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Autore: DraconisStrega    01/08/2013    6 recensioni
Hermione ormai è cresciuta, ma nonostante ciò fa delle scelte sbagliate, di cui poi si pente. La sua vita le sfugge di mano, è confusa e spaventata, e ferita dall'uomo che ama, Draco Malfoy. Ma sa di non essere sola, Ron Weasley, l'uomo che dovrebbe amare è li con lei. Non le resta che far finta che non sia mai accaduto, è giusto così.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La Tana era invasa dall’odore del pranzo che stava preparando Molly, il sugo si stava girando da solo, la tavola si stava apparecchiando, e poi c’era Hermione che tagliava le carote.

«Ho finito Molly, dove devo metterle?» chiese Hermione, tenendo in mano la bacinella con le verdure, «Nel sugo, cara» rispose Molly mentre impastava. Hermione si avvicinò a fornelli, e buttò le carote nel sugo, ma questo bollente, schizzò sulla mano di Hermione.

«Ahia!» disse Hermione, toccandosi il punto in cui si era fatta male, «Cosa è successo?» chiese preoccupata, Molly. «Mi sono bruciata, niente di grave, la metto sotto l’acqua» disse Hermione, avvicinandosi al lavandino, «Oh, non ce n’è bisogno. Su in bagno, dietro allo specchio c’è un piccolo bottiglino, con scritto Estratto di Garofacenus. Vedrai basta una goccia e ti passa, lo usavo sui bambini quando si sbucciavano un ginocchio, è miracoloso» rispose Molly.

Hermione salì le scale, e aprì la porta del bagno. Di fronte a lei c’era uno sportello, con uno specchio attaccato, lo aprì e vide tante boccettine. Poi vide quella di cui parlava Molly, era piccola e piuttosto vecchia, visto che l’etichetta era scolorita.

L’aprì e fece cadere una goccia sulla bruciatura, che magicamente sparì, senza lasciare traccia. Era sorpresa, non aveva mai sentito di quest’estratto, e pure lei era una ragazza piuttosto colta. Rimise apposto il bottiglino, chiuse lo sportello e scese di nuovo in cucina.

«Wow! È fantastico quell’estratto!» disse Hermione entusiasta, «Hai visto? Ne basta una goccia sola» rispose Molly, «Ma io non ne sapevo l’esistenza, so che il Dittamo è comunque ottimo per le ferite» disse Hermione, mentre si sedeva. «Molte cose non te le insegnano a scuola, perché estratti di piante come queste sono molto rari e molto costosi. Quel bottiglino me l’ha dato una mia cara amica, Amaudaus Singer, scomparsa dieci anni fa, di lei nessuno ha avuto più notizie» disse Molly, con tono molto serio.

«Vuoi dire, che la sparizione di Amaudaus Singer è legata all’Estratto di Garofacenus?» chiese Hermione, «L’Estratto di Garofacenus è anche detto, Salute in Bottiglia. Significa che il proprietario della ricetta è in grado di curare qualsiasi ferita o malattia, e di conseguenza sarebbe in grado di vivere per sempre» Molly era parecchio tesa, si vedeva.

«L’immortalità?» Hermione era sbalordita, sapeva che solo la Pietra Filosofale era in grado di rendere qualcuno immortale, «Esatto, immaginati avere qualcosa che risolve immediatamente qualsiasi problema fisico che hai, come le malattie che uccidono. C’è anche una teoria, ma ripeto è solo una teoria, che dice che se una persona beve l’Estratto di Garofacenus prima di essere colpito dall’Anatema che Uccide, può sopravvivere» Molly si era seduta di fronte alla ragazza.

«Quindi credi che qualcuno abbia ucciso Amaudaus per avere la ricetta?» chiese Hermione, «No, io credo che sia ancora viva. So per certo che chi la rapita volesse la ricetta, e se lei venisse uccisa, la ricetta morirebbe con lei» rispose Molly.

«Ma voi ne avete un bottiglino, in questo modo correte un rischio!» disse Hermione, «Oh, no di certo. La quantità che possiedo è talmente minima, che basta giusto per curare un ginocchio o una bruciatura» Molly cercò di sorridere, «Questa storia non la sapevo, anche gli altri ne sono a conoscenza?» chiese Hermione.

«No, è la prima volta che la racconto. All’epoca la gente ci fece poco caso alla sparizione di Amaudaus, insomma Voldemort era appena morto, tutti festeggiavano, e la gente partiva e se ne andava lontano perché ormai era libera. Una curatrice scomparsa, di certo non dava nell’occhio» Molly aveva uno straccio in mano, e puliva il tavolo.

«Non ti è mai venuto il dubbio che lei sia partita come hanno fatto in molti?» chiese Hermione, curiosa, «Oh, certo che mi è venuto il dubbio. Ma non era da lei, insomma ci sentivamo spesso e credo che se fosse partita me l’avrebbe detto» rispose Molly, sincera.

«Beh, immagino di si»rispose triste Hermione, il viso di Molly si era incupito. «Già, a volte succedono cose piuttosto strane, non è vero? Magari un giorno la ritroveremo, chi lo sa» Molly cercava di tirarsi un po’ su di morale.

«Tra poco dovrebbero arrivare Ginny ed Harry» disse Hermione, guardando l’orologio, il tempo era volato. La chiacchierata con Molly l’aveva incuriosita, era intenzionata a fare delle ricerche. «A momenti dovrebbero essere qui» rispose Molly, finalmente serena.

Dopo qualche minuto arrivarono Ginny ed Harry, insieme ad Albus Severus e Lily Luna. Si salutarono velocemente e si accomodarono a tavola.

«Come state?» chiese Hermione, ad Harry, «Bene, bene. Ho un incarico, devo catturare Edwin Ganegher» disse lui tranquillo. Per un attimo calò il silenzio, tutti sapevano che Harry era un Auror, ma incarichi così non li aveva mai avuti.

«Edwin Ganegher? Ma sei completamente pazzo? Hai presente di chi stai parlando?» Hermione urlò, «Chi è Edwin Ganegher?» chiese la piccola Lily. «È un pazzo omicida» disse tranquillo Ron, mentre addentava un pezzo di pollo.

«Ti sembra il caso di dire una cosa così a mia figlia?» disse Ginny, furiosa. «È la verità, e lo sai anche tu» rispose Ron serio. «Non mi sembra una cosa così grave in fondo. Ho ucciso Voldemort, credi non riesca a catturarlo?» rispose Harry, ad Hermione.

«Oh, beh certo! Se hai ucciso Voldemort, allora puoi benissimo catturarlo. MA CHE DIAVOLO TI SALTA IN TESTA?» Hermione di colpo si era alzata in piedi, «Ecco ora vedi che non sono l’unica a pensarla così, Harry? È stata completamente inutile la discussione che abbiamo avuto ieri?» anche Ginny era furiosa ormai.

«Io continuo a non capire» disse Lily, con la sua vocina dolce. «Te lo spiego io tesoro. Ganegher è il mago oscuro più pericoloso al mondo, esatto al mondo. Lui è la causa della morte di almeno 100.000 babbani, se non di più. È Ganegher che causa i disastri ambientali, come terremoti, eruzioni vulcaniche, per non parlare poi di uragani, e onde anomale. Infatti, Ganegher non è poi così diverso da Voldemort, anche lui disprezza i babbani con tutto se stesso. Ma a differenza di Voldemort, non fa differenza tra nati babbani o purosangue, basta che nelle loro vene scorra sangue magico. E secondo lui quale miglior modo per eliminarne la maggior parte, se non un disastro naturale? Ovviamente i babbani non sospettano minimamente chi ci sia dietro, e perché» disse Arthur, serissimo.

«Ganegher usa magia molto avanzata, non a caso Voldemort e Silente erano i pochi che riuscivano a utilizzare gli elementi naturali in quel modo. Gli elementi naturali sono davvero difficili da utilizzare, e di certo non parliamo di incantesimi come Aguamento. Per non dimenticare, quando ha aggredito Shacklebolt, se l’è proprio vista brutta quella volta Kingsley» disse George.

«Perché ha aggredito il Ministro della Magia?» chiese Albus, «Beh, se lo avesse ucciso, avrebbe potuto prendere il suo posto e tutto quello in cui crediamo sarebbe scomparso» rispose Arthur, affranto.

«E tu Harry, vorresti metterti contro di lui? Capisco Voldemort, con cui avevi un conto personale, ma ora hai dei figli, e cose così pericolose è meglio se le lasciassi perdere» disse Hermione, preoccupata.

«Avete ragione, credo che lascerò perdere. Comunque, abbiamo sentito James e Ted, stanno entrambi bene» disse Harry, cambiando argomento. «Si, Daniel ci ha scritto e ha detto che purtroppo non riesce a passare tanto tempo con loro, perché è un Serpeverde» disse Hermione, «Si, ce l’ha detto James, piuttosto strano, vero? Comunque prima che iniziasse la scuola ho incontrato Neville Paciock, e mi ha raccontato che insegna a Hogwarts quest’anno, Erbologia, quello che ha sempre desiderato. Così gli ho detto di tener d’occhio James,e poi mi ha anche detto che non è l’unico a insegnare ad Hogwarts, insieme a lui c’è anche Malfoy, che insegna Pozioni» disse lui tranquillo.

«Hai detto che Malfoy insegna Pozioni, ad Hogwarts?» disse Hermione agitata, «Si, credo sia una buona occasione per lui, non a caso era il migliore del corso» disse Harry, mentre gli altri annuivano. «Si, lo penso anche io» mentii Hermione, ora come se non bastasse sapeva che padre e figlio, non solo erano vicini ma avevano pure contatti.

Finito il pranzo, Hermione era sfinita e decise di andare a riposarsi in camera sua.




Ciao a tutti! Ecco il trentatresimo capitolo della mia storia. Spero che vi piaccia! Un bacio, Draconis
 
  
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