Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LilyGranger    02/08/2013    4 recensioni
Dal prologo: "Capì l’antifona e mi lasciò sola.
O meglio: con le mie adorate stelle.
E con lo sguardo pieno di loro, pieno della loro luce e del loro brio, calde lacrime cominciarono a rigarmi le guance man mano che la consapevolezza di esser stata usata dal mio migliore amico si faceva strada dentro me.
Non sapevo che affacciato alla finestra vi era un altro giovane Weasley, dalla capigliatura rossiccia, lo sguardo limpido e il sorriso sincero."
Si, esatto, un'altra Fremione, spero che gradirete
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
P.O.V. HERMIONE

Il viaggio sul treno fu l'unico ostacolo tra me e la solitudine del mio dormitorio, l'unica trappola che mi impedisse di scappare da Ron. Scappare dalla situazione.
Non mi piaceva l'idea di fuggire via al primo problema. E sinceramente continuo a chiedermi come abbia potuto farlo. Era mai possibile che un semplice comportamento di Ron causasse in me un profondo cambiamento ?

-Hermione cammina, stai intralciando il passaggio- mi rimproverò Harry mentre mi esortava ad avanzare.
Ed avanzare, avanzare,avanzare...
-Hermione ?- mi chiamò nuovamente Harry affacciato alla porta di uno scompartimento miracolosamente libero. -Cos'è, sei diventata il fantasma dei corridoi per caso ? - rise divertito dalla mia sbadataggine. Sorrisi a mia volta scuotendo  il capo.
Feci per tornare sui miei passi, ma Ron che si affacciava dalle spalle di Harry e mi guardava intensamente mi bloccò.
-Allora che fai, vieni ? - chiese ancora il mio amico.
- Io veramente...volevo stare un po' con Ginny- mentii - ci vediamo dopo, ok ?-
Lo sguardo di Harry si tinse di una sfumatura delusa. - ..Ok-
Mi avviai per lo stretto corridoio , ma la sua voce mi chiamò nuovamente e mi esortò a voltarmi.
-Hermione, sei sicura che vada tutto bene tra noi?- chiese sinceramente preoccupato. I suoi capelli corvini ricadevano a coprirgli la fronte e la cicatrice ma riuscii comunque a notare piccole goccioline di sudore sul suo viso nonostante l'inverno non fosse ancora passato del tutto. Sorrisi ed annuì, poi mi voltai ancora una volta e , con il cuore martellare rumoroso nel mio petto, scappai.

Una volta lontana da Harry mi concentrai alla ricerca di uno scompartimento libero in cui poter stare in pace a leggere uno dei miei libri che, come d'abitudine, mi portavo sempre appresso, ma giuro che sembrava l'impresa più ardua in quel momento. Quando alla fine trovai uno scompartimento occupato da Ginny e la sua compagna di stanza,non mi semrbò vero.
Bussai timidamente.
-Vi dispiace se mi siedo qui ? Ogni scompartimento sembra essere più pieno che a settembre - dissi spruzzando una sorta di risata. Ginny annuì dolcemente.
-E lo chiedi pure Herm ? Sai che mi fa sempre piacere passare del tempo con te- disse puntando i suoi azzurri occhi nei miei. Erano illuminati da un bagliore di sincera felicità e quasi mi sentivo una stupida ad aver cercato per tutto questo tempo una solitudine di cui, forse, non avevo poi tanto bisogno .
-Piacere, sono Mia- mi disse l'amica di Ginny mentre si sporgeva per tendermi la mano. La presi calorosamente e le regalai uno dei miei sorrisi - lo speravo- migliori.
- Piacere Mia-
-Herm, come mai non stai con Harry e Ron ? Hai litigato con quel deficiente di mio fratello ?-
"Si"
-No ma ti pare ? Semplicemente stavo annegando nel testosterone-  mentii con una falsa risata. Ginny mi guardò sospettosa. Possibile che sapesse leggermi così bene ?
Distolsi lo sguardo per impedirle di guardare più a fondo. Per impedirle di scavare dentro di me e di denudarmi, espormi.
-Hermione tu sei il prefetto vero ?- mi chiese Mia con voce dolce ed innocente.
" Oh cavolo è vero, sono il prefetto! "
Mi alzai di scatto.
-Torno subito ! - dissi ad una Ginny alquanto divertita.

Tra tutti i pensieri che quel giorno non la volevano piantere di turbinare nella mia mente, avevo dimenticato i miei doveri di prefetto.
"Devo fare la ronda."
Il mio passo rallentò impercettibilmente.

"E la ronda vuol dire solo una cosa"
Iniziai a camminare con assoluta lentezza.

".. Collaborare con l'altro prefetto Grifondoro"

- Finalmente sei arrivata. Andiamo ?- chiese la voce di Ron. Alzai lo sguardo e lo trovai appoggiato ad una parete, con le braccia sul petto e le gambe incrociate. Aveva già indossato la divisa che, dovevo ammetterlo, gli stava maledettamente bene...
Mi fermai e notai un particolare che mi ferì: evitava il mio sguardo. Evitava un qualsiasi contatto fisico. Evitava tutto di me. Gli occhi si riempirono di lacrime e di colpo sbottai.
Sbottai davanti alla sua totale indifferenza nei miei confronti, al suo distacco verso di me. Distacco che, ne ero consapevole, avevo contribuito io stessa a creare.
-Non dobbiamo farla necessariamente insieme, Ronald-  esclamai distante. Ron rimase leggermente interdetto.
-Ok, allora io inizio da un capo del vagone e tu dall'altro, se ti va bene- rispose lui freddo, TROPPO freddo.
-Bene- mi voltai e mi avviai dove stabilito, senza nemmeno un saluto. Senza voltarmi indietro per quanto il mio cuore lo supplicasse.

Come eravamo arrivati a quel punto ? Come aveva potuto usarmi in quel modo ? Da quando era cominciata tutta quella storia ? Quand'è stato che è scattata la scintilla che piano piano sarebbe divampata, allontanandoci come due magneti positivi ?

E io continuavo a camminare, o meglio scappare. Si, due volte nello stesso giorno. Patetico vero ?
Eppure, avevo scoperto, ero un vero asso nello scappare. Si, pareva che fosse la mia abilità più grande.

O forse, l'unica che mi servisse veramente.


P.O.V. FRED

Una figura indistinta.
Riuscii ad intravedere solo questo della persona che velocemente sorpassò lo scompartimento che dividevo con George e Lee. Ma mi bastò vedere la sua chioma castana, i suoi boccoli crespi, per capire che quella figura indistinta era Hermione.
Posai le carte babbane sulle gambe di mio fratello. - Gioca tu al posto mio, torno subito-
George neanche mi ascoltò concentrato com'era nello stracciare Lee in quella che era la più disastrosa partita a ruba mazzo ( babbano ) della storia. Sorrisi ,scossi la testa e partii all'inseguimento della ragazza.

Fortunatamente il vagone era terminato e lei non potè proseguire molto lontano. La trovai appoggiata al muro, con gli occhi chiusi e il viso rivolto verso l'alto. Sembrava spossata.

-Strano che Hermione Granger non ha ancora indossato la sua divisa- sorrisi mentre mi avvicinavo. Con le mani nelle tasche e le spalle rilassate, speravo di avere un aspetto disinvolto.
Hermione si riscosse dai suoi pensieri. La vidi raddirazzare velocemente il capo e aprire di scatto gli occhi. Erano umidi e leggermente gonfi.

" Come al solito" pensai.

Con un movimento ancora più rapido dei primi, si strofinò una mano sugli occhi fortunatamente struccati.
-Mi è passato di mente, finita la ronda la metto- sorrise stanca. Era a disagio e lo vedevo.Mi avvicinai lentamente.
- Si bè, devo dire che appoggiata a questa parete la stai facendo proprio bene la ronda-
Si staccò di stacco dalla suddetta parete, la vidi avvampare. Infondo, era divertente provocarla.
- Io la... la stavo per iniziare ora, davvero. Non stavo oziando!-
-Calma Granger- dissi tra una mezza risata e l'altra - Stavo scherzando-
Si rilassò e sorrise imbarazzata.

Mi persi in quel sorriso.

Un sorriso così triste, stanco, disarmato, giuro sulle bermuda di Merlino che non l'avevo mai visto. Un sorriso che mi spezzò il cuore e che contagiò la mia espressione, rendendola a sua volta malinconica e concentrata. Ebbi l'impulso di avvicinarmi e posarle una delicata carezza sulla guancia. Ma mi costrinsi a tornare in me.

Pensieri così sdolcinati non erano dal beffardo Fred Weasley.

-Andiamo- dissi mentre mi voltavo per marcare la mia decisione.
-Dove ?- chiese leggermente diffidente Hermione.

" Ma non dovrebbe essere la strega più brillante del suo anno ? " sorrisi divertito.
Mi voltai leggermente e sbuffai in modo così teatrale da sembrare ridicolo. Sul volto di Hermione un sorriso leggermente più spontaneo andò a sostituire quello amareggiato di prima. Ma non mi bastava.
-Ti accompagno a fare la ronda- mi voltai nuovamente dandole le spalle -Di questi tempi girare su un treno affollato di studenti innocenti e ingenui e talmente sorvegliato da sembrare di proprietà della S.A.M.* è troppo pericoloso per una coraggiosa e intrepida grifondoro- continuai in modo sarcastico. Sbirciai da dietro le spalle la sua reazione. Scuoteva il capo rassegnata, ma quello sulle sue labbra era un vero sorriso. Un sorriso divertito e luminoso. Bingo. Mi avviai per il corridoio soddisfatto.

"E' solo una ronda, tornerò in men che non si dica da George e Lee"
Lo speravo...
-Grazie- sussurrò dolcemente Hermione caminando appena dietro di me.
Lo speravo davvero ?





* S.A.M = Società Auror Mondiale

Salve a tutti e grazie mille per le recensioni lasciate al capitolo precedente e a quelle che ( lo spero tanto Q_Q ) lascerete anche a questo. Noterete che ho inserito un personaggio inedito, Mia, la compagna di stanza di Ginny. Non so bene cosa farò di questo personaggio. Magari lo renderò un po' meno secondario o magari lo renderò una comparsa, ma ci tenevo ad inserirlo. Ci tenevo visto che è un persoaggio dedicato ad una di voi che non so nemmeno perchè, continua a supportarmi sempre. Ti ringrazio Mia 977, questo capitolo ( e questo personaggio ) sono dedicati a te.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LilyGranger