“Harry, dovresti tornare a casa e dimenticarti di
Malfoy!”
Cosa? Ma che diavolo sta dicendo?! È il mio ragazzo
ormai da tre anni! Che diavolo vuol dire…
No! Non è possibile…!
“Ron, lasciami aprire la porta!” gli ordino con serietà
e rabbia malcelata.
“Harry, davvero,
forse è meglio che…”
“Maledizione Ron, lasciami passare! Che diavolo sta
facendo là dentro? Si sta scopando la segretaria? Che cazzo sta facendo?” grido
con rabbia, tanto che alcuni che passavano di lì si sono girati a fissarmi
sconcertati.
“Che diavolo avete da guardare voi? Sparite!” gli urlo
contro e in pochi secondi si dileguano.
“Harry, ti prego, calmati!”
Prendo un respiro.
“Spostati!” gli intimo con finta calma.
“Harry…”
“Levati maledizione!” grido di nuovo senza più pazienza.
Ma non faccio in tempo ad aggiungere altro che la porta
si apre.
“Che diavolo sta succeden…”
L’aria arrogante con cui il biondo aveva esordito
sembra scemare velocemente non appena mi vede.
“Potter, cosa…?”
mormora apparentemente senza capire. Poi rivolge veloce lo sguardo verso Ron e
questo fa cenno di sì con la testa abbassando lo sguardo abbattuto.
“Sono mortificato Malfoy, non ce l’ho fatta a
fermarlo…” dice con voce triste e malinconica.
“Si può sapere che sta succedendo? Perché doveva
fermarmi? E soprattutto, da quando mi chiami Potter?” chiedo rivolgendomi a
Draco sperando che almeno lui mi spieghi che cavolo sta succedendo.
I due si lanciano un’altra occhiata e poi si volgono
verso di me con uno sguardo che non promette nulla di buono.
Il mio stomaco si contrae. Dalle loro facce sembra
quasi che debbano comunicarmi della morte di qualcuno.
Ancora non parlano e inizio a sudare freddo.
Il mio sguardo si sposta senza sosta da l’uno all’altro
cercando quasi di leggere sui loro visi un cenno, una smorfia che possa
suggerirmi che tutto questo sia solo un pessimo, patetico e per niente
divertente scherzo, ma pur sempre tale. Ma niente.
Non so davvero cosa pensare. Il mio cervello è un
turbine di pensieri tragici ed incoerenti e non riesco a fermarlo. E più i
secondi passano e più avverto un opprimente sensazione d’ inquietudine che mi
assale.
E proprio quando la tensione inizia a farsi insostenibile,
sento Draco tirare un sospiro e con sguardo afflitto mormorare
“Vieni dentro,
Potter!”