Si alzò prese delicatamente i suoi libri da terra tutti rilegati e ci incamminammo verso il castello. I suoi capelli lunghi,  nonostante erano legati in una coda di cavallo le accarezzavano la spalla,la pelle di porcellana ancora più delicata alla luce del sole. Silenzio. Era calato il silenzio.
Dai su Draco,di qualcosa insomma lei è qui.
-“Puoi sempre sederti vicino al me al tavolo oggi, non mi va di stare con Tiger e Goyle”-
La mia pelle ardeva. il mio cuore batteva all’impazzata.
-”Grazie Malfoy  ma non mi va di rimanere le mie amiche da sole, se vuoi possiamo andare in biblioteca dopo pranzo devo fare una ricerca….”-
Era bellissima. Aveva lo sguardo fisso in terra ed era arrossita leggermente sugli zigomi.
-”Non so devo vedere beh potrei venire. Non sono adatto alle biblioteche. Preferisco stare all’aperto. “-
-“Oh capisco scusa.”
-“Tranquilla,Grengass”-
-“Sai cosa malfoy?”- disse con tono leggero ed affare pratico  –“Non sei come gli altri dicono”-
-“cosa dicono gli altri?”-
_”Corbellerie.Beh io raggiungo  le mie amiche se ti va puoi..”-
-“No. Oggi non mi va di mangiare scenderò più tardi,credo .Vado in camera”-
-“Cosa..cosa ti turba?”-
Mi dileguai. Non diedi una risposta ne la salutai .Senza voltarmi nemmeno una volta attraversai il ritratto e raggiunsi la sala comune .Non c’era nessuno. Il fuoco del ardeva ancora nel camino. Improvvisamente fui attratto dal divano .i miei occhi si chiusero.
 
***
-“Mi hai disubbidito .Non dovevi”-
-“Ho fatto solo ciò che era giusto. Non come te, PADRE”-
-“NON OSARE QUEL TONO CON ME DRACO. NON CAPISCI? LEI è LURIDA.”-
-“ E’ TUA FIGLIA!”-
-“ORA BASTA DRACO, BASTA! DRACO.”-
****
-“DRACO..DRACO..Hey ficchiamogli questa nelle orecchie”-
Chi potevano essere se non Tiger e Goyle?
-“IDIOTI! STUPIDI IDIOTI  DOV’è IL MIO MANTELLO E LA MIA SCIARPA?”-
-nella tua camera.”- risposero all’unisono
L’orologio segnava le tre in punto .Biblioteca .ORA.
Corsi in camera presi il mantello e raggiunsi la biblioteca. Il resto del castello eccetto i sotterranei era luminoso è caldo.
BOOM.
Mi ritrovai a terra.
-“Che diamin..?”-
-“ scusami non volevo e che oggi sono un po’..”-
Riconobbi subito la sua voce. I suoi occhi vitrei. Ancora lei.
-“Sbadata?”-
-“Che ci fai qui? “-
-“beh l’idea della biblioteca dopotutto non era male.. avevo pensato di farci un giretto..”-
-“Comprendo, io ho finito la ricerca è stato tutto abbastanza facile, ti va di andare al lago?”-
-“ Tutti questi inviti Grengass… non è che ti sei follemente innamorata di me vero?”-
Era diventata  come mr.lenticchia Ginny.Rosso fuoco. Ed io ero diventato peggio di quello sfigato, sfregiato di Potter .Ottimo lavoro Draco, complimenti.
-“Io ehm..no volevo solo conoscerti meglio in fondo sei simpatico..ciao.”-
Iniziò ad accelerare il passo e il rossore non abbandonava la sua faccia. Nemmeno la mia.
Le mi si una mano sulla spalla e dissi:
-“Io non ho detto che non volevo venire con lei al lago, signorina. Accetto volentieri. Le sue proposte dopotutto mi attraggono.
Il sole splendeva non faceva freddo si stava abbastanza bene anche se vicino al lago si sentiva l’umidità.
-“ciocco rane o gelatine?”-
-“cosa?”-
-“ACCIO CIOCCORANE”-
-“Oh grazie.”-
Le mie mani toccarono le sue. Fredda, era fredda come il ghiaccio.
-“Hai freddo…sei congelata aspetta”-
Presi la mia sciarpa e glie l’avvolsi al collo.
-“Tu non devi Draco, sto bene”-
-“Certo, sei congelata,non hai freddo e stai bene?”-
-“Muschio…muschio bianco”-
-“La  mia sciarpa è impregnata di profumo”-
L’odioso silenzio era calato nuovamente.
-“Senti un po’ grengass.. ..”-  adesso.. –“domani vai ad Hogsmade ?”-
-“ Si avevo pensato di farci un salto.. perché?”- rispose mentre afferrava un'altra ciocciorana
Avanti, chiediglielo Draco.
-“TI … ti…ti..andrebbe di andarci con me?”-
Asteria strabuzzò gli occhi.
-“SIGNOR MALFOY.. E’ UN INVITO QUESTO? TUTTI QUESTI INVITI NON E’ CHE SIETE FOLLEMENTE INNAMORATO DI ME?” disse imitando la mia voce facendo le smorfie.
Si sono innamorato di te.
-“ BANDO ALLE CIANCIE vieni si o no?”-
-“Certo che si. Scusa ma è tardi devo andare devo dare una mano a sistemare la mia camera.. a domani.”-
-“ Certo a domani”-
Baciala,ora.
Il suo sorriso,lo sguardo blù e si allontano. Io rimasi a fissarla in lontananza fin quando non sparì completamente.
-“ che ci fai qui Draco?”-
-“ Che vuoi Parkinson?”-
-“Dov’è la tua sciarpa. L’avevi addosso quando sei uscito.”-
-“ Non sono affari tuoi”-
Alzai le spalle,girai i tacchi e andai in camera.



RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE ANCORA UNA VOLTA HANNO LETTO IL CONTINUO DELLA STORIA. MI SCUSO PER IL RITARDO. GRAZIE.