Crossover
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Autore: Caster_Gamer    03/08/2013    1 recensioni
Avete mai provato a pensare di ritrovarvi con i personaggi dei vostri Anime, Manga e Libri preferiti?
Io sì.
I mondi di Death Note, Kuroshitsuji, Host Club, Blue Exorcist ed Harry Potter, sì uniranno per ritornare ognuno al loro posto, ed alcuni di loro solo dopo aver sconfitto il nemico riusciranno a tornarci.
Sarà una follia?
Sarà uno scontro?
Sarà il valore dell'amicizia? Dell'amore?
Sarà un'avventura divertente e a volte anche romantica.
Il sogno si realizza!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I'm the best terrorist!

(Tornerà mai la comicità?)

 

Beyond Birthday camminò a lungo nella foresta finché non raggiunse la sua parte più oscura, poteva esserci più o meno strada da fare, l'importante era camminare e raggiungere la meta.

Dove si trovava quel luogo? Non ne aveva idea.

Fatto stava che doveva riuscire a raggiungerlo prima che quell'ammasso di idioti raggiungessero lui.

Non si preoccupava tanto, solo alcuni di loro avrebbero avuto il coraggio di rimettere piede nella parte oscura di quella piattaforma temporale.

Certo, se volevano sul serio trovare l'artefice di tutto questo avrebbero dovuto entrarci prima o poi...perché camminando camminando si giunge lì, senza una possibile via di scampo.

Beyond Birthday doveva solo avere la sua vendetta, e quell'essere che si era presentato a lui (ma anche ad altri) come Dio aveva chiesto di portare Me da lui il prima possibile, chi l'avrebbe fatto avrebbe potuto chiedere tutto ciò che voleva.

Un altro essere abbastanza strano, una specie di nano del quale non era riuscito a capire il sesso, gli aveva chiesto in privato di consegnargliela morta.

« Così sarà meglio, fidati di me! »

All'inizio era un po' titubante, avrebbe preferito rapirla invece di ucciderla...ricordava bene com'era stata gentile, forse nessuno si era mai comportato così nei suoi confronti.

Ma, se era meglio portarla morta allora avrebbe dovuto farlo, però...

 

Quell'essere sedeva su una nuvola fluttuante e lo guardava dritto negli occhi, lui estrasse il coltello dalla tasca puntandoglielo contro.

« Si può sapere cosa vuoi!? »

« Se porterai quella ragazza morta...il tuo desiderio sarà realizzabile in ogni universo. » rispose tranquilla per poi guardare l'arma.

« In ogni...universo? »

« Ehi ehi...posa quella, è pericolosa. »

L'avvicinò maggiormente al suo collo.

« Cosa vorresti dire? »

L'essere abbassò le palpebre come se fosse stanco di avere quell'espressione innocente e contenta.

« Tu portamela morta, e riceverai una ricompensa maggiore. » poi fece nuovamente un sorriso « Così sarà meglio, fidati di me! »

 

Quanti universi esistevano? Forse, c'erano più mondi, o qualcosa del genere?

E poi...perché volevano Me?

A distrarlo dai suoi pensieri fu il rumore di un qualcosa di vagamente familiare, ma non troppo.

Sembrava il filo di uno yo yo che veniva utilizzato.

Era abituato a sentire quel rumore, eppure...era come se fosse qualcosa di lontano, come se il ricordo non compatisse con la sua vita già trascorsa.

Si voltò verso un albero dietro di lui poco più distante, e lo vide, sentendo come un fulmine colpirgli la testa.

Poggiato ad un albero, c'era un ragazzo longilineo dai lunghi capelli neri pettinati all'indietro, due occhi grandi e neri che sembravano due pozzi senza fondo e dal volto inespressivo.*.

Lo conosceva, come non poteva conoscerlo?

Era J, Jolly, faceva parte della Wammy's House ed L l'aveva ritenuto così intelligente da affidargli il compito di rintracciare lui, B, Backup, quando era scappato dall'orfanotrofio.

In effetti era riuscito a trovarlo ed a scegliere l'agente dell'FBI capace di tenergli testa, e non poteva negare che aveva ben fatto la sua scelta.

Eppure era più che sicuro che quei ricordi non gli appartenessero, lui non aveva mai visto quel ragazzo prima d'allora...ma...

« Se porterai quella ragazza morta...il tuo desiderio sarà realizzabile in ogni universo. »

Ogni...universo?

« B, allora ci si rivede. » disse facendo girare il suo yo yo, il diretto interessato mise le mani sui fianchi.

« Già, come mai qui? » domandò mentre l'altro si avvicinava.

« A quanto pare anch'io sono stato catapultato qui, sono stato a guardare tutto quello che è successo con un certo Dio ed un altro essere...non gli ho mai chiesto il nome, ma credo iniziasse con la M. »

« Ti hanno spiegato qualcosa? »

« La stessa cosa che sai tu. Ma non m'importa, non ho un desiderio. »

Beyond sospirò, a quel punto sentì qualcosa scoppiare dietro di sé.

Si voltò dall'altra parte e vide del fumo, c'era appena stata un'esplosione.

« Eri così immerso nei tuoi pensieri che non ti sei nemmeno accorto di essere in un parco, e non in una foresta. » disse J raggiungendolo, il bruno si guardò attorno.

In effetti c'erano delle panchine poco più in là e l'aria dove stava lui era chiusa da un basso recinto di mattoni chiari.

« Dato che sai tutto, dove siamo per l'esattezza? »

« In Giappone, a Sakurami. Nell'universo in cui quel Dio ha deciso di mostrarsi per la prima volta. »

« Cioè? » mentre guardava una fontana, vide una ragazza dai lunghi capelli viola correre là seguita da dei poliziotti, poco dopo gli tirò una piccola bomba.

J rispose, ma Beyond Birthday non sapeva nient'altro se non il significato del nome dell'universo.

 

***

 

Avevano ripreso a camminare finché non si erano ritrovati davanti ad un grande cancello socchiuso, lo guardarono tutti perplessi: oltre ad esso non si riusciva a distinguere nulla se non esso stesso.

Me prese il grande libro e lo trasformò nella mappa, ma come lo fece essa si disintegrò.

In meno di un secondo vide qualcosa trapassarle lo stomaco, lacerandole carne ed ossa senza pietà.

Sentì il dolore come se si fosse sparso in tutto il corpo, le bruciavano nervi, vene ed il cuore batteva talmente forte da farle sembrare che prima o poi sarebbe esploso. Le fischiarono le orecchie tanto da poterle rompere i timpani e la vista si appannò fino ad oscurarsi completamente.

Cadde a terra ed il dolore diminuì lentamente, allora si sollevò stando in ginocchio e cominciò a tossire sputando sangue.

Aveva un sapore dolce, quasi sdegnoso. Ma la cosa più strana era che aveva un colore scuro, come se fosse bordeaux.

Sollevando la testa vide il cancello aperto e davanti ad esso gli Shinigami che facevano segno agli altri di entrare.

Non si erano accorti che qualcosa le aveva trapassato il corpo?

« Che ci fai a terra? Alzati! » esclamò Mello tirandola su per il braccio, poi guardò l'erba sporca di sangue « Hai...vomitato? »

« Non hai visto che qualcosa mi ha perforato lo stomaco!? » domandò con la voce rauca, lui scosse la testa.

« Cosa ti ha perforato lo stomaco...? » la interrogò Matt guardando poi gli esseri sovrannaturali che fecero spallucce.

« Non ho visto niente. » rispose Grell.

« Neanch'io. » concordò Sebastian venendo poi guardato da Ciel.

« Cosa credi che possa essere stato? »

« Non ne ho idea, forse un'illusione. »

« No! L'ho sentito...è stato come ritrovarsi nell'inferno... » mormorò Me stringendosi la pancia, Sebastian si trattenne dal ridere.

Matt le prese la mano sorridendole.

« L'importante è che adesso stai bene...no? » la ragazza annuì lievemente imbarazzata « Allora andiamo, magari è oltre a quel cancello che troveremo la risposta a tutte le nostre domande. »

Fecero per oltrepassare la soglia quando la voce di Tamaki attirò la loro attenzione.

« E questo cellulare di chi è? » chiese perplesso, Me si voltò verso di lui e lo guardò perplessa.

« Mh? » tornò al suo fianco e prese in mano il telefono, se non sbagliava era proprio il suo!

« Ma è il mio! » esclamò leggendo le note che c'erano scritte, ed in quel momento sentì il cuore sul punto di fermarsi.

 

10:15 Tutti hanno appena attraversato il cancello e si ritrovano in una classe...è familiare.

10:16 Escono dalla classe, sono in un corridoio di una scuola...è quella di _____ _____

 

« Dobbiamo attraversare quel benedetto cancello! » esclamò correndo verso di esso.

« Aspetta Me non possiamo andare da so- »

Non sentì più la voce di Matt perché era ormai passata, prima di cadere nel vuoto però aveva sentito uno strano rumore provenire dal cellulare.

Il futuro era cambiato.

 

Si ritrovò in piedi in un parco, ma non ebbe il tempo di accorgersene perché vide qualcuno afferrarla mentre continuava a correre.

« Lasciami! » urlò dimenandosi, ma la stretta era forte e decisa.

« Ehi! Se ti lascio muori qui in mezzo, e non voglio vittime innocenti! » disse fredda chi la teneva.

Era una voce femminile, Me la conosceva ma non riusciva a collegarla a nessuno...

« Chi sei? » chiese cercando di guardarla in viso, ma nella posizione in cui si trovava non ne aveva le capacità.

« Io? »

La ragazza lanciò una bomba indietro per poi fare un salto e nascondersi dietro un cespuglio.

« Accovacciati! » le consigliò, ed entrambe si mimetizzarono in quel verde acceso.

I poliziotti corsero avanti ed a quel punto chi l'aveva presa si mise seduta per poi prendere un bel respiro.

Me la guardò ma dall'entusiasmo non riuscì a dire una sola parola, mentre le sue labbra si allargavano in un sorriso estasiato.

Proprio come aveva immaginato si trattava di un altro mondo...ed era in uno dei migliori mondi nei quali poteva capitare.

Era...

« Io sono Uryuu Minene, la terrorista! »

 

***

 

« Diario del Futuro? » ripeté Beyond Birthday traducendo dal giapponese, poi storse le labbra.

Me non ne ha parlato” pensò per poi tornare a guardare J.

« Allora, in cosa consiste questo mondo? Insomma...perché esiste? » domandò al diretto interessato che bloccò il suo yo yo.

« Perché esiste il tuo mondo? » gli chiese di rimando non riuscendo sul serio a capire perché gli aveva posto quella domanda. Insomma, non c'era un perché all'esistenza di qualcosa o qualcuno.

« Cosa vuoi che ne sappia io? »

« E cosa vuoi che ne sappia io del perché esiste questo? »

Beyond sospirò e tornò a guardare la fontana, poi avanzò verso di essa.

« Dove vai? »

« Questo non è il mio mondo, posso camminare liberamente senza che nessuno mi dica che sono un Serial Killer. E poi, anche se così non fosse la polizia sembra già impegnata. » indicò la ragazza che si era appena alzata da un cespuglio, sembrava rivolgersi a qualcuno.

In quello stesso istante si alzò qualcuno di troppo familiare che avrebbe preferito non vedere in quel momento, non poteva andare là e portarla da quel Dio o peggio, da quell'essere nano.

Ma...quando l'avrebbe ritrovata così, libera da qualsiasi protezione?

 

***

 

« Mh? Perché quell'espressione? » la interrogò la viola perplessa, l'altra continuava a tenere sulle labbra un sorriso estasiato e felice.

« Minene-Sama! » esclamò unendo le mani « Ovvero Ninth, colei che merita sul serio di diventare Dio! »

La ragazza l'afferrò per la maglietta tirandola su con forza, estrasse un coltello e glielo puntò alla gola.

« Chi sei tu!? » urlò furiosa, come se fosse appena stata tradita.

« Nessuno che vuole farti del male! Sul serio! Io sono...b-beh chiamami Me! » deglutì, sperando che il suo personaggio femminile preferito non la uccidesse con velocità e menefreghismo, ma come le sentì pronunciare il suo nome la lasciò subito spalancando gli occhi.

« E così...sei tu la famosa Me? » domandò facendo un sorriso soddisfatto, la castana si mise in piedi massaggiandosi la nuca.

« Famosa? Perché? »

« Beh, Deus ha detto che tu sei stata capace di aprire i passaggi spazio-temporali di alcuni universi. »

« Eh? »

« Non so bene cosa voglia dire con questo, ma a quanto pare non è una cosa tanto carina. Aprendo questi passaggi si creano inizialmente microscopici buchi neri che potrebbero ingrandirsi risucchiando tutti gli universi aperti. » spiegò guardandosi attorno, controllando che il passaggio fosse libero.

« Oh...e come possiamo chiuderli? »

« Deus dice che dobbiamo portarti lì se vogliamo che ciò non accada...questo comporterebbe però a qualcosa di drastico, così ha detto Murmur. Penso che volesse dirmi qualcos'altro, ma sa che a me non può chiedere nessun favore... » le afferrò il braccio e cominciò a correre scappando via da lì.

« Quindi tu vuoi portarmi da lui? » chiese Me un po' intimorita, Minene la guardò sorridendo con il suo tipico sorriso cattivo ma allo stesso momento complice.

« Deus mi ha preso in disparte dove Murmur non poteva ascoltarci ed ha detto “Porta quella ragazza dove ci sono i buchi neri, solo lei può distruggerli” ed io farò così. In fondo, voglio vincere questo gioco prima che il mondo venga distrutto...e salvare il salvabile! »

Me seguì con più sicurezza la terrorista che aveva da sempre ammirato.

Mentre correvano però qualcuno si piazzò davanti a loro.

« E tu chi saresti? » prese per prima la parola la viola, che guardava un ragazzo dai capelli neri e gli occhi rossi come se provenisse da un altro mondo.

In fondo non le si poteva dar torto, i suoi occhi sprizzavano follia e la carnagione era troppo, eccessivamente pallida.

« Beyond Birthday, il miglior Serial Killer di Los Angeles. » rispose quello con in mano un coltello affilato, la castana lo guardò con un'espressione delusa e lievemente impaurita.

« Tsk, ed io sono Uryuu Minene, la migliore terrorista in circolazione. Vorresti competere con me? » entrambi sapevano per certo che l'altro non sarebbe riuscito a batterlo, e Beyond non sapeva che la terrorista avesse un vantaggio rispetto a lui: il Diario della Fuga.

Si fiondò su di lei sicuro di finirla con un colpo solo, la ragazza ammonì Me dicendole di stare indietro e così fece. Perciò schivò il colpo che le taglio qualche ciuffo di capelli lasciandoli scivolare a terra.

« Non sei costretta a morire, basta che mi lasci quella ragazza! »

« Non ne ho la minima intenzione, e se proprio la vuoi guadagnatela! »

Gli sferrò un pugno che Beyond non riuscì a scansare, ma lo ricambiò facendola inciampare e cadere.

Minene controllò in un secondo il suo diario ed indietreggiò facendogli rompere la lama sui mattoni che formavano il vicolo, alla fine rimasti scheggiati tanto il colpo era stato forte.

« Ti uccido! » urlò il bruno voltandosi verso di lei che aveva ripreso a scappare con Me.

« Magari un'altra volta, Serial Killer! »

Gli lanciò una piccola bomba, d'altronde non era un problema per lei intimidire gli assassini.

L'aveva già fatto.

Me guardò preoccupata verso Beyond, e per fortuna intravide la sua sagoma seduta in mezzo al fumo. Si lasciò scappare un piccolo sorriso per poi guardare la ragazza di fronte a sé.

Se avesse affidato la sua vita ad una terrorista?

Sì.

Peccato soltanto che aveva deciso di non affidare più a nessuno la sua vita, voleva sapersi proteggere da sola.

 


 

 

*descrizione del personaggio presa dalla storia di Gatta97 “Death Note: before the note”, lui (che fa parte anche della FanFiction della stessa autrice: “Alternate, Backup e Jolly”) è stato inserito nella mia storia col permesso di chi l'ha inventato.

 

 


 

 

Nota dell'autrice: Eccomi tornata con un nuovo capitolo, in ritardo lo so, ma le mie “vacanze” sono state anticipate tanto che sono rimasta colta di sorpresa anch'io! Qui ho finalmente descritto un lieve combattimento, e credo che ce ne saranno molti altri! Adesso siamo entrati nel bel mezzo della storia, anche se sembrava che stesse per giungere al termine.
Come avete intuito ho aggiunto un personaggio inventato da Gatta97 (con il suo permesso) che ringrazio!
Vi invito perciò a leggere le due storie menzionate che a me hanno molto colpito, in modo particolare “Alternate, Backup e Jolly”. Ho anche aggiunto "Mirai Nikki" che è il penultimo mondo nuovo...spero di avervi incuriositi abbastanza!
Al prossimo capitolo, e grazie come al solito a chi segue la mia storia!
Caster_Gamer (non è stato facile abituarsi, in realtà penso ancora che Matt_Kun sia meglio!)

  
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