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Autore: Inganno    01/08/2013    2 recensioni
Tutte le sere Alice immaginava a come potesse essere quel colore che sua nonna le descriveva con tanta nostalgia, non riuscendo neppure lontanamente ad immaginare che sarebbe stata lei a riportarlo agli uomini.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il carillon e la collana

L

a bambina portò Alice nuovamente nel lato della città in cui il silenzio prendeva il sopravvento. Le fece percorrere piccole stradine che la fecero giungere dinnanzi ad una piccola casetta isolata dal resto dei palazzi. Non conoscendo il luogo esatto in cui si trovava l’edificio, sarebbe stato assolutamente impossibile raggiungerlo.

“È qui dentro” disse la bambina.

“Non entri con me?” domandò Alice, vedendo l’altra intimorita.

“Non posso, non mi è permesso” disse scappando l’istante successivo. La ragazza non fece in tempo nemmeno a dirle grazie, che già si era volatilizzata. Osservò poi quella piccola casetta, e bussò, ma la porta si spalancò immediatamente, come se questa non fosse stata chiusa bene.

“Permesso?”

Nessuno rispose. La ragazza iniziò dunque ad esaminare la dimora, più grande di quanto sembrasse all’esterno. Sembrava proprio che lì vi vivesse una sola persona, data la misera quantità di oggetti. Prese a scrutarne alcuni, finché non aprì per caso un carillon, la cui melodia catturò il suo interesse. Dopo una trentina di secondi circa prese a canticchiarla con voce molto bassa, come se già avesse sentito quelle note. Più continuava il suono, più la ragazza riusciva ad assecondarlo meglio con la voce. Non era però semplicemente perché stava apprendendo quel ritmo, ma perché lo conosceva già. Poi un improvviso flash le si formò in testa, vide un’immagine apparirle davanti. Quella strana visione durò solo un secondo, accompagnato da un urlo di donna. Poi chiuse il carillon, non riuscendo più a sopportare quella strana sensazione. Che stava succedendo? Perché conosceva quella melodia? Alice non riusciva a capirlo, e questo la spaventava. Ma i suoi dubbi si fecero da parte, una volta individuata quella porta con quel simbolo disegnato. Alice si tolse la collana che aveva fin dalla nascita, e la mise a confronto con la raffigurazione: erano identici. Ma allora il simbolo della sua collana celava qualche segreto? La ragazza pensò che l’unico modo per scoprirlo era spalancare quella porta, e non volle esitare un solo istante di più. Una volta aperta, però, si ritrovò davanti qualcosa che le fece gelare il sangue. La stanza era piena di suoi ritratti, di ogni età. Sembrava che chiunque vivesse là dentro fosse ossessionato da lei. Eppure era certa che soltanto sua nonna fosse a conoscenza della sua esistenza.

“Chi sei?” fece una voce alle sue spalle. Alice si sentì contrarre tutti i muscoli dal terrore, avendo paura dell’uomo in possesso di così tanti suoi ritratti. La ragazza si voltò molto lentamente col cuore in gola, ma non appena lo vide il suo stupore raggiunse il culmine.

“Nonno?!”

 

Non scrivevo Alice e il blu da un sacco! Credo che questo capitolo mi sia riuscito abbastanza bene, mi piace come stanno andando le cose. All’inizio mi dava fastidio che non riuscissi a scrivere molto, ma adesso lo apprezzo. Un po’ alla volta mi sto rendendo conto di scrivere qualcosa di carino, certamente non un capolavoro, ma carino senz’altro! Ringrazio AngyAngioletto per tutte le sue recensioni, anche perché è l’unica che recensisce, nonostante la storia sia seguita da diverse persone! Scusate comunque se vi ho fatto aspettare tanto, spero di riprendere il ritmo giusto e di stupirvi al massimo!

  
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