CAPITOLO XIV


Shiho – Tenente Artea, alle vostre spalle!
BANG!
? – Argh!! Maledetta!
T – Grazie Shiho...
Shiho – Di nulla tenente.
H – Artea??
T – Perdonami Hilary, se non te l’ho mai detto... Shiho te li affido. A questi simpaticoni ci penso io…
Shiho – Ma tenente Artea…
T – Il mio è un ordine! L’operazione deve proseguire… io vi raggiungerò al punto di ritrovo.
Disse estraendo due Magnum da sotto la giacca.
Shiho – Agli ordini… Andiamo.
H – Ma…
T – Stai tranquilla… Tornerò…

?? – A quanto pare gli altri hanno fallito… vorrà dire che ci penseremo noi… ognuno al suo posto! Non riuscirete a passare di qui……ahahahahahahahah
??? – Non ci contare…
?? – Chi sei?? Come hai fatto a trovarmi??
??? – Tutto ciò non ha importanza…
?? – No! Ti prego…
??? – Buon viaggio per l’altro mondo…
?? – Ahhhhh!!
??? – Fuori uno… ne mancano nove…

La fuga dei blader fu interrotta dalla comparsa di un cadavere dal nulla, la caratteristica che attirava di più era il pugnale con il manico argentato che aveva impiantato nel petto all’altezza del cuore. Ad un tratto l’attenzione dei vari blader e della loro scorta fu distolta dal rumore provocato da dei tacchi.
Quando dall’ombra uscì una ragazza dai capelli azzurri…
Tutti – Lena!
Shiho – Vice comandante, anche lei!?
L – Shiho, sai quali sono gli ordini!
Shiho – Ma perchè??
L – Il nostro compito è di proteggere i componenti delle varie squadre anche a costo di far scoprire al nemico la nostra identità! Ora va!
Shiho – Va bene… siete un mio superiore, sono costretta a ubbidire al vostro ordine…
L – Ora andate! A loro ci penso io… “Quanto ci stai mettendo Takao…”
Shiho – Andiamo!
K – Ma…
Shiho – Nessun ma! Qui è troppo pericoloso per voi!
K – “Non ci posso credere…non può essere…”

Nel parcheggio sotterraneo…
Shiho – Ora dobbiamo aspettare il vice comandante e il tenente. Incominciate a dividervi in quattro gruppi, appena arriveranno partiremo. Hitoshi, tu starai alla guida della Honda Civic grigia.
Hi – Va bene…
Shiho – Mi auguro che tu non ti sii dimenticato come si guida la tua macchina…
Hi – Sta tranquilla.
L,T – Eccoci…
Hi – State bene?
T – Tranquillo, siamo duri a mori noi… soprattutto lei…
L – Non perdiamo altro tempo. Andiamo.
? – Non penserete di abbandonare la festa che abbiamo preparato per voi, proprio adesso?
L – Sheamus…
S – Qui unicamente per voi.
?? – Sheamus, smettila con i convenevoli, abbiamo un lavoro da terminare.
S – Hai ragione pivello…
?? – Ha parlato il santo…
L – Chi sei? Fatti vedere!!
?? – Ti accontento subito tesoro…
In quel momento dall’ombra uscì un ragazzo alto e snello. All’apparenza sembrava avere 18 anni, i capelli erano biondi e chiari e gli occhi azzurri risaltavano sulla sua carnagione chiara. Vestiva una polo smaniata nera e un paio di jeans bianchi, le scarpe erano nere e su entrambe le braccia portava un cinturino di pelle nero.
Legata alla gamba portava una Magnum automatica e una serie di coltellini.
T – Tu!!
Shiho – Non può essere… tu sei morto…
L – Ryan… sei veramente tu?
Ry – Si.
T – Ma come è possibile, l’agenzia ti aveva dichiarato morto.
Ry – Diciamo che mi sono preso gioco di voi…
Shiho – Cosa intendi dire!?
Ry – Che la persona che avete trovato morta non era altro che uno che mi assomigliava. Sheamus ha solo dovuto farlo fuori, permettendomi di agire indisturbato per tutto questo tempo.
T – Ma perché?
Ry – Perché?? Mi sembra logico… ho sempre fatto il doppio gioco… ho finto di far parte dell’organizzazione… anche se in un primo momento vi ero entrato in quanto credevo nei suoi ideali di giustizia… ma ora sono solo ricordi… non fate quelle facce… volete sapere il perché sono cambiato? Beh è successo tutto quando mi affiancarono al gruppo che avrebbe dovuto uccidere mio padre, allora ignoravo la sua esistenza, per me era solo un verme che mi aveva abbandonato quando ero ancora in fasce, ma dopo averlo conosciuto ho incominciato a tessere la trama della mia vendetta verso coloro che volevano farmi uccidere la mia famiglia… e quale preda migliore se non la nipote del comandante della GSA… si proprio te Lena. Ti ho avvicinata a me, ho finto di amarti e tu ci sei cascata come una stupida… è stato più semplice del previsto… non fare quella faccia… non ci sei ancora arrivata… io ti ho solo usata per tutto il tempo, grazie a te ho ottenuto le informazioni che mi servivano… mi sei stata molto utile.
L – “Non ci credo… non voglio crederci… non può essere vero… la persona che ho amato così tanto non può avermi preso in giro per tutto il tempo…” Ryan ti prego, dimmi che stai mentendo… dimmi che non è la verità, ti prego…
Ry – Povera sciocca, mi dispiace per te, ma è la verità.
L – Il Ryan che conoscevo non avrebbe mai detto questo!
Ry – Stupida, il Ryan che conoscevi non è mai esistito!
T – Chi sei veramente?
Ry – Chi sono? Ve lo dico subito. Il mio nome è Ryan McLan o per meglio dire Ryan Vorkof.
T – Non può essere…
L – No… no… quell’uomo non può essere tuo padre…
S – Ora basta perdere tempo.
Ry – Hai ragione… apriamo le danze…
T – Hilary!
Ryan aveva appena lanciato un coltello verso Hilary, la quale fu salva solo grazie all’intervanto di Takao.
T – Sorellina riprenditi!
L – Io non ci riesco…
S – Lui lascialo a me… mi voglio divertire un po’ con lui…
Ry – Va bene, ma ricordati che il capo lo vuole vivo.
S – Va bene…
Ry – E ora veniamo a noi dolcezza. Combatti!
T, Hi – Lena! Devi combattere!
L – Non posso…
Ry – Sei una stupida… vorrà dire che così mi faciliterai le cose.
Lena continuava a evitare gli attacchi dell’avversario. Intanto Takao era intanto a rispondere agli attacchi di Sheamus.
S – Devo ammettere che ci sai fare… per essere un moccioso…
T – Mai sottovalutare un avversario… soprattutto se non si conosce…
S – Ma dove è finito??
T – Dietro di te…
BANG!!
S – Maledetto… come hai fatto a colpirmi??
T – Ti ho distratto e mi sono portato alle tue spalle come un fantasma, il tutto durante un tuo momento di distrazione…
S – Come un fantasma ?? Non puoi essere uno di loro… tu non puoi essere…
T – E perché no ?
S – No… no… NO!!
T – È giunta la tua ora! Addio…
BANG!!
Nello stesso istante si sentirono due urli diversi...
S, L – Ahhhhhhhhh!!!
T – Lena!! Maledetto!
Ry – Sciocca! Credevi veramente nel sottoscritto?? Beh lascia che ti ricordi una cosa… mai fidarsi degli altri. Ti ricorda qualcosa? O per caso chi lo diceva? Lascia che ti rinfreschi la memoria… tu mia cara… Ahhhhh! L – E tu ti sei dimenticato che non bisogna mai fidarsi della sottoscritta e che mai bisogna dar tempo al proprio nemico prima di finirlo.
Qualche istante prima, Lena aveva lanciato due coltelli contro Ryan colpendolo alla mano destra e alla spalla sinistra.
Shiho – Vice comandante...
T – Andiamo via da qui! Presto!!
K – Lena…
L – Tranquillo sto bene, non ho intenzione di tirare le cuoia proprio adesso…
T – Amico, prendi queste chiavi… la macchina è quella blu, ti affido Lena.
K – Ok...
Shiho – Muovetevi!
Ry – Dove pensate di andare?
BOOM!!
Ry – COFF, COFF!! Non mi sfuggirete!! Vi troverò anche in capo al mondo!
/*FINE FLASH BACK*/

Nella Celica blu intanto...
K – Come va?
L – ..............
K – Lena rispondimi ti prego...
L – Tranquillo sto bene... gli altri?
K – Non mentirmi, si vede bene che stai mentendo... comunque gli altri stanno dormendo.
L – Svolta a sinistra.
K – Ok... se non ne vuoi parlare…
L – Parlare di cosa??
K – Di quello che è successo oggi...
L – Oggi? Vorrai dire ieri…
K – Fa lo stesso… Allora?
L – Devo ancora chiarire le cose…
K – Va bene…stanno rallentando.
L – Siamo arrivati… lascia ce la faccio da sola a scendere…
K – Sicura?
L – Si… Ahhh!
K – Lena! Lascia ci penso io a te…
Disse prendendola in braccio.
L – Grazie…………


ORE 13:30
TOC, TOC
L – Avanti…
T – Ehi come va?
L – Ho recuperato a pieno le forze…
T – La Ferita?
L – Fa male…
T – Vuoi scendere?
L – Si… gli altri??
T – Sono di sotto… stiamo aspettando lo zio e il presidente.
L – Ok… andaimo…
T – Te la senti?
L – Si.

MEZZORA DOPO, IN UN’ ALTRA STANZA…
? – Ragazzi…
?? – Lena, Takao, state bene?
T – Presidente Daitenji…
L – Zio…tranquillo stiamo bene…
In quel momento un uomo sulla quarantina era appena entrato nella stanza dove si trovavano i vari blader, seguito dal presidente Daitenji.
L – Zio, ti prego… non stringere così… mi fai male…
Zio – Scusa piccola.
Y – COFF, COFF… non vi sembra ora di darci delle risposte?
P.k – Yuri ha ragione…
Lena, Takao, Hitoshi e l’uomo appena arrivato si diedero un’occhiata, poi il secondo riprese a parlare…
T – Cosa volete sapere?
MM – Dove ci troviamo?
Hi – In una villa di nostro nonno, anche se, in teoria, sarebbe di proprietà di Lena…
Y – Chi è veramente Lena?

CONTINUA...


E pure questo capitolo è terminato, e finalmente siamo arrivati al momento della verità, ma visto che la cara Court ha datto che sono perfida ho deciso di interromepere il capitolo sul più bello (ahahahahahahahaahahahahahahaha n.d.A)(l'autrice è impazzita aiuto!!!!!! n.d.L spavantata)(scusa Lena ma non eri tu quella che non aveva paura di nulla?? n.d.K sopreso)(si, ma lei è l'eccezione... n.d.L terrorizzata)(hai ragione, sfido chiunque a non avere paura di lei quando è arrabbiata o con la luna storta. n.d.K spaventato)(avete per caso detto qualcosa voi due?? n.d.A che con una falce in mano)(noi nooooooooo... n.d.L+K terrorizzati)(sarà meglio per voi... n.d.A)
Scusate se non rispondo alle recensioni, ma vado di corsa. prometto che nel prossimo capitolo lo farò. Ringrazio comunque tutti coloro che leggono e coloro che recensiscono. Scusate ancora.
Sharry.