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Autore: MariiStyles99    03/08/2013    2 recensioni
“Ciao, io sono Harry.
Io sono tiffany.
Ti va di giocare con me?.
Si.”
Ogni volta che Tiffany pensava a quando conobbe Harry dolci lacrime le rigavano il viso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 3

Deboli raggi di luce entravano dalla finestra della stanza di Tiffany, le sveglia suonava erano e le 6.00 e lei odiava alzarsi presto, però almeno quel giorno sarebbe stato speciale ,sarebbero partiti per le isole vergini. Indossò degli shorts con una canottiera, si truccò leggermente e controllò che nella valigia ci fosse tutto il necessario, poi si guardò intorno le sarebbe mancata per un mese la sua stanzetta, il suo morbido letto che la accoglieva in ogni momento, il suo pc con il quale scriveva le sue adorate storie. Chiuse accuratamente la porta, scese in cucina trascinando la valigia per le scale cercando di fare meno rumore possibile.
“Buongiorno”. Disse salutando i genitori già svegli.
“Quando devi fare i fatti tuoi ti svegli presto..”.
“Papà ti prego non incominciamo con le solite prediche”.
“Piuttosto mangiate qualcosa che alle 7.30 c’è il traghetto, comunque hai preso tutto?”.
“Si mamma”. Disse mentre addentava un pezzo del cornetto.
“Tieni in questa borsetta  ci sono dei medicinali che potrebbero servirti, tachipirine per la febbre, cerotti, sciroppo per la tosse, compresse per il mal di testa, antibiotico e crema per i morsi di insetti”.
“Mamma guarda che io vado in vacanza, non a combattere una guerra”.
“Lo so pulcino ma è sempre meglio avere dei medicinali con se”.
“Okkey mamma”.
Prese il cofanetto e lo mise in uno dei suo borsoni.
“Sono le 7.08 è meglio avviarsi”.
Tiffany prese le sue valige e facendo un bel sospiro uscì di casa. Le sembrava surreale sarebbe andata in viaggio con i suoi migliori amici e non vedeva l’ora di imbarcarsi su quel traghetto e dimenticarsi di Holmes Chapel per un po’.
Era seduta dietro, e guardava attentamente quello che c’era fuori, guardava le sue strade, tutti i negozi dove andava più spesso, i posti dove si incontrava con gli amici, non se ne stava andando per sempre ma sapeva che quella città gli sarebbe mancate. Arrivarono al porto e parcheggiarono, intanto Tiffany vide un riccio, una castana con i riflessi nel rosso, e un moretto salutarla, si i suoi amici erano già lì, mancava solo lei all’appello e poi sarebbero partiti.
“Tiffany ben arrivata”. Disse la signora Tomlinson mostrandole un sorriso.
“Signora grazie mille per avermi invitata è stata gentilissima”.
“Di niente cara, avevamo stanze in più e abbiamo pensato di invitare gli amici di Louis siete tutti cari ragazzi mi fa piacere vedervi sempre più uniti”.
“Ci vogliamo tutti un gran bene”. Intervenne London.
Il padre di Tiffany senza dire niente la prese e la avvicinò a se.
“Tiffany, mi raccomando stai attenta per qualsiasi cosa chiamami, arriverò subito”.
“Si papà non preoccuparti,starò attenta”.
“Su ragazzi è ora di imbarcarsi, prendete le valigie”. Disse il signor Tomlinson tutto euforico.
“Mamma, papà è ora di andare”. Disse Tiffany abbracciandoli forte.
“Ci mancherai”. Disse la signora Darlene asciugandosi le lacrime che le erano cadute sul viso.
“Dai mamma non fare così, starò via solo un mese subito passerà, poi pensa che sarò responsabile per una volta tu non volevi questo?”.
“Si ma mi mancherai”.
“Papà stai vicino alla mamma durante la mia assenza, vi chiamerò tutti i giorni per dirvi come procedono le cose, Okkey?”.
“Ti vogliamo bene”. Dissero i genitori in coro.
Tiffany prese le sue cose e salì sul traghetto. Si sedette accanto ad Harry ovviamente, lei aveva paura dell’acqua e lui poteva essere l’unico a poterla calmare.
“Tiffany andrà tutto bene stai calma, pensa a quanto ci divertiremo in questo mese”. Disse stringendole forte la mano.
“Harry mi gira lo stomaco”.
Il riccio prese un sacchetto e glielo porse. La madre gli aveva dato tutti il kit per il pronto soccorso e si era dimenticata le compresse per il mal di mare, stava male tanto male. Quel santo ragazzo di Harry le stette accanto tutto il tempo, mantenendogli la fronte quando gli veniva il vomito.
“Su Tiffany è tutto finito ci siamo fermati”.
“Menomale non ne potevo più”.
“Tutto bene Ti?. Domandò London preoccupata.
“Sono stata male per tutto il viaggio”.
“Ora come ti senti, dobbiamo portarti in ospedale?”. Domandò la signora Tomlinson preoccupata.
“No signora non si preoccupi è solo il mal di mare, appena metterò piede sulla terra sarà tutto passato”.
“Si,fa sempre così ma poi le passa non si preoccupi”. Disse Harry tranquillizzando la signora.
Scesero dal quel maledetto traghetto e si ritrovarono su una meravigliosa spiaggia, il sole brillava in cielo, faceva caldo, ma non era la solita afa anzi era molto piacevole.
“Ragazzi prima di scendere in spiaggia, è meglio andare a casa e sistemare tutto nei migliore dei modi”.
Ci fu un “Okkey” generale, salirono in macchina e dopo un decina di minuti arrivarono. Era una graziosa villetta, piccola ma molto carina, tutt’intorno aveva un enorme giardino, dove c’era perfino l’altalena. Appena entrarono si trovava la sala da pranza, dove c’erano due divani e una grandissima televisione al plasma. La cucina era la stanza che colpì di più Tiffany era sui toni del rosso con un piano bar proprio come piaceva a lei. Un’enorme scala a chioccia le portava nelle camere da letto.
“Bene ecco le camere da letto questa è per voi ragazze”. Disse la madre di Louis mostrandogli la stanza.
Era davvero bellissima i letti erano di una piazza e mezza e già si vedeva che erano morbidissimi, c’era un’enorme armadio e due spaziosi comodini di sicuro tutta la loro roba ci sarebbe entrata. La stanza dei ragazzi combaciava con la loro, avevano i letti a castello e un armadio modesto.
“Ti che bella la nostra stanza”.
“Io prendo il letto più vicino alla finestra”. Disse buttandosi a capofitto sopra.
“Non vale, lo volevo io”. Disse Londo sbuffando.
“Tu eri rimasta imbambolata a dire quanto bella fosse la tua stanza ed io ti ho fregato”. Iniziarono a ridere entrambe.
“Ci andranno tutte le nostre cose in questo armadio?”. Domandò London con faccia indecisa.
“Si dai è bello spazioso”.
“Ragazzeee”. Urlarono Harry e Louis entrando nella loro stanza.
“Cosa volete?”. Domandò Tiffany.
“State ancora a sistemare la vostra roba noi già siamo pronti per andare in spiaggia”. Disse Louis.
“Ma voi non avete portato neanche la metà delle cose che abbiamo portato noi”. Disse London facendo spallucce.
“Chi arriva per ultimo giù offre la granita a tutti”. Disse Harry correndo per le scale come un pazzo.
“Così non vale noi non eravamo pronte”. Disse Tiffany sbuffando ed iniziando a correre anche lei.
 

Ciao belle, eccomi qua con un nuovo capitolo spero vi piaccia chiedetemi quello che volete, a due recensioni continuo. questo lo dedico a bimbamanu87, ti voglio tanto bene <3 alla prossima
 
  
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