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Autore: Zich    03/08/2013    1 recensioni
ATTENZIONE - WARNING
Questa storia contiene blasfemia, linguaggio forte, scene di violenza ( in tutti i sensi, dal sangue allo schifo più totale)
e tante altre belle cose. Per questo, consigliamo la lettura a un pubblico che non se ne freghi assolutamente niente.
Detto questo, auguro a tutti i lettori buona lettura, e spero vivamente, che questo Aborto in formato Word sia di vostro gradimento .
Mi scuso in anticipo per l'eccessivo uso dei puntini sospensivi o di frasi ecc. ecc. scritte interamente con le lettere maiuscole .
Buona lettura.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Era un giorno come tanti, dormivo tranquillamente nonostante fosse mezzogiorno, o comunque, quasi ora di pranzo. Gli uccellini fuori cinguettavano, si riproducevano, e venivano mangiati dal gatto, e il cane, fuori al balcone, gli abbaiava contro. Tutto normale; io, il ventilatore puntato a dosso, finestre sigillate, la porta della mia stanzetta chiusa, e dormivo tranquillamente... finché, a un certo punto, il mio maledetto cellulare, prese a squillare :

FUCK THE SHIT, FUCK,THE FUCKING SHIT FUCK!!”

In quel momento, il mio cervello iniziò a comprendere la situazione : MI STAVANO CHIAMANDO SUL CELLULARE. Aprii lentamente gli occhi ed entrai in modalità : DOVETE MORIRE. Una volta rianimato il braccio da sotto al cuscino, mi girai e afferrai il cellulare dalla mensola che sovrasta il mio letto, lo scagliai sul cuscino, mi rigirai e lessi : GIANNY... con gli occhi quasi accecati dalla luce, mi feci forza e risposi a telefono:

  • Gianny ... - sussurrai con fare minaccioso

  • TROIA!! - rispose IL gianny, tutto allegro e pimpante

  • Vaffanculo … - dissi quasi come fossi uno zombie

  • ma mica stavi dormendo? - fece lui, come se non lo sapesse

  • MA NO GUARDA, STAVO COSTRUENDO ARMI NUCLEARI PER I RUSSI... - risposi io ironico come mio solito

  • ah... e senti, oggi pomeriggio, vogliamo andare a prendere per il culo le fan di Justin Biber, che si fanno sputare a dosso dal loro “AMORE” ??? - propose IL gianny

  • mmmm.... porto i gavettoni?? - chiesi io con voce malefica

  • ok – acconsentii quell'ignobile essere

  • a che ora?? - domandai come mio solito e come tutt'ora faccio

  • quando vuoi, tanto quelle stanno sempre là – rispose il maledetto

  • ok, facciamo alle 4 e mezza ? - chiesi conferma

  • ALLE QUATRO E MEZZA!?!?!?! ok – rispose come suo solito

  • okoy, a dopo... - provai a terminare quella maledetta chiamata

  • a dopo lota, E NON FARE TARDI – Imperò il bastardo

  • azz, IO che faccio tardi?!? IO, IL RE DELLA PUNTUALITÀ, che fa tardi.... bha, io non lo so, con che razza di gente me la faccio, vorrei sapere... - io e la mia amatissima ironia

  • si, intanto ti ricordo, che l'altra volta, sei sceso con un ora di ritardo, e le volte precedenti non è che eri così puntuale... - scacco matto

  • PUNTI DI VISTA … comunque, a dopo – feci io, accentuando quel “PUNTI DI VISTA”, per chiudere la conversazione

  • ok, a dopo lota – mi saluto, quel essere maledetto

*clik

Perfetto, avevo da fare, a momenti avrei mangiato, poi mi dovevo fare una doccia, e poi sarei partito per l'avventura... ma prima, mi aspettava una prova a dir poco insormontabile, che nemmeno gli dei dell'Olimpo potevano superare, una prova talmente difficile che nessun essere umano sano di mente affronterebbe, una prova pericolosissima e talmente orripilante, che non esiste niente con cui fare il paragone : DOVEVO ALZARMI DAL LETTO … e dopo aver sfidato la morte con questa prova di forza, dovevo farmi coraggio, perché avrei dovuto SPEGNERE IL VENTILATORE, una cosa che sembra facile, ma che una volta premuto il pulsantino “0” , ti si spezza il cuore.

  • ok, adesso, devo raccogliere le mie forze, e preparami psicologicamente a questa giornata... - dissi tra me e me per aiutarmi a concentrarmi

Mi avvicinai alla finestra, afferrai la chiave, e la spalancai la finestra. In quel momento, un lampo di luce pura mi accecò e caddi da cavallo, la luce purissima iniziò a parlare con me, dicendomi :

  • FIGLIO MIO, TU, DOVRAI COSTRUIRE UN ARCA E SALVARE DUE ANIMALI DEL SESSO OPPOSTO PER CIANSCUNA SPECIE, IN MODO CHE, DOPO IL GRANDE DILUVIO, IL MONDO POSSA TORNARE A RIPOPOLARSI... - mi ordinò la luce

  • TU STAI MALE..., ho appena rischiato la vita alzandomi dal letto, e il mio cuore ha appena subito un trauma sentimentale per aver spento il ventilatore, ovvero la mia unica fonte di aria fresca, e TU, essere onnisciente e onnipotente in cui non credo, osi venire qui, dinanzi alla mia finestra, per accecarmi, e propormi una stronzata di dimensioni epiche!?!?MA VAFFANCULO!!!! - bestemmiai contro quel qualcosa

  • Suvvia ragazzo, è più importante salvare il culo a tutto il mondo, o stare buono calmo e tranquillo, col ventilatore puntato in faccia, davanti al computer, ascoltando la musica? - provò a persuadermi quel coso

  • Io penso che se non mi lasci stare riproporrò l'olocausto con i tuoi fedeli … ora dimmi, cosa della frase : NON ROMPERMI IL CAZZO , non ti è chiara!? - ma io non volli sentire ragioni

  • E SIA, CHIEDERÒ A QUALCUN'ALTRO, spero tu non sappia nuotare... - disse dileguandosi

  • EVAPORA!! -risposi io

(dopo questo simpatico dialogo, penso di essermi meritato l'odio di tre quarti di mondo e un posto in bella vista nell'inferno …)

Guarii dalla momentanea cecità, mi girai verso la mia stanzetta, verde... un mega armadio che occupava gran parte dello spazio, la scrivania sotto di me, una poltrona, anch'essa sotto di me, il coso di marmo su cui ero seduto, un LURIDO pavimento bianco, e il mio letto che sembrava un campo di battaglia … era tutto STUPENDO.

Scendendo dal coso di marmo, e rischiai nuovamente la vita tra la poltrona e gli spigoli della scrivania, ma superato anche quest'ostacolo, e varcata la soglia del mio regno ; un cazzo di niente, NIENTE, casa vuota .

non mi restava che andare in cucina, bere qualcosa, iniziare a prepararmi e saltare una buona parte noiosa della mia vita quotidiana, in cui mangiavo, bevevo, e in cui la casa si ripopolava di gente che tornava per ora di pranzo...

Ma, improvvisamente, un pensiero mise sotto sopra la mia mente...

dove ha detto che ci incontravamo gianny?? . . . merda . . . “ pensai nel mio cervello.

DOVEVO CHIAMARE GIANNY, ma non ho mai avuto credito sul cellulare, quindi, dovevo trovare un mezzo di comunicazione a distanza per ricevere ulteriori informazioni riguardanti il pomeriggio a Jurassik park che avevamo pianificato per le 4 e mezza … e nel mezzo del cammin della mia vita, GIANNY CHIAMÒ

  • GIANNY!!! - risposi io a telefono

  • lota … - il maledetto

  • cesso, dica... - io (si,ci vogliamo tanto bene)

  • dove c'incontriamo?? - chiese lui

  • non ne ho la benché minima idea, dove sta Justin biber?? - chiesi io

  • Nella torre di Saruman sull'isola del tesoro di Capitan Jack Sparrow … - disse lui (blasfemia)

  • Allora c'incontriamo all'aereo porto, ma t'informo di una brutta notizia...GUIDO IO – risposi con tono malefico

  • Col cazzo!! - imprecò il gianny

  • E allora fottiti – dissi con una risata malvagia

  • vabbè, poi si vede, intanto tra mezz'ora devi stare all'aereoporto, SII PUNTUALE – rispose lui

  • IO SONO SEMPRE PUNTUALE... - puntualizzai io

  • si si certo, a dopo, bye cesso – mi arronzò il gianny

  • bye mappina - conclusi io senza alcuna emotività

Il problema era risolto, ma il resto della storia è nel prossimo capitolo, se non sarò troppo pigro per scriverlo...

 

 

angolo dell'autore : vi odio, mi avete messo in punizione nell'angolo … comunque, se siete giunti fino a questo punto vuol dire che o avete uno stomaco d'acciaio, o siete già morti e quindi non potete morire di nuovo … in ogni caso, RINGRAZIO L'ACCADEMIA PER QUESTO PRESTIGIOSO CAZZO DI NIENTE, e spero che questa storia possa essere di vostro gradimento … cordiali saluti Den …

ADORO I PUNTINI SOSPENSIVI

  
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