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Autore: saretta_    10/02/2008    8 recensioni
« Herm, è passato un secolo da quando andavamo a scuola, puoi smettere di studiare adesso, per Merlino? »
« Ti ricordo, Ron, che c’è sempre da imparare! »
Volevi una cenetta romantica? Ti è andata male, Ron.
...
Lezione per tutti i maschietti che vogliono strafare e si perdono in piccoli particolari!
[Spoiler minimo] [Ron / Herm]
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Cenetta -quasi- Romantica 




« Herm, io credo che tu debba smetterla »


« Come? »


« Insomma, non ti fa bene alla salute »


« Ma di che diavolo stai parlando? »


« Herm, è passato un secolo da quando andavamo a scuola, puoi smettere di studiare adesso, per Merlino? »


« Ti ricordo, Ron, che c’è sempre da imparare! »


Ron notò il tono infastidito della moglie, e cercò di rimediare velocemente.


 « Ma certo, amore, dico solo che magari… potresti… ecco, chiudere il libro… e svagarti… un po’… »


« Ronald Bilius Weasley, non cercare di fregarmi! » 

Hermione chiuse di scatto Storia di Hogwarts, e sospirò arrabbiata, portandosi una ciocca vaporosa di capelli dietro l’orecchio.

« Tu vuoi solo che smetta di leggere per farti preparare la cena, non è così? Approfittatore, schiavista, menefreghista!
 Non ti è passato proprio per la testa che io stasera sia stanca, visto che sono tornata neanche mezz’ora fa dal Ministero?
« Lo sai che è un brutto periodo all’Ufficio Auror, e solo perché tu stasera non dovevi fare il turno non vuol dire che nemmeno io lo faccia!
Insomma, credevo fossi almeno un po’ sensibile! Vuoi che ti prepari quella dannata cena? D’accordo, perfetto! Ma non ti aspettare più di una schifosa minestra! »

Hermione Granger si alzò di scatto dalla comoda poltrona su cui si era gettata non appena aveva varcato la soglia, e si avviò a grandi falcate verso la cucina, ignorando il marito che la fissava corrucciato, quasi offesa, ma zitto.


« E se ti chiederai perché ha un gusto tanto orribile, sarà perché ci avrò aggiunto della mia saliva! Insomma, volevo solo rilassarmi con un libro leggero, non mi pare di aver chiesto tanto e… »


Ma Hermione non finì la frase: appena entrata in cucina, si era resa conto che la stanza fosse illuminata senza aver aperto la luce: candele magiche svolazzava a mezz’aria donando luci diffusi e calde, attorno a un tavolo di legno apparecchiato alla perfezione.

Dai fornelli proveniva un delizioso profumo di cibo, e sul pavimento erano sparsi petali di rose rosse (« Le mie preferite! ») che si dirigevano verso il tavolo.
Ronald le prese le spalle, mentre Hermione dava segni di svenimento.

« Io, io… non immaginavo… minimamente… »


« Volevo farti una sorpresa » borbottò Ron, ancora accigliato per la scenata immotivata della moglie « ma tu sei andata in salotto senza nemmeno salutarmi, e ti sei messa a leggere quello stupido libro… »


« Oh, Ron! »


Hermione saltò al collo del marito, baciandolo dolcemente dappertutto, e sfregando il proprio naso con il suo « mi dispiace, mi dispiace! Quanto sono stupida! »


« Non sei stupida » l’ammonì lui, sorridendo, e prendendola per i fianchi « sei la persona più intelligente che io conosca »


« Io… sono commossa… »


« Herm, non piangere dai! »


Hermione si asciugò lacrime capricciosa agli angoli dagli occhi, si avvicinò al tavolo e Ron si affrettò a scostare la sedia per farla sedere.


« Con una cenetta così, recupererò tutte le energie… » disse la ragazza.


« Lo spero amore »


« …e dovrò pur usarle in qualche modo, no? »


Continuò Hermione, e il suo tono malizioso non lasciava dubbi;  Ron arrossì dietro le orecchie sorridendo imbambolato.

Si avvicinò ai fornelli, girò del sugo e abbassò la fiamma.

« Cucini senza magia? » domandò ancora lei, impressionata.


« Certo, so che ti piace vedermi fare il babbano! »


Proclamò orgoglioso il rosso, girandosi verso di lei e nascondendo con la schiena la bacchetta lasciata sul piano, ancora sprizzante di scintille.


« Oh, sì, è molto sexi »


Disse Hermione, passandosi la lingua sulle labbra e guardandolo affamata; scoppiò a ridere subito dopo, rovinando l’espressione seducente che non era abituata a fare.

Ron non ci trovava nulla di divertente: qualcosa aveva iniziato a pulsare sulla cerniere dei jeans, e lui cercava in tutti i modi di farlo smettere, con scarsi risultati.

« Cinque minuti ed è pronto » disse, cercando di cambiare discorso.


« Sai, Ron, secondo me sarebbe il momento di pensare a un bambino »


Disse schietta Hermione, accavallando le gambe.

Per poco a Ron non cadde il mestolo, e si aggrappò alla mensola della cucina piantando le unghie sul piano di legno.

 « Pensare… cosa? »


« A un bambino, sei sordo? »


« Oh, certo, credo… credo sarebbe fantastico. Sì, sarebbe fantastico! »


L’improvviso pallore del rosso fece posto a un rossore sulle gote che non aveva nulla a che fare con l’imbarazzo.


« Ti immagini? Finalmente sarei io a comandare! »


« Non dovresti pensarla così, Ron! »


Rise Hermione, scuotendo la testa.  

Il marito le si sedette davanti, accarezzandole una mano.

« E come li chiameremo? »


Lei tornò seria « oh, se fosse una femmina mi piacerebbe tanto chiamarla Rosie, come mia nonna! »


« Rosie, uhm… mi piace, mi piace! E se fosse un masc… »


Ma lo strepitio di padelle lo interrupe, corse a spegnere le fiamme.

Aprì il coperchio delle padella, e quando si accorse che il cibo era bruciato, usò la bacchetta senza farsi vedere per ricomporlo come la figura del libro di cucina di sua madre.

« Uhm, che profumino! Che cos’è? »


Domandò Hermione, poggiando il mento sulle mani.


« Aragosta. Deliziosa, vero? »


Cadde un silenzio di tomba. Ron, ancora girato sulla sul pesce, pensò che Hermione l’avesse beccato a usare la magia, e per questo si fosse arrabbiata; si girò allora verso di lei lentamente, e fu sorpreso dalla sua espressione: non sembrava arrabbiata, ma non sembrava neanche qualcos’altro.

Non sorrideva, non batteva ciglio, si limitava a fissarlo come fosse una complessa opera d’arte moderna.

 « Aragosta » disse in tono piatto la ragazza, come per accettarsene.


« Beh… sì… »


« Ron » Hermione strinse i pugni convulsamente, e diventò di un viola tenue « io sono allergica all’aragosta. Se la mangio, muoio »


« Oh »


Cadde di nuovo quel silenzio di tomba, mentre il rosso giocherellava con il mestolo.


« Quindi Rosie è rimandata? »


« Direi proprio di sì »


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Oh, fatta la storia su HP *.*
Ron/Herm, come me li immagino nei primi anni di matrimonio... spero di non essere risultata OOC. 
Spoiler per la coppia, ma chi non si aspettava che si sposassero alla fine?
Ah, e spoiler del nome della prima figlia. Detto questo, spero sia piaciuta *.*
Oh, me lo ssspera, sssi, mio tesssoro...
› sibilio stile Gollum
Uhm, basta delirare!xD Bacio
sa




  
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