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Autore: MelGhoul_Echelon    01/08/2013    1 recensioni
Questa è la mia prima FF sui Black Veil Brides.
La storia parla di una nuova Rock Band che stanno facendo il loro grande debutto, finchè.....
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Ashley Purdy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Tu sei pronta! >>

 Sento una voce alle mie spalle e vedo il proprietario della nostra sala prove; non lo conosco bene, ma è un amico del padre di Joy.
 Mi alzo dalla sedia di legno su cui sono seduta, appoggio la mia Fender e gli vado incontro guardandolo negli occhi, che come sempre, non fanno trasparire nulla.

 << Signor Conely, che ci fa qui? Le nostre due ore non sono ancora terminate. >>

L'uomo fa un sorriso a trentadue denti, e mi resta a guardare per qualche secondo come se si aspettasse che facessi altrettanto anche io, ma quel sorriso non arriva perciò il proprietario ricomincia a parlare.

<< So bene che non sono finite le due ore mia cara. Ma vedi.. ho sentito come suoni la chitarra, e da ex chitarrista dico che sei bravissima Kayla.
Il modo in cui sfiori le corde della tua chitarra è eccezionale, e Joe mi ha raccontato che sei autodidatta, non è così? >>

Io guardo quell'uomo e rimango in silenzio per qualche secondo, finchè non abbasso le sguardo e faccio un notevole respiro, per poi incrociare di nuovo gli occhi del Signor Conely.

<< Si è così, non ho mai studiato veramente per diventare chitarrista, e si... è anche vero che sono autodidatta.
Ma io non sono sicura di quello che dice lei, io pizzico leggermente le corde, è vero, ma non mi sembra niente di eccezionale, come lei ha appena affermato. >>

<< Ascolta un uomo più vecchio di te mia cara, io ho suonato per moltissimi anni, e sempre con chitarre fantastiche, anche migliori della tua bellissima Fender, quindi ho esperienza su questo campo.
Lo so, sono vecchio ormai e potresti anche pensare che quello che stò dicendo è tutto una bugia, ma pensa lo stesso alle mie parole.
Tu sei pronta!
Domani avete il debutto, le vostre canzoni sono appassionanti e favolose, molto profonde, anche se un pò  macabre, farete colpo, ne sono sicuro. >>

Sono rimasta in silenzio per tutto il tempo, e alla fine di quel discorso ho leggermente la bocca aperta, quell'uomo dopotutto ha ragione su un paio di cose.
Sulle mie labbra compare, per meno di un secondo, l'ombra di un sorriso, guardo intensamente quell'uomo negli occhi e gli stringo la mano.

<< Grazie Signor Conely, mi è stato di grande aiuto, prometto che ce la metterò tutta! >>
L'uomo mi stringe la mano e mi sorride.

<< Lunedì voglio sapere come sarà andata, mi raccomando.
Sarei molto felice di sapere che il vostro debutto è andato alla grande, e avete già centinaia di fans. >>

Io alzo le spalle e guardo l'uomo davanti a me, leggermente chinato per guardarmi direttamente negli occhi.

<< Ci proveremo Signore, ma le prometto che le faremo sapere. >>

Detto questo il proprietario mi saluta e esce dalla sala delle prove, dove dopo pochi minuti arrivano anche i miei compagni di Band.
 Abbiamo provato per tutto il pomeriggio, e perfino Joy è emozionato all'idea di suonare davanti ad un pubblico più numeroso; Chester è quello più emozionato di tutti, sbaglia le parole e ogni tanto stona anche.
Tutti e due guardiamo il cantante, che nel frattempo si era girato verso di noi.

<< Ce la faccio ragazzi, un'altra volta.
Kay, ripartiamo dal tuo assolo. >>

Accenno un sì con la testa e riparto dal punto in cui Chester mi ha detto.
Le ore passano e oramai dobbiamo tornare a casa, sono le dieci di sera, e camminiamo verso casa veloci senza lasciare nessuno indietro, dopotutto quella era sempre Los Angeles.

Dopo aver aperto il portone e salito le scale a piedi entro nella mia stanza, saluto gli altri con un

<< Buonanotte! >>

 veloce e mi butto sul mio letto, ormai in pigiama, e in poco mi addormento pesantemente, coccolata dal rumore del vento e della pioggia.
La mattina seguente l'ho passata esercitandomi con le canzoni più difficili, e suonando gli assoli più lunghi e più complicati, e provando anche le canzoni in cui devo cantare insieme a Chester.
Il pranzo è passato come un flash, e subito abbiamo dovuto correre in macchina, caricare gli strumenti, tra cui anche la batteria notevolmente pensante e sfrecciare lungo l'autostrada per andare nel centro della città. Abbiamo passato circa due ore nel traffico pomeridiano di Los Angeles finchè arriviamo al pub in cui si sarebbe svolto il nostro debutto.
Mi guardo intorno e sento parlare Joy.

<< Wow! Ma questo posto è enorme, sono solo le quattro del pomeriggio ed è già pieno di gente.
A che ora ci dovremo esibire Ches? >>

 << Alle nove di questa sera Joy, è la trecentesima volta che te lo dico, come diavolo fai a dimenticartelo così velocemente? >>

I due parlottano come sempre, mentre io mi guardo intorno, c'è gente di ogni stile lì dentro, e mi sento quasi a casa, mi sento in colpa per essere a Los Angeles e non aver mai visto i miei Idoli.

<< Ragazzi andiamo nel camerino, dobbiamo prepararci, e dobbiamo ancora fare le prove generali, e parlare con il nostro "produttore" o come diavolo lo volete chiamare. >>

Dico in fretta ai ragazzi mentre comincio ad andare verso il palco.
La folla è troppa, non riesco a passare, devo spingere per riuscire a creare un varco, tutto d'un tratto sbatto contro la schiena, che era ricoperta di una grande quantità di capelli lunghi e neri, di qualcuno, senza però alzare lo sguardo cerco di svignarmela.

<< Scusa, non volevo. >>

 Dico semplicemente per liberarmi dal peso di quel minuscolo ed insignificante incidente.
Solo dopo essermi voltata scopro che ho sbattuto contro un uomo, dall'aria anche famigliare; lui si è girato di sfuggita e con un semplice "Nessun problema dolcezza" ha risolto la situazione.
Anche se non ho incontrato i suoi occhi, sento il suo sguardo bruciarmi la schiena, finchè non arrivo fino a dietro le quinte di quel minuscolo palco, che di lì a poche ore avrei dovuto esibirmi insieme ai miei compagni di Band.
 
Il pomeriggio passa più lento di quanto abbia immaginato, le prove sono andate davvero molto bene, io non ho sbagliato una singola nota, Joe non ha bucato o rotto nessun pezzo della sua batteria, o delle sue bacchette, e Chester non ha steccato neanche una volta.
Però tutto quel parlare con il produttore o manager o come si chiama mi ha davvero stancata, anche se sono stata in silenzio per tutto il tempo, tranne che per una o due volte che ho detto il mio parere.
Ormai manca mezz'ora all'inizio del nostro concerto, e io sono fuori dalle mura di quel locale fin troppo affollato; mi stò fumando una sigaretta, bhe .. a dire la verità è già la terza che stò fumando, è sicuramente colpa del nervosismo e dell'agitazione.
Chiudo gli occhi e ripenso al mio sogno, da sveglia, che ho fatto qualche giorno fa, il pubblico in subbuglio, io che parlo al microfono e....
 Non faccio in tempo a pensare alla continuazione di quel sogno che mi squilla il cellulare, è Chester.

 << Pronto? >>

 << Si comincia Kay, sbrigati ad entrare. >>

 Chiude la telefonata e non me lo faccio ripetere una seconda volta, spalanco la porta ed entro, correndo veloce dietro le quinte.
I ragazzi mi stanno aspettando e mi guardano con un sorriso stampato sulle labbra.
Entriamo in scena e io mi posiziono di fianco al microfono e leggermente laterale alla batteria, ma poco più avanti.
Ches mi guarda e mi fa segno di avvicinarmi al microfono; mi avvicino e lo prendo in mano, senza però appoggiare la mia chitarra, questa volta elettrica.

<< Salve Los Angeles, noi siamo gli Ice Corpes! >>.

Torno indietro e inizio a suonare; senza accorgermene incrocio lo sguardo di una persona che non mi sarei mai aspettata di trovare in quel posto.

Il mio idolo!

//Salve di nuovo ragazzi. Lo so non sono passate nemmeno due ore e io sono di nuovo qui con il mio secondo capitolo. I'm sorry, ma non ce la facevo, ero troppo emozionata e avevo una gran voglia di farvi leggere il continuo. Spero di riuscire ad aggiornare domani, con il terzo capitolo. Fatemi sapere se questi primi capitoli vi sono piaciuti tramite una recensione. Baci!
  
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