Il sole è ancora basso all’orizzonte, quando mi risveglio
dal mio sonno profondo.
Rimango ancora un po’ a crogiolarmi nel torpore del mio
letto. Oggi è il mio giorno libero.
Ma soprattutto oggi è il mio compleanno.
E come ogni anno, da un paio a questa parte, fra poco
il mio dolce e presuntuoso Draco farà capolino da quella porta, la porta della
nostra camera, portando con se un vassoio pieno di cose buone.
E come ogni anno finiremo col fare l’amore tutti
impiastricciati di marmellata.
Con questi pensieri, già pregustando ciò che accadrà,
mi riaddormento stringendo il cuscino.
Quando mi sveglio di nuovo il sole è già alto.
Sarà ora di pranzo.
Come mai Draco ancora non è venuto a farmi gli auguri?
Mi alzo e lo cerco per tutta la casa, ma di lui nessuna
traccia.
Allora decido, non senza un po’ d’ansia addosso, di
andare al ministero per vedere se per caso oggi aveva il turno di mattina e non
me lo ha detto.
Appena arrivo mi dirigo subito verso il suo ufficio e
mentre sto per aprire la porta, qualcuno dall’aria trafelata mi blocca.
“Harry che fai qui?”
È Ron. Mamma mia che brutta cera! Ha una faccia!
“Lo so che è il mio giorno libero Ron, ma prima mi sono
alzato e Draco non c’era, così sono venuto a cercarlo! Ho pensato che forse
aveva il turno stamattina, anche se mi sembra strano, visto che non mi ha detto
nulla…” dico con un tono fra il preoccupato e l’amaro.
Si, insomma! Sono un po’ deluso e non lo nascondo al
mio migliore amico.
“Harry…”
Lo sussurra in modo poco confortante.
“Che è successo, Ron?” gli chiedo subito sospettoso.
Sembra inquieto. Muove nervosamente i piedi. La sua
espressione è tesa.
Inizio ad agitarmi, non mi sento affatto tranquillo!
Vedo il mio amico titubare, così mi giro e faccio per
aprire la porta, ma Ron mi blocca di nuovo.
“Harry, dovresti tornare a casa e dimenticarti di
Malfoy!”
ANGOLINO:
Vi ho già avvertito, ma ribadisco: non ho proprio idea di dove porterà questa fic, spero solo di riuscire a finirla in un modo o nell'altro.
Baci
Nefertite