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Autore: Alice_xD    05/08/2013    4 recensioni
Spalancai subito gli occhi, sgranando le iridi marroni per quanto fossi scocciata. No, il capello non aveva appena detto..Serpeverde! Insomma..io ero la Regina dei Grifoni, nel mio corpo scorreva sangue Grifondoro. Mi voltai a guardare la McGranitt, sperando che mi dicesse che tutto era uno scherzo, ma anche lei era sconvolta come me, se non di più. Sentì il cappello scivolarmi via dalla testa e lentamente mi alzai. Rimasi immobile per parecchi secondi, guardandomi intorno.
Tutto era immobile e quando i miei occhi incontrarono quelli dei due migliori
amici ci trovarono una sfumatura di sorpresa e sì..anche un po’ di disgusto.
Feci un passo, poi un altro, un altro ancora sotto il silenzio della Sala. Mi stavo dirigendo verso il tavolo dei Serpeverde, vidi lo stemma sulla divisa diventare verde e argento con un serpente nel mezzo.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger, Theodore Nott
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Premessa: finalmente ho concluso - si fa per dire - decentemente questa storia. Ovviamente questa non è una vera e propria fine. Quando avrò finito la scuola definitivamente la cancellerò e la riscriverò, magari aggiungendo qualcosa per darle un tocco in più.
Con questo capitolo voglio chiedere scusa e tutte le persone che ho deluso, che hanno sperato in un continuo e a tutte quelle che hanno seguito la mia storia fino alla fine.
Scusate e grazie, senza di voi questo capitolo non esisterebbe neanche.

Alice_xD

 

Epilogo.



“Ahi! Stai attento”.
“Era il mio braccio quello”.
“Echiù!”.
“Salute, Herm”.
“Gra..Ahi! Chi è quel coglione che mi ha pescato i piedi?”.
“Uh..un po’ nervosetta la ragazza. Blaise perché l’hai messa incinta?”.
“Draco se non vuoi morire in questo momento ti conviene chiudere quella cazzo di bocca”.
“Molto fine la ragazza”.
“Dracuccio ti conviene ascoltarla, non voglio ritrovarmi vedova a soli trent’ anni”.
“Chiamami un’altra volta così e sarò io il vedovo”.
“Qualcuno ha visto Theo? Non riesco più a sentirlo”.
“Ho preferito aspettare pazientemente che ognuno di voi salisse le scale prima di raggiungervi”.
“Cavolo..devo ammettere che è stato intelligente”.
“Detto dalla ex - migliore studentessa di Hogwarts non può essere che un complimento”.
“Amore..tutto bene? Sei leggermente rossa in faccia”.
“Se non me lo togliete di mezzo ai piedi, giuro che ti ammazzo Draco!”.
I ragazzi continuarono a battibeccare tra di loro ancora. Theo – l’unico intelligente – scuoteva la testa mentre li guardava, un sorrisetto divertito sulle labbra.
A occhi altrui la scena era molto comica.
Erano tutti rannicchiati in cima alle scale che davano alla soffitta, battibeccavano su chi avesse il privilegio di entrare per primo.
Alla millesima dichiarazione di morte di Hermione verso Draco, Theo decise di intervenire.
“Ok, adesso basta!”, urlò cercando di sovrastare le voci dei suoi amici.
Quelli si zittirono, confusi e sinceramente sorpresi dell’improvvisa perdita di pazienza di Theo.
“Il primo ad entrare sarò io, seguiranno Daphne, Hermione, Blaise e Draco”, disse incominciando a salire. Nessuno aveva osato fiatare, sapevano che quando Theo si impuntava su una cosa o dava un semplice ordine era meglio non disobbedire.
Entrarono tutti mogi mogi con la testa bassa in modo da non attirare l’attenzione su di sé.
Hermione, in silenzio, fece comparire cinque sedie e ognuno si sedette, aspettando lo scoccare delle campane.
La ricca sorrise, mentre fissava i suoi compagni di avventura in tutti quegli anni. Anche se erano cambiate molte cose, la loro amicizia continuava a durare nel tempo.
Subito dopo la scuola, Hermione aveva intrapreso la carriera di Mendimago, Daphne era diventata una delle più grandi stiliste che il mondo magico abbia mai conosciuto in poco tempo, ma successivamente aveva abbandonato le sfilate per aprire un negozio vicino casa.
I ragazzi, Blaise, Theo e Draco, aveva costruito una società.
Lei e Blaise si erano sposati tre anni dopo la fine della scuola. La cerimonia era stata semplice con gli amici e famigliari più cari.
Un anno dopo era nato David.
Due anni dopo la sua nascita, Theo e Margie avevano comunicato il loro imminente matrimonio.
Esattamente nove mesi dopo, sono nati i gemelli Albert e Marc Nott.
Qualche mese dopo era nato Adam Zabini.
Successivamente un Draco impacciato e non tanto sicuro di sé, aveva fatto la proposta di matrimonio a Daphne; lei felicissima gli si era buttato addosso.
Quando Hermione le aveva chiesto se Draco non aveva aspettato troppo a chiederlo, una Daphne con gli occhi che luccicavano d’emozione le aveva risposto: “Ne è valsa assolutamente la pena”.
Più o meno nello stesso periodo nacquero: Camille Nott, Narcissa Malfoy e Lucas Zabini.
Altri anni dopo, venne alla luce Helen Malfoy.
Ora Hermione aspettava un altro figlio – per disgrazia di Draco che non sopportava più i suoi cambi d’umore – e sperava tanto che fosse una femmina.
Con Harry aveva ristabilito un’amicizia duratura, ma non era minimamente all’altezza di quella che aveva con Draco. Si sentivano ogni tanto, festeggiavano il Natale e Capodanno insieme.
Si era sposato con una babbana, Alexandra e vivevano insieme a metà tra la Londra babbana e quella magica con i loro due figli, James Sirius e Albus Severus.
“Allora”, disse Draco riportando alla realtà Hermione.
“Le apriamo queste scatole o no?”, continuò.
Blaise sorrise. Hermione incrociò il suo sguardo e il cuore le batté veloce nel petto come quando era ragazza; come se non fossero passati trent’anni.
“Per me va bene”, disse Daphne continuando a muoversi sulla sedia.
Con un movimento della bacchetta, Theo fece comparire cinque scatole perfettamente uguali che racchiudevano oggetti della loro amicizia.
Si guardarono tutti negli occhi e nello stesso momento le aprirono.
Daphne rise prendendo l’orsacchiotto che conservava da quando era piccola. Theo
Gli occhi di Hermione le diventarono lucidi quando ripescò un fiore viola cristallizzato. Blaise
Draco trovò un biglietto. Ripensò che quello era stato l’inizio di tutto. Daphne
Theo sorrise all’oggetto nelle sue mani. Un woki toki. Hermione
Una mini scopa. Questo era quello che c’era tra le mani di Blaise. Draco
Daphne soffiò rumorosamente il naso. “Non pensavo che fosse stato così commovente e triste riaprire queste vecchie scatole”, disse.
Draco le passò un braccio intorno alle spalle e alzò gli occhi al cielo.
Theo sorrise. “Ora che lo abbiamo fatto è meglio scendere. Non voglio sapere cosa puoi aver nascosto qui dentro per non far salire i tuoi figli, Blaise”, disse guardandosi intorno.
Blaise ghignò. “Ho i miei metodi”, rispose enigmatico.
Daphne e Theo iniziarono a scendere, poi videro che gli alti non li stavano seguendo. “Voi non scendete?”, chiese la bionda.
Hermione scosse la testa. “Dobbiamo fare un’ultima cosa”, rispose.
I due annuirono e scomparvero oltre la porta.
“Pronti?”, domandò lei sorridendo.
“Siamo sempre pronti”, risposero.
Alzarono le maniche delle magliette e lì, sul polso c’erano tre figure diverse.
Il primo, era uno scudo. Era sul polso destro di Draco.
Il secondo, era una spada. Sul polso sinistro di Blaise.
E infine, c’era il cuore. Su entrambi i polsi.
Perché Draco era il mago più bravo negli incantesimi di protezione.
Perché Blaise era il mago che sapeva attaccare.
Perché Hermione, inconsapevolmente, era il cuore di quel trio.
Hermione, Draco e Blaise.
Il Cuore, lo Scudo e la Spada.
  
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