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Autore: Zayns quiff    04/08/2013    3 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Zayn's pov

Era facile farla arrabbiare, bastava toccare i tasti giusti e in un attimo scoppiava come una bomba ad orologeria, ecco cos'è successo questa mattina. Un commento in più, un'allusione alla prossima tap­pa e boom, ovviamente io scherzo eppure sembra che questa volta sia arrabbiata sul serio.
«Cait?» chiedo incerto tirando i lembi del lenzuolo per cercare di tirarla a me, ma lei non si muove di un millimetro restando chiusa nella sua testardaggine.
«E' maleducazione ignorare gli altri» mi avvicino, lei si sposta allontanandosi, ho capito la sua stra­tegia così mi avvicino sempre di più finché non cade dal letto facendo un tonfo sonoro.
«Tutto bene?» domando senza riuscire a trattenere le risate, è così buffa intrecciata a terra nel len­zuolo, cerca di liberarsi tirando calci e pugni rendendo tutto ciò ancora più comico.
Mi affaccio dal letto con il viso, mentre i miei piedi toccano l'estremità opposta del materasso, mi lancia un'occhiataccia riuscendo a liberarsi dalla sua trappola micidiale.
«Dai Cait non puoi tenermi il muso per sempre, stavo solo scherzando!» protesto allungando le braccia verso di lei, vedo l'avambraccio destro spiccare con i tatuaggi e mi salta in mentre di voler­ne fare un altro, giusto per riempire lo spazio vuoto sotto l'osso del polso.
«Non sembrava uno scherzo» si rimette in piedi superandomi, le afferro le ginocchia trascinandola verso di me, mentre il suo corpo cade a peso morto sul letto. Rido.
«Zayn lasciami» si lamenta lei, ma con una mossa le sono sopra impedendole di muoversi. La guar­do accorgendomi di quant'è bella anche di mattia: con i capelli arruffati, la matita della sera prece­dente ancora sotto gli occhi, il pigiamo leggermente sporco di dentifricio e le guance arrossate.. suc­cede così ogni volta che i nostri sguardi si intrecciano. Ed è questa la cosa che mi piace più di lei, persino dopo un anno che stiamo insieme lei riesce ancora ad emozionarsi ogni volta che le sono così vicino.
«Non ti lascio andare finché non ammetti che era uno scherzo e che non sei arrabbiata!»
«Mmmm» sussurra lei sbuffando «Dovrai escogitare qualcosa di più convincente signor Malik e non intendo “restare a letto”» mi provoca mimando con delle virgolette immaginarie le ultime tre parole, come a voler dire che ho poca fantasia ad organizzare il nostro tempo libero. La osservo fin­gendomi io stesso offeso questa volta.
«Okay, ma promettimi che farai qualsiasi cosa io abbia in mente» affermo sorridendo, la vedo ten­tennare per qualche minuto poi annuisce visibilmente curiosa.
Ci vestiamo velocemente, le avevo intimato di indossare vestiti comodi e così dopo dieci minuti sia­mo in macchina mentre lei scorre lungo le strade del Texas con la sua mini rossa fiammante. Era riuscita, miracolosamente, a superare la patente così come regalo le avevo comprato la macchina dei suoi sogni. Le do indicazioni sventolandole la mano avanti, cosa che lei odia e con la sua andatura sostenuta raggiungiamo la spiaggia in meno di dieci minuti.
«E ora?» chiede impaziente, la guido lungo la spiaggia fino a raggiungere un piccolo moletto, non fa che osservarmi probabilmente perché indosso uno zaino strano.
«Siamo arrivati» le annuncio sorridendo, la vedo un po' perplessa mentre con mia sorpresa si sfila le scarpe sedendosi alla fine del molo immergendo i piedi in acqua. La imito, il tocco con la superficie mi fa rabbrividire nonostante siano le cinque del pomeriggio.
La osservo mirare l'orizzonte, mentre i suoi occhi verdi si perdono nell'oceano blu, le sue labbra di­pingono un sorriso meraviglioso degno da fotografia, Se faccio attenzione posso distinguere la for­ma del cielo e delle nuvole nelle sue iridi.
La amo ed è strano, perché sento di non aver mai amato qualcun altro così ardentemente nella mia vita; un po' mi spaventa essendo la prima volta che provo un sentimento così forte. Si volta e mi sorride ed è in un attimo che accade.. il cuore si è blocca, o era fermo prima e ha ripreso a battere.
«Cosa faremo oltre ad osservare l'oceano?» mi chiede interrompendo il filo logico dei miei pensieri, sorrido afferrando lo zaino e sparpagliando tutto il contenuto. Si ritrae osservando schifata le esche vive nei loro sacchetti.
«Hai intenzione di pescare?»
«Non lo hai mai fatto?»
«Sinceramente? No!» arrossisce.
«Questa sarà la prima volta allora» prendo una canna mostrandole come fissare l'esca sull'amo.
«Sembra facile» sussurra osservandomi attentamente.
«Non del tutto, bisogna considerare l'esca che si vuole usare, il punto preciso dove vuoi che l'amo atterri, l'intensità del lancio della canna e...» mi interrompe alzando la mano.
«Basta non ho capito niente, è meglio se me lo mostri» ride.
Mi concentro, getto lentamente indietro il corpo tirando l'amo in acqua che atterra perfettamente nel punto in cui le avevo indicato; mi sento decisamente soddisfatto, mi giro verso di lei notando che mi sta guardando meravigliata.
Faccio per parlare, ma la canna inizia a tirare segno che ho preso qualcosa, così le urlo contro inco­raggiandola a prendere lei la situazione di mano.
«Dai Cait vieni a prenderlo tu»
«Non sono abbastanza forte» si lamenta avvicinandosi, la prendo per un braccio posizionandole tra le mani la canna ordinandole di tirare forte insieme a me. Dopo un ultimo strattone cadiamo entram­bi sul legno duro mentre il pesce inizia a saltare desideroso d'acqua.
«Abbiamo la cena!» urlo aiutandola ad alzarsi, ma lei prende il nostro bottino rigettandolo in mare dove ricomincia la sua corsa frenetica.
«Non morirà per soddisfare il tuo stomaco» esclama Cait felice osservando sia il buon lavoro fatto, sia la mia faccia allibita. Sono sicuro che la considera come una vendetta personale.
«Ma io ho fame» mi lamento rimettendo tutto nella borsa sbuffando ogni volta che infilo qualcosa al suo posto, è tremenda sia lei che il suo spirito animalista! Si avvicina con passo felino come se danzasse sopra al legno umido, la vedo passarsi la lingua sulle labbra e raccogliere i suoi lucenti ca­pelli in una coda alta, con il sole si sono schiariti ancora di più.
«Ci penserò io a farti assaggiare una cena con i fiocchi» sussurra baciandomi, la stringo a me ed ora come ora la cena è l'ultima cosa che vorrei.

 

 

Cait's pov

Aveva iniziato a piovere dieci minuti fa mentre stavo sparecchiando la decente cena che ero riuscita a preparare, Zayn intanto era sotto la doccia a lavarsi di dosso l'odore del pesce.
Mi piace quest'hotel perché ognuno di noi ha delle camere con cucina, come se fossero tutti dei pic­coli appartamenti; cerco di concentrarmi sulla tavola quando il mio ritmo viene interrotto da alcuni colpi leggeri, ma decisi, che qualcuno sta dando alla vetrata principale.
Spaventata mi affaccio trovando Niall sotto la pioggia che mi fa segno di uscire, indosso la felpa di Zayn raggiungendolo.
«Cosa ci fai qui? Ti stai bagnando tutto!» gli chiedo mentre sento la pioggia inzupparmi gli abiti, mi guarda con uno strano sguardo, indeciso e malinconico che non gli ho mai visto in volto. Si avvici­na e con due falcate mi è così vicino da cingermi la vita con le braccia attirandomi a sé da farmi sbattere contro il suo petto. Ha fatto palestra e i risultati si notano.
«Niall..» inizio a dire, ma mi ferma avvicinando il suo viso pericolosamente mentre l'azzurro dei suoi occhi mi paralizza impedendomi di fare qualsiasi mossa. Porta una mano dietro la mia nuca proprio nello stesso istante in cui le nostre labbra si toccano, rimango sbalordita ma non dal gesto inaspettato e sciocco di Niall, ma dal fatto che non voglio staccarmi da lui.. come se fosse una cala­mita che mi tiene imprigionata tra le sue braccia.
Ricambio il bacio stringendogli le spalle mentre l'altra mano è immersa nei suoi capelli, sento un ru­more in casa ed è come se tutti i tasselli riuscissero a trovare la strada per incastrarsi tra di loro.. io sono qui fuori sotto la pioggia baciando Niall mentre Zayn è in casa aspettando me. Mi stacco im­mediatamente dandogli uno schiaffo prima di dare un pizzicotto forte a me, non posso fare questo a Zayn!
«Siamo impazziti» inizio a piagnucolare ormai completamente zuppa, anche lui è bagnato, ma ha una strana espressione sul volto.. all'improvviso esce Harry dai cespugli con una torci in mano, bar­colla ed è evidentemente ubriaco.
«Hai vinto Horan!» ridacchia avvicinandosi a Niall per mettergli un braccio intorno alle spalle, vedo il biondino reggersi a fatica in piedi evidentemente ubriaco anche lui cosa che era riuscito a mascherare mentre era davanti a me.
«Cos'è questa storia?» chiedo cauta facendo un passo indietro.
«Io e Niall avevamo scommesso che se lui ti baciava tu non avresti rifiutato» spiega Harry tratte­nendo le risate, li guardo inorridita e di colpo tutto sembra più chiaro.. era stato tutto un gioco, un maledetto gioco dove mi ero resa ridicola, al quale avevo partecipato inconsciamente tradendo Zayn.
Mi sento una vera schifezza, non posso credere di aver fatto una cosa del genere alla persona che amo di più della mia stessa vita.. Cosa mi deve essere passato per la testa? La finestra a vetri si apre alle mie spalle.
«Cait sei bagnata fradicia, che stai facendo?» la sua voce arriva come una pugnalata dritta al cuore.
«Harry, Niall che fate qui?» mi volto guardandolo in faccia mentre le lacrime si confondono con la pioggia e non resisto, corro via nel prato senza avere una destinazione prefissata ma correndo e ba­sta. Lontano da lui. Lontano dalla verità e dal dolore.
Corro... Corro sempre più forte finché una voce mi raggiunge, poi qualcuno mi afferra fermandomi, non mi volto perché non voglio incontrare i suoi occhi pieni di delusione, di rimprovero o peggio di vergogna.
«Cait voltati» mi sussurra, scuoto la testa
«E' finita Zayn, torna a casa» singhiozzo.
«Sei tu la mia casa» le sue parole mi feriscono ancora di più, così mi volto urlandogli contro quello che è successo mentre le parole fendono l'aria ed escono fuori sotto la pioggia incessante, lui rimane immobile guardandomi con dolcezza.
«Zayn smettila di guardarmi così.. sono un mostro»
«Cait ascoltami ti prego, Niall ti ha provocato non è colpa tua. Io ti amo e nessuno amerà ogni tuo singolo difetto come faccio io, quindi ti perdono, non è successo assolutamente nulla!» sento il cuo­re rilassarsi mentre la pioggia mi cade addosso trascinando via qualsiasi preoccupazione. Lo abbrac­cio piangendo fortissimo, lui mi stringe a sé cullandomi prima di baciarmi. Ho sempre sognato di venir baciata sotto la pioggia, con i capelli incollati al viso, i vestiti enormi a causa dell'acqua e le lacrime che ormai spariscono rimpiazzate da un sorriso.
Lo amo perché dopotutto lui è ancora qui accanto a me pronto ad accogliermi di nuovo tra le sue braccia, è la prima persona che conosco pronta a fare di tutto per chi ama davvero e non me la la­scerò di sicuro scappare.
Ci allontaniamo e resto a guardarlo mentre la sua espressione cambia completamente spaventando­mi.
«E' stato l'anno più bello della mia vita ed è per questo che devi svegliarti» lo guardo confusa non capendo le sue parole.
«Tienilo sempre con te» è un braccialetto che mi mette in mano «Promettimi che penserai a me ogni volta che guarderai su nel cielo e vedrai una stella» finisce accarezzandomi la guancia facendo un passo indietro, aveva detto che mi aveva perdonato, allora perché ora mi sta abbandonando? Pro­metto che cambierò, farò qualsiasi cosa lui voglia.. sarà una compagna migliore, ma non voglio per­derlo!
«Zayn..» lo chiamo con voce flebile mentre il cuore si rinchiude in una morsa terribile, allungo la mano ma lui sembra quasi sparire nel buio della notte, come a venir risucchiato dalle tenebre e dalla nebbia che si sta formando. Mi guarda con quello sguardo malinconico e triste che poche volte ho visto comparire nei suoi occhi.

«Svegliati e cercami!» esclama ormai lontano, urlo svegliandomi di colpo per ritrovarmi nel mio letto completamente ricoperta di sudore. Intorno a me è tutto buio e evidentemente deve essere stato solo uno stupido incubo.. eppure sembrava tutto così vero, mi asciugo la fronte con la mano destra cercando Zayn accanto a me, ma non lo trovo perché...



  
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