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Autore: PerlaNera93    04/08/2013    1 recensioni
"Il mondo è fin troppo materiale. La fantasia è una delle poche cose che ci permettono di fuggire dalle nostre vite, di sognare, di lasciarsi tutto alle spalle ed immaginare il nostro piccolo mondo perfetto“.
Clara è una ragazza di quindici anni come tante, ma insieme alle sua amiche questa volta vivrà un'avventura "speciale". Cosa nasconde il paesino di montagna dove andranno in vacanza? Una storia ricca di avvenimenti soprannaturali, storie d'amore e aneddoti di un'incredibile amicizia.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10.
Appena entriamo nella sala da pranzo: ‹‹Ciao butte! Possiamo sedecci vicino a voi?››comincia Celeste.
‹‹Diciamo, forse… NO!›› le rispondo io ricordandomi che aveva detto a Marianna dove stavano andando io e le altre.
‹‹Come siete antipatiche!››ribatte Anna.
‹‹No, ma scusa…non eravate voi quelle arrabbiate con noi?››dice Ile.
‹‹Si, ma dopo due giorni abbiamo deciso di perdonarvi…Allora? Possiamo sederci qui?››
‹‹Se le vostre sorelle vi hanno detto di no, è no! E poi dobbiamo parlare di cose da grandi. Voi siete piccole, les enfant!››si intromette Marianna.
‹‹Guadda che tu non sei gande! Hai solo quattorcici anni…e sei anche più piccola di mia soella. E poi cosa centano gli elefanti?››
‹‹Oh, mamma! Maleducata e pure ignorante! E’ francese, petite peste!››
‹‹Ehm, scusa Mari, ma ha quattro anni! Non sa neanche che esiste il francese!››dice Monica che fino a quel momento stava morendo dalle risate.
‹‹Va bè, vieni Celeste, andiamo vicino alle nostre mamme che qui, queste streghe rompono!››


 
Alla fine ci sediamo, quasi agli stessi posti del giorno prima e, chiacchierando, aspettiamo gli altri, che non sono ancora arrivati.
‹‹Scusate ragazze, devo andare un attimo in bagno. Mi tenete il posto?››
‹‹Ma sì, figurati›› mi risponde Ilenia.
Mentre vado verso il bagno vedo che gli altri stanno arrivando. C’è anche Orlando…uh…in questi giorni non ci siamo parlati molto, comunque spero che Ile non gli abbia detto niente riguardo alla nostra conversazione dl primo giorno.
Appena torno nella sala da pranzo, fortunatamente noto che Ile ha mantenuto la parola: il posto me lo hanno tenuto, ma… “Oddio!” penso. E intanto sento il mio cuore accelerare: tum-tum-tum-tum-tum-tum “che ci fa lui seduto accanto alla mia sedia?”.
Riprendendomi un attimo, mi avvicino al tavolo e sedendomi (o per dire meglio, quasi svenendo) dico a Ile: ‹‹G-grazie per avermi tenuto il posto››. Stop! Per il resto della cena non dico niente, ascolto solo le altre e ogni tanto rido con loro. Sono contenta di stargli vicino, ma… Ma…non riesco a dire una sola parola da quando è vicino a me. Comunque fortunatamente e sfortunatamente, la cena passa in fretta e così io e le altre decidiamo di andare a sederci nella hall per chiacchierare un po’:
‹‹Ma che hai, Clara?››
‹‹Niente, perché?››
‹‹Mah! Sei stata zitta per tutta la cena! E poi eri anche un po’…rossa…in faccia. Stai poco bene?››
‹‹No, ehm…cioè, credo di sì››
‹‹Ma hai la febbre o sei solo un po’ turbata?››
‹‹P-perché dovrei essere turbata?››chiedo pensando che abbiamo intuito qualcosa.
‹‹Ma come “perché”? Per quello che mi hai detto prima di cena!››
‹‹Cosa? Io non c’ero, chéries! Dai, su vi ascolto››
‹‹No, Mari. Non possiamo dirtelo… è un nostro segreto››
‹‹Cosa? Io...pensavo…che voi…mi raccontaste…tutto!››
‹‹Bè…sì…ma non proprio tutto tutto››
‹‹Sigh! Ora vado ragazze! Mi-mi sento ferita…nel cuore…Buona notte, a domani››.
Appena si allontana, Monica dice: ‹‹Ma che se ne vada pure quell’attricetta da quattro soldi! Almeno va a prendere in giro qualcun altro!››e poi rivolta a noi ‹‹Ma perché non le hai detto tutto, Clara? Si sarebbe presa un bello spavento e poi…chi la rivedeva più quella!››
‹‹Bè, Monica…se lei è l’unica tra noi quattro a non aver fatto quel sogno, ci sarà pure un motivo. Forse noi abbiamo sognato Jasmine perché succederà qualcosa, me lo sento…sì, ho proprio questa sensazione. E quindi dobbiamo tenere tutto segreto. Capito?››
‹‹Sì, ha ragione; anche io ho sta sensazione. E poi perché si deve impicciare delle nostre cose?›› ribatte Ile. Poi dopo alcuni secondi di silenzio:
‹‹Mah! Mistero!››dice Monica…ed eccoci di nuovo a ridere come delle cretine per una cavolata!
Dopo un’oretta i nostri genitori vengono a chiamarci dicendo di andare a letto e noi, dopo un po’ di storie, li seguiamo dandoci la buona notte.
In camera mia, nel letto, ripenso a quello che ci è capitato oggi: si potrebbe dire che è stata la giornata più strana della vacanza…
…per ora.
  
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