~Con tì no tengo miedo.

- Capitolo 8 -

Le nostre labbra si avvicinano, e mi torna in mente il sogno fatto la notte passata, l'unica differenza è che, questa volta, lui non scomparirà. Chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare da queste nuove emozioni, le nostre labbra si sfiorano, quando...

- Ragazzi, sapete dove... Aspettate, ho interrotto qualcosa? - Mi allontano velocemente da Diego, gli occhi spalancati, quasi come se avessi preso la scossa. Il mio cuore batte a mille, cosa sarebbe successo se Marco non ci avesse interrotti? Non ci voglio pensare. Mi sento strana, credo di stare sbagliando tutto. Io... stavo per baciare Diego. Fino a poco fa non tolleravo neanche di stargli a due metri di distanza e adesso, adesso che mi prende?
Diego sfoggia uno sguardo che è un misto tra il soddisfatto e l'infastidito, ha praticamente incenerito Marco con gli occhi, sorridendogli poi fintamente.

- Come no, niente di speciale. Cosa stavi dicendo? - Gli risponde Diego, con un po' di freddezza nella voce. Poteva almeno rispondergli meglio e togliere quell'ironia di troppo, è pur sempre il suo migliore amico.

- Volevo solo sapere dove fosse Francesca. Sapete niente? -

- Credo sia allo Studio, nell'aula di musica ad esercitarsi – Gli dico, facendo finta di niente. Cercando di non pensare alla scenata di prima.

- Okay, grazie Violetta. Diego, noi ci vediamo dopo. Ciao! - Conclude Marco. E dopo di che, inizia a correre verso lo Studio.
Io abbasso lo sguardo, portandomi nervosamente una ciocca di capelli dietro ad un orecchio. Diego sorride e si appoggia allo schienale della panchina.
- Certo che non poteva interromperci in un momento migliore, eh? - Oggi è in vena di ironia. Prendo un respiro e cerco rimediare al mio sbaglio, non voglio dargli false speranze, ancora. Non voglio più soffrire.

- Diego, senti, io... dimentica tutto – Faccio per andarmene, ma lui mi trattiene, prendendomi per mano, e si alza anche lui.
- No, Violetta, aspetta. Come puoi dirmi questo? - Il suo sgardo ora è serio.
- Diego, ti prego... - Provo a dire, ma lui mi interrompe.
- Come puoi pensare che io dimentichi tutto? Seriamente, Violetta. Come? Noi stavamo per baciarci. Questo dovrà pur significare qualcosa, no? - La sua mano sta ancora tenendo la mia. Io non so che dire.

- Tutto questo è sbagliato... io... lasciami ti prego – Provo a dirgli, ma ho perso in partenza.
- No che non ti lascio, non puoi scappare da quello che provi, non più. Sì, perchè tu provi qualcosa per me, non puoi negarlo ancora, è evidente! Se no, non saremo mai arrivati a questo punto. Quindi ora dimmi... cosa può mai esserci di sbagliato in questo? - La sua voce, nell'ultima frase è più calma, quasi dolce. Io mi sento sprofondare. Lo guardo negli occhi, il mio sguardo deve essere indescrivibile, visto il modo in cui mi guarda. Non so cosa dire, cosa pensare. Ad un tratto si avvicina lentamente, per poi accarezzarmi una guancia, la sua mano è bollente.
- Violetta... amami. Amami come ti amo io. Liberamente, senza paura. E credimi se ti dico che non c'è niente di sbagliato in questo – Un'ultima carezza, un attimo di silenzio, mi regala un sorriso e se ne va, laciandomi senza parole. Lo guardo mentre, con le mani in tasca, prosegue lentamente e, prima di sparire dietro l'angolo, mi lancia un ultima occhiata, e con il suo solito sorrisetto sghembo, sparisce dalla mia vista.
Decido di rientrare a casa, Dio, sono distrutta. Che vita complicata... succedono tutte a me.

~

Francesca POV

Mi trovo nell'aula di musica a cantare una canzone che, in questo periodo, non riesco a togliermi dalla mente. Non so chi o cosa mi avesse ispirato, o forse sì.

Non so se va bene,

non so se non va.

Non so se tacere, o dirtelo ma...

Le cose che sento qui dentro di me,

mi fanno pensare che l'amore è così […]

 

Mi sento leggera, felice, libera da ogni pensiero. Chissà se sei tu. La risposta l'ho sempre avuta nel cuore, incosciamente. Da quando sei entrato nella mia vita mi sento davvero bene. Allegra, sempre con la testa tra le nuvole. Che sia finalmente arrivato l'amore, anche per me?

[…] Ogni istante

ha un non so che

Di importante, vicino a te.

E mi sembra che tutto sia facile,

Che ogni sogno diventi realtà.

E la terra può essere il cielo.

E' vero, è vero!
Se mi abbracci non ho più paura,

di amarti, davvero […]

Ad un tratto, sentendomi osservata, mi volto e vedo un ragazzo, ma non un semplice ragazzo, sullo stipite di quella porta c'è lui. Occhi neri, capelli arruffati, dolcezza infinita.

- Sei bravissima, lo sai? - Mi dice, Marco. Io, a quel complimento, sento le guance avvampare. Okay, credo proprio di essere diventata rossa come un pomodoro, così, abbasso lo sguardo per non darlo a vedere. Sento che lui si avvicina a me e, con due dita, mi alza il mento puntando i suoi occhi nei miei ed io mi sento volare. Subito dopo, probabilmente accortosi del gesto appena compiuto, ritira velocemente la mano distogliendo lo sguardo, imbarazzato.

- … Grazie – Riesco a dire, con fatica. Sono ancora tesa per il fatto di averlo così vicino a me.

- Senti Francesca... ti devo chiedere una cosa importante – Dice lui, più sicuro del solito. Non lo avevo mai visto così, prima d'ora, e a dire il vero, ho un po' paura. Sì, ho paura che mi voglia dire qualcosa di brutto. Magari vuole chiedermi di smetterla di fissarlo in continuazione, oppure vuole solo mettere in chiaro le cose tra di noi e, con la fortuna che ho in questo campo, magari si è reso conto che non sono poi così speciale.

- Volevo chiederti se... beh, se... SE VUOI USCIRE CON ME, QUESTA SERA! - L'ultima frase la dice urlando, quasi. Ma non credo di aver capito bene, cioè, lui mi ha appena chiesto di uscire?! Sto forse sognando? Daremi un pizzicotto, non ci credo.
- … Sì – Sussurro. Dubito che mi abbia sentito. Il fatto è che sono praticamente su di giri!
- Come? - Ecco, appunto. Prendo un respiro, lo guardo negli occhi e trovo la sicurezza che cercavo.

- Sì, sì, sì, sìì! - Rispondo, forse troppo euforica, ma non riesco a trattenere la felicità. Mi lanciò su di lui, stringendolo in un abbraccio, con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso. Marco ricambia subito l'abbraccio, ed ora sì che mi sento rinata. Sono sempre più convinta di essermi innamorata. Sì, io mi sono innamorata, mi sono innamorata del ragazzo più dolce e fantastico di questo mondo! Sciogliamo l'abbraccio, entrambi felicissimi, e ci diamo appuntamento per la sera, al parco.

Corsi da Camilla e, appena la vidi, le saltai letteralmente addosso e cominciai a lanciare urletti di euforia.
- Okay, okay, ho capito, sei felice. Però fammi almeno respirare! - In effetti ha ragione, la sto stritolando!
- Scusa! - Non riesco a smettere di sorridere!
- Ora, mi spieghi cosa ti prende? Che ti è successo? - Mi chiede lei, con una faccia sconvolta, ma comunque sorridendo. Ebbene sì, il mio sorriso è molto contagioso.

- Marco mi ha chiesto di uscire! Oddio, non ci credo. Cosa indosso? Come mi trucco? Che profumo mi metto? Con che sapone mi devo lavare? Lavanda, Karitè o Mandorla? AIUTAMI! - Le chiedo, in preda al panico.
- Okay Francesca, prima respira e calmati, poi ti darò una mano. Non voglio avere a che fare con amiche pazze – Dice Camilla, ridendo come una stupida. In questi momenti, la vorrei strozzare. Però è pur sempre una delle mie migliori amiche, se la uccidessi, poi mi rimarrebbe solo Violetta. A proposito, dov'è finita?
- Ehi, sai dove sia Violetta, per caso? E' da un po' che non la vedo – Le chiedo.
- In realtà, volevo farti la stessa domanda. Non so, forse non è venuta qui allo Studio, oppure se n'è andata prima. Ho provato a chiamarla ma aveva la segreteria... spero non sia successo nulla di che – Già speriamo. Comuque è il colmo. Ho appena perso la mia seconda migliore amica. Perfetto, sempre quando ne ho bisogno.
- Beh, avrà i suoi motivi... dopo provo a chiamarla anche io. Comunque, oggi andiamo a fare shopping per stasera? Ti prego, ti prego, dimmi di sì! - La sto implorando, ho già la testa tra le nuvole!
- Ti è andata bene, è da un sacco che voglio andare a fare un po' di compere! Ci vediamo di fronte allo Studio dopo pranzo, e andiamo al centro commerciale! Ci andiamo a piedi? - Mi chiede Camilla. E la mia risposta è ovvia.
- A PIEDI?! Ma lo sai quante buste avrò in mano? Non se ne parla! Possiamo andarci in taxi, oppure ci può accompagnare mio fratello... no, Luca no. Finirà sicuramente col chiedermi tutto il tempo di Marco e non mi lascerà un attimo in pace. Che ne dici se ci accompagnasse tua madre? - Le chiedo, sperando in un suo “sì”. Credo sia una buona idea, dopotutto.

- Mmh... Okay, ci sto! Lo chiederò a mia madre! - Risponde la mia amica.

Il momento è finalmente arrivato. Dopo un'intera giornata dedicata allo shopping posso ritenermi soddisfatta. Per l'appuntamento con Marco devo assolutamente indossare qualcosa di speciale! Sistemo i vestiti sul letto e penso a quale potrebbe essere più adatto, opto per un abito blu senza spalline che arriva fino al ginocchio, è legato in vita da un nastro con un fiocco nero sulla sinistra. Direi che è perfetto. Ci abbino un paio di ballerine nere, ed una borsetta del solito colore, con un piccolo fiocchetto del colore dell'abito, ed il gioco è fatto! Mi sitemo davanti allo specchio, mi raccolgo i capelli e scelgo un trucco chiaro. Mascara, ombretto azzurro ed un po' di lucidalabbra. Dopodichè tocca ai capelli: decido di lasciarli sciolti, non voglio strafare, li piastro soltanto.
Guardo il risultato finale, e devo dire che sono soddisfatta di me stessa. Un momento, che ore sono? Oddio, mancano solo cinque minuti, devo muovermi!
Arrivo al parco in ritardo di cinque minuti, Dio, sono proprio un disastro. Non lo vedo. Marco, dove sei? L'ansia mi assale, ho una paura tremenda che abbia cambiato idea, non vedendomi arrivare. Con l'umore a terra, mi siedo sulla panchina più vicina, mi viene da piangere, ma non voglio, no. Ad un tratto sento due mani posarmisi sugli occhi, sussulto, poi capisco.

- Non ci speravo più... sono felice che tu sia qui – Gli dico, con la voce spezzata. Marco tolglie le mani e si siede vicino a me, puntando i suoi occhi nei miei.

- Non ci avrei rinunciato per nulla al mondo – Mi risponde, sincero.
- Dici davvero? - Sento gli occhi lucidi. Lui fa “sì” con la testa e mi posa una mano su una guancia.
- Sei bellissima – Sento il cuore scoppiarmi di felicità. Abbasso lo sguardo e sorrido imbarazzata.
- Grazie... anche tu lo sei – Lui sorride, ed il suo sorriso è la cosa più bella che abbia mai visto e, mi fa stare bene.

- Francesca io... è da un po' di tempo che volevo dirtelo... io... tu... mi piaci tanto, ecco. Credo di essermi innamorato di te, della tua simpatia, della tua semplicità... sei così dolce. Sto davvero bene con te, mi sento sempre felice, a mio agio, al tuo fianco... - Si ferma un attimo, ed il mio cuore perde svariati battiti - … vuoi essere... la mia ragazza? - Conclude. Mi sento mancare il fiato, non posso credere che tutto questo stia accandendo. Mi porto le mani sul cuore.
- Ma tu... sei reale? - Sussurro mentre, calde lacrime mi scorrono lungo le guance, Marco mi guarda, non capendo - … scusami, è che... devo capire se sto sognando oppure se è la realtà... ti sembrerò stupida, adesso – Sorrido nervosamente, che figura, vorrei sprofondare.

- No, affatto, penso che tu sia meravigliosa – Con una mano mi asciuga una guancia, sorridendomi e trasmettendomi sicurezza, io ricambio il sorriso.

- Sì – Dico, improvvisamente.
- Come? - Mi chiede, non capendo. Mi lancio su di lui e lo bacio, soprendendolo non poco, lui, dopo aver realizzato la situazione, mi stringe tra le sue braccia, dolcemente. Sciogliamo l'abbraccio ed i suoi occhi brillano, come il suo sorriso.
- Sì, voglio essere la tua ragazza... ti amo tanto – Gli dico, raccogliendo tutto il mio coraggio.
- Ti amo anche io – Si avvicina e, torna ad unire le sue labbra alle mie. Ora sì che posso ritenermi la ragazza più felice di questo mondo. L'amore ha finalmente bussato alla mia porta, così, senza preavviso. Sembra davvero un sogno, ho trovato il mio principe azzurro che ho tanto cercato fino a perdere le speranze. Sembra un sogno, ma non lo è, ora lo so, ora lo sappiamo, insieme. Marco, ti amo.

***

Ma ciaaao :3
Sì, lo so, penserete che sono in ritardo pazzesco, e avete ragione. La colpa è dell'ispirazione che mi ha lasciato al mio destino, andandosene in vacanza, così, come se niente fosse >.> Maaaaa, grazie ad una mia amica, Selenator00, alias mia sorella qui su EFP, che mi ha aiutato tantissimo con il capitolo e che non so ancora come ringraziare, ha gentilmente telefonato alla mia ispirazione e le ha praticamente ordinato di tornare da me, quindi parte del merito va a lei :3
Beh, spero davvero che vi sia piaciuto, e sarei felicissima se mi lasciaste un piccolo segno del vostro passaggio, giusto per farmi sapere cosa ne pensate :)

Come sempre ringrazio chi ha la storia tra le seguite/preferite/ricordate e chi mi lascia fedelmente una recensione ogni volta, ah, e ringrazio tanto anche le nuove lettrici, spero di non avervi deluso ^^

Il POV di Francesca mi è stato gentilmente suggerito/richiesto da NarniaGomez :) Spero ti sia piaciuto :3
Baci, alla prossima <3