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Autore: Giucchan    21/07/2003    1 recensioni
Ranma, volente o nolente, ha determinato con la sua esistenza la formazione di due gruppi di persone che da una parte non lo sopportano, dall'altra lo adorano! E' per questo che verrà giudicato dal Tribunale di Tokio con l'accusa di essere "l'apportatore di disgrazie altrui per eccellenza". I suoi amici-nemici potranno quindi decidere, durante il processo, se accusarlo o difenderlo.
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Akane assisteva alla scena e taceva. Forse perché non aveva niente da dire, o forse perché non poteva contraddire Happosai…Ranma era sempre stato pronto a difenderla, in qualsiasi momento, in qualsiasi evenienza. Erano infatti quelli i pochi momenti in cui in Akane nasceva una piccola speranza per cui lei potesse pensare che Ranma le volesse bene.

Preside: Allora signor Happosai, lei mi sembra l'unico fino ad adesso che sia stato in grado di portare una buona testimonianza difensiva in favore dell'imputato…continui pure…ci illumini!

Happosai inspirò dalla pipa appena accesa e riprese a parlare.

Happosai: Ricordo come se fosse ieri l'episodio di Taro Collant, un ragazzo per metà mostro che era venuto a Nerima con l'intenzione di eliminarmi…

Taro Collant, presente in aula, udito il suo nome cominciò per la prima volta nella mattinata ad ascoltare le argomentazioni del processo.

Happosai: Taro aveva rapito Akane, la fidanzata di Ranma, e quest'ultimo, consapevole della forza del nemico in versione "creatura mostruosa", ha tuttavia affrontato la situazione sprezzante del pericolo, riuscendo alla fine a vincere e a liberare Akane.

Ranma ascoltava sbigottito. Era incredibile: il nemico sempre pronto ad infastidirlo, ad approfittare della sua maledizione, ora era seduto al banco dei testimoni per difenderlo. Se da una parte non si sarebbe mai aspettato che Akane potesse schierarsi dalla parte dei nemici, lo stesso poteva dire riguardo Happosai, il quale si era dimostrato pronto a testimoniare in sua difesa. Era stupefacente come la vita a volte potesse rivelarsi così imprevedibile.

Preside: Bene, ottima difesa…complimenti signor Saotome, lei ha appena recuperato molti punti!

Happosai scese dalla poltroncina e s'incamminò diretto al posto. Ranma lo raggiunse e lo fermò.

Ranma: Happosai…come posso sdebitarmi? Tu mi hai aiutato senza chiedere niente in cambio…io ti ringrazio…

Happosai lisciò i baffetti bianchi con le dita e annuì semplicemente, raggiungendo infine la panchina sulla quale era seduto in precedenza.

Ranma sorrise, quasi commosso.

A quel punto, era il turno di Nabiki.

La ragazza si sentiva un po’ spiazzata a causa della testimonianza di Happosai e per un po’ ebbe qualche esitazione a procedere con le accuse. Forse il suo cuore non era del tutto di ghiaccio. Se voleva vincere però, non poteva farsi prendere dai sentimentalismi, quindi decise di giocare il suo asso nella manica.

Nabiki: Chiamo a testimoniare…Akane Tendo!

Ranma sgranò gli occhi, lo stesso fece Akane.

Akane poteva aspettarsi una mossa simile da parte della sorella.

Ranma invece aveva sperato che non si fosse mai verificata una tale circostanza.

Nabiki tirò fuori dalla cartellina verde una videocassetta, un mangianastri, qualche foto e un blocco di appunti. Aveva decisamente abbastanza materiale da utilizzare come prova per incastrare Ranma.

Ranma deglutì ma non si scoraggiò e si accomodò vicino al padre. Passò una mano tra la capigliatura ribelle e si bloccò quando si accorse di un particolare mancante. Improvvisamente fu preso dal panico. Il suo codino…dov'era!!

Dal fondo della sala si udì una risata e Ranma si voltò in preda ad un attacco omicida. Il preside ora si trovava vicino alla porta della stanza e la sua postazione era di conseguenza vuota. In mano teneva un rasoio elettrico e lo agitava sghignazzando.

Ranma: MALEDETTO! CHE HAI FATTO!

Il preside seguitava a sghignazzare, come se non avesse udito il ragazzo parlare.

Ranma: QUESTA E' LA TUA FINE!!

Nell'aula era cominciata l'ennesima disputa, così qualcuno decise di approfittarne per prendersi una pausa o una rigenerante boccata d'aria fresca.

I genitori di Ranma e Akane avevano intanto ripreso a giocare a Shogi.

Soun: Senti Genma…cosa succederà se tuo figlio dovesse perdere la causa?

Genma: Uhm……..penso che finirà in prigione, o subirà qualche altro tipo di punizione…non saprei amico mio…

Soun: Ti ho visto…rimetti quella pedina al suo posto!

Genma: Quale pedina?

Soun: …Questo vuol dire che Ranma e Akane non si potranno più sposare…sai…dal momento che tuo figlio si trova in carcere!

Genma: Io…bè…preferirei pensarci quando sarà il momento…

Soun: Uh…ok…

Genma: Scacco matto!

Poco distanti si trovavano le due sorelle Tendo.

Akane: Scusa Nabiki…cos'è tutta quella roba?

Nabiki: Lo scoprirai sorellina!

Akane: Accidenti però…come hai fatto ad ottenere tutto quel materiale su Ranma?

Nabiki: Segreto professionale!

Akane fece spallucce e raggiunse il fidanzato.

Ranma: DOVE VUOI SCAPPARE! NON TI SALVERAI DALLA MIA VENDETTA!!

Preside: AHAHAHAHAHAH!! SEI UNO STUPIDO SAOTOME! AHAHAHAHAH!!

Akane si sedette comoda ad osservare la scena, ma rimase coinvolta nello scontro perché Ranma le finì addosso.

Ranma si ritrovò così a terra a pochi centimentri dal viso di Akane.

Ranma: Eh eh…scusa Ak…

Akane: Togliti stupido!

La ragazza lo spinse via e si rialzò, pulendosi la gonnellina con le mani.

Ranma però era ancora a terra.

Akane cercò il codino per tirarlo su, poi lo trovò infilato sotto la maglietta.

Ranma: Ahi ahi ahi…lasciami Akaneeeee…

Akane: Baka…mi spieghi perché diavolo stai combattendo?

Ranma: Tu non lo sai ma il preside mi ha tagliato il codino! Non lo perdonerò mai! Ora lasciami, voglio farlo a pezzi…dai Akane…lasciami il codino mi fai male!

Akane: -_-''

Ranma tastò dietro alla nuca e rimase di sasso.

Ranma: Ma-ma…allora c'è ancora!

Akane: Sei solo un baka, baka, baka!

Ranma: Idiota di un preside! Perché non mi hai detto che non me lo avevi tagliato! (io non so voi, ma questa frase mi suona un po’ ambigua nda)

Il preside però era già sparito ed era tornato al suo posto di giudice, riassumendo un tono serio.

Preside: Allora…procediamo!

Akane si accomodò dietro al banco dei testimoni e la gente che era precedentemente uscita, tornò in aula.

Nabiki: Chiedo vostro onore, che mi sia fornito un videoregistratore per questa videocassetta.

Sasuke, appoggiando di lato il libro sacro, corse a recuperare un tavolo munito di rotelle sul quale era posizionato un videoregistratore collegato a un televisore.

Nabiki inserì la cassetta nella fessura e premette il tasto "play". Mentre tutti aspettavano che comparissero le immagini sullo schermo, l'avvocato Tendo pensò che ormai era finita per Ranma.

Continua…

  
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