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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    11/02/2008    2 recensioni
Lei arrossì. Succedeva tutte le volte e lui detestava ammettere che adorava quella sua reazione.
[claire/sylar]
SPOILER!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Sylar
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Seduto sul divano ormai da ore, cercava invano di attrarre qualcosa a se solo con la forza del pensiero. Non sapeva neache che ore fossero, ma il letto poteva aspettare quella notte. Imprecò e si sedette a terra con la testa fra le mani, frustrato al massimo. Dei passettini lo distolsero dai suoi pensieri per un attimo.
-Soffri d'insonnia?- chiese brusco alla ragazza che gli era comparsa accanto. Non si era neache girato per vedere chi fosse, ma, a suo malgrado, doveva ammettere che avrebbe riconosciuto quei passi tra mille.
-Che stai facendo?- chiese lei mettondosi a sedere sul divano.
-Da quando t'interesa quello che faccio?-
-Da quando sei così permaloso?- chiese lei dandogli un calcetto in testa. Sapeva perfettamente quello che lui stava facendo, era più di un mese che provava a riprendere i suoi poteri senza successo. In fondo era anche per quello che stava la.
-Ho imparato dalla migliore.- aveva rimesso di nuovo il suo sorrisetto-ghigno, che a lei la faceva impazzire anche se detestava ammetterlo.
-non è vero!- Lei mise in finto broncio. Lui si alzò da terra e le si sedette vicino.
-Non te lo toglierai mai questo vizio- le disse indicando con gli occhi, le gambe troppo scoperte.
-Ci dovrai fare l'abitudine.- disse lei non curante, girandosi dall'altra parte, per coprire il rossore delle guance.
-Io torno a dormire.- Sylar si alzò e salì le scale a passo svelto.


-idota controllati!- si disse davanti lo specchio. Si era fatto uno schema mentale molto semplice: io assassino lei vittima. Gli schemi servono per ripassare quello che non si vuole dimenticare. -o che non si può dimenticare.- concluse ad alta voce il pensiero.


-Domenica!- Claire si alzò dal letto con un sorriso che avrebbe portato per tutta la mattina.
Era domanica e poi c'era una settimana di vacanza. Pasqua. E Zach sarebbe venuto a trovarla. Era troppo tempo che non lo vedeva e nonostante le telefonate, le mancavano le eterne chiaccherate sdraiati sul letto. Scese le scale di corsa volando quasi tra le braccia del padre con un gridolino di gioia. Si buttò sul divano dando una capocciata a Sylar che stava seduto la già prima di lei.
-A cosa è dovuta tutta questa gioia?- chiese alzando un sopraciglio e massaggiandosi la testa.
-Mi viene a trovare Zach.- canticchio lei mettendosi a sedere.
-E chi è?- chiese lui, infastidito dalla punta di gelosia che gli stava punzecchiando lo stomaco.
-Il mio migliore amico.- disse lei mantenedo il sorriso. -Se non fosse gay me lo sarei già sposato.-
Sylar accennò a un sorriso, rincuorato da quell'affermazione. Poi si diede uno schiaffo mentalmente. Non poteva e non doveva essere geloso di lei.
-Mi vado a vestire.- e saltellando raggiunse le scale.


Zach non fece neanche in tempo a posare la piccola valigia a terra che Claire gli era già saltata in braccio. Lo trascinò in camera come "ai vecchi tempi". Si sedettero sul letto, con gli occhi lucidi. -Mi sei mancata- disse lui abbracciandola.
-Anche tu.- piagnucolò lei.
Claire cominciò a raccontare per filo e per segno tutto ciò che non aveva potuto raccontare per telefono, da quando aveva lasciato il Texas fino a cinque minuti prima.
-Quindi aspetta fammi capire... Sylar sta qua?- chiese un po tra l'impaurito e il disgustato. Poi vedendo che a lei non dava alcun fastidio continuò cercando si allentare la tensione. -E' pericoloso?-
-Per il momento no. E' rompipalle, ma carino da morire.- concluse la frase portandosi le mani davanti la bocca e arrossendo vistosamente. Zach strabuzzò gli occhi poi si riprese. -E ti piace.- disse lui facendole l'occhiolino.
-NO!- urlo lei, con il tono di voce stridulo.
-Dai ormai ti conosco.- disse lui ridendo.
-Non è vero! Lui è...è sylar non mi può piacere!-
-Però ti piace- affermò lui.
Lei sbuffò rassegnata. L'amico aveva ragione.


Stavaccati sul divano mangiavano una barretta di cioccolato. Non era cambiato niente. Sylar entrò in salone. Non si era visto per tuta la mattina. -Zach, Gabriel, Gabriel, Zach.- disse Claire presentandoli a vicenda. Sylar passò oltre e andò in cucina.
-E' lui?- chiese Zach all'orecchio dell'amica. Lei annuì sorridendo. Sylar rientrò con la stessa barretta dei due ragazzi e si buttò sulla poltrona.
-Vado in bagno.- annunciò Zach facendo l'occhiolino a Claire.
-Ha paura la tua amichetta?- chiese Sylar ridendo.
-Stronzo!- disse Claire lanciandogli un cuscino. Lui si buttò sul divano vicino a lei. -E dai scherzavo..- disse avvicinadosi a lei. Il cuore di Claire si poteva sentire anche senza il Superudito. Le cominciò ad accarezzare i capelli, notando anche che il colore della ragazza ormai era tipo magenta. Le cominciò a baciare la guancia avvicinadosi alla bocca, ma prima di raggiungerla si staccò. -Ti piace farti baciare dagli stronzi allora?- le soffiò a due centimetri dal viso.
-No.- sussurrò lei, un po' imbarazzata per la troppa vicinanza e un po' per la figura di merda.
-Infatti vedo che ti stai opponendo.- disse lui bastardo. Poi si allontanò e salì le scale, incrociando Zach che scendeva.
Zach si avvicnò al divano, storcendo la bocca alla vista dell'amica incazzata nera. -Ehm...che mi sono perso?-



Capitolo corto e ho pure la febbre...e si vede >__>
Ringrazio tanto Julie san per la recensione e anche chi legge solamente.
Alla prossima!
  
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