tutto una seconda volta.
"Da quello che ho capito era per una missione semplice semplice, visto che non aveva convocato tutta la squadra." Steve si limitò ad annuire con la testa. "Forse quello che non sai è che dai rapporti dello SHIELD è emerso che Capitan America, che se non sbaglio sei tu, fosse stato ferito e trattenuto per accertamenti medici" lo sguardo di Steve rivelò a Tony che qualsiasi cosa avesse architettato quel maledetto monocolo, il biondino ne era del tutto all'oscuro, e la cosa lo confortò un  poco. "Una tua cartella medica è comparsa nel loro archivio e veniva aggiornata costantemente ogni 2 ore. La situazione era sotto controllo, ma le informazioni risultavano un po' vaghe"
"Ti sei di nuovo intriufolato nei loro archivi? Sai benissimo che non dovresti..."
"E piantala di fare il guastafeste Capitano! Ho cercato di avere informazioni sulla tua salute per le vie lecite, ma loro mi hanno ignorato di proposito....non potevano certo sperare che me ne stessi con le mani in mano!"
"Tony..."
"Senti la paternale fammela dopo....Allora che hai fatto in questi 2 giorni?" Il tono era accusatorio, anche se sapeva dell'innocenza del compagno.
"Dopo un paio d'ore di missione sono tornato alla base e Fury mi ha chiesto se potevo buttare giù un paio di programmi di allenamento per le nuove reclute e mi ha assicurato che ti avrebbe avvisato. Ho finito a notte fonda, così mi sono fermato lì per la notte, e il giorno dopo io e Fury abbiamo controllato il mio programma, apportato qualche modifica ... abbiamo programmato una serie di corsi intensivi e cose del genere. Mi ha poi chiesto se potevo concedergli il pomeriggio per dare un'occhiata alle nuove reclute e così mi sono fermato ancora un po'. Stavo per tornare ma sono tornati Clint e Nat da una missione e mi hanno voluto fare un resoconto dettagliato fino a tarda sera. Ho accettato di passare lì una seconda notte e poi stamattina sono subito rincasato...."
"E a te tutti questi impegni non sono sembrati per nulla sospetti..." quella di Tony non era una domanda, ma un'affermazione. Sapeva che Steve non avrebbe mai dubitato del suo superiore o dei suoi colleghi (maledetti anche loro!).... Era stato un perfetto e ignaro coplice per i loro sporchi giochetti!
"E io come facevo a sapere che...."
"Certo, certo...l'importante è che sia tutto ok"
"Ma tu non saresti dovuto entrare nel loro archivio" gli disse Steve, puntando l'indice sul petto di Tony
Tony prese tra le mani quella di Steve e si portò alle labbra il dito accusatore, iniziando a riempirlo di baci. "Mi hai fatto spaventare. Non farlo mai più" il tono di voce di Tony era grave e la cosa fece sorridere il biondino.
La mano libera di Steve salì in una lenta carezza dal petto di Tony fino al suo collo, e con forza controllata lo attirò a se, fino a che le loro fronti si toccarono, gli occhi azzurri di Steve in quelli dorati di Tony "E adesso fila a farti una doccia: puzzi di grasso" L'altro si scostò e si alzò dal letto, poi ci ripensò un attimo e si abbassò verso Steve "E tu puzzi di SHIELD, perciò...."si girò e andò verso il bagno, con passo lento. Steve rassegnato lanciò il lenzuolo da una parte "Ho capito, arrivo".
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Fecero mezz'ora di doccia insiema poi Steve uscì per primo. Si mise un asciugamano in vita e prese l'accapatoio di Tony. Glielo fece infilare come se fosse un bambino, poi glielo chiuse e lo legò in vita. Gli alzò il cappuccio e gli fregò un po' i capelli per asciugarli.
Steve aveva capito quanto fosse stanco Tony, e quelle coccole gli sembavano il minimo dopo tutta la preoccupazione che aveva patito, anche se indirettamante, per colpa sua.
"Mettiti sul divano, ti preparo qualcosa da mangaire" Stranamente Tony non protestò e andò a coricarsi sul divano, con lo sguardo al soffitto. Quando Steve tornò dopo 5 minuti di orologio lo trovò già bello e addormantato. Si sedette sul tavolino che stava lì di fronte e rimase a gurdarlo, le braccia appoggiate alle gambe e le mani giunte sotto il mento. Tony era uno spettacolo che Steve sentiva di poter contemplare per ore. Aveva un'espressione serena che da sveglio Steve gli aveva visto ben poche volte e sperava che quelle ore di sonno gli cancellassero quelle orribili borse che gli erano comparse sotto gli occhi.
Steve si alzò sospirando. Senza sforzo lo prese tra le braccia e lo portò in camera. Lo fece distendere sul letto e lo coprì.
"Jarvis? cortesemente oscureresti la stanza?"
Nel giro di pochi secondi i vetri erano diventati neri e non filtrava un solo raggio del sole che splendeva in cielo. "Grazie"
"Per fortuna è tornato presto Signore. La prego di non assentarsi più senza dare notizie di sè personalmente al signor Stark"
"Ok, Jarvis....ho imparato la lezione". Ed era vero. Non avrebbe più lasciato che qualcuno riferisse qualcosa a Tony al suo posto.
Nessuno.

  
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