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Autore: Mitsuki91    02/08/2013    3 recensioni
Lily Luna Potter è stata rapita il giorno della sua nascita e mai nessuno è riuscito a trovarla.
Severus Piton, dopo la guerra magica, ha fatto perdere le proprie tracce e ha vissuto insegnando inglese nelle scuole babbane. Ora, mentre si gode la pensione, un incontro sconvolgerà la sua vita.
Chi è quella ragazza che ha la stessa voglia a forma di cuore di Lily? Che ne sarà dei sentimenti di Severus?
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Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Severus Piton | Coppie: Lily Luna/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ecco un nuovo aggiornamento ;)
Scusate eventuali errori di battitura, ma non riesco a rileggere, sono abbastanza di fretta… Ho riletto tempo fa, ma qualcosa può sempre sfuggire!
Buona lettura, fatemi sapere ;)


Tradimenti

Le cose non stavano andando bene fra lei e Matthew.
Eva aveva dato la colpa alla maturità, ma anche ora che gli esami erano finiti continuavano a litigare, anche per le cose più futili.
Era per questo che si era recata a casa sua, quella sera. Era passata solo una settimana dalla festa, ma loro avevano già discusso, anche abbastanza pesantemente.
Aveva trovato la porta aperta. Stupefatta, era entrata in casa, ma lui non era in sala e nemmeno in cucina. Sembrava non esserci nessuno. Aveva quindi aperto la porta di camera sua.
Non l’avesse mai fatto.
Fra l’espressione stupita e colpevole di lui e l’urlo stupefatto della donna bionda, Eva era scoppiata. Era semplicemente corsa via, senza sentire spiegazioni né niente.
A che serve? È tutto così evidente.
Chissà da quanto andava avanti. Ma se la tradiva, perché non lasciarla direttamente?
Alla fin fine, ero sempre e solo io a voler aggiustare le cose. Magari stava tentando di scaricarmi già da prima… Ma perché non farlo e basta? Perché prendermi in giro?
Ecco, le lacrime avevano iniziato a scendere. Con rabbia, Eva si passò il dorso della mano sugli occhi, cercando di scacciarle.
Non aveva voglia di tornare a casa.
Sua madre avrebbe di certo preteso spiegazioni, ma lei non era in grado di darne. Non voleva parlarne con lei, essere costretta a sentirsi dire che i ragazzi erano tutti uguali o che avrebbe trovato di meglio. Abby era una brava mamma, certo, ma era troppo inopportuna, a volte, e non capiva quando doveva lasciarla sfogare e basta, senza mettere becco.
Senza che nemmeno lo decidesse consciamente, alla fine si era ritrovata di fronte alla casa di Severus.

***

Quando aveva aperto e si era trovato di fronte Eva in lacrime, si era scostato subito per lasciarla entrare. Erano tornati in salotto e lui si era seduto sul divano.
Lei l’aveva subito raggiunto, buttandogli le braccia al collo e soffocando i singhiozzi sul suo petto.
Lui non sapeva che fare. Non si era mai trovato in una situazione simile; era confuso, ma quello era anche il maggior grado di vicinanza che avesse mai avuto con Eva. Poteva sentirne il profumo, dolce, delicato.
Decise di assecondarla un po’ appoggiando le mani sulla sua schiena, in una sorta di abbraccio.
“Che succede?” chiese infine, dato che lei non parlava e continuava a piangere.
“Matthew…” iniziò a dire, fra un singhiozzo e l’altro “Mi ha… Mi ha… Tradito!”
Oh.
Che si dice in questi casi?
“Mi spiace. Ma sei sicura o…?”
“Li ho visti!”
Oh oh.
Severus non sapeva che dire.
Eva alzò la testa, osservandolo negli occhi, con le lacrime che ancora gli bagnavano le guance. L’uomo sentì un colpo al cuore, nel vederla così sofferente.
“Severus, perché voi uomini siete così… Così…?”
Si rituffò nel suo petto, continuando a piangere. Severus cercò di posizionarsi meglio e la strinse di più, non sapendo che altro fare.
Un abbraccio. Il primo abbraccio della mia vita.
Dopo quello che parve un secolo, Eva riuscì a calmarsi. I singhiozzi si fecero più radi, fino a scomparire del tutto. Fuori, il cielo era già buio.
“Severus.” disse infine, accoccolandosi fra le sue braccia e passando una gamba sopra le sue. L’uomo si sforzò di mantenere un perfetto autocontrollo, e non batté ciglio “Tu hai mai tradito qualcuno?”
Pensieri amari passarono nella mente del professore.
“Non ho mai avuto una donna.” rispose infine. Non era del tutto vero – aveva avuto qualche rapporto sessuale, ma non credeva che si potesse considerare un vero e proprio tipo di rapporto, a dirla tutta.
Eva alzò la testa, stupita, per osservarlo. Poi si fece pensieroso.
“Però anche tu ti sarai innamorato almeno una volta, no?”
Una volta e per sempre.
“… Sì.”
“E non c’è stato mai niente?”
“No, mai.”
Quanto avrei voluto che fosse andata diversamente…
“Però…”
“Però cosa?”
“Però l’ho tradita, sì. Non l’ho fatto apposta. Ma, una volta, l’ho tradita.”
Eva non credeva di poter mai sentire quel tono di voce nel professore. Sembrava… Dolore. Lo osservò: si era accigliato, sforzava il viso in modo strano. Non erano ricordi felici, no.
“Se non stavate insieme, come puoi averla tradita?” chiese, confusa e curiosa.
Lui non le rispose subito.
“Esistono tanti modi di tradire una donna, Eva.” rispose infine, a fatica “Io ho scelto forse il peggiore.”
“… E le hai chiesto scusa? Ti ha perdonato?”
“È morta.”
Bastarono quelle due parole a far sgranare gli occhi alla ragazza.
Ora, Severus non tentava neanche più di nascondere il dolore. Era lampante, disegnato sul suo viso come se avesse sempre fatto parte di lui.
Chissà che è successo, nella sua vita…
Eva si ritrovò a pensare alla vecchia foto che aveva trovato giorni prima e, di nuovo, si chiese come fosse stata la vita di Severus. Mentre lo osservava combattere contro quelli che dovevano essere fantasmi del passato, si concentrò sulla bocca.
Che smorfia triste.
Era la stessa espressione che aveva avuto lei poco fa, ci poteva scommettere.
Mi sta abbracciando.
Se ne rese conto solo ora e, inaspettatamente, si sentì arrossire. La testa si fece leggera, mentre Eva vedeva dinanzi a sé la ragazza della foto, e nella sua mente risuonavano quelle due parole orribili… È morta
Si alzò sulle ginocchia, senza davvero guidare il proprio corpo. Premette le sue labbra su quelle di Severus, che rimase immobile, stupito.
L’uomo non si era reso conto del gesto della giovane finché non era stato troppo tardi. Perso nel ricordo di Lily, venne strappato dai suoi pensieri da quelle labbra che si erano appoggiate delicatamente sulle sue.
Eva aveva gli occhi chiusi e il corpo praticamente spalmato addosso al suo. Severus si sentì impazzire, girare la testa, mentre non riusciva neppure a muoversi per lo sconcerto.
Quando la ragazza si staccò, non fece in tempo neppure a dire una parola che lei si alzò ancora un po’, circondandolo con le braccia e stringendolo al seno.
“Eva…” iniziò, ma lei lo strinse di più e si mosse un poco, cullandolo.
“Era la ragazza nella foto, vero?”
Severus andò in panico.
Quale foto? Quando ha visto…? Ma le foto magiche sono nella stanza delle pozioni, le foto…
Non ci volle molto a fare due più due.
“Hai frugato nei miei cassetti!” esclamò, ma non era un vero e proprio rimprovero. Era più stupito, e i seni di Eva premevano in modo strano sul suo viso, e il suo corpo iniziava ad avere certe reazione che… Meglio non pensarci. Concentrati su altro, Severus! Per Merlino!
“È stata Minerva.”
Severus non rispose, cercando di tenere a bada il suo corpo.
La reazione ormonale di un quindicenne, Merlino e Morgana!
“Come si chiamava?”
Scoprì che il dolore aiutava. Il dolore non gli dava più la percezione di se stesso, il dolore partiva dal cuore e si impossessava di ogni centimetro del suo corpo.
“Lily. Era Lily.”
Eva sospirò. Lo liberò dall’abbraccio, ma, nel riaccoccolarsi fra le sue braccia, lo baciò di nuovo.
Stavolta, un bacio vero. Con la lingua si aprì un varco nella sua bocca, cercando di approfondire il tutto.
Severus sapeva che era sbagliato. Lo sapeva ma, dannazione, il suo corpo era impazzito e lui reclamava quel contatto, negato da troppo tempo.
Era stato con altre donne, sì, ma non aveva mai voluto un bacio.
Un bacio è intimo. Un bacio è speciale.
Cercò di utilizzare il pensiero di Lily per farsi forza, ma scoprì che, invece, la cosa era controproducente. Perché Eva lo stava baciando, ed Eva assomigliava in modo terribile a Lily. Il giorno era finito da un pezzo e, nella notte, i suoi capelli sembravano più scuri. I suoi occhi erano chiusi.
Non è Lily, continuava a ripetersi Severus, non è Lily.
Non riuscì a non cedere lo stesso.


   
 
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