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Autore: xx_Dreaming    01/08/2013    3 recensioni
Io: 'Basta! Non voglio più vivere qui con voi. Non sopporto nessuno, non valgo più niente per nessuno di voi! Non si può voler bene a una persona che si odia. E io del vostro odio non me ne faccio niente!.'
Papà:' Ti avverto che se esci da questa porta non ci rientrerai MAI più.'
Io: 'Addio.'
Uscì sbattendo la porta.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I met you again.
 
 
Sono passati quasi 5 giorni e sono sempre rinchiusa nella mia nuova stanza a casa di Justin..
La camera non è calda e accogliente come quella di Zayn, forse proprio perché non c’è lui e nonostante tutto mi manca da morire. Mi mancano da morire tutti i ragazzi; è da quel giorno che non li vedo e non li sento: non ho visto nemmeno Justin, per farla breve non sono uscita di casa, o meglio non sono uscita dalla mia stanza.
Più volte Justin mi ha implorato di uscire, di dimenticare, o almeno di provarci, di provare a trovare una spiegazione per ciò che era successo e io ci ho pensato ogni santissimo giorno. Non credo di avergli fatto qualcosa per fargli uscire quelle crudeli parole dalla sua bocca.. Anche se fosse stato incazzato non le avrebbe dette se non le pensava davvero; vorrei chiarire, ma non sarò io a fare il primo passo. Anzi non dovrei nemmeno pensare a lui ed è già tanto che lo faccio.
E’ un po’ di tempo che non vedo più il mio cellulare. L’ultima volta volevo ascoltare della musica ma avevo solo One Direction e Little Mix così ho rinunciato e mi sono addormentata.
Che fine avrà fatto?
Finalmente mi alzai dal letto e iniziai a cercarlo per tutta la stanza e lo trovai sotto il letto. Aveva pure fatto un volo, ottimo.
Era spento perché scarico, così attaccai la spina e lo misi a caricare. Quando si accese non capì più niente: iniziò a fare mille suoni diversi: chiamate, messaggi, whats app, e-mail e chi più ne ha ne metta.
Decisi di andare in bagno prima di scoprire se ero ricercata dall’FBI.
Justin non era in casa, feci un giro per conoscerla meglio e poi andai in cucina: avevo fame, molta fame.
Non mi eccitava il fatto di provare a fare una colazione all’inglese: il fatto di mangiare uova e bacon appena sveglia non era attraente, anzi il solo pensiero mi faceva venire da vomitare, così optai per un bicchiere di latte e cereali, che presto diventarono un’intera scatola di cereali e una di latte.
Finita la colazione andai in camera e presi il cellulare; iniziai con i messaggi di whats app: erano da parte dei ragazzi, di Danielle ed Eleanor, tranne Zayn. I messaggi erano da parte delle persone di whats app in più Justin. Le e-mail riguardavano soprattutto twitter e una della scuola che avrei guardato successivamente. Le chiamate lo stesso dei messaggi, ma la maggior parte erano di Danielle, poveretta.
Drin.
Messaggio.
Perrie: ‘Veronica, come stai? Cos’è successo? E’ un po’ che non ti vediamo. Baci xx’
Ma che cazzo ha in testa quella ragazza? No, davvero ha avuto il coraggio di mandarmi quel messaggio? Ma vaffanculo.
Decisi di andarmi a fare una doccia per sbollire la rabbia, quando il cellulare squillò un’altra volta.
Ero indecisa se vedere di chi fosse il messaggio o meno, ma alla fine ri-presi il cellulare e lessi da chi parte fosse.
Zayn.
WHAT? ZAYN? REALLY?
Iniziai a tremare, era il primo che mi arriva vada parte sua dopo quello che era successo.
Mi feci coraggio e decisi di leggerlo.
‘Dobbiamo parlare. x’
Semplice e conciso, ma almeno aveva aggiunto una ‘x’ alla fine.
Non risposi: presi i miei vestiti e mi recai in bagno dove mi chiusi a chiave.
Entrai sotto la doccia e iniziai a cantare: era da un po’ che non lo facevo.
E mentre scendono lacrime e sento freddo senza averti qui e poi mi sento un po’ strana e mi trema la mano e mi manca l’aria se tu non sei qui la la la mmmh era bello mentre i nostri occhi piano si seguivano quasi intimiditi dallo specchio che temevano mmh e sarò libera di poterti dire sarà sempre amore magico, sarà poter volare senza mai cadere e prenderti per mano e convincerti a soffrire, perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.
Stavo piangendo, ma era un pianto liberatorio, mi mancava come l’aria che respiravo: avevo bisogno dei suoi occhi, delle sue mani che si intrecciavano alle mie quando dormivamo insieme a casa sua, mi manca potermi svegliare abbracciata accanto a lui la mattina, mi mancano i suoi abbracci, mi manca il suo sorriso, le sue risate, la sua voce, il suo odore, mi manca maledettamente.
E poi baciarti ogni notte proprio come le zanzare, e cercare le tue mani sempre quando nasce il sole e dimostrarti che per niente al mondo ti farei soffrire perché tu sei cosa bella e non meriti del maleee.
Uscì dalla doccia, avvolsi un asciugamano in torno al corpo e uscì dal bagno.
Justin:’VERONICA!’
Io:’Ma che cazzo Justin mi hai fatta saltare in aria!’
Rise e iniziai a farlo pure io.
Io:’Non sei sano di mente’
Justin:’In che lingua stavi cantando?’
Io:’In italiano’
Justin:’Wow sei una potenza’
Io:’Grazie, sono italiana’
Justin:’Non parlo solo per la lingua, ma hai una voce eccezionale’
Io:’AHAHAHAHAHAAH Prendi per il culo qualcun’altra’
Justin:’Vestiti che dobbiamo andare in un posto’
Io:’Dove?’
Justin:’Vestiti! Nel frattempo faccio una telefonata’
Andai in camera, misi dei pantaloncini con sotto dei collant neri, sapete com’è, è novembre e si gela… poi misi una felpa rossa che stranamente mi stava più larga, ma subito pensai che fosse per il fatto che non mangiavo da 5 giorni…
Legai i miei capelli in una coda, misi le superga bianche, presi il cellulare ormai carico e urlai a Justin.
Io:’Sono pronta’
Justin:’Non credo’
Io:’Che c’è che non va?’
Justin:’Credo che tu abbia sbagliato felpa, non credo sia tua quella’
Mi guardai e notai che era di Zayn.
Io:’Non so nemmeno che ci faceva nella mia valigia’
Justin:’Non importa, non c’è tempo di cambiarti anche se noto che non ne avevi nessuna intenzione perché a quest’ora invece di parlare con me ti saresti già andata a cambiare.’
Rimasi in silenzio, non ci avevo nemmeno pensato, ciò significa che Justin aveva ragione.
Che tristezza.
Prese la mia mano e le chiavi della sua macchina e uscimmo.
Durante il tragitto verso la destinazione misteriosa non parlammo di nulla.
Io ero semplicemente stretta nella felpa con il cellulare in mano che leggevo e ri-leggevo il messaggio di Zayn.
Ci fermammo davanti uno studio di registrazione e rimasi perplessa.
Mi fece cenno di scendere e ci avviammo dentro.
Ci accolse una simpatica segretaria che già conoscevo: eravamo nello stesso studio di registrazione dei ragazzi; speravo solo che non ci fossero anche quel giorno.
Sasha, la segretaria, ci fece accomodare dall’altro lato dello studio in attesa che un certo Andrew venisse.
Al suo posto arrivarono 5 figure maschili che scherzavano, urlavano e si prendevano in giro tra loro, tranne uno che camminava a testa bassa e che era diventato il motivo degli scherzi.
Appena si voltarono sbiancarono, i sorrisi erano spariti ed erano immobili davanti a me e Justin.
Zayn andando a sbattere contro Niall alzò lo sguardo e sgranò gli occhi.
Quest’ultimo mi guardava dalla testa ai piedi e si soffermò sulla felpa e poi sui miei occhi.
Nessuno parlava e a me tremavano le gambe, avrei tanto voluto sedermi o scomparire.
Ci fissavamo tutti e nessuno parlava e stava diventando una scena imbarazzante.
Accennai un sorriso e Louis si avvicinò e mi abbracciò di slancio.
Questo mi fece commuovere e iniziai a piangere, di gioia.
Louis:’Piccola mi sei mancata, che fine hai fatto?’
All’improvviso ero prima tra le braccia di Liam, poi di Harry e in fine di Niall.
Zayn mi sorrise solamente ed era evidentemente in imbarazzo.
Io:’Mi siete mancati anche voi’ –riuscì a dire tra le lacrime.
 
 
 
 
 
 
Ciao❤
Vi presento il nuovo capitolo, yo!
Credevo fosse più lungo, comunque sono moolto ispirata, quindi inizio a scrivere il prossimo ajkfhakjf
Spero vi piaccia!
A proposito, visto che sono ispirata recensite di più?
AHAHAH Non c'entra nulla, ma ne sarei contenta.
 
Scrivo perchè ne sento il bisogno.
Baci.
  
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