9. It's been hell not having you here.
P.o.v Vic
Mi sveglio con la testa che gira e gli occhi gonfi per le lacrime.
Mi alzo dal letto, sbuffando. Mi vesto.
Non ho voglia di andare a scuola, ma non voglio che Kellin pensi che io sia distrutto. Non voglio che mi veda debole, non voglio dargli quella soddisfazione.
Non faccio nemmeno colazione, vado dritto a scuola, con il cappuccio alzato e la testa bassa.
Appena arrivo vedo gli Sleeping with sirens che ridono e scherzano come se non fosse successo nulla.
Non creso che sappiano che Kellin mi ha lasciato, perchè lui non è ancora arrivato e non credo che li abbia chiamati.
Justin mi vede, e ci scambiamo uno sguardo veloce, poi vedo Kellin e mi precipito in classe.
P.o.v Kellin
Vado dai miei amici. Vedo Vic poco lontano che appena mi vede entra a scuola.
-Kell, che cazzo gli hai fatto?- chiede aggrottando la fronte, Justin.
-Buongiorno anche a te, Jus.- dico io acido.
-Seriamente, Kellin. Non l'ho mai visto così. Ha gli occhi rossi, è pallido, e se n'è andato appena sei arrivato. Cosa è successo?- chiede poi Jack.
-Ci siamo lasciati.- rispondo nel modo più freddo che riesco ad assumere.
-Con 'ci siamo lasciati' intendi 'l'ho lasciato io', vero? Perchè non credo che se ti avesse lasciato lui sarebbe così distrutto.- dice Gabe.
-Sì, va bene, l'ho lasciato io. Cambia qualcosa?- chiedo stizzito andandomene.
Sono passati tre giorni da quando io e Vic abbiamo rotto. Oggi è la prima volta che abbiamo le prove dopo quel giorno.
Quando arrivano i ragazzi ci mettiamo subito al lavoro, ma continuo a sbagliare le parole e le note.
-Stai facendo schifo, Kell.- dice ad un certo punto Jesse smettendo di suonare.
-Lo so. Oggi non sono in forma, scusate ragazzi. Possiamo rimandare a domani?- chiedo sedendomi sul divano.
Gli altri sbuffano annoiati.
-Va bene. A domani.- dicono e poi se ne vanno.
Rimane solo Justin.
-Kell. Ti devo parlare.- esclama sedendosi vicino a me. Lo invito a continuare.
-Senti, non è da te sbagliare le canzoni, e nell'ultimo periodo non ti sei più fatto sentire. Secondo me ci stai rimanendo male per aver lasciato Vic. Si vede, Kell. Non ti sei mai comportato così.- dice Jus rigirandosi il plettro tra le dita.
-No, Jus, ti sbagli. Sono solo stressato.- rispondo fissando il pavimento.
-No, Kell. Sei tu che ti sbagli. Senti, si vedeva che ti amava. Si vedeva quando vi guardavate alle prove, si è visto al cinema. Si è visto quando è arrivato a scuola il giorno dopo che vi siete lasciati. E poi ora tu non riesci più a cantare If I'm James Dean. Non è da te, ami quella canzone. Senti, non esci più e ti comporti sempre come un bambino a cui è caduto il gelato. Non hai mai fatto così, per nessuna ragazza. Da questo riesco solo a pensare che lo ami anche tu. Kellin ammettilo.- ribatte Justin, tutto d'un fiato per non farmi parlare.
Rimango un po' in silenzio per elaborare tutto quello che ha detto.
-Allora perchè l'hai mollato?- chiede interpretando il mio silenzio.
-E' stato per colpa vostra, brutti idioti. Siete i miei migliori amici da tutta la vita e non volevo perdervi. Senti, quando ve l'ho detto non riuscivo a guardarvi negli occhi, perchè vedevo solo che vi avevo deluso. Ho provato a riparare ai danni.- sbottai io alzandomi di scatto in piedi.
-E sei stato un coglione! Ci credo che ci siamo rimasti male, sei appunto il nostro migliore amico e non l'abbiamo mai sospettato, per di più non ce l'hai mai detto. Non è una notizia facile da mandare giù. Ma col tempo ci saremmo abituati. E alla fine invece di rimediare hai soltanto peggiorato le cose. Vic è letteralmente ridotto ad uno straccio, l'hai visto? L'hai guardato in faccia?- chiede Justin arrabbiato.
Rimango un po' spiazzato dalle sue parole, ma replico subito: -Sì, l'ho visto. Mi sono sentito una merda okay? A vederlo così sto malissimo anche io. Ma gli altri... Dio, il modo in cui mi ha guardato Jesse quella sera... E' stato...Mille volte peggio.- dico abbassando il tono della voce.
-E secondo te quello non è amore? Vedere una persona e stare male perchè lei è triste?! Kell, è quello l'amore. E' quello il punto. Sei un emerito idiota. Io e gli altri ne abbiamo parlato bene in questi giorni. Jesse è quello che ci è rimasto peggio perchè ci tiene a te e ti conosce bene, e non ne aveva la minima idea. Non ci aveva mai pesato. Tu non avresti reagito male?! Comunque ha detto che ormai ti ha capito, gli è passata. A tutti noi è passata. Sei nostro amico, e ti vogliamo bene, quindi appoggiamo le tue scelte.- esclamò Justin più calmo ma con la voce comunque alta.
Rimango zitto, spaesato, a guardarmi le scarpe.
Justin se ne va, poggiandomi una mano sulla spalla.
Sospiro e mi butto sul divano, coprendomi la faccia con le mani.