Siamo
al penultimo capitolo di questa mia strana storia…. Un po’ mi dispiace, perché
mi stavo abituando a questa ff, ma è giusto che abbia una fine, non so però se
sarà lieta o meno, lo vedremo.
Intanto
ringrazio come sempre l’affezionatissima Liris e ai suoi commenti pieni di
faccette, l’ho fatto troppo figo Kuro-bau in quel capitolo, ma ci stava infondo
era appena resuscitato, poi doveva difendere il piccolo Fay tutto ferito e
stanco… che carina questa coppia, mi ero ripromessa di non scendere nello
shounen ai, ma non ho saputo resistere… gomennasai!!!
FireAngel,
ho reso Shaoran utile e meno male, almeno non prende botte e basta anche se mi
piace ridurre ad uno straccio i personaggi, ma credo che questo si sia
capito.
Francesca
Akira89, felice di rivederti tra i commenti!! Hai ragione, anche secondo me
Yuuko è troppo vecchia per stare con Watanuki, ho specificato che nella storia
lui era più piccolo, ma non di molto come al contrario lo sono in xxxHolic,
anche perché il tempo non sempre scorre allo stesso modo nei diversi mondi
quindi ne ho approfittato. (e poi preferisco una storia WatanukixDoumeki, ma si
sa che io sono malata XD)
Ebbese
si siamo alla conclusione, a dire la verità non ho ancora deciso come far
concludere il tutto, ho tirato giù un paio di finali diversi. Ne posterò uno
solo, poi se non vi piace quello che ho scelto, metto anche l’altro e vediamo
che ne pensate.
10.
The heart of love
Le
lame delle spade si incrociarono più e più volte senza sosta, nella stanza si
udiva solo il loro continuo fraseggiare, una musica metallica dal suono di
morte. Nascosto dal rumore del duello, Fay sgattaiolò a fatica vicino alla
principessa, con un piccolo incantesimo riuscì a liberarla dalle catene e la
sorresse più che potè con le poche forze rimaste. Si stupì con quanta facilità
riuscisse ad usare la sua magia, lui che per tutto il tempo non lo aveva mai
fatto, che pur di non usarla si sarebbe fatto uccidere, come poi era accaduto
nel regno di Outo contro Sechiro-san e gli oni, eppure nel momento in cui aveva
voluto proteggere Kurogane non aveva esitato e ora lo aveva fatto nuovamente
senza pensarci. Il volto di Sakura, come tutto il suo corpo, era freddo e
immobile e il tempo a disposizione del mago veramente poco. Gettò velocemente lo
sguardo verso Shaoran, che in quel momento aveva fermato la sua avanzata verso
la principessa. L’occhio cristallino del mago cercava di trasmettergli qualcosa.
“Shaoran-kun
riesci a sentirmi?”
Il giovane Shaoran rimase stupito di udire la voce del mago nella sua mente,
fece un cenno affermativo con la testa rimanendo ad osservarlo da lontano. “Devi aiutare Kurogane, non devi permettere
a Watanuki di avvicinarsi a noi ora… so di chiederti tanto, ma provaci.”
Shaoran volse gli occhi verso lo scontro, Kurogane era in difficoltà, riusciva a
proteggersi dagli attacchi di Watanuki, ma lui stava risentendo i ritmi serrati
di quello scontro. “Una sola cosa prima…
non permettere che Kurogane lo uccida…” Il giovane rispose nuovamente in
modo affermati e raccogliendo tutte le sue forze, fece leva sulle braccia per
rialzarsi. Le gambe tremavano e muscoli dolevano, le ferite che aveva riportato
erano abbastanza serie, ma una volta riuscito a rimanere in piedi, iniziò ad
avvicinarsi ai due.
-
Ancora in piedi ragazzino? –
-
Sempre, finchè non avrò ridato il cuore alla mia principessa…- Kurogane lo
osservò fiero, nonostante le sue condizioni non voleva arrendersi. Anche se
sapeva che non era lo stesso ragazzo a cui lui aveva fatto da tutore, ora poteva
dire che comunque lo spirito era identico, la loro forza di volontà e la
determinazione non cambiavano. In segno di sfida Watanuki fece comparire la
spada del giovane Shaoran, abbandonata poco prima, e la lanciò nella sua
direzione.
-
Ad armi pari allora…- nello stesso istante impugnò una seconda spada nella mano
sinistra e attese la mossa dei suoi avversari. Quasi come se fossero
sincronizzati, Kurogane e Shaoran si avventarono sul nemico, ma ognuna delle
loro lame fu fermata da quelle di Watanuki senza alcuno
sforzo.
Distogliendo
lo sguardo dallo scontro, il mago si avvicinò al corpo di Yuuko con estrema
cautela, la donna seguiva i suoi movimenti, ma non si muoveva di un centimetro,
non aveva reazioni a nulla di ciò che accadeva. Nei suoi pensieri Fay non riuscì
a non compatire Watanuki, tanto la felicità di vederla muoversi che non si era
reso conto che in realtà quel corpo era vuoto. Allungò una mano verso di lei e
la toccò a malapena, Yuuko si distese a quella piccola carezza muovendo
leggermente il viso contro il palmo del giovane. Tramite quel contatto, Fay si
sentì svuotare di ogni energia, qualcosa lo aveva abbandonato di colpo e lui
sapeva di cosa si trattava. Aveva accolto per poco l’anima di Yuuko e il
contatto con il suo corpo l’aveva richiamato forzatamente al suo
interno.
-
Fa ciò che devi Fay…-
-
Ma ora sei nel tuo corpo, forse c’è una speranza.- Yuuko scosse appena la testa
e gli sorrise.
-
Questo è possibile solo grazie al cuore di Sakura… ma non posso rimanere oltre…
mi dispiace solo che lui non sia riuscito a sentirmi.- Fay ritrasse la mano
chiudendola a pugno, non sopportava che tutto dovesse finire in quel modo, gettò
l’occhio verso Watanuki che si batteva senza freni. No, lui non avrebbe permesso
che finisse in quel modo, ora finalmente poteva vedere la vera espressione di
Yuuko guardare Watanuki, era dispiaciuta che non fosse riuscita a raggiungerlo e
lui, che non avrebbe mai voluto coinvolgersi tanto, per qualche motivo non
avrebbe permesso che l’anima di quella donna soffrisse
oltre.
-
Yuuko-san … Canta ancora… Prima che tutto finisca, lui deve sentire la tua voce
per l’ultima volta.-
Ancora
una volta… per l’ultima volta… mentre gli occhi le si riempivano di lacrime e la
gola iniziava a pizzicare, si aggrappò con tutta se stessa alla maglia del
giovane mago. Lui l’aveva ascoltata sin dall’inizio, perché lei sapeva che il
cuore di Fay, nonostante cercasse di nasconderlo, era buono e sincero, che ogni
emozione che lei provava, lui poteva capirla, perché anche il mago sapeva cosa
che non poteva rivelare, anche lui soffriva sommessamente e in silenzio, proprio
come lei. Tra loro si era creata quella sincronia che sperava fosse con l’uomo
che amava, ma lui aveva chiuso il suo cuore a tutto il resto e anche a lei.
-
Fay… spero solo che un giorno tu possa capire che non sei solo… ma ricorda che
chi se ne è andato non torna indietro, perché se lo ha fatto, forse era per il
bene dell’altro.-
-
Si l’ho capito… me ne sono reso conto quando stavo per perdere lui… gli avrei
dato volentieri ciò che resta della mia inutile vita se fosse servito a farlo
vivere… ho capito finalmente ciò che il mio cuore cercava di dirmi… ora però
canta per te, per lui e per tua figlia Yuuko-san…-
Kiss
me sweet
I'm
sleeping in silence
all
alone
in
ice and snow
In
my dream
I'm
calling your name
you
are my love
La
voce di Yuuko si sparse nella stanza, lentamente riuscì a sovrastare anche il
rimbombante rumore delle spade. Watanuki volse lo sguardo verso di lei, il
resto… non importava più. Quella voce era della donna che amava, stava cantando
e in quella melodia cercava lui incessantemente… solo che lui, non era riuscito
a sentirla. Involontariamente, o voluto da lei stessa, abbandonò le armi e
rimase a guardare, senza riuscire a fare nulla. Vuoto il suo cuore, vuota la sua
mente… ora c’era solo lei e ciò che aveva sempre sperato. Rivederla viva, vedere
i suoi occhi brillare, vedere le sue labbra muoversi e il suo corpo caldo come
sempre era stato. Non aveva mai dimenticato la sensazione che provava tutte le
volte che la stringeva a se. Yuuko era più grande di lui e a volte si sentiva un
bambino a confronto, ma quando l’aveva vicino era lui a decidere, perché sapeva
che quel corpo gli apparteneva, che lei voleva che così fosse. Davanti ai suoi
occhi ripercorse la vita con quella donna meravigliosa e la nascita della
piccola Kohane. Non aveva accettato di perdere la figlia, lui un dottore che non
era stato in grado di salvare neanche un membro della sua famiglia, ma con la
speranza di stare con Yuuko avrebbe potuto andare avanti… invece aveva gettato
via ogni cosa per un’ossessione, la stessa che lo aveva reso un uomo orribile.
Un uomo che tanto si vantava di amarla, ma che poi non era stato in grado di
ascoltare la sua voce. Chiedere perdono non sarebbe bastato, mai avrebbe
cancellato il dolore che i suoi gesti avevano provocato a quei giovani… eppure
ciò che Yuuko cercava di dirgli che anche se per lei era tardi, non lo era per
lui… che gli errori potevano essere rimediati, che tutto poteva tornare come era
prima, che lui non era solo e mai lo sarebbe stato… che qualcosa poteva ancora
farla…
In
your eyes
I
search for my memory
lost
in vain
so
far in the scenery
Hold
me tight,
and
swear again and again
we'll
never be apart
Fay
la mosse appena cercando di farla avvicinare alla ragazza. Non temeva reazioni
da parte di Watanuki, in quel momento aveva lo sguardo assente, come se stesse
vivendo in un sogno, come se la mente stesse ripercorrendo la sua vita e tutto
ciò che aveva avuto conoscendo Yuuko… solo momenti felici avrebbe potuto
ricordare con quella melodia. Anche lui si sentiva strano, quelle parole
riflettevano anche ciò che lui provava.
Non potè non osservare Kurogane in quel momento e ripensare a tutte
quelle cose che involontariamente aveva detto, quando aveva creduto che se ne
fosse andato, anche al fatto che forse, ciò che lui provava era amore. Non
poteva essere sicuro che lui lo avesse sentito, ma se anche così non fosse
stato, qualcosa in lui era cambiato. Ora aveva la certezza che doveva
appoggiarsi a qualcuno, che quel ninja dallo sguardo perennemente imbronciato,
fosse la sua unica ancora di salvezza. Lui poteva trascinarlo fuori dal baratro
che aveva creato, prenderlo per mano e portarlo via da tutti i suoi incubi e
forse avrebbe potuto salvarlo anche dal demone che si portava dietro, che teneva
celato nel profondo del suo cuore. Tutto questo Kurogane inconsciamente lo
sapeva, aveva notato l’occhio del mago su di lui, ricambiò quello sguardo come
per fargli capire che sapeva, che anche se lui non avesse gridato in quel modo,
lui sarebbe riuscito comunque a sentirlo. Lui, il ninja più forte del suo mondo,
colui che mai avrebbe chiesto aiuto ad altri, colui che poteva vantarsi di
essere solo, ora voleva avere vicino quello strano ragazzo, voleva sentirlo al
suo fianco e non abbandonarlo, perché era entrato a far parte di quelle poche
cose che voleva proteggere, quelle per cui valeva la pena morire. Eppure aveva
imparato a conoscerlo e se fosse morto per lui, lo avrebbe lasciato senza
appoggi, per questo lottava, per impedire che quel giovane che lo guardava,
perdesse il suo unico appoggio.
If
you could touch my feathers softly
I'll
give you my love
we
set sail in the darkness of the night
out
to the sea
to
find me there
to
find you there
love
me now
if
you dare...
Speranza
era ciò che quelle parole gli trasmettevano, speranza che un giorno potesse
essere accettato da lei. Shaoran a fatica trattenne le lacrime, vide quel
momento come un addio, come se qualcosa si stesse disgregando, ma in fondo prima
o poi sarebbe stato in grado di farsi accettare dalla persona che per lui era
più importante. Anche se quei sentimenti non provenivano da lui, anche se tutto
ciò che sapeva e provava, erano del suo clone, non poteva cancellarli e non lo
avrebbe fatto. Anche se un giorno Sakura avrebbe scegliere l’altro se stesso,
lui avrebbe continuato ad amarla perché era ciò che il suo cuore gli diceva di
fare. Un ideale per morire sarebbe stato proprio quello… forse sarebbe stato
così o forse lei avrebbe capito, ma egoisticamente volle credere che ciò che
faceva, era solo per se stesso. Allo stesso modo, anche se lontana in quel
momento, anche Sakura la sentiva, dentro di lei, dove il cuore aveva lasciato un
posto vuoto, si stavano radunando tutte quelle emozioni, tutti quei pensieri. Li
accolse, perché mai avrebbe dovuto abbandonarle, perché per la prima volta
sentiva tutti sinceri e ne era felice. Incontrò anche Yuuko in quello splendido
sogno fatto di dolcezza, la vide volteggiare in un cielo candido, stringere la
mano di una bambina dagli occhi chiari…
Kiss
me sweet
I'm
sleeping in sorrow
all
alone
to
see you Tomorrow
Quando
la mano di Yuuko arrivò a toccare il corpo di Sakura, sentì quel poco di vita
scorrerle via, il cuore che era della principessa addormentata cercava
insistentemente di tornare da lei. Non lo avrebbe impedito, mai avrebbe tolto la
vita a quella ragazza che aveva davanti.
Lasciò
che lei la privasse di tutte le forze, lasciò che il cuore l’abbandonasse, prima
di scomparire per sempre in una calda e candida luce, che in qualche modo
cercava di abbracciare la persona che amava con tutta se
stessa.
In
my dream
I'm
calling your name
you
are my love...
my
love...
-
…
per sempre mia amata Yuuko…-
-
Mia
amata Yuuko…- Le lacrime solcarono ancora una volta il viso del giovane
Watanuki,
mentre
stringeva in mano il vaso contenente il cuore di quella che era la Yuuko a cui
si era riferito.
-
Watanuki stai bene?- la voce del piccolo Mokona Nero lo distolse dai suoi
pensieri, accennò un sorriso flebile verso quella
creaturina.
-
Per un attimo ho sentito ciò che vi è chiuso in questo cuore… - rigirò quel
piccolo vaso tra i palmi continuando a fissarlo, era caldo e per qualche
istante, giurò di averlo sentito battere ancora.
-
Watanuki…- la voce di Yuuko catturò la sua attenzione, incrociò le iride
scarlatte della strega distesa sul futon, si era svegliata finalmente e lui non
poteva che esserne felice. - … ora puoi aprirlo…-
Non
chiese il perché di quel gesto, lo eseguì senza parlare, trattenne il respiro e
tolse il coperchio. Dal vaso uscì una piccola nebbiolina candida e profumata che
offuscò l’interno del contenitore, poi a sorpresa, ne uscì una bellissima
farfalla blu dalle ali meravigliose e grandi. La farfalla andò a posarsi accanto
al viso del giovane e poi su quello della strega, infine volò via scomparendo in
una leggera nuvola cerulea.
-
Infine è libera…-
-
Yuuko-san tutto questo era inevitabile? Anche la sofferenza che quella donna ha
dovuto provare?-
-
Tutto in questo mondo accade per una ragione, non esistono le coincidenze, ne si
può cambiare il destino, ma gli uomini sono delle strane creature, nonostante
soffrano continuano a sperare e a desiderare che qualcosa cambi… così anche lei
ha continuato a sperare e questo ha fatto si che non lasciasse mai quel luogo,
ha reso ciò che io ho fatto incompleto… ma suppongo che tutto ciò faccia parte
del destino e dell’inevitabilità che ci porta ad agire…-
-
Quello che io credo…- La strega riuscì a sedersi e rimase in ascolto del
giovane, non tutto si poteva spiegare con le sue parole e forse anche un giovane
ragazzo come Watanuki, poteva saperne più di lei. – … quello che io credo è che
forse il desiderio di quella donna fosse diverso da ciò che vi ha detto… forse
in cuor suo voleva soltanto salutare suo marito per l’ultima
volta…-
“Anche
se ora sei solo, puoi ancora fare tanto… rifletti su ciò che è accaduto e
vedrai… sono sicura… che il tuo cuore questa volta ti guiderà nella giusta
direzione…”
Bè
se seguite la serie avete capito che canzone ho scelto di inserire per questo
capitolo, cmq lo specifico: è la versione inglese di “You are my Love” che canta
Sakura nel regno di Outo accompagnata al piano da Ohula… ci stava bene e non ho
resistito, le canzoni dell’anime di Tsubasa mi piacciono da impazzire e la
maggior parte dei capitoli li ho scritti con le ost in sottofondo… spero via sia
piaciuto!!! Ci vediamo alla fine del viaggio!!!
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