RISVEGLIO
Il titano warhound emise un ruggito ferale dal motore mentre
piantava il piede destro nella neve creando una scossa sismica che fu
avvertita sino a 500 metri di distanza.
La ragazza all'interno della cabina di guida
abbassò la corazza sui vetri e si
rannicchiò sul sedile mangiando una razione K accompagnata
da una bevanda dal gusto orrendo.
Stava ormai albeggiando, e ancora le mancavano parecchi chilometri
prima di poter arrivare a Torino.
Il colonnello Shultz stava dormendo sulla sedia accanto al
generale quandò ne udì la voce-
-Un rasoio... Shultz, portami un rasoio...- disse il generale con la
bocca impastata dal sonno a causa dei farmaci somministratigli.
Shultz mi abbracciò gridando di gioia, rimasi
leggermente imbambolato in quanto non credevo di essermi appena
risvegliato da un coma, mi strappai quelle maledette flebo e mi alzai
scoprendo con somma vergogna di essere nudo.
Arraffai i miei vestiti, posti al fondo del letto e mi feci spiegare
ogni cosa mentre mi radevo nel bagno della stanza.
-andiamo Shultz, ora dobbiamo tornare al fronte...-
-ma coza tico al doktoren?-
-a quello ci penso io, raduna la truppa e dai un'occhiata al ruolino,
poi portami tutti i rapporti da quando sono entrato in coma ad oggi,
dobbiamo partire entro dopodomani-
Shultz si congedò e andò ad eseguire gli
ordini.
Sorse una triste alba dalle dita di rosa sulle trincee deserte e
innevate che circondavano la linea H2, in lontananza erano visibili dei
fuochi, segno di una battaglia ormai terminata e di centinai di eroi
morti da soli senza che nessuno posasse un singolo fiore sulle loro
inesistenti tombe.
Entrai nella sala ufficiali e tutti mi salutarono, riuscii ad
incontrare il medico che mi aveva curato durante il coma, lo
ringraziai, gli offrii da bere e mi congedai.
Mi recai in una saletta desolata dove Shultz mi raggiunse poco dopo
portandomi quanto richiesto.
Dopo l'uccisione del principe demone Bale, le sottili e
mutevoli correnti del Warp si erano spezzate, nessuno se ne poteva
ancora accorgere, ma stava per accadere una cosa che non si ripeteva da
almeno mille anni, i cancelli degli squarci si stavano riaprendo.
Un Panzer Panther ausf G atterrò in una radura seguito da
una formazione di panzer della 5a SS Panzer Kompanie.
Il portellone della torretta del carro si aprì cigolando e
gemendo ed un ufficiale, con una cicatrice che partiva dalla bocca e
arrivava all'ochio sinistro, emerse dalla pancia del bestione d'acciaio.
L'ufficiale si guardò intorno, prese la trasmittente e
abbaiò alcuni ordini. L'intera compagnia corazzata si
disperse nella boscaglia e i teli mimetici vennero dispiegati.
In pochi minuti, dei 50 carri armati non rimase la minima traccia.
In un altro punto imprecisato del bosco nei dintorni di Torino, apparvero 3 Basilisk e un Chimera. Il comandante, per l'ultima volta in mille anni, ordinò di lanciare un SOS su tutte i canali di comunicazione.
La richiesta di soccorso venne captata dalla compagnia corazzata del generale commissario AngleRei, che diede immediata risposta partendo con la sua compagnia corazzata e una compagnia di carri di soccorso al seguito. La risposta venne intercettata dalla compagnia di SS.
L'ufficiale SS sorrise, finalmente delle forze dell'asse, a giudicare dall'italiano, ormai c'era solo da stabilire se si trattasse di amici o nemici...