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Autore: SweetHolly    01/08/2013    4 recensioni
E se la valle di Moonacre fosse sotto il dominio dei De Noir? Mentre i Merryweather fossero costretti a servire i De Noir? E se Maria, separata alla nascita da tutta la sua famiglia non sapesse di essere una Merryweather, ma fosse cresciuta da un'altra famiglia, la quale si trasferisce in un villaggio nella tenuta dei De Noir e frequentasse la piccola scuola proprio li?..Come sarebbe andata la storia?..leggete per scoprirlo!
Una storia differente e misteriosa, ma anche romantica di Moonacre.
Ci sarà sempre la coppia Robin/Maria!
Recensite se vi va, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e se è il caso di continuarla. ^.^
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Spazio autrice:

Eccomi di nuovo qui xD. Bè che dire mi fa piacere che l’altro capitolo vi sia piaciuto. Certo che Robin sarà sempre più geloso xD
Il nuovo ragazzo, Grey, per quanto posso dirvi non avrà cattive intenzioni, anzi sarà d’aiuto per Maria.
Credo di aver detto tutto, vi lascio al capitolo xD

 


Pensieri e scoperte.
 

 
Correvo verso casa, non curandomi se mi impigliavo in qualche ramo, volevo solo entrare in casa ed essere finalmente al sicuro. Non mi ero più voltata indietro ma ero sicura che Robin fosse rimasto li, fino alla fine, ad osservarmi.. sapere di essere osservata mi aveva creato un non so che di disagio..
Ma cosa vado a pensare.. Maria diamine, smettila!

Continuando a rimuginare sull’accaduto arrivai a casa. Subito i miei genitori mi corsero incontro.
«Maria!, grazie al cielo stai bene! Dov’eri finita? »
«Scusa Mamma, mi sono persa nel bosco e ho fatto tardi .. non volevo farvi preoccupare»
«Non importata l’importante è che sei a casa, sana e salva. »
 
Per mia mamma era finita li, ma non per mio papà..
«Maria? »
«Si papà? »
«Mentre eri nella foresta non hai udito nessun verso, non hai visto niente di strano? »
«Ehm.. no papà, cioè ho sentito dei suoni in lontananza ma erano molto distanti da me. Poi ho subito ritrovato la via di casa e non ci ho fatto più caso.. »
«Capisco.. »  
 disse mio papà, ma dal suo sguardo capì che o non era del tutto convinto ma soprattutto che lui sapeva qualcosa che io ignoravo. Anche mia mamma durante quel discorso fece una strana faccia, quasi come se anche lei sapesse.. ma non ci feci poi tanto caso. Ero stanca e volevo buttarmi nel letto. Pensandoci forse era meglio se avessi indagato di più..

Se solo lo avessi fatto quella sera..

Salì in camera mia e mentre ero a letto notai che avevo perso la mia collana che avevo da quando ero nata e che mettevo nelle occasioni speciali, l’uscita con Grey lo era in fondo.. l’avrò persa nella corsa.. e tristemente mi addormentai.

Dall’altra parte della foresta, un ragazzo entrava nel suo castello, senza salutare nessuno e soprattutto non curandosi contro chi andava a sbattere contro. Tanto che, talmente era sovrappensiero, non si accorse che una mattonella del pavimento era leggermente alzata e fu così che per la centesima volta si trovo col la faccia per terra.
«Dannata mattonella! La prossima volta me la paghi!»   Esclamò tutto agitato
Ma guarda adesso cosa mi capita mentre penso a quella smorfiosa..  me la prendo con oggetti inanimati e per di più finisco con la faccia a terra.. aaaaah! Basta! Non riesco più a pensarla! La devo smettere. Basta basta basta!

Con questi pensieri, anche Robin se ne andò a letto, sperando di riuscire a dormire, senza pensare a Maria (XD)

La mattina seguente Maria si svegliò di buon’ora: voleva fare tutto alla svelta per poi andare a scuola un po’ prima dell’orario. Ma diciamola noi la verità, voleva andare presto per evitare di incontrare una certa persona alle porte della scuola..
Si alzò, si lavò, si vestì e scese per fare  colazione, evitando di pensare ai fatti della sera prima.

Dall’altra parte dalla foresta, anche un altro ragazzo si stava svegliando, più scorbutico del solito per la notte passata insonne.
Si girò, guardò l’ora e imprecò «Dannazione! È presto! » , disse, ributtandosi nel letto per provare a riprendere sonno.. ma la cosa non gli riuscì.
 
«Pff tanto vale che mi alzo, per una volta arriverò prima a scuola » e facendo spallucce scese anche lui a fare colazione, evitando accuratamente tappeti e mattonelle.
 
Non si sa mai, prima che mi fanno un altro attacco eh!
 
E con questi pensieri andò a mangiare.
 
Maria uscì di casa e camminando intraprese la strada del bosco che l’avrebbe portata in paese e quindi a scuola..
La sua mente non potè far altro che ripesare alla sera prima..
 
Ieri sera.. quei versi.. perché papà mi ha chiesto se ho udito qualcosa.. sono solo semplici animali..
 
Mentre pensava si girò e notò che era andata da tutt’altra parte e girando era finita davanti a quell’albero..
 
L’albero strano, ieri ser ero li dentro con..con.. con Robin.. già Robin, mi ha salvata.. quello stupido damerino mi ha salvata e io cosa faccio?! Lo ringrazio baciandolo sulla guancia.. aaah! Oddio.. chissà.. Maria non farti strane idee, è uno stupido damerino non pensarlo come un bel ragazzo.. ehi! Un momento cos’ ho appena pensato!
 
E scuotendo la testa per far andare via i pensieri, tornò di corsa sulla strada giusta e si diresse a scuola.
 
La  stessa cosa, più o meno, era successa a Robin, con la differenza che sovrappensiero era andato a sbattere contro un albero .. e imprecandoci contro si era diretto un po’ innervosito verso la scuola.

 Robin arrivò stranamente un po’ prima del solito e appena svoltò l’angolo rimase di sasso.. Maria stava parlando e ridendo con quello stupido ragazzo, pomposo e viziato. E sembrava andarci molto d’accordo.. cosa che lo fece infuriare ancora di più..  tanto che decise di avvicinarsi.
«Ahaha no davvero? Dici sul serio.. ahah ma come hai fatto Grey ahah!?»
«Ma maria, me ne stavo li nel letto a pensare e boom mi sono ritrovato a terra, non so mi sarò addormentato e sarò caduto ahah.. »
«AAHAHAHAHH! Che cosa c’è di così divertente qui?» Sbottò Robin.. «vedo che vi divertite un mondo vuoi due insieme. »
«Non c’è niente de Noir stavo raccontando a Maria un fatto che mi era successo ieri sera, ma non penso a te interessi o no!?»
«TUUUU! Come osi rispondermi così!» …
 era davvero nero tanto che stava per tirare un pugno a Grey , ma Maria si mise in mezzo.
«Robin,  Grey basta! Non ci si comporta così!» ..e voltandosi verso Robin disse..« mi stava raccontando una cosa divertente e ho riso, non c’è motivo di prendersela così tanto! E comunque non sono fatti tuoi quello che mi racconta!»
«Ne sei sicura piccola.. lo sai che se MIIIIA! »
«IO NON SONO DI NESSUNO E SMETTILA DI CHIAMARMI PICCOLA!»
Stavano urlando, e Grey notando l’arrivo dell’insegnate tirò un piccolo sbuffo a Maria, cercando di calmarla.
«Maria, calmati, arriva l’insegante.!»
«Cosa succede qui? Perché urlate?!»
«Ci scusi Prof, stavamo facendo un gioco di chi grida di più e ci è sfuggito di mano.» La buttò li Grey.
«Per questa volta vi scuso, ma che non si ripeta più! E ora tutti in classe! »
Grey tirò Maria per un braccio incitandola a seguirlo, ma mentre il ragazzo era appena entrato in classe, Maria fu bloccata da Robin.
«Aspetta! Tieni..» e gli buttò una collana
«E questa.. è..o mio dio! È la mia collana!»  Si alzò e lo guardò negl’occhi..« Grazie Robin»
«Figurati, in fondo è solo una stupida collana non me ne facevo niente ahahah»
Rispose imbarazzato, non lo voleva ammettere la gli ho occhi di Maria in quel momento lo avevano incantato
«Ma come osi, è un regalo dei miei! E io che ho pensavo che fossi gentile! Affogati nel lago damerino!»
Ed entrò in classe, sentendo le parole di Robin
«Affogati te! Anzi attenta da oggi in poi quando giri da sola.. piccola..»
E dettò ciò entro anche lui.   

La giornata trascorse tranquilla a scuola e finite le lezioni tutti si apprestarono a tornare a casa.  Maria non era tranquilla però, Robin le aveva messo una certa ansia
«Grey scusami..»
«Dimmi pure Maria»
«Ecco mi chiedevo se , si insomma, vorresti fare un pezzo di strada con me.. non mi sento molto bene e non vorrei stare male durante il rientro ecco.. »mentì.
Lo so che sto mentendo, ma mica posso dirgli di Robin..
«Ma certo!, forza  andiamo!»
Sei furba piccola, ma prima o poi dovrai essere da sola.. Robin aveva osservato la scena in disparte.., e con un ghigno che non prometteva nulla di buono, tornò al castello.

Intanto Maria e Grey erano arrivati al solito bivio dove si dividevano per andare ognuno nella propria direzione e verso casa..
«Ti ringrazio Grey, da qui ce la posso fare credo.» Disse sorridendo
«Figurati Maria! Sei sicura di farcela?»
«Certo certo, vado piano e arrivo, non ti preoccupare!»
«Va bene, allora a domani Maria.» E la salutò scoccandole un bacio sulla guancia.
« a domani Grey,» rispose imbarazzata, «studia mi raccomando!»
«Anche tuuuu!» E detto ciò Grey girò la strada e sparì.
Stava quasi per uscire dal pezzo di foresta che doveva attraversare quando sentì un rumore.
Oh no! Ancora lui no, ti prego! Pensò.. ma non era Robin che la seguiva.
Si girò lentamente e vide un grande cane nero, con due occhi rossi che la fissavano.
Rimase pietrificata da quello sguardo, anche se sembrava pericoloso aveva un certo non so che di tranquillo, come se lo conoscesse da tempo. Il grosso cane si mosse, lentamente andò nella sua direzione e le si sedette davanti.
Con uno scatto le rubo uno dei nastri azzurri che aveva legato alla cartella e corse via nella foresta.
«EEHII! Torna qui! Ridammi il mio nastro.. »niente, il cane era già sparito.
 
Vabè, almeno non era Robin no.. che strano cane però.
Arrivò a casa, salutò sua mamma e salì in camera sua a studiare.
 
Fuori dalla valle, il grosso cane si fermò, entrò dietro a una fronda che copriva un ingresso di una caverna,  la attraversò e si diresse fino davanti ad una piccola casa nascosta nel verde.
Un signore, dai capelli castani uscì e guardò il cane..
«Roland.. cosa c’è?.. »
 Il cane gli porse il nastro..
«Non è possibile! L’hai trovata! .. l’hai trovata ahahah!» Esclamò dalla gioia
 Un signore più anziano e una signora con gli occhiali affiancarono l’uomo.
«Che succede signore?»
«Roland l’ha trovata! E’ viva! »
Le due persone al suo fianco sorrisero. Mentre un ragazzo in lontananza stava andando da loro.
I tre alzarono lo sguardo e gli sorrisero.
«Ciao Grey, vedo che sei tornato finalmente. » esclamò l’uomo più giovane.
«Certo papà, mamma mi ha detto che vi eravate spostati più vicini alla valle.»
 E si inginocchiò ad accarezzare Roland.
Mentre lo accarezzava notò un nastro azzurro in mano a suo padre e lo riconobbe
 
È il nastro di Maria!
 
«Quel nastro lo conosco Papà! È di una mia amica! Perché lo hai tu!?»
«Figlio mio, è ora che ti racconti una storia antica.. tua mamma ti ha mandato qui per questo.»
«Perché ora?»
«Dopo l’apparizione di quegli animali, pensiamo che sia arrivato il momento di avvisarti. »Disse una voce femminile
«Mamma? .. cosa..?»
«Entriamo figliolo, io e tuo padre ti racconteremo ogni cosa.»
«Cosa devo sapere, perché Roland ha preso un nastro a Maria!?»
«Per farci sapere se era ancora viva..»
«Cosa volete da lei è buona, è brava è..»
«È tua cugina Grey, e tu devi proteggerla.. »
 
Grey rimase spiazzato.. fermo al suono delle parole della madre.
Maria è mia cugina.. e io devo proteggerla.

 

 
Spazio autrice:

 

Ed eccomi arrivata alla fine di questo capitolo! Tataaan! Ecco svelato un piccolo mistero che ne dite ahha vi ho sorpresi eh!
Il prossimo capitolo vedrà il racconto della storia di Maria e Grey e della loro nascita.
Che dire a presto e scoprirete la storia
Ciaooo! :D

 

   
 
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