Subito dopo che Jamie se ne è andato, sono andata in bagno a sistemarmi i capelli.
Poi sono corsa in biblioteca dove ho preso un libro a caso e mi sono seduta in uno dei tavoli al lato della sala dove sporge una grande finestra, la maggior parte nascosta da lunghe tende rosso fuoco, che dà su un pezzo dell’entrata.
Ci sono poche persone. Quando la biblioteca è calma, molti occupano un tavolo che riservano per loro stessi per evitare di creare imbarazzo con qualche discorso insolito riguardo il tempo con persone che non conosci e che magari, ti distraggono e basta.
Anch’io faccio così, tranne per le eccezioni. Allora, in quel caso, rivolgo un sorriso amichevole all’intruso e torno con gli occhi sul libro. Quando leggo, non sono presente. O almeno, non in quel mondo.
E si vede, per questo nessuno mi ha mai disturbato e alcuni, a volte, hanno anche cambiato tavolo, imbarazzati dalla mia mancanza di socializzazione.
La verità è che preferisco i libri alle persone.
Abbasso lo sguardo sul libro e noto di aver preso ‘Hamlet’ di Sheakspeare. Faccio una smorfia e mi abbandono sulla sedia, appoggiando la schiena. Quel libro l’ho letto un centinaio di volte.  Faccio per alzarmi, per prendere qualcos’altro ma la campanella suona e, controvoglia, lascio quella tranquillità per tornare ai soliti, caotici, corridoi.
Sono terrorizzata per quello che è successo. Zayn non c’è e, anche se Jamie si è risultato molto carino, non riesco a calmarmi.
Bastardi.
Soprattutto, Alice, quella razza di scimmia.
Mi ritrovo a pensare, di nuovo, come faccia Zayn a stare con lei.
Ci sono ragazze più belle di lei a scuola. Tipo me.
No. Io non sono bella, di sicuro non più di Alice. Sospiro silenziosamente e mi dirigo verso l’armadietto cercando di non dare all’occhio. Apro lo sportello e prendo i libri per la prossima lezione.
Lo chiudo con nonchalance e vedo Jamie, con un braccio appoggiato all’armadietto vicino, con un ghigno divertito sul viso. Sobbalzo.
“Wow”, sussurro. “Non pensavo dicessi sul serio.”
Mi fa segno con la testa di andare e in un attimo mi posiziono al suo fianco. Osservo ogni suo movimento, rapita. Si muove con una sicurezza e leggerezza che in quella scuola non ho mai visto a nessun altro.
Quando ballo la vedo in me stessa. Quando cammino, invece, sono l’opposto. Non c'è persona più goffa di me.
Si mette le mani nelle tasche dei jeans e si gira per guardarmi, sorridendomi. “Io mantengo sempre le promesse.”
Sento uno strano calore sulle guance. Sono arrossita. Maledico la mia carnagione chiara e sbuffo piano per non farmi sentire.
Iniziamo a camminare finché non avverto pressione sulla schiena, due mani che mi spingono. Aspetto di cadere, così stringo gli occhi e butto in avanti le braccia per proteggermi, invece, rimango in piedi. Jamie è vicino a me, più di prima, le mani serrate sul mio braccio destro. Gli occhi furiosi, fissi su Brad.
Quest’ultimo porta lo sguardo su di me, divertito. “Così Payne, ora il tuo nuovo protettore è Jamie BiondoTinto Bower?”
“Sai, sei più inutile di quanto credessi”, mi precede lui. “E i miei capelli sono biondo naturale, giusto per la cronaca.”
Brad, serra i pugni, con lo sguardo pieno d’odio verso Jamie che invece fa un sorrisetto strafottente.
Poi gira i tacchi e finalmente torno a respirare.
“Stai bene?”, mi chiede allentando la presa.
“Sì”, scuoto la testa. “Sì o almeno credo.”
Mi chiede che lezione ho e, subito dopo la risposta, saliamo al piano di sopra. Mi accompagna davanti alla porta dell’aula e, quando è sul punto di andarsene lo fermo.
Si gira.
“Mi dici come conosci Zayn?”
Si passa una mano tra la massa folta dei capelli e sorride. Solo in quel momento noto quanto sono muscolose le sue braccia.
“Temo”, dice. “Di non potertelo dire.”
 
Suona la campanella e con un rapido movimento, scatto in piedi afferrando i libri e dirigendomi fuori dalla classe. Mi trascino di sotto e, una volta posti i libri nell’armadietto entro nella mensa, poco affollata.
Ho davvero fame.  Riempio il vassoio e mi sistemo in uno dei tavoli vuoti, giusto per stare tranquilla, o più o meno.
Divoro in un attimo il piatto di pasta poi inizio a mordicchiare la forchetta. Dove può essere Zayn? Insomma, di solito mi avvisa quando non viene a scuola. Un messaggio non costa nulla. Mi scrive messaggi anche per le più grandi cazzate e non può farlo per dirmi che non viene a scuola?
Sono sempre così paranoica. Sbruffo iniziando a mangiare l’insalata. Avrà avuto un imprevisto, no? Lo chiamerò più tardi, se avrò bisogno.
Oppure no. Sembrerei troppo disperata, anche se lo sono. Faccio una smorfia.
Potrei andare da Liam, ha detto che Brittany va da sua madre oggi pomeriggio e di sicuro inviterà anche Lou, Harry e Niall.
La risposta di Jamie. Quella mi ha lasciata perplessa molto più dell’improvvisa scomparsa del mio migliore amico.
Perché non può dirmi come ha conosciuto Zayn? Ora viene fuori che sono entrambi Shadowhunters e magari anche parabatai, come ho pensato all’inizio.
Scuoto la testa e accenno un sorriso.
“Perché sorridi?”
Sobbalzo.
Alzo la testa e vedo Jamie. Faccio un sospiro di sollievo.
Possibile che ogni volta lo devo salutare sobbalzando?
E’ comunque colpa sua.
“Lo fai sempre?” chiedo con un leggero tono di irritazione.
“Cosa?” sembra divertito.
Mi mordo un labbro e distolgo gli occhi dal suo viso. “Spaventare le persone.”
“Beh”, incrocia le gambe e appoggia un gomito sul tavolo. “Spesso.”
Annuisco.
“Lo mangi?” dice indicando il muffin al cioccolato. “Ho un debole per il cioccolato.”
“Anch’io, ma credo”, mormoro avvicinandogli il vassoio con la mano. “Di potertelo lasciare, ho già mangiato abbastanza”, abbozzo un sorriso.
“Non mi hai detto perché sorridevi.”
Scoppio a ridere immaginando Jamie e Zayn con una spada in mano ad uccidere demoni. “Temo”, ridacchio cercando di imitare il suo tono di voce. “Di non potertelo dire.”
“Oh si, molto maturo Sara Payne.”
Sento un brivido mentre pronuncia il mio nome. Amo la sua voce, è così profonda. E amo il suo accento puramente inglese. Il mio è un incrocio, visto che mamma veniva dalla California.
Non appena finisce il muffin, appoggia la schiena sullo schienale della sedia e soffia dal naso.
“Lo fanno spesso?”
“Cosa?”, rispondo confusa.
“Le cose che ti hanno fatto questa mattina”, la sua voce si fa più grave e rabbrividisco, di nuovo.
Scrollo le spalle. “Beh, no. Con me quasi mai perché c’è Zayn, quando non c’è invece mi importunano perché sono diversa da loro.”
“Penso che tu sia migliore di loro. Diversa a volte è anche sinonimo di speciale.”
Sicuramente, nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. Come può saperlo lui? Mi conosce a malapena. 
“A volte non lo so”, sospiro.
Appoggia la sua mano sulla mia spalla. “Credo di sì, lo sembri”, e poi la ritrae.
Sento la spalla bruciare per il suo tocco. Okay, non sono decisamente abituata alla compagnia di altri ragazzi, a parte Zayn, mio fratello e i suoi amici. Calma.
“Ora però dimmi perché ridevi quando te l’ho chiesto”, torna a sorridere.
“Prometti di non ridere… Oddio questa scena mi ricorda un pezzo di Twilight”, nascondo la testa tra le mani.
“Quando Edward chiede a Bella di dirgli le sue teorie?”
Alzo la testa di scatto guardandolo. “Tu hai letto Twilight?” sbarro gli occhi.
Annuisce. “Ne ho lette tante di saghe.”
“Shadowhunters?”
“L’amor che move il Sole e l’altre stelle”, distoglie per un attimo lo sguardo, per poi posarlo di nuovo su di me. “E’ una delle mie preferite.” 


 

♥

cowabonga.
jamie cazzo quanto sei l'amore
zayn dove sei ti stiamo aspettando noi ):
no okay, nel prossimo capitolo riapparità(?)
spero vi piaccia.
io questo lo amo HAHAHAHAHAHAH
shadowhunters uhuhuh
sono fissata con quella saga, scusate miao
shamalaya.

♥