Ecco un nuovo aggiornamento ;)
Scusate eventuali errori di battitura,
ma non riesco a rileggere, sono abbastanza di fretta… Ho riletto tempo fa, ma
qualcosa può sempre sfuggire!
Buona lettura, fatemi sapere ;)
Tradimenti
Le
cose non stavano andando bene fra lei e Matthew.
Eva
aveva dato la colpa alla maturità, ma anche ora che gli esami erano finiti continuavano
a litigare, anche per le cose più futili.
Era
per questo che si era recata a casa sua, quella sera. Era passata solo una
settimana dalla festa, ma loro avevano già discusso, anche abbastanza
pesantemente.
Aveva
trovato la porta aperta. Stupefatta, era entrata in casa, ma lui non era in
sala e nemmeno in cucina. Sembrava non esserci nessuno. Aveva quindi aperto la
porta di camera sua.
Non
l’avesse mai fatto.
Fra
l’espressione stupita e colpevole di lui e l’urlo stupefatto della donna
bionda, Eva era scoppiata. Era semplicemente corsa via, senza sentire
spiegazioni né niente.
A che serve? È tutto così evidente.
Chissà
da quanto andava avanti. Ma se la tradiva, perché non lasciarla direttamente?
Alla fin fine, ero sempre e solo io a
voler aggiustare le cose. Magari stava tentando di scaricarmi già da prima… Ma
perché non farlo e basta? Perché prendermi in giro?
Ecco,
le lacrime avevano iniziato a scendere. Con rabbia, Eva si passò il dorso della
mano sugli occhi, cercando di scacciarle.
Non
aveva voglia di tornare a casa.
Sua
madre avrebbe di certo preteso spiegazioni, ma lei non era in grado di darne.
Non voleva parlarne con lei, essere costretta a sentirsi dire che i ragazzi
erano tutti uguali o che avrebbe trovato di meglio. Abby era una brava mamma,
certo, ma era troppo inopportuna, a volte, e non capiva quando doveva lasciarla
sfogare e basta, senza mettere becco.
Senza
che nemmeno lo decidesse consciamente, alla fine si era ritrovata di fronte
alla casa di Severus.
***
Quando
aveva aperto e si era trovato di fronte Eva in lacrime, si era scostato subito
per lasciarla entrare. Erano tornati in salotto e lui si era seduto sul divano.
Lei
l’aveva subito raggiunto, buttandogli le braccia al collo e soffocando i
singhiozzi sul suo petto.
Lui
non sapeva che fare. Non si era mai trovato in una situazione simile; era
confuso, ma quello era anche il maggior grado di vicinanza che avesse mai avuto
con Eva. Poteva sentirne il profumo, dolce, delicato.
Decise
di assecondarla un po’ appoggiando le mani sulla sua schiena, in una sorta di
abbraccio.
“Che
succede?” chiese infine, dato che lei non parlava e continuava a piangere.
“Matthew…”
iniziò a dire, fra un singhiozzo e l’altro “Mi ha… Mi ha… Tradito!”
Oh.
Che
si dice in questi casi?
“Mi
spiace. Ma sei sicura o…?”
“Li
ho visti!”
Oh oh.
Severus
non sapeva che dire.
Eva
alzò la testa, osservandolo negli occhi, con le lacrime che ancora gli
bagnavano le guance. L’uomo sentì un colpo al cuore, nel vederla così
sofferente.
“Severus,
perché voi uomini siete così… Così…?”
Si
rituffò nel suo petto, continuando a piangere. Severus cercò di posizionarsi
meglio e la strinse di più, non sapendo che altro fare.
Un abbraccio. Il primo abbraccio della
mia vita.
Dopo
quello che parve un secolo, Eva riuscì a calmarsi. I singhiozzi si fecero più radi,
fino a scomparire del tutto. Fuori, il cielo era già buio.
“Severus.”
disse infine, accoccolandosi fra le sue braccia e passando una gamba sopra le
sue. L’uomo si sforzò di mantenere un perfetto autocontrollo, e non batté
ciglio “Tu hai mai tradito qualcuno?”
Pensieri
amari passarono nella mente del professore.
“Non
ho mai avuto una donna.” rispose infine. Non era del tutto vero – aveva avuto
qualche rapporto sessuale, ma non credeva che si potesse considerare un vero e
proprio tipo di rapporto, a dirla tutta.
Eva
alzò la testa, stupita, per osservarlo. Poi si fece pensieroso.
“Però
anche tu ti sarai innamorato almeno una volta, no?”
Una volta e per sempre.
“…
Sì.”
“E
non c’è stato mai niente?”
“No,
mai.”
Quanto avrei voluto che fosse andata
diversamente…
“Però…”
“Però
cosa?”
“Però
l’ho tradita, sì. Non l’ho fatto apposta. Ma, una volta, l’ho tradita.”
Eva
non credeva di poter mai sentire quel tono di voce nel professore. Sembrava…
Dolore. Lo osservò: si era accigliato, sforzava il viso in modo strano. Non
erano ricordi felici, no.
“Se
non stavate insieme, come puoi averla tradita?” chiese, confusa e curiosa.
Lui
non le rispose subito.
“Esistono
tanti modi di tradire una donna, Eva.” rispose infine, a fatica “Io ho scelto
forse il peggiore.”
“…
E le hai chiesto scusa? Ti ha perdonato?”
“È
morta.”
Bastarono
quelle due parole a far sgranare gli occhi alla ragazza.
Ora,
Severus non tentava neanche più di nascondere il dolore. Era lampante, disegnato
sul suo viso come se avesse sempre fatto parte di lui.
Chissà che è successo, nella sua vita…
Eva
si ritrovò a pensare alla vecchia foto che aveva trovato giorni prima e, di
nuovo, si chiese come fosse stata la vita di Severus. Mentre lo osservava
combattere contro quelli che dovevano essere fantasmi del passato, si concentrò
sulla bocca.
Che smorfia triste.
Era
la stessa espressione che aveva avuto lei poco fa, ci poteva scommettere.
Mi sta abbracciando.
Se
ne rese conto solo ora e, inaspettatamente, si sentì arrossire. La testa si
fece leggera, mentre Eva vedeva dinanzi a sé la ragazza della foto, e nella sua
mente risuonavano quelle due parole orribili… È morta…
Si
alzò sulle ginocchia, senza davvero guidare il proprio corpo. Premette le sue
labbra su quelle di Severus, che rimase immobile, stupito.
L’uomo
non si era reso conto del gesto della giovane finché non era stato troppo tardi.
Perso nel ricordo di Lily, venne strappato dai suoi pensieri da quelle labbra
che si erano appoggiate delicatamente sulle sue.
Eva
aveva gli occhi chiusi e il corpo praticamente spalmato addosso al suo. Severus
si sentì impazzire, girare la testa, mentre non riusciva neppure a muoversi per
lo sconcerto.
Quando
la ragazza si staccò, non fece in tempo neppure a dire una parola che lei si
alzò ancora un po’, circondandolo con le braccia e stringendolo al seno.
“Eva…”
iniziò, ma lei lo strinse di più e si mosse un poco, cullandolo.
“Era
la ragazza nella foto, vero?”
Severus
andò in panico.
Quale foto? Quando ha visto…? Ma le foto
magiche sono nella stanza delle pozioni, le foto…
Non
ci volle molto a fare due più due.
“Hai
frugato nei miei cassetti!” esclamò, ma non era un vero e proprio rimprovero.
Era più stupito, e i seni di Eva premevano in modo strano sul suo viso, e il
suo corpo iniziava ad avere certe reazione che… Meglio non pensarci. Concentrati su altro, Severus! Per Merlino!
“È
stata Minerva.”
Severus
non rispose, cercando di tenere a bada il suo corpo.
La reazione ormonale di un quindicenne,
Merlino e Morgana!
“Come
si chiamava?”
Scoprì
che il dolore aiutava. Il dolore non gli dava più la percezione di se stesso,
il dolore partiva dal cuore e si impossessava di ogni centimetro del suo corpo.
“Lily.
Era Lily.”
Eva
sospirò. Lo liberò dall’abbraccio, ma, nel riaccoccolarsi fra le sue braccia,
lo baciò di nuovo.
Stavolta,
un bacio vero. Con la lingua si aprì un varco nella sua bocca, cercando di
approfondire il tutto.
Severus
sapeva che era sbagliato. Lo sapeva ma, dannazione, il suo corpo era impazzito
e lui reclamava quel contatto, negato da troppo tempo.
Era
stato con altre donne, sì, ma non aveva mai voluto un bacio.
Un bacio è intimo. Un bacio è speciale.
Cercò
di utilizzare il pensiero di Lily per farsi forza, ma scoprì che, invece, la
cosa era controproducente. Perché Eva lo stava baciando, ed Eva assomigliava in
modo terribile a Lily. Il giorno era finito da un pezzo e, nella notte, i suoi
capelli sembravano più scuri. I suoi occhi erano chiusi.
Non è Lily, continuava a ripetersi Severus, non è Lily.
Non
riuscì a non cedere lo stesso.