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Autore: sunflowers_in_summer    04/08/2013    1 recensioni
Joe ama Blanda.
La ama davvero, non come suo fratello Nick "ama" ragazze a caso per un giorno o due. La ama perché sono più simili di quanto si pensi. La ama per i suoi capelli color del grano e perché ride sempre alle sue battute.
Ma cosa succederebbe se il giorno del loro matrimonio Joe incontrasse la "sua" Demi, che ormai non è più tanto "sua"? Cosa succederebbe se volesse salvarla da una situazione tutt'altro che bella, anche a costo di perderla per sempre?
E se oltre a lei Joe perdesse anche metà della propria famiglia? Una storia su un vecchio amore mai dimenticato, una storia che coinvolge una famiglia intera e cambia per sempre le vite di Joe, Kevin, Nick e Demi.
E chi l'avrebbe mai detto?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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THINGS WILL NEVER BE THE SAME.

Cinque anni dopo

Tutto sommato la mia vita non va tanto male. Certo, vivere al top come una volta non mi sarebbe dispiaciuto, anzi!
Ma ora sono felice con la donna che amo, anche se in questo momento mi urla dal bagno di sbrigarmi, altrimenti perderemo l'aereo. Come se fosse facile fare le valigie, con tutta la roba che vorrei portare! Dallas non è dietro l'angolo ma staremo poco tempo, spero. Non un minuto in più del dovuto per trattenermi nel Paese dei miei fratelli.
-Papàpapàpapàpapà!
Il visino paffutello di James si affaccia alla porta della camera da letto.
-Ehi, campione! Per un po' abbandono le valigie e accolgo mio figlio sulle mie gambe.
-Vedremo gli zii a Dallas?- mi chiede James senza preamboli. Mio figlio è così, semplice e schietto, con gli occhi ambrati della madre e i miei riccioli neri.
-Non lo so, campione. Volgo uno sguardo ai palazzi di Zurigo appena fuori alla finestra e i ricordi salgono alla mente più vividi che mai.

Danielle e Blanda rimasero incinte quasi contemporaneamente poco dopo il mio matrimonio e questo portò una gioia immensa al nostro matrimonio e alla vita in casa Jonas.
I mesi passavano velocemente ma, al quinto mese di gravidanza di Danielle, Kevin mi telefonò allarmato alle tre di notte.
-Kevin, cosa diamine succede? -Joe, Dani si è sentita male e ora sono in ospedale con Nick- mi annunciò lui con voce rotta.
-Vengo subito.- risposi prima che mi fratello avesse il tempo di aggiungere qualcosa.
Un'oretta dopo ero già in ospedale e un dottore di nome Jackson usciva tutto sorridente dalla stanza che ospitava Dani, dicendo che andava tutto bene e che ci saremmo rivisti dopo quattro mesi.
Mai un previsione si rivelò più sbagliata.
Due mesi e mezzo dopo Dani si svegliò nel mezzo della notte urlando dal dolore. Kevin quasi piangeva quando lo trovammo nel corridoio dell'ospedale, ma era stato tanto coraggioso da arrivare in ospedale in un batter d'occhi.
E non era bastato.
La fine fu inevitabile.
Il medico disse che non c'era stato niente da fare: appena il bambino aveva iniziato a piangere, il cuore di Dani aveva smesso di battere.
Le urla di Kevin, penso che le sentirono tutti in ospedale. Pianse sul corpo di Dani per molte ore e quando si calmò, vegliò sua moglie fino alla mattina seguente. Dani riposava con un sorriso sulle labbra e la faccia distesa. I medici affermarono di averla trovata così, tranquilla, come se avesse incontrato una vecchia amica, la morte.
Per paura che Kevin impazzisse, Angela, la madre di Dani, e nostra madre lo accompagnarono sempre più spesso nella stanza dove il piccolo Jonas stava ogni giorno in un'incubatrice, troppo prematuro per respirare normalmente.
Appena lo vide Kevin sorrise dicendo che aveva gli occhi della madre. Ed era vero.
-Avevamo pensato di chiamarlo Daniel...- azzardò mia madre la prima volta che lo portarono a vedere il bambino.
-Oh, no!- gridò Kevin inorridito -Dani non vuole! Dani vuole che la tradizione continui! Vuole chiamarlo Kevin... Dani? Dov'è Dani? Dani, mi dispiace... è colpa mia vero? Ti ho portato troppo tardi in ospedale! Ecco! mi dispiace, amore, torna da me! Da nostro figlio...
Dovemmo portarlo via con la forza dato che si era accucciato a terra e non aveva intenzione di alzarsi. Un'infermiera gli diede dei sedativi e dal momento in cui il loro effetto svanì, Kevin divenne lucido e calmo. Tanto da sembrare freddo. In pochi giorni perdemmo sia Danielle che il Kevin che conoscevamo.
Il piccolo Kev (lo chiamavamo così per distinguerlo dal padre) rimase in ospedale ancora un mese e Kevin non lo lasciò mai solo e si comportò sempre come un padre serio e responsabile, ma raramente affettuoso.
Poco dopo, arrivò anche il turno di James di venire al mondo, il primo e caldissimo giovedì di luglio. Blanda aveva una paura immensa di incontrare difficoltà durante il parto ma tutto andò liscio come l'olio.
Kevin Paul Jonas III e James Alexander Jonas, però, si incontrarono solo una volta: il giorno del compleanno di mia madre. Il giorno della grande lite.
-Dobbiamo tornare a incidere.- sbottò Nick seduto sulla sua poltrona preferita.
-Nick, non è il caso...-cercai di spiegare.
-Forse non lo avete capito- mi interruppe Kevin -ma io non registrerò mai più. E sapete perchè? Perchè insieme a Dani, anche il Kevin di prima è morto. E con lui il Kevin cantante, il Kevin chitarrista e il Kevin pop star! Io e Nick ci guardammo sorpresi: nessuno aveva mai visto Kevin così arrabbiato.
-Kevin, non puoi essere così egoista! Siamo una band! Abbiamo musica da fare, dischi da incidere...- continuò Nick noncurante.
-Come fai a dare dell'egoista a me? Qui gli unici egoisti siete voi! Io ho perso mia moglie, capite? La mia ragione di vita!
-Ascolta- dissi io piuttosto scocciato -tu avrai anche perso tua moglie ma noi abbiamo perso una sorella! Credi che non ci manchi ogni giorno come manca a te?
- La fai facile tu! Tutto allegro con la tua mogliettina e con tuo figlio, un bel quadretto felice! Tu non sai quanto ti invidio per questo!
-Hai ancora tuo figlio! Ma se tu non ci badi non saprai mai quanto potresti essere felice anche tu! -Io ci bado!
-Ma per favore!- ribattei io -Non lo prendi mai in braccio, non lo chiami per nome e a stento lo guardi in faccia! -Sai una cosa, Joe? Ti preferivo prima che ti sposasti! Eri meno moralista e più intelligente! Avrei scelto uno di voi due come padrino di Kevin (si, proprio così, Joe, mio figlio lo chiamo per nome!) ma mi avete disgustato! E non voglio avere più niente a che fare con voi! Da oggi il mio unico fratello è Frankie! Kevin uscì dal salotto sbattendo la porta e pochi secondi dopo sentimmo la sua auto sfrecciare giù per il vialetto d'ingresso.
Aveva lasciato Kev in casa.
-Sei contento, ora? -mi urlò Nick alzandosi di scatto dalla poltrona.
Nostra madre si affacciò nel salotto, seguita da Blanda, chiedendo:- Ragazzi cosa succ...
-Per favore, mamma, fammi finire qui! -urlò come un forsennato Nick.
-Gli ho detto quello che tu non hai il coraggio di dire! -dissi alzandomi dal divano e stringendo i pugni.
-Rovinando la band? Per sempre? Ma bravo!- Nick applaudì brevemente.
-Non è colpa mia se tuo fratello non ragiona!- urlai.
-Sai cosa, Joe? Ha ragione Kevin. Sei cambiato. E in peggio.
-Oh, andiamo! Mamma,- dissi rivolgendomi a mia madre -sono cambiato? Dal matrimonio, sono peggiorato?
Mia madre abbassò lo sguardo confermando quello che pensavano Kevin e Nick e io la guardai inorridito.
-E dato che non sei più il fratello che conosco,- continuò Nick -da oggi non sei più mio fratello!
Mio fratello, o dovrei dire il mio ex fratello, si avviò alla porta ma, prima di chiuderla dietro di sé, urlò:-E spero davvero che tuo figlio non si accorga mai del tuo cambiamento!
Pochi secondi dopo un'altra auto sfrecciava verso la strada.
Mi trascinai verso la poltrona vicino alla finestra e presi la testa fra le mani.
Da quel giorno i Jonas Brothers non esisterono più.
La settimana dopo, io, Blanda e James ci trasferimmo in Austria, all'improvviso, avvisando solo mia madre. Kevin prese le redini della Jonas Enterprises. Dicono che sia così famosa da competere con la Big Machine. Il mio ex fratello maggiore distrusse ogni traccia dei Jonas Brothers e, a quanto mi dicono, si chiude ogni giorno in ufficio per non badare al piccolo Kev.
Per quanto riguarda il mio ex fratello minore, è diventato abbastanza famoso come cantante, ma dicono che non farà mai successo quanto sua moglie. Eh sì, perché, da pochi mesi, Nick è sposato con una delle cantanti più famose del mondo! E poi, si dice che le canzoni che scrivono insieme sono bellissime e tutti i cantanti in giro per il mondo vogliono comprarne almeno una.
Però non so il suo nome. Da quando sono a Zurigo non visito mai siti che potrebbero aggiornarmi sulla vita negli States. Tutto quello che so, lo so da Mickey, uno dei pochissimi con cui mantengo i contatti.
Non che sia diventato un eremita, è solo che ho chiuso con il mondo della musica. Però qualcosa la devo pur fare. E allora dipingo.
Dipingo di tutto: dai ritratti ai quadri astratti ai paesaggi. E ho anche un certo successo, tra i miei amici, qui in Austria!
Blanda ha trasferito tutto il suo lavoro a Zurigo, in modo tale da non doversi recare a New York ogni settimana. Sarebbe stato stressante per lei e io stesso, a dirla tutta, io stesso non lo avrei sopportato.
-Papà-à?
La vocina di James mi riporta alla realtà.
-Che c'è, James?
-Perchè non vedo mai gli zii?
Sospiro abbassando lo sguardo e poi rispondo:-Sai Jam, capita anche ai fratelli migliori di litigare... io e i tuoi zii eravamo... molto uniti. Ma sono successe delle cose che ci hanno diviso.
Mio figlio soppesa le mie parole con aria pensosa e perciò gli chiedo:-A te capita mai di litigare con Lukas?
Lukas è il migliore amico di James. Quando vedo quel bambino, non posso fare a meno di pensare che il migliore amico di mio figlio dovrebbe essere suo cugino Kev.
-Si, a volte- risponde dopo un po' James -ma poi facciamo subito pace. Lukas è il mio migliore amico e mi mancherebbe troppo, perciò faccio finta di pensare che ha ragione lui e torniamo ad essere amici.
Adesso sembra lui il padre ragionevole e io il figlio in cerca di consigli.
-Farai così con gli zii?- mi chiede lui dopo un po' con aria speranzosa.
Non ho il cuore di dirgli che non faremo mai pace perciò gli dico:-Ti prometto che ci proverò.


ANGOLO DELL’AUTRICE

Alloooooora. Dopo aver reso l'angolo dell'autrice un tantino più decente (yayyyyyy) cercherò di sfruttarlo il più Possibile. Soooo...
Innanzitutto: Tanti auguri a meeeeeeee :3
Lo dico perchè avrei voluto pubblicare il secondo capitolo domani, a una settimana di tempo dal primo, ma oggi sono così felice!!! :D
So che questo capitolo non parla per niente di Demi, ma la storia parla anche di questo: i Jonas Brothers.
Sapete quello che dicono "Non puoi dividere una band di fratelli" ma... chi lo ha detto? Loro crescono e magari cambiano... ad ogni modo sono grata che questo succeda solo nella mia mente!
Per esempio, a volte vedo foto di Kevin e Danielle e penso "Diamine, come mi dispiace per quello che è successo :((" e ci metto un po' a ricordarmi che è tutto nella mia testolina!!! XD
Ah, c'e' un motivo se James si chiama così, ma lo si scoprirà tra un paio di capitoli.
Volevo farvi inoltre notare che i piccoli Jonas hanno le iniziali dei padri:
Kevin Paul Jonas III = Kevin Paul Jonas II
James Alexander Jonas = Joseph Adam Jonas.
...
Non ho più niente da dire tranne: RECENSITE, PLEASE :C
Ciao ciao ciao :D
  
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